MauroCincotta66

DeRango : 5,63 • DeEtà™ : 1166 giorni

 La chitarra di Page qui la sentite come quella di Muddy in 'Waters At Newport 1960', poco e niente!

 A tirare le fila, in studio, c’era il bluesman americano, unico vero protagonista del disco.

La recensione analizza 'Don't Send Me No Flowers', album blues registrato nel 1965 con protagonista Sonny Boy Williamson e un giovane Jimmy Page relegato al ruolo di comprimario. Si mette in luce l’autentica anima dell’opera, che offre un blues viscerale guidato dall’armonica e dalla voce di Williamson. L’autore sfata i miti nati dal marketing, evidenziando la leadership indiscussa del bluesman americano rispetto agli altri musicisti coinvolti. Scopri il vero spirito del blues: ascolta 'Don't Send Me No Flowers'!

 L’avventurismo sonoro degli Yardbirds li mantenne un passo avanti rispetto ai gruppi coevi.

 Per il vero sound della Swinging London del '66 non c’è niente di meglio che ascoltare The Engineer!

La recensione esplora Roger the Engineer degli Yardbirds, album chiave del 1966. L'autore ne evidenzia l'avanguardia e la fusione tra blues, psichedelia e acid rock, sottolineando l'apporto di Jeff Beck. L'album viene raccontato traccia dopo traccia e riconosciuto come simbolo effimero ma importante della Swinging London. Nonostante la breve parabola della band, si celebra il suo ruolo pionieristico nella musica rock. Scopri o riscopri un pilastro nascosto del rock: ascolta subito Roger the Engineer!

 È bello sentire Van di nuovo felice!

 A 80 anni la sua voce distintiva rimane potente e straordinariamente emotiva come sempre.

La recensione celebra l’album 'Remembering Now' come il ritorno ispirato di Van Morrison dopo alcuni passi falsi. Tra soul, blues e momenti di intimità, la voce di Morrison si mostra ancora potente ed emotiva. Influenze di Ray Charles ed eleganti canzoni d’amore si intrecciano a un sano ripensamento artistico, pur senza raggiungere i capolavori del passato. Scopri l’anima di Van Morrison e lasciati trasportare dalle emozioni di Remembering Now!

 La simpatia si trasformò in amore, quello vero che dura negli anni, per i suoni della band e per la penna di Manuel.

 Avercene di rockband così al giorno d’oggi!

La recensione racconta il concerto degli Afterhours a Brescia, dove la band ripropone Ballate per Piccole Iene celebrandone i vent'anni. L'autore intreccia ricordi personali e riflessioni sulla propria generazione con la potenza del live, sottolineando l'attualità delle tematiche di rabbia e alienazione. Manuel Agnelli e la band offrono una performance sentita e compatta, tra passato e presente del rock italiano. Rivivi il vero rock italiano: scopri la magia degli Afterhours dal vivo!

 Improvvisamente non più una cover band ma i Rolling Stones con quel suono di chitarra fuzzy, gioioso e sguaiato.

 Col senno di poi, 'Out of Our Heads' ha consacrato i Rolling Stones come una delle influenze più seminali nel corso del rock.

La recensione esplora 'Out of Our Heads' dei Rolling Stones, pubblicato nel 1965, evidenziandone pregi e limiti. Nonostante l'assenza della celebre hit 'Satisfaction' in versione UK, l'album segna la maturazione sonora della band. Le registrazioni negli studi Chess di Chicago e le composizioni di Jagger e Richards mostrano un gruppo in transizione da cover band a icona del rock con un suono originale e servizi ritmici solidi. L'opera contribuisce a definire il rock integrando blues e soul, lasciando un'impronta indelebile nella musica. Scopri la storia e il sound che hanno plasmato il rock con l'album Out of Our Heads!

 “Il rock'n'roll è pieno di energia, è malizioso!”

 “Tina offre una voce morbida e ovattata per le strofe, prima di passare a un ritornello imponente e all’assolo di chitarra di Jeff Beck.”

La recensione celebra "Private Dancer" come l'album chiave che ha rilanciato Tina Turner nel panorama musicale globale. Pubblicato nel 1984, ha definito l'immagine e il sound anni '80 della cantante, mescolando rock, synth-pop e soul. Con oltre 12 milioni di copie vendute e numerose collaborazioni, testimonia la forza e la perseveranza di Tina dopo anni difficili. La critica sottolinea la sua capacità di trasformare la sensualità in un simbolo di potere femminile e il valore storico del disco. Ascolta ora “Private Dancer” e scopri la forza rivoluzionaria di Tina Turner!

 The Cry Of Love è un grande album, punto (esclamativo)!

 Se amate ascoltare “dentro” una registrazione, poter “vedere” i musicisti e sentirvi come se foste seduti in studio con la band, questo è il disco che fa per voi.

La recensione dipinge The Cry of Love come un grande album postumo che cattura la visione di Jimi Hendrix poco prima della sua morte. Nonostante le difficoltà legate alla sua dipendenza e alle aspettative di mercato, il disco mostra la sua evoluzione musicale verso sonorità più elaborate e raffinate. La produzione e le tracce offrono un’esperienza di ascolto profonda, particolarmente apprezzata dagli amanti del suono analogico vintage. L'autore sottolinea come il lavoro rappresenti una testimonianza autentica e matura di Hendrix. Ascolta The Cry of Love e vivi l'eredità unica di Jimi Hendrix!

 Le ragazze hanno iniziato a parlarmi e io sono rimasto attaccato ai riflettori.

 Gli hippie volevano pace e amore. Noi volevamo Ferrari, bionde e coltelli a serramanico.

La recensione celebra 'Love It to Death' come un capolavoro del rock anni '70 segnato da atmosfere oscure e testi di grande impatto emotivo. L'autore mette in luce l'originalità di Alice Cooper, la potenza del suo spettacolo dal vivo e il talento della band sotto la guida del produttore Bob Ezrin. L'album emerge come espressione di disagio, ironia, e ribellione, con brani trascinanti come 'I'm Eighteen' e 'Ballad of Dwight Fry'. Una pietra miliare dell'era d'oro del rock, ancora attuale e influente. Ascolta subito 'Love It to Death' e scopri il vero spirito del rock anni '70!

 Il reggae non è mai stato solo un genere musicale ma un’identificazione totale tra uomo e dio, tra popolo e religione.

 Peter Tosh era un rivoluzionario vero, uno che diceva sempre quello che pensava e non aveva paura di denunciare le ingiustizie della società giamaicana.

La recensione celebra 'Legalize It' di Peter Tosh come un capolavoro del reggae intriso di impegno politico e sociale. Tosh emerge come un rivoluzionario sincero, con un album che unisce melodie orecchiabili a testi provocatori contro le ingiustizie. Nonostante la sua minore notorietà rispetto a Bob Marley, Tosh riesce a trasmettere autenticità e passione. Le tracce si distinguono per l’uso innovativo di strumenti e l’influenza di blues, funk e ska, con collaborazioni di rilievo che arricchiscono il disco. Un ascolto che riconcilia e rilassa mediatori e ‘alieni’ in stato di agitazione. Ascolta 'Legalize It' per scoprire il cuore autentico del reggae rivoluzionario.

 Lucio ha visto gli abissi che si aprivano sul futuro e ha deciso di salutare per la sua salute mentale.

 Prendete 'Stornello', storia di un astronauta che torna a casa dallo spazio per Natale: quello che è eccezione qui diventa quotidianità.

La recensione analizza con sentimento e profondità 'Viaggi Organizzati', evidenziandone la capacità visionaria e la critica sociale anticipatrice. L'autore sottolinea la svolta stilistica e tematica rispetto alle opere precedenti di Lucio Dalla e il suo sguardo lucido su un futuro dominato dalla tecnologia e dal controllo sociale. Nonostante il poco successo commerciale, l'album è celebrato per la sua innovazione musicale e la profondità poetica dei testi. L'autore considera Lucio Dalla un cantautore capace di scandagliare l'animo italiano tra ironia e malinconia. Ascolta Viaggi Organizzati e scopri il lato profetico di Lucio Dalla!

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