MorgueOfAbsinth

DeRango : 0,83 • DeEtà™ : 7488 giorni

 Lasciamo le orde dei fichetti a danzare come inetti sui loro quattro quarti da discoteca, convinti di poter raggiungere l'estasi penetrando in maniera fittizia l'aria e le creature attorno.

 L'eternità della musica è nascosta nell'eternità di queste canzoni. Dolore e passione, fame e sete, ubriachezza e lussuria, tenerezza e solitudine, amore ed odio feroce vivono fianco a fianco.

La recensione celebra Tim O'Brien e il suo album Songs From the Mountain, un'opera che raccoglie la tradizione americana old time con intensità e passione. L'autore apprezza la forza primordiale della musica, lontana dalle mode effimere contemporanee. I brani mostrano un vigoroso approccio strumentale e poetico, esprimendo emozioni profonde e storie antiche. L'album è definito come un invito a riscoprire la musica nata dalla sofferenza e dal bisogno, con un'intensità intatta nel tempo. Scopri l'anima autentica della musica tradizionale americana con Songs From the Mountain di Tim O'Brien.

 "The Invisible Man di Darrell Scott è un disco che riesce a trasformare sofferenza e redenzione in musica pura e coinvolgente."

 "Uomini invisibili siamo e restiamo. Dalle viscere della terra e delle nostre anime dobbiamo spremere volontà per vivere."

La recensione esplora 'The Invisible Man' di Darrell Scott come un album intenso e profondo, che mescola folk, bluegrass e rock desertico. Attraverso liriche sul dolore, i sogni e la lotta interiore, Scott e i suoi collaboratori creano un affresco sonoro ricco e raffinato. L'opera è descritta come una riflessione autentica sulla condizione umana e la ricerca di senso, con arrangiamenti di altissimo livello e un'acustica curata nei dettagli. Scopri l'intensità di Darrell Scott con 'The Invisible Man', un viaggio musicale da non perdere.

 "Un magma rossastro e disordinato che a distanza muta tunica e si rapprende fino a formare un'unità ipnotica."

 "Fra post-rock e folk, rumorismo ed ambient, sempre ineffabile e pervaso di un'aura sacra e misterica."

La recensione celebra 'Homb' dei Cerberus Shoal come un capolavoro di post-rock e folk, caratterizzato da un'atmosfera misterica e sacra. Il lavoro unisce paesaggi sonori oscuri, ambientazioni elettroniche e strumenti acustici, creando un'esperienza ipnotica e coinvolgente. Il commento esalta la cura degli arrangiamenti e la progressione musicale fluida e profonda dell'album. La musica evoca sensazioni di antico e sacro, con un forte carattere evocativo e meditativo. Ascolta 'Homb' dei Cerberus Shoal e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 E arrivò il prete ed arrivarono le fedeli e il grido si levò come un fallo eretto sulle mostruosità delle terre al di là dell’oceano.

 Il vermе regnò infine sulla superficie esterna.

La recensione offre un'immersione intensa e surreale nell'album 'Prayers On Fire' di The Birthday Party, analizzando in modo simbolico e forte le atmosfere di caos, lussuria e tormento. L'opera viene valorizzata come un'esplosione di espressionismo sonoro e lirico, sottolineando la potenza corrosiva e grottesca della band guidata da Nick Cave. Scopri l'abisso sonoro di The Birthday Party con Prayers On Fire!

 L’Assurdo ha questo volto. Mentre udiamo il battito insignificante le nostre voci si imperlano di sudore e le nostre mani cadono tratto dopo tratto.

 Sono battiti di un cuore sotterraneo o sovrannaturale che si aggira nei sottosuoli boscosi o nelle feste danzanti di vermi scuri mozzati del capo.

La recensione celebra 'Symphony I - Deep Dark Red' di Until Death Overtakes Me come un'opera intensa e viscerale, capace di evocare paesaggi sonori oscuri e profondi. Attraverso immagini poetiche e inquietanti, l'album emerge come un canto dell'assurdo e della sofferenza umana, avvolto in un'atmosfera doom che trascina l'ascoltatore in un viaggio psicologico unico. Ascolta 'Symphony I - Deep Dark Red' e immergiti in un mondo sonoro unico e intenso.

 L'atmosfera è birrosa, certamente alcolica, addirittura ebbra.

 Dio danza sorridente una folle giga abbracciato a Kirsty MacColl ed il suo profeta che, ebbro, suona il dulcimer con i denti.

La recensione immersiva descrive l'ascolto di 'If I Should Fall From Grace with God' dei The Pogues come un'esperienza intensa e coinvolgente, popolata di immagini di fantasmi, alcol e poesia dolorosa. Ogni brano risveglia personaggi vividi e bizzarri, con Shane MacGowan protagonista di una performance vibrante. L'atmosfera trasuda irriverenza e malinconica allegria, rendendo l'album un classico senza tempo. Scopri l'inimitabile fascino di The Pogues in questo capolavoro folk punk!

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