Blackstone Legacy

Woody Shaw (1 di 10)
"Blackstone legacy" from: Blackstone legacy
1971 (Contemporary)

#jazzlegends
 
Musiche altre di mondi altri (sottotitolo: 'scolta un cretino)
Šaban vs Msr
"...e allora statevene fra di voi ad ascoltare gruppi peruviani con la cornamusa che se li ascoltano in 4 gatti e che non se li comprano neanche i loro parenti!" (cit.)
ECCOMI! PRESENTE! Io spocchioso saputello, frequentatore delle nicchie più maleodoranti e nascoste, che "io non farò mai parte di una maggioranza" come diceva quello in quel film...vi propongo di ascoltare alcune delle robe più impensabili che mi siano capitate tra le mani e le orecchie negli anni. Voi, date retta a un cretino, perdeteceli 5 minuti che ad ascoltare (leggere, guardare, mangiare, annusare...) sempre le stesse cose che già sai come sono, che non rischi, succede semplicemente che ti si atrofizza il cervello.
13) Šaban Bajramović
Bravo, è bravo Goran Bregović! Bella la colonna sonora di "Underground"! Qualcuno si sarà pure ascoltato la Kočani Orkestar e le Mystère des voix Bulgares e qualcosa di quella roba lì è arrivata pure qui vicino (dai Mau Mau a Les Négresses Vertes)...insomma un po' di quella musica gitana ce la siamo pure ascoltata!
Eppure nessuno - credo - ha mai sentito parlare di Šaban Bajramović, the "King of Romani music". Eppure la storia di quest'uomo (di famiglia zingara, poverissimo e poco più che analfabeta, colpito da poliomelite da ragazzino e - nonostante ciò - ottimo portiere di calcio; in galera a 19 anni, disertore per amore. E lì, in galera, inizia a cantare. Negli ultimi anni di vita, gravemente ammalato, fu considerato patrimonio nazionale dal governo serbo e sostenuto economicamente) e - soprattutto - la sua Musica davvero straordinaria dovrebbero dirci ben più di qualcosa!
Almeno questo disco del 2001 "A Gypsy legend" a nome Šaban Bajramović & Mostar Sevdah Reunion provate ad ascoltarlo.
Ma davvero! Date retta a un cretino...
 
Pino Daniele - Toledo ... #pezziminori ... stasera va così ... vai mò Pinù
 
10cc - Old Mister Time
Quanta Arte è uscita dalla Scuola 10cc...fenomenali dal primo fino agli anni 90 con Meanwhile e Look hear...il bassista riccetto che negli 80's forma un progetto con Andrew Gold sotto il nome di Wax...Godley e Creme che infestano l'Inghilterra experimental dei 70's/80's...
 
GET LOST! - never come back - FULL ALBUM

Non lo conoscevo. Grande album. Se uno, ignorante di garage e dintorni, con un solo album, volesse “rendersi conto”, potrebbe essere uno dei papabili. Vario, essenziale, qualitativo. Butler e Mohr, mica gianni e pinotto.

Registrato in soli quattro giorni, Never Come Back è il “rientro in scena” dei Miracle Workers che tutti aspettavano dai tempi di Inside Out. Come se tutto quello che fosse successo dopo quel disco non fosse mai esistito, Robert Butler e Gerry Mohr si ritrovano quasi per caso in Svizzera e decidono, assieme ad un altro rifugiato americano (attualmente al servizio dei Jackets) e a Kat Aellen già al fianco di Butler nei Bishops Daughter, di mettere in piedi un progetto estemporaneo che suoni come suonavano i Workers ai tempi della Moxie, più di quindici anni prima. Il disco che ne viene fuori è un croccantissimo album di garage punk old-school, dove tutto ciò che sbrodola è fermentato nel fuzz e ogni nota sembra portarci indietro ai tempi dei Gravedigger Five (la cover di Spooky), Gruesomes (lo yè yè divertente di Mdmation), Chesterfield Kings (la Hey Tiger dei Topsy Turbys già nel repertorio dei Cavemanish Boys e che qui raggiunge vette di assoluto splendore), Fuzztones (la cripitca e sinistra Elevator che chiude l’album), Morlocks (la loro versione di One Way Ticket è assolutamente devastante), Tell-Tale Hearts (il dutch-beat sporcato di Outsiders e Q65 di Love Is a Garden).

Insomma, come dover compilare una raccolta del miglior neo-garage degli anni Ottanta e trovarsela già pronta.

Comodo e devastante.

Franco “Lys” Dimauro