Lo so, arrivo un po’ in ritardo con questa recensione... questo disco è infatti uscito la bellezza di 7 anni fa nel già lontano 1999, per la gloriosa e ormai defunta MUSIC FOR NATIONS, vera maestra nello scovare talenti che avrebbero influenzato non poco le band a venire; vi dicono niente i primi lavori dei METALLICA?

Premetto che sarò molto di parte in questa recensione in quanto i NEUROSIS sono uno dei miei gruppi preferiti. Sin dal '99 hanno sfornato ben altri 3 cd (“A Sun that never sets”, “Neurosis & Jarboe”, “The eye of every storm”); tutti e tre bellissimi, ma che a mio modesto parere non raggiungono il grado d’ intensità e la sensazione d’apocalisse imminente che sprigiona tale capolavoro.

I Neurosis mettono in scena una mistura perfetta d’industrial, gothic apocalittico, sludge, doom, post core, post rock e andamenti tribali... Una miscela che risulta devastante sin dalla seconda traccia, che segue ad un breve intro acustico. ”The doorway”, appunto, presenta da subito partiture industrial e cadenze marziali che nel finale sfociano in un doom tanto apocalittico quanto oscuro, inquietante e mozzafiato. E come non parlare di episodi quali "The last you’ ll know” con le sue cornamuse (già diventate parte fondamentale per la creazione dei particolari stati d'animo a cui mira la band... ricorderete di certo il loro utilizzo nella struggente "Purify" da "Through silver in blood"), i suoi organi ed i suoi intermezzi post rock, tutti insieme a creare quegli scenari di desolazione post-nucleare tanto cari alla band, ma che mai come adesso avevano trovato una tale profondità di espressione.

Come non citare poi una "Away" che striscia lenta e angosciante per quasi tutta la sua durata prima di perdersi, nel finale, in un mantra di dolore lacerante. Oppure, ancora, una title track che ci fa comprendere chi siano stati e chi sono, a tutt'oggi, i numi ispiratori di band quali Isis, Cult of Luna, Pelican, Jesu, Breach... La prima qualità che salta all'orecchio della suddetta band è il sapere guardare più in la di qualsiasi altra formazione (escludendo forse qualche nome... come i "tool", band molto vicina ai neurosis soprattutto nel saper creare atmosfere ascetiche e tribali che fanno viaggiare spirito, anima e soprattutto stomaco!!).

Proprio per questo i Neurosis, a mio modestissimo parere, rientrano in quella schiera di band leggendarie che rimarranno scritte nelle nostre menti per sempre. “Times of Grace” chiude il novecento, e non si poteva sperare miglior addio per quello che è stato il secolo della grande musica rock. SUPERIORI!

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