Patrick Juvet - I love America (1978)

R.I.P. Ci hai fatto ballare !!!
 
Bluebottle kiss Sheffield Brides questi sono bravi e basta!
 
Ron Carter - ALL BLUES

#unochesiannoiavapoco

viaggio semi-serio nella discografia e le collaborazioni di Billy Cobham in ordine quasi cronologico
1973 Ron Carter- All Blues
 
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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [11 di 40]
 
The Stranglers - Walk On By
Bella, bella la cover mista ad una simil light my fire

Però il terzo mi fa cagare, pura niu ueiv
A te piacerà da matti vero @[Farnaby]
 
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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [11 di 40]

Anteprima
Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte - Georges Seurat (1884 - 1886)

Il soggetto del quadro di Seurat è tipicamente impressionista: l’artista raffigura diversi parigini, di varie estrazioni sociali, che passano la domenica sull’isolotto della Grande Jatte, tra Neuilly-sur-Seine e Levallois-Perret, una delle mete predilette all’epoca. È quindi impossibile non pensare ai soggetti tanto cari a Renoir, Caillebotte o Degas.
C’è però, a livello formale, una differenza tangibile, che ci fa capire che ormai la stagione impressionista sta tramontando, per lasciare spazio a un movimento nuovo, il Postimpressionismo. In quest’opera non ritroviamo la sensazione di spontaneità che traspariva da quelle impressioniste, di solito dipinte dal vivo. Al contrario, in Una domenica pomeriggio sull’isola della Grande Jatte la composizione è rigida, ingessata: è come se Seurat affermasse con orgoglio che il suo quadro, nonostante il soggetto, ha ben poco da spartire con il mondo reale.
L’opera, infatti, anticipa una delle idee centrali delle Avanguardie che caratterizzeranno il Novecento: l’arte non deve per forza imitare la realtà, anzi. Seurat si serve di due strategie per esprimere con la pittura questo concetto. La prima è la rinuncia al rispetto rigoroso della prospettiva, come già aveva fatto Manet nella sua Colazione sull’erba. La seconda è la tecnica puntinista, che contribuisce a irrigidire la composizione, allontanandola dalla fedele riproduzione della realtà. La strada è tracciata: nell’arco di qualche decennio, l’arte smetterà definitivamente di essere al servizio della realtà e si limiterà a suscitare emozioni. [fonte Frammentirivista]

Associato LP del 1997
 
Tubes - Feel It
Funk your AOR!
 
Glasgow

Che più brand new di così non si può

The Snuts
Album:W. L. (Deluxe version) (02/04/2021)

finalmente è uscito l'album di debutto di una delle nuove band per me più promettenti,che seguo dai loro primi EP.. Davvero un bel lavoro, con ispirazioni varie che spaziano dall'indie rock loro marchio di fabbrica, al funk, all'r&b a ballad che ricordano i Kings of Leon. Curiosa l'idea di piazzare una di queste ballads come open track.

Brani preferiti:Glasgow/Always/Juan Belmonte/All your friends/Don't forget it (punk).
 
#2021

continuo coi greci che fanno musica "senza suonar gli strumenti"
Unspoken | Moderator
 
Natalie Imbruglia - Want

Brividi pomeridiani.
 
La Rappresentante di Lista - Mai Mamma (Official visual art)
#2021
Già qui menzionata/i da G; si può iterare la proposta variando il pezzo?
 
The Verve - Numbness bella ed ipnotica!
 
Traccia 3: Gli Uccelli (Remastered)
Una sinuosa introduzione orchestrale ci guida all'interno del pezzo, il primo lento di fatto del disco. Il testo rispetto ai due precedenti non ha immagini troppo complesse ma nella sua semplicità nasconde un significato molto bello:gli uccelli protagonisti della canzone sono dei segnali divini, sono quelle entità che stanno sopra a tutto e quindi hanno una maggiore vicinanza con l'origine delle cose. Nonostante tutto il testo dica ciò senza significati segreti nei versi bisogna soffermarsi due minuti per parlare del ritornello:"Aprono le ali, scendono in picchiata, atterrano meglio di aereoplani, cambiano le prospettive al mondo. Voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili, codici di geometrie esistenziali", cioè gli uccelli non sono soltanto una forma di "presenza divina" ma sono essi stessi i regolatori dell'esistenza attraverso la traiettoria del loro volo.
Ma una cosa importantissima per la vitalità del pezzo è la base, che alterna momenti orchestrali ed eleganti a passaggi più ballabili ma che non perdono un grammo della presenza dell'orchestra e dell'eleganza che la caratterizza; il tutto esplode alla fine del secondo ritornello, quando il pezzo acquista velocità fino alla fine della traccia.
Lo so che questa volta l'ascolto recensione è venuto leggermente più corto ma questo è tutto quel che avevo da dire su questo brano, una parola in più secondo me avrebbe guastato, trovare altri possibili significati nascosti avrebbe rovinato un po' l'ascolto del pezzo che riesce a vivere nella sua musicalità elegante e nel suo testo "semplice" e poetico. Niente di più e niente di meno
 
Caravan - The Dabsong Conshirtoe
La traccia, nonchè suite, preferita di Cunning Stunts. Il successivo "Blind Dog" avrebbe pezzi gradevoli come "All the way" ma tornano ad emozionarmi nel 1982 con "Back to front", dove si scrollano un pò di eccessiva semplicità.
 
The Stone Roses - Mersey Paradise (Live in Blackpool)

river cools where I belong in my Mersey Paradise
🍋 🍋 🍋
 
Cream - White Room -1968

oggi mi gira cosi, chissa perchè