Fabio Concato - Ti ricordo ancora (versione originale 1984)

Ritengo personalmente inammissibile essere insultato, minacciato, deriso, senza cercare di capire quello che scrivo.
Specie qui, dove la gente pensavo non dovrebbe odiare ciò che non capisce, bensì il contrario.

Ma non è così: c'è sempre chi ti odia perché non sei come si aspetta che tu sia.

Noi persone umane abbiamo un lato femminile e uno maschile: nel mio caso, pur essendo etero, il lato femminile è preponderante.
Sono sensibile, mi metto a piangere guardando "Beautiful", mi suicidio quando perde l'Inter (cioè quasi sempre) e ritengo che Sinner sia italiano.

In più, se proprio la devo dire tutta, non sono nemmeno ateo, bensì agnostico.

Che palle!
 
Clare Fischer - "In The Beginning" feat. Hubert Laws, Ron Carter & Steve Gadd

Hubert Laws
"In the Beginning" from: In the Beginning
1974 (CTI)

#jazzlegends
 
La Isla Mínima - Clip "El Quini" HD

"La isla mínima"
di Alberto Rodríguez (2014)

con Raúl Arévalo
Javier Gutiérrez
e Antonio de la Torre

#35mm
 
Dodo’s Dance

Dodo Marmarosa
"Dodo's Dance" from: Dodo's Bounce
1946 (Fresh Sound)

#jazzlegends
 
Con questo brano dell'omonimo film Sir James Paul McCartney ha rischiato di beccarsi un Oscar come Miglior Canzone nel 2002 Paul McCartney - Vanilla Sky (Original Audio) devo ammettere che seppur sia stato girato ventiquattro anni fa (io l'ho visto 24 minuti fa per la prima volta) non ha perso un filo di smalto anzi, la storia a detta di Cameron Bruce Crowe (il regista) si presta a ben cinque diverse possibili interpretazioni del finale, e per 136 minuti ci tiene sospesi in una vera suspance per capire cosa sta succedendo al personaggio principale interpretato senza infamia dall'allora quarantenne Thomas Cruise Mapother IV, il resto della soundtrack non è da meno, eccovela spiatellata:
Bob Dylan – 4th Time Around
Jeff Buckley – Last Goodbye
Josh Rouse – Directions
Julianna Gianni – I Fall Apart
Leftfield (feat. Afrika Bambaataa) – Afrika Shox
Looper (feat. Francis MacDonald) – Mondo '77
Nancy Wilson – Elevator Beat
Peter Gabriel – Solsbury Hill
Radiohead – Everything in Its Right Place
Red House Painters – Have You Forgotten
R.E.M. – All the Right Friends
R.E.M. – Sweetness Follows
Sigur Rós – The nothing song
The Chemical Brothers – Where Do I Begin
The Monkees – Porpoise Song (Theme from Head)
Todd Rundgren – Can We Still Be Friends
U2 – Wild Honey
mica pizza e fichi mica...
 
The D4 - Ladies Man

The D4 – Party (Official Video)

AUCKLAND - NUOVA ZELANDA …

A fine millennio quattro giovinastri bastardi, arroganti ma soprattutto
GARAGISSIMI, ROCKPUNKISSIMI, ROCCHENROLLISSIMI …

Due album tritanervi ad inizio millennio… roba da festone micidiale da lasciarci le penne…

#garagedintorni

(420/1)
 
Minh (spoken word)

Made casa Dsalva
 
Saverio Costanzo, «a Gaza solo il buio e la paura sono reali»
Private - Di Saverio Costanzo ( 2004 )

Certi film sono capaci di rimanere nel tempo. Private (2004), l’esordio del regista Saverio Costanzo è, purtroppo o per fortuna, uno di quelli. Un film tratto da una storia vera e attualissima: la casa di un professore palestinese, Mohammad, viene occupata da un gruppo di soldati israeliani. Mohammad, con la sua famiglia, sceglie di non lasciare l’abitazione, in una resistenza silenziosa e non-violenta. Saverio Costanzo mette in scena il racconto in maniera cruda e universale. Con questo film ha vinto il pardo d’oro a Locarno nel 2004. Private è stato riproposto durante la ventinovesima edizione dell’Umbria film festival...

Saverio Costanzo, «a Gaza solo il buio e la paura sono reali» | il manifesto Edizione del 16 luglio 2025

Il regista racconta il suo esordio «Private» sull’occupazione israeliana, riproposto all’Umbria Film Festival
"In questa casa vive una famiglia palestinese e musulmana, numerosa, padre madre e diversi figli.
Una vita tranquilla, senza sussulti, certo con la paura per quello che accade intorno, e che un giorno potrebbe sconvolgere anche loro.

Il che si verifica quando un gruppo di soldati israeliani fa irruzione nella casa e decide di utilizzarla come avamposto, occupando il piano superiore e lasciando alla famiglia solo la cucina, che diventa una sorta di stanza-prigione.

Rivelazione dell'ultimo Festival di Locarno (Pardo d'oro), il film di Saverio Costanzo ha l'indubbio pregio di saper raccontare le dinamiche di un conflitto perenne osservandone i suoi aspetti più nascosti, intimi; è il particolare che si fa universale, perché, come sappiamo, non solo la storia del film è vera, ma potrebbe essere accaduta un numero infinito di volte, o ancora potrà accadere.

Private trascende ogni forma di commento morale, concentrandosi sulla situazione in sé, sui risvolti psicologici (tremendi) che provoca nei personaggi, nei bambini soprattutto, scrutando volti sempre fermi e risoluti (mai inespressivi), con una fotografia volutamente ed esemplarmente contrastata e sgranata.

Uno stile (iper)realista, che fa largo uso della macchina a mano, nel palese tentativo di trascinare lo spettatore all'interno di quella casa, vivendo uno scontro che diventa, poco alla volta, sempre più difficile da sopportare.

E Private lascia emergere, tra le righe, anche un tiepido accenno, nulla più che uno schizzo abortito, alla possibilità di un dialogo, di un incontro tra due culture che spesso sembra non possano venire a patti, anche quando vorrebbero; un residuo di umanità dei soldati, un lampo di condiscendenza della giovane figlia del capofamiglia verso di loro.

Poi tutto ritorna com'è, con i soldati che se ne vanno com'erano venuti, la famiglia che cerca di riprendere la propria vita, dopo aver difeso pacificamente, risolutamente, la propria casa.

Ma il finale è lancinante; l'ombra della reiterazione
 
M.r.s.
Meganoidi
 
Pirate Love

The D4 - Come On! - Vinyl record

AUCKLAND - NUOVA ZELANDA …

A fine millennio quattro giovinastri bastardi, arroganti ma soprattutto
GARAGISSIMI, ROCKPUNKISSIMI, ROCCHENROLLISSIMI …

Due album tritanervi ad inizio millennio… roba da festone micidiale da lasciarci le penne…

#garagedintorni

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