The Zen Circus - Pisa merda
tanto per rimanere in tema. E' una realta'.
 
COME SPUTTANARSI UNA CARRIERA, SEZIONE ANGLOFONA, vol. 6: Elton John

(Deroga all'abituale rassegna d'italici ingegni, gruppi o solisti. Stavolta andiamo sull'angloparlante, insomma, su, vogliamo dirlo o no che non solo nello Stivale si portano a compimento in maniera indegna ed indecorosa carriere musicali che un tempo segnarono la strada a tutti?)

Amiche ed amici, benvenuti al dodicesimo blocco di un'amena rubrichetta che, vi avviso, va presa a dosi minime ed a stomaco vuoto. Ispirato da ottimi DeBaseriani con l'hobby di cacciarsi due dita in gola ogni tanto, eccomi a proporvi pochi e scelti ascolti riguardanti il lato disgustoso della produzione di alcuni gruppi, o artisti solisti, anglofoni che la Storia della Musica l'hanno fatta per davvero, offrendo, un tempo, musica di qualità e potenzialmente dall'afflato internazionale, per poi cadere nelle secche d'una discografia di bassissima lega tanto da renderli, perlopiù, irriconoscibili alle orecchie dei fans di un tempo.
Fiato alle fetide trombe, orsù..

Ci occupiamo ora della produzione discografica di Sir Reginaldo, lo quale tanto di buono portò alla causa del roccherolle e della canzone in generale fino, cira, quasi, alla fine dei celeberrimi anni '70.
Dopo si lasciò andare ad incursioni nella discodance per poi dare inizio ad una nuova carriera all'insegna della melensaggine più vuota e della scrittura così ripetitiva che la prima cosa che vien da dire all'ascolto di un suo prodotto è che, perbacco, questa l'ho già sentita, e non una o due volte.... Quindi, più che "Reg Strikes Back" saremmo propensi allo "Strike Reg On His Back", diciamolo...

Oddio, mi sento male, abbiamo un luogo adattao, che so, un vomitoir?

Elton John - On Dark Street (Studio Version)
 
Nucleus - Torrid Zone (Remastered) [Jazz Fusion - Jazz-Rock] (1970)
La traccia perfetta di Ian Carr e soci, insieme a Song for the bearded lady.
 
COME SPUTTANARSI UNA CARRIERA, SEZIONE ANGLOFONA, vol. 6: Elton John

(Deroga all'abituale rassegna d'italici ingegni, gruppi o solisti. Stavolta andiamo sull'angloparlante, insomma, su, vogliamo dirlo o no che non solo nello Stivale si portano a compimento in maniera indegna ed indecorosa carriere musicali che un tempo segnarono la strada a tutti?)

Amiche ed amici, benvenuti al dodicesimo blocco di un'amena rubrichetta che, vi avviso, va presa a dosi minime ed a stomaco vuoto. Ispirato da ottimi DeBaseriani con l'hobby di cacciarsi due dita in gola ogni tanto, eccomi a proporvi pochi e scelti ascolti riguardanti il lato disgustoso della produzione di alcuni gruppi, o artisti solisti, anglofoni che la Storia della Musica l'hanno fatta per davvero, offrendo, un tempo, musica di qualità e potenzialmente dall'afflato internazionale, per poi cadere nelle secche d'una discografia di bassissima lega tanto da renderli, perlopiù, irriconoscibili alle orecchie dei fans di un tempo.
Fiato alle fetide trombe, orsù..

Ci occupiamo ora della produzione discografica di Sir Reginaldo, lo quale tanto di buono portò alla causa del roccherolle e della canzone in generale fino, cira, quasi, alla fine dei celeberrimi anni '70.
Dopo si lasciò andare ad incursioni nella discodance per poi dare inizio ad una nuova carriera all'insegna della melensaggine più vuota e della scrittura così ripetitiva che la prima cosa che vien da dire all'ascolto di un suo prodotto è che, perbacco, questa l'ho già sentita, e non una o due volte.... Quindi, più che "Reg Strikes Back" saremmo propensi allo "Strike Reg On His Back", diciamolo.

Metà anni ottanta, godete, gente di basso morale e nessuna morale.

Don't Trust That Woman
 
COME SPUTTANARSI UNA CARRIERA, SEZIONE ANGLOFONA, vol. 6: Elton John

(Deroga all'abituale rassegna d'italici ingegni, gruppi o solisti. Stavolta andiamo sull'angloparlante, insomma, su, vogliamo dirlo o no che non solo nello Stivale si portano a compimento in maniera indegna ed indecorosa carriere musicali che un tempo segnarono la strada a tutti?)

Amiche ed amici, benvenuti al dodicesimo blocco di un'amena rubrichetta che, vi avviso, va presa a dosi minime ed a stomaco vuoto. Ispirato da ottimi DeBaseriani con l'hobby di cacciarsi due dita in gola ogni tanto, eccomi a proporvi pochi e scelti ascolti riguardanti il lato disgustoso della produzione di alcuni gruppi, o artisti solisti, anglofoni che la Storia della Musica l'hanno fatta per davvero, offrendo, un tempo, musica di qualità e potenzialmente dall'afflato internazionale, per poi cadere nelle secche d'una discografia di bassissima lega tanto da renderli, perlopiù, irriconoscibili alle orecchie dei fans di un tempo.
Fiato alle fetide trombe, orsù..

Ci occupiamo ora della produzione discografica di Sir Reginaldo, lo quale tanto di buono portò alla causa del roccherolle e della canzone in generale fino, cira, quasi, alla fine dei celeberrimi anni '70.
Dopo si lasciò andare ad incursioni nella discodance per poi dare inizio ad una nuova carriera all'insegna della melensaggine più vuota e della scrittura così ripetitiva che la prima cosa che vien da dire all'ascolto di un suo prodotto è che, perbacco, questa l'ho già sentita, e non una o due volte.... Quindi, più che "Reg Strikes Back" saremmo propensi allo "Strike Reg On His Back", diciamolo.

Elton John - The Camera Never Lies (1988) With Lyrics!
 
Fela Kuti - Shakara
Per il mio Non-Matrimonio ascolteremo solo Fela Kuti!
 
Ben sintonizzati su #radiocapish

Quest'oggi, mettendo da parte la nostra rubrica estiva, vorrei proporvi un ascolto diverso dal solito. "Dialoghi del presente" (1977) è l'unico LP pubblicato in vita da Luciano Cilio (1950 - 1983). Se non lo conoscete, datemi retta (per una volta mi sento di andare sul sicuro): ascoltatelo!

Per saperne di più: Luciano Cilio - Wikipedia
Luciano Cilio - Dialoghi Del Presente | Pubblicazioni | Discogs

Qui la paginetta di @[odradek] che me lo face conoscere (benedetto sia Debaser per questo!): Dell'universo Assente - Luciano Cilio - Recensione di odradek

Buon ascolto.

P.S. Ho appena scoperto che nel 2018 sono stati pubblicati da Konsequenz (in edizione limitata e numerata) "I nastri ritrovati" di L. Cilio. Non ho avuto ancora modo di ascoltarli con attenzione, ma credo valga la pena darci un'occhiata: Luciano Cilio, Girolamo De Simone - I Nastri Ritrovati (2018, Vinyl) | Discogs

Luciano Cilio - Dialoghi del presente (Full Album)
 
The Psychedelic Furs - Don't Believe (Official Audio)
un po' di forza e' andata, la ricerca della melodia un po' scontata. me son tornati (anche loro).