Il Boss è tornato, e perdipiù con la E Street, in uno di quei periodici ritorni che entusiasmano, infastidiscono, annoiano, indignano.

 Impossibile negare che abbiano più smalto i grandi vecchi, dicendo benissimo il nulla di nuovo che dicono, piuttosto che le troppe meteorette giovani...

La recensione di 'Magic' di Bruce Springsteen esplora un album che, pur essendo riconducibile al classico rock, riflette la maturità e l'onestà artistica del Boss. Pur lontano dal creare novità assolute, il disco conferma la solidità e il valore di Springsteen e della E Street Band, resistendo alle critiche e al passare del tempo con una professionalità indiscussa. Il testo riflette anche le controversie tra chi lo attende come un messia e chi lo ritiene superato. Scopri perché 'Magic' conferma il ruolo indelebile di Springsteen nella storia del rock.

 Keith Jarrett è un genio della musica contemporanea, un uomo che segue alla lettera l’aureo insegnamento del “non bastarsi mai”.

 È bello vedere che dove finiscono le sue dita debba inevitabilmente cominciare un pianoforte.

Il concerto di Keith Jarrett al Teatro alla Scala nel 2007 è stato una dimostrazione della sua genialità e della sua disciplina artistica. Tra improvvisazioni intense e momenti di pausa, Jarrett ha offerto una performance emozionante e tecnica. Non sono mancati episodi di tensione col pubblico, che non hanno però scalfito l'alto livello del concerto, premiato da standing ovations. L'atmosfera della Scala ha contribuito a rendere l'evento ancora più memorabile. Scopri l'emozione del jazz di Keith Jarrett dal vivo, non perdere questo capolavoro musicale!

 Sono arrivati i marziani, capaci di insegnare che tutto è splendidamente relativo, a partire dal tempo.

 Le cose vecchie sono belle e non sono vecchie, come non lo è Mozart e come non lo è Miles.

La recensione celebra il concerto dei Police a Torino nel 2007 come un evento memorabile, capace di trasmettere energia, emozione e maestria musicale. Il gruppo, dopo decenni, dimostra quanto la loro musica sia ancora attuale e preziosa, un ponte tra passato e presente. La performance è descritta con passione e ammirazione verso la qualità sonora e la professionalità della band, evidenziando il valore eterno del loro lavoro. Scopri il mito dei Police e vivi con noi la magia del loro storico concerto a Torino!

 C'è qualcosa di male a divertirsi...?

 Comunque un monumento nazionale, come lo erano Sordi e Pavarotti, e, come tutti i monumenti nazionali capace di commuovere, far incazzare, ridere e godere.

La recensione descrive il concerto di Vasco Rossi al Stadio Delle Alpi del 2007 come un'esperienza divertente e coinvolgente, capace di unire diverse generazioni. Nonostante i dubbi sull'artista e il suo passato, il live offre un repertorio nostalgico e una performance molto professionale. L'autore si lascia coinvolgere dalla folla e dalla musica, riconoscendo Vasco come un monumento nazionale capace di emozionare e intrattenere. Un evento carico di energia, emozioni e ironia, dove il divertimento prevale. Scopri il fascino e lo spettacolo unico del live di Vasco Rossi nel 2007!

 Il jazz italiano ha quell’aria furbetta, sbarazzina e del tutto alta del fratello minore che spesso dimostra di avere più maroni sotto rispetto al consanguineo.

 Disco magari difficilotto da trovare, ma che merita la ricerca e ripaga ampiamente.

La recensione elogia 'Galleria del Corso', un album live di Gianni Coscia e Renato Sellani, per la sua capacità di unire con eleganza il jazz italiano alle radici della canzone classica italiana. Viene sottolineata la qualità interpretativa dei due musicisti, la loro esperienza e il valore culturale del progetto, che riesce a coniugare swing, improvvisazione e italianità in modo coinvolgente. Un disco che, seppur difficile da trovare, ripaga ampiamente l'ascoltatore. Scopri l'eleganza del jazz italiano con questo live imperdibile!

 Il ritornello “felicitaaa...” è una perla oggi incomprensibile.

 Forse la paraculaggine più pura avrebbe potuto portarlo a cantare canzoni come “il tempo di morire” o “il mio canto libero”... chissà.

La recensione esplora l'omaggio di Vasco Rossi a Lucio Battisti tramite una cover di un brano meno noto, aggiornata in chiave moderna ma fedele allo spirito originale. Si evidenziano le profonde radici delle influenze battistiane su Vasco e si riflette sul valore di un progetto di cover rispetto a inediti recenti. Il risultato è una canzone ben eseguita e interessante, che fonde passato e presente. Scopri la reinterpretazione di Vasco Rossi su Battisti e immergiti nella storia della musica italiana!

 Un cantautore impossibile da amare e impossibile da non amare (perdonate: come le donne).

 Come per certi vini e certi film, il blasone non basta. A volte l’ottimo regista o il grande enologo fanno la differenza, e qui si ha la sensazione che siano mancati.

La recensione evidenzia la qualità elevata dei protagonisti e delle armonie di Milestones di Gino Paoli, un progetto encomiabile ma non del tutto convincente. Nonostante la presenza di grandi nomi del jazz italiano e la perfetta interpretazione vocale di Paoli, il disco lascia un senso di insoddisfazione parziale. La mancanza di una produzione più curata in studio e scelte più originali nell'organico sono indicati come limiti che frenano la perfezione dell’opera, comunque apprezzata nel suo complesso. Scopri l'equilibrio fra arte e imperfezione in Milestones di Gino Paoli!

 Lucio cade nell'errore di Vasco, di Pino Daniele e di tanti altri: mette insensatamente il proprio talento nelle mani di altri.

 Essere riconoscibili è bello, anche per se stessi, o almeno così dovrebbe essere...

La recensione esprime un giudizio critico su 'Il Contrario Di Me' di Lucio Dalla, evidenziando sia le potenzialità che i limiti del disco. L'autore sottolinea il cambiamento nel modo di scrivere e cantare di Dalla e la presenza di numerosi coautori, che attenuano la forza del suo talento. Pur riconoscendo alcuni brani validi e arrangiamenti curati, il disco nel complesso non convince appieno, risultando un prodotto che promette più di quanto mantiene. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l'evoluzione di Lucio Dalla!

 È un’opera bellissima, essenziale, centrata.

 La voce pulita, caldissima è cambiata in meglio, canta con molta anima.

La recensione celebra 'Dylanesque' di Bryan Ferry come un lavoro di cover d’amore, autentico e ben realizzato. La voce di Ferry appare più matura e calda, con un’interpretazione intensa. L’album spazia dalla produzione dai classici di Dylan a brani meno noti, risultando mai banale e con un sound perfettamente studiato. È un ritorno apprezzato per chi ha seguito l’evoluzione dell’artista e per gli amanti della musica d’autore. Ascolta Dylanesque e riscopri il fascino di Bryan Ferry in una chiave nuova e appassionata.

 È così. Non ci posso far niente. E vivo nella segreta speranza che il mio primo e severissimo giudizio sia stato errato.

 Un disco di un’inutilità oltraggiosa. Però mi piace da matti. Mi rilassa, lo canticchio, lo lascio su, bassissimo.

La recensione riflette un rapporto ambivalente con l'album 'Some Enchanted Evening' di Art Garfunkel, riconoscendone la natura barocca e sentimentale ma anche il suo effetto rilassante e piacevole. L'autore esprime un iniziale giudizio severo, poi mitigato da una sincera ammirazione personale, quasi nostalgica. L'album è visto come un ascolto piacevole ma privo di originalità o profondità. Lo stile è critico ma emotivamente coinvolto. Scopri il fascino nascosto di Some Enchanted Evening di Art Garfunkel!

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