La cosa è sbagliata perché se penso a 'Do The Right Thing' di un certo signor Spike Lee, uno spaccato di vita vissuta, un capolavoro di ritratto metropolitano, questa è una pseudofarsa.

 'Fa La Cosa Sbagliata' è troppo il film squalo di 'Fa La Cosa Giusta', senza troppe volontà di rinnovamento e distaccamento.

La recensione analizza 'Fa la cosa sbagliata' di Jonathan Levine, un film ambientato nella New York del 1994 che racconta una insolita amicizia tra uno spacciatore e uno psicologo. Pur apprezzando Ben Kingsley, si critica la sceneggiatura per i luoghi comuni e la mancanza di originalità rispetto al capolavoro di Spike Lee 'Do The Right Thing'. La pellicola risulta una rappresentazione superficiale e poco autentica della cultura hip hop e di strada degli anni '90. Scopri se 'Fa la cosa sbagliata' è il film giusto per te!

 La RIVOLUZIONE toglie il dolore.

 La poesia visiva continua a influire su fonti inesauribili e vocazioni artistiche parallele.

La recensione evidenzia l'importanza della poesia visiva di Lamberto Pignotti come terreno di confronto tra parola, immagine e suono, che riflette sulle contraddizioni sociali e culturali degli anni '60 e '70 in Italia. L'opera è vista come una forma autonoma e potente, capace di comunicare un senso profondo di malinconia e speranza rivoluzionaria. L'arte di Pignotti si situa dentro un contesto di guerriglia poetica ideologica contro il linguaggio mistificatorio della propaganda e del consumo di massa. Esplora la rivoluzione della poesia visiva di Lamberto Pignotti e scopri il potere della parola e dell'immagine.

 La natura nell'immaginario collettivo viene dipinta come colei che dispensa la vita, nel film è protagonista indiscussa e rappresenta il male.

 Un Horror moderno nel senso buono del termine, che si lascia alle spalle codici Hays e censure andreottiane varie.

Antichrist di Lars Von Trier è un film horror psicologico che esplora il dolore, la follia e la natura vista come male oscuro. La coppia protagonista affronta il lutto del figlio e il film evolve tra incubi, terrore viscerale e simbolismi potenti. Una pellicola controversa e sconvolgente, che usa una tecnica digitale originale per immergere lo spettatore in atmosfere disturbanti e profonde. Un'opera d'autore che spinge i limiti del genere horror. Scopri l'horror psicologico estremo di Lars Von Trier, preparati a essere sconvolto.

 «L’unica cosa definita nel dipinto sembra essere il viso, naturale, in opposizione ai visi fittizzi di oggi.»

 «La donna prende le distanze dalla donna oggetto, ha la sua indipendenza, lo sguardo fiero e pacato ti cattura.»

La recensione esalta l’opera Madamoiselle Lanthelme di Giovanni Boldini, sottolineando il forte impatto emotivo del ritratto e la sua collocazione nel contesto del modernismo. Il volto della donna, vivo e autentico, emerge tra pennellate libere, rappresentando la femminilità indipendente e reale in contrapposizione agli standard dell’epoca. L’opera viene interpretata come una testimonianza dell’arte moderna e del ruolo ambivalente della borghesia nel suo mecenatismo. Esplora l'arte moderna di Boldini e lasciati catturare dal fascino di Madamoiselle Lanthelme!

 Dal Giappone dei samurai e delle facce una uguale all’altra, proviene Shigeko Kubota che dipinse guidando un grosso pennello con la vagina.

 Il corpo in quanto tale, un’esibizione narcisistica e originale che ribalta i canoni estetici dell’arte moderna.

La recensione analizza 'Vagina Painting' di Shigeko Kubota, una performance del 1965 che coniuga l’eredità di Gutai e Fluxus per ribaltare i canoni estetici e riflettere sull’emancipazione femminile. L’opera, un gesto audace e provocatorio, mette in luce il rapporto profondo tra corpo e arte, inserendosi nel contesto più ampio delle lotte sociali per i diritti delle donne e della libertà espressiva nella performance art. Scopri il potere rivoluzionario della performance art femminile con Vagina Painting di Shigeko Kubota!

 Oldenburg identifica il vuoto con il più corrente dei generi di consumo, il cibo, come il cibo della nostra cultura di massa.

 NON ABBIAMO UN FUTURO, ma i giovani rimangono a casa presi dai loro piccoli illusori paradisi artificiali.

La recensione analizza l'opera Spoonbridge and Cherry di Claes Oldenburg come una critica sottile al consumismo e alla cultura di massa americana. L'artista trasforma oggetti di consumo in simboli che rappresentano il vuoto esistenziale e l'alienazione contemporanea. L'opera invita a una riflessione sui paradossi della società odierna senza suscitare emozioni immediate, ma stimolando consapevolezza e intellettualità. Il tono è meditativo e denso di spunti critici. Scopri come l'arte di Oldenburg riflette la nostra società consumistica, visita Spoonbridge and Cherry online!

 Questi pali che attraggono a sé scariche di fulmini e getti di luce palesano allo spettatore la furia e la grandezza della natura.

 L'intervento ambientale che ci ha generato ci sveglia dal tepore dell'alienazione e ci riporta indietro nel tempo.

La recensione analizza The Lighting Field di Walter De Maria, un'installazione nel deserto del New Mexico costituita da quattrocento pali metallici che attirano fulmini. L'opera evoca un forte coinvolgimento sensoriale e riflessioni esistenziali sul rapporto tra uomo, cielo e terra, rappresentando la fusione tra arte e natura. Viene collocata nel contesto della Land Art, sottolineando il suo valore estetico e filosofico. Scopri l'emozione di The Lighting Field e immergiti nella potenza della Land Art!

 Al di là della mera spiegazione critica la resa è un orgasmo ocra e marroncino chiaro.

 Una bestemmia in chiesa, Di Canio alla festa di liberazione, un ribaltamento di linguaggio ironico e narcisista.

La recensione offre una visione appassionata e critica dell'opera Nu Descendant Un Escalier di Marcel Duchamp, evidenziandone l'innovazione estetica e il distacco dal Futurismo. L'autore sottolinea il valore dell'opera come icona dadaista, capace di denunciare ironicamente la modernità e il cambiamento tecnologico. Un'analisi vivace che invita a riflettere sul significato del movimento nell'arte e sull'impatto della cultura di massa. Scopri la rivoluzione artistica di Duchamp e lasciati ispirare dal suo capolavoro.

 "L'amore per l'arte significa amore per la fantasia e disprezzo per il dio denaro."

 "La pittura industriale la collocherei nell'arte idea, o concettuale dove la qualità stilistica è solo una particella rispetto alla trasmissione e discussione dell'idee."

La Pittura Industriale di Pinot Gallizio rappresenta un'opera concettuale situazionista che sfida il sistema artistico tradizionale e la mercificazione dell'arte. L'autore evidenzia la superficialità tecnica dell'opera e la sua lontananza da emozioni pittoriche classiche. Tuttavia, l'opera possiede un forte valore teorico e critico, incarnando un rifiuto dell'economia e un invito a riflettere sull'urbanistica e la condizione umana. Viene sottolineata l'importanza dell'idea nell'arte più che della tecnica esecutiva. Scopri il valore rivoluzionario della Pittura Industriale di Pinot Gallizio!

 "Gerhard Richter nel 1964 dipinse il mio favourite quadro attualmente esposto a Stoccolma, al Moderna Museet, lo spirito Dadaista che incarna rinnega le regole dell'originalità nella sovversione di immagini emblematiche."

 "Spiegare un dipinto la trovo una cosa ridicola. Analizzare, respirare, percepire un dipinto la trovo una cosa naturale."

La recensione esplora 'Party' di Gerhard Richter come un'opera che incarna lo spirito dadaista, opponendosi alla neutralità ideologica della pop art. L'autore evidenzia come l'opera critichi il conformismo, l'apparire e la manipolazione pubblicitaria della società moderna, sottolineando il valore dell'arte come mezzo di denuncia culturale e sociale. Scopri il significato nascosto dietro 'Party' di Gerhard Richter, un capolavoro di critica sociale.

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