pier_paolo_farina

DeRango : 9,02 • DeEtà™ : 6999 giorni

 Tutti i musicisti sanno suonare benissimo, con interventi misurati e di cristallina classe.

 Musica californiana al centouno per cento, vero crogiuolo di tutti gli stili che hanno fatto grandi gli Stati Uniti.

La recensione analizza l'album "Representing The Mambo" dei Little Feat, sottolineando la qualità tecnica e la coesione musicale del gruppo dopo la morte di Lowell George. Viene apprezzato il mix di funk, fusion e rock californiano e l'apporto di musicisti come Paul Barrere, Bill Payne e Craig Fuller. La musica è descritta come raffinata e pulita, senza sbavature, con performance precise e arrangiamenti curati. Sebbene manchi una hit epocale, l'album si conferma un solido esempio di musica americana di classe. Ascolta ora "Representing The Mambo" e scopri il raffinato funk californiano dei Little Feat!

 Il disco riesce a trasmettere la piacevolezza d'antan di una band in studio con strumenti ben microfonati e timbri autentici.

 "Sylvia" è un delizioso strumentale articolato in stile barocco con un contrappunto di chitarra limpido e ispirato.

Focus III è un album emblematico del rock progressivo anni '70, con brani prevalentemente strumentali caratterizzati da alta perizia tecnica e momenti di grande impatto melodico come "Sylvia". Pur apprezzabile per l'atmosfera autentica e il virtuosismo, soffre di composizioni poco coese a causa delle estese jam session. Un disco da ascoltare soprattutto per gli appassionati del genere e del periodo. Ascolta Focus III per un viaggio autentico nel rock progressive anni '70.

 "'Doot Doot' è una vera e propria, imperdibile vetta della new wave commerciale del tempo."

 "Suoni profondi, un arrangiamento brillante e molto dinamico, la voce cantilenante del frontman Karl Hyde dallo strano accento."

Freur, quintetto britannico anni '80, debutta con l'album 'Doot Doot', un vero gioiello del pop elettronico britannico. Il singolo omonimo si distingue per arrangiamenti brillanti e una voce unica. Sebbene i successivi brani non raggiungano la stessa forza, l'album resta un punto di riferimento per la new wave. Il gruppo si evolverà poi nella formazione degli Underworld, consolidando il proprio successo. Scopri l'album 'Doot Doot' e immergiti nella new wave anni '80!

 La sua chitarra, quasi sempre distorta ed effettata con estrema moderazione, spunta in ogni dove nello spettro sonoro con una miriade di interventi e contrappunti.

 L'album si innalza definitivamente con una compatta serie di mini-suites dai fantasiosi titoli, una più bella dell'altra.

La recensione celebra Peter Banks e il suo contributo al progressive rock con il suo gruppo Flash. L'album 'Out Of Our Hands' è valutato positivamente per l'equilibrio tra groove e arrangiamenti sofisticati. Seppur con qualche brano meno incisivo all'inizio, l'album decolla mostrando mini-suite brillanti e creatività strumentale. La copertina Hipgnosis è originale ma meno efficace rispetto ad altri lavori dello studio londinese. Scopri ora il raffinato progressive di Flash e riscopri Peter Banks!

 La perla del disco è "Cinderella": country rock al meglio del meglio, eccelsa musica soft americana.

 Furono proprio i Firefall a tenere alta la bandiera del country rock, insieme a Dan Fogelberg.

La recensione celebra il debutto del 1976 dei Firefall come un gioiello poco noto del country rock americano, con un sound più rock che country e un’eccellente performance vocale di Larry Burnett. Il testo sottolinea le radici del gruppo e il loro valore tra nomi più celebri come Eagles e Poco, evidenziando l’elevata qualità delle composizioni e degli arrangiamenti, in particolare le tracce “Cinderella” e “You Are The Woman”. Un elogio appassionato alla band che ha mantenuto in vita il genere negli anni settanta. Ascolta il debutto Firefall e riscopri il vero cuore del country rock anni ’70!

 L’unica cosa veramente imperdibile dell’opera è costituita dal paio di pezzi offerti dai Cactus, dieci minuti scarsi di fuoco ardente in favore del miglior blues rock che si possa concepire dal vivo.

 Anche Miles Davis non scherza: diciassette minuti quasi di un unico tema rock jazz sviscerato fino all’inverosimile, prima di estinguersi.

L'album triplo che raccoglie le esibizioni dal vivo dei festival Isle of Wight e Atlanta Pop del 1970 mette in luce lo spirito e le tensioni di un'epoca leggendaria. La scelta di brani e la produzione audio risultano tuttavia poco curate, con performance spesso dilatate a dismisura che penalizzano l'ascolto su disco. Tra le esibizioni, spiccano i Cactus per energia e tecnica, mentre Hendrix e Cohen sono rappresentati in modo limitato. Un documento storico imperfetto ma suggestivo. Scopri la leggenda dei grandi festival rock anni '70 con questo album live imperdibile.

 "Il primo disco degli Hatchet è puro e tosto southern rock, con le sue chitarre ritmiche sufficientemente 'pulite' e il saltuario pianoforte honky tonk ad allontanare ogni possibile dubbio."

 "'Gator Country' ne costituisce una delle apoteosi per chi ama la chitarra rockblues multi stratificata."

Il debutto dei Molly Hatchet del 1978 emerge come un esempio potente e autentico di southern rock, con un frontman dalla voce magnetica e una sezione chitarre esplosiva. Pur derivativo, l'album mostra passione e ispirazione, esaltata da tracce come 'Gator Country' e la cover di 'Dreams I'll Never See'. Questa opera segna un momento significativo nel rock di fine anni '70, prima che la band virasse verso un metal più melodico. Ascolta ora l'iconico debutto dei Molly Hatchet e scopri il vero southern rock anni '70!

 L'assenza del violino porta a una spersonalizzazione del suono, ma il lavoro rimane unico per estimatori e conoscitori.

 Steve Walsh fa sua 'Can't Cry Anymore' con un'esibizione ai limiti estremi delle sue possibilità, una roba da spaccarsi le corde vocali.

Il decimo album dei Kansas, 'Power', si allontana dal progressive tradizionale per abbracciare un rock melodico anni '80 più diretto e accessibile. L'assenza del violino e l'ingresso di Steve Morse alla chitarra portano freschezza, mentre Steve Walsh ritorna in grande forma alla voce. L'album bilancia momenti duri e melodici, offrendo un'esperienza variegata e contemporanea. 'Power' è un lavoro riuscito che rispecchia i cambiamenti del rock di quel decennio. Ascolta 'Power' e rivivi il rock melodico anni '80 con Kansas!

 La loro musica è fruibile a diversi livelli, da quello popolar/facilone a quello analitico e musicofilo.

 Lo stile di Phil è inimitabile, ricco di dead notes e colpetti che fanno tanto groove e feeling.

La recensione analizza l'album 'Staring At The Sun' dei Level 42, ricordando la tecnica avanzata di Mark King e il cambio batterista che ha influenzato il suono. Apprezzati alcuni brani, mentre la seconda parte dell'album risulta più leggera e meno ispirata. L'album è un mix tra pop, fusion e progressive, con un omaggio finale al chitarrista Alan Murphy. Scopri il mondo fusion e pop di Level 42 con 'Staring At The Sun'!

 Il frontman John O'Daniel non ha problemi a emulare Ian Gillan, aggredendo "Highway Star" dall'inizio alla fine con urla belluine.

 Il migliore "assolo contemporaneo" di chitarre che io conosca, con Davis e Burns che si esibiscono in un assolo parallelo e distintissimo.

Il quarto album dei texani Point Blank segna un passaggio deciso verso un southern rock più duro, eliminando country e swing. Le tracce live, soprattutto la cover energica di "Highway Star", superano in qualità e emozione quelle in studio. La doppia chitarra e la voce di John O'Daniel si distinguono per talento e dinamismo. Un album raro, apprezzato sia per la tecnica che per la potente resa dal vivo. Scopri l'energia pura di Point Blank con "The Hard Way", un classico imperdibile del southern rock!

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