pier_paolo_farina

DeRango : 9,05 • DeEtà™ : 6952 giorni

 Impossibile descrivere un concerto dei Tubes, bisogna essercisi trovati in mezzo, siamo a livelli Zappiani, ma in quattro quarti e senza (quasi) partiture cervellotiche.

 Questo disco non li rappresenta degnamente, ma forse nessuno ne ha colpa, è impossibile infilare i Tubes dentro un pezzo di plastica o un file audio, troppo visuale e multimediale il loro approccio artistico.

La recensione analizza 'The Completion Backward Principle' dei Tubes, un album di transizione verso un AOR anni '80 più mainstream. Nonostante un missaggio non ottimale, l'energia e la teatralità della band emergono fortemente. Le performance dal vivo sono spettacolari e il disco conserva brani ispirati come 'Talk To You Later' e la ballata 'Don't Want To Wait'. La band resta un fenomeno unico, difficile da rappresentare appieno su disco. Scopri il fascino unico dei Tubes con questa recensione imprescindibile!

 Le due chitarre sono solide e coese, la ritmica bombarda assai anche se senza esagerare, le voci non sono trascendentali ma competenti.

 Fra le pieghe delle loro disputate accessibilità ed innocuità da bravi ragazzi sudisti, trovo tantissimi esempi di classe ed ispirazione e buon gusto.

Rockin' Into The Night di 38 Special è un album solido e raffinato che bilancia southern rock tradizionale con un hard rock melodico accessibile. Le doppie chitarre, la ritmica efficace e le voci complementari di Van Zant e Barnes creano dinamismo e originalità. Sebbene non sia estremamente 'sudista', offre brani convincenti e ispirati, con un'eccellente produzione sonora. L'album segna la maturazione del gruppo verso una propria identità, apprezzata anche da chi cerca equilibrio invece che eccessi. Scopri ora il suono autentico e raffinato di 38 Special con Rockin’ Into The Night!

 "Considero i Poco il migliore gruppo country rock dopo gli Eagles."

 "La canzone che intitola l'album [...] è il classico numero sing along, dal ritornello contagioso e sonoro."

La recensione elogia 'A Good Feelin' To Know' dei Poco come uno dei migliori album della band, riconoscendone la coesione e la qualità musicale. Viene sottolineato il valore delle diverse voci e compositori, specialmente Richie Furay e Tim Schmit, oltre al talento strumentale di Rusty Young. L'album, pubblicato nel 1972, emerge come una pietra miliare del country rock americano, pur con qualche passaggio meno incisivo. Ascolta ora 'A Good Feelin' To Know' e scopri il cuore del country rock americano!

 Il cantante Andy Kuntz è assai più convincente dell’appena convincente e discretamente fuori contesto James Labrie.

 Questi qui sono del tutto derivativi, ma molto intensi e bravi; più bravi dei loro maestri, quanto meno dal punto di vista del senso della misura e del buon gusto.

Far Off Grace è il terzo album del quintetto tedesco Vanden Plas, noto per un progressive metal meno complesso ma molto intenso e misurato rispetto ai suoi modelli. Il cantante Andy Kuntz si distingue per espressività e intensità, specie nelle ballate. Il lavoro strumentale è solido e ben calibrato, con influenze che spaziano da Dream Theater ai classici del rock e metal. Sebbene derivativo, il disco si fa apprezzare per buon gusto e qualità tecnica. Scopri il suono unico di Vanden Plas con Far Off Grace, un must per gli amanti del progressive metal.

 Townshend è un autentico cantautore, macerato e fardelloso come neanche i più tetri colleghi italici anni settanta.

 Quest’opera è l’esempio più lampante dell’artista che lavora per sé stesso, per raccontarsi senza filtri.

Psychoderelict è un'opera solista di Pete Townshend che unisce musica e teatro per raccontare la storia di una rockstar tormentata. L'album riflette i conflitti personali e artistici di Townshend, con sonorità innovative ma un'impronta non commerciale. Pur essendo ammirata per la complessità e profondità, l'opera ebbe scarso successo commerciale. La versione "Music Only" è più accessibile e valorizza i brani più intensi. Scopri l’intensità di Psychoderelict per un’esperienza rock fuori dagli schemi.

 Certi dischi vale la pena di possederli anche solo per la copertina.

 La versione dei Toe Fat di 'Bad Side Of The Moon' è incredibilmente migliore, merito della voce e dell'interpretazione di Bennett.

Il primo album dei Toe Fat (1969) è un disco di rock blues privo di slanci compositivi ma valorizzato da una copertina iconica firmata Hypgnosis e da una cover molto riuscita di Elton John, ‘Bad Side Of The Moon’. La band vanta musicisti validi come Ken Hensley e Lee Kerslake, destinati a progetti più famosi. L’ascolto restituisce il fascino del suono analogico degli anni '70, anche se il disco rimane un prodotto minore del periodo. Scopri il fascino vintage e la cover cult di Toe Fat, un tuffo nel rock blues anni '70!

 «Le ancestrali invocazioni in idioma sudafricano, miste alla sagomata dinamica dei dispositivi elettronici e al caldo contributo di chitarre e basso e batteria, formano un unicum di grande forza e profondità.»

 «Un grande disco in omaggio a un grande paese, fra i più miserabilmente governati dell’era moderna.»

La recensione celebra l'album Somewhere in Afrika (1983) di Manfred Mann’s Earth Band come un’opera unica che fonde elettronica, rock tradizionale e canti bantu sudafricani. L'album è considerato un tributo musicale all’Africa e alla lotta contro l’apartheid, caratterizzato da testi militanti e una forte componente emotiva. La miscela di suoni sintetici e invocazioni etniche crea un’esperienza sonora coinvolgente e accessibile, consigliata anche con il libretto per comprenderne meglio i contenuti sociali. Ascolta Somewhere in Afrika e scopri un viaggio sonoro unico e impegnato.

 "Rick Nielsen associa il suo razionale, colto ed attento intercalare di stereotipi rock'n'roll a estroversioni uniche sul palco."

 "La canzone che intitola l'album ne è il vertice qualitativo, con Robin Zander che gigioneggia come e più di un Freddie Mercury."

Heaven Tonight è il terzo album dei Cheap Trick, pubblicato nel 1978, che unisce rock pesante, pop beatlesiano e punk in un mix originale. La recensione evidenzia la forza compositiva di Rick Nielsen e l'energia del quartetto sul palco. Alcune tracce come "Surrender" e "How Are You" sono considerate classici, mentre l'uso delle tastiere viene giudicato a volte eccessivo. Nel complesso un disco intelligente e coinvolgente, ideale sia per i fan storici sia per gli appassionati di rock. Scopri l'energia unica di Cheap Trick con Heaven Tonight, un classico intramontabile del rock!

 "Funk #49 è un brano gaio e danzereccio, con un funky distorto e percussioni tribali."

 "La suite 'The Bomber' contiene una rivisitazione del Bolero di Ravel, causa di controversie legali."

Il secondo album dei James Gang, 'Rides Again', si distingue per la varietà musicale e l'innovazione sonora. Joe Walsh guida un mix di hard rock, blues, country e pezzi strumentali. Brani come 'Funk #49' e la suite 'The Bomber' sono i punti salienti. L'album dimostra come la band americana competesse con i grandi del rock inglese, offrendo inoltre episodi ricchi di sperimentazione e atmosfere diverse. Ascolta 'Rides Again' e scopri le radici dell'hard rock americano!

 Il suono di questa produzione è una bomba, ancor oggi dopo trent'anni.

 'Maniac' dispiega completamente il talento compositivo ed esecutivo di Sembello.

Bossa Nova Hotel è l'album d'esordio di Michael Sembello, prodotto magistralmente da Phil Ramone nel 1984. È un lavoro di synth pop commerciale ma di alta classe, con arrangiamenti brillanti e dinamici ancora oggi. La traccia più celebre, 'Maniac', rappresenta un capolavoro tecnico e compositivo, divenuto iconico grazie al film 'Flashdance'. L'album testimonia l'abilità di Sembello come musicista e autore nel panorama anni '80. Ascolta ora Bossa Nova Hotel e rivivi l'energia del synth pop anni '80!