Un disco che ti entra sottopelle e che da allora finirai per portare dentro per sempre, come un pezzo del tuo codice genetico.

 L’esecuzione di “Me & The Major” rasenta la perfezione, prova di una maestria tecnica da tempo conquistata.

Questa recensione celebra la versione live del celebre album "If You’re Feeling Sinister" dei Belle & Sebastian, eseguito al Barbican di Londra. L'operazione nostalgia riesce perfettamente grazie a arrangiamenti arricchiti e una performance tecnica impeccabile della band. Nonostante qualche aggiunta discutibile, lo spirito originale rimane intatto, con un mix di intimismo e gioia che conquista l'ascoltatore. Scopri il fascino intatto di Belle & Sebastian live, un viaggio emozionale da non perdere!

 "Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro."

 "La musica dei Void Of Silence è la materializzazione di questi incubi, un lento procedere verso una fine sempre più consapevole."

La recensione di 'Toward The Dusk' di Void Of Silence evidenzia un progetto musicale profondo e riflessivo, capace di tradurre in suoni atmosfere opprimenti e metafisiche. Il doom metal lento e freddo, arricchito da elettronica e vocals estreme, crea un ambiente claustrofobico e angoscioso. L'album, parte di una trilogia tematica sulla guerra, è considerato un capitolo meno noto ma di grande valore, premiato con un voto alto nonostante la scarsa pubblicità. Scopri l'intensità sonora e l'atmosfera inquietante di 'Toward The Dusk' di Void Of Silence!

 La mia canzone vostra preferita è "Metal is so strong cos our dick is so long", perché mi fa sentire un sacco defender da apocalittico sterminio sessuale.

 State per pubblicare un nuovo disco, "To Kill The Dragon you need a Sword" (non è vero, ma mi piace di più questo titolo).

La recensione presenta un'intervista dissacrante e umoristica con i NanowaR, una band metal nota per il suo stile provocatorio e demenziale. Tra battute surreali, critiche al metal 'true' e riferimenti culturali, il testo esplora il loro lavoro e aspettative per nuovi dischi. L’approccio è volutamente irriverente, con molteplici figure improbabili e citazioni grottesche. La recensione trasmette entusiasmo per la band e il loro modo unico di fare metal, divertendo il lettore. Scopri la follia ironica dei NanowaR con questa intervista unica!

 Gli Assuck sono forse l'unico autentico gruppo Grindcore mai esistito.

 Si respira ingiustizia sociale, si respira controllo politico; la chitarra non lascia tregua e si perde nella rabbia di accordi duri come l'acciaio.

La recensione approfondisce l'album di debutto del 1992 degli Assuck, esempio puro di grindcore politico e aggressivo. Il paragone con Napalm Death sottolinea l'importanza e unicità della band nel panorama metal underground. La musica è veloce, arrabbiata e ricca di tematiche sociali e politiche intense. La tecnica batteristica è apprezzata, mentre la produzione sporca esalta il suono compatto del gruppo. Consigliato a chi apprezza un metal impegnato e senza compromessi. Ascolta Anticapital e scopri il grindcore politico che ha fatto la storia!

 E ad un certo punto la musica cambia. Quello che c’è alle spalle dei Jesus And Mary Chain si trasforma, muta, si plasma e ti si incolla addosso come miele colato e diventa Darklands.

 Ogni parola pesa dentro Darklands, ogni melodia incanta, ogni sospiro ti bussa dentro e ti bagna le ciglia di lacrime luccicanti.

Darklands dei Jesus And Mary Chain rappresenta un cambio stilistico profondo rispetto a Psychocandy, con atmosfere dolci e malinconiche. L'album del 1987 è un viaggio introspettivo di 35 minuti fatto di riverberi delicati, melodie pregiate e testi poetici. Le tracce, dalla title-track a 'April Skies', evocano emozioni di speranza e disillusione, perfette per chi ama immergersi in suoni e parole cariche di sentimento. Un capolavoro nascosto lontano dal mainstream, ma denso di grazia pop e triste bellezza. Ascolta Darklands e lasciati trasportare dalla sua malinconica bellezza.

 Se mi toccasse d'incarnare, rendere in natura e materia il concetto di Ironia, lo farei tramite questa piccola e sagace opera.

 Può far ridere e può far piangere e, come i lavori più appassionati, far ridiscutere i confini dell’Arte.

La recensione approfondisce il secondo album omonimo di Paolo Conte, evidenziandone la fusione tra ironia caustica e poesia sottile. Descrive un Conte giovane, dissacrante e provocatore, capace di dipingere con versi e musica un'Italia del dopoguerra e i suoi paradossi. L’opera è vista come fondamentale per comprendere la poetica futura dell'artista, con brani memorabili e testi ricchi di immagini vivide e contrasti emozionali. Un album che emoziona, diverte e invita alla riflessione. Ascolta ora il secondo album di Paolo Conte e lasciati conquistare dalla sua ironia unica!

 "Oar è pura poesia, composta di tante piccolissime luci nere, che scandaglia nel profondo della notte il sentirsi soli."

 Skip Spence rimane nel suo privato oblio fino in fondo, preparandosi alla rinuncia del mondo e delle sue distorsioni.

La recensione celebra 'Oar', l'album solitario e visionario di Alexander 'Skip' Spence. Il disco esplora la solitudine attraverso un mix di country, blues e psichedelia, risultando un'opera poetica e profonda. Skip Spence emerge come un artista tormentato ma genuino, spesso paragonato a Syd Barrett. L'album è descritto come un viaggio emotivo e mistico dal sapore amerindiano e psichedelico. Scopri l'affascinante viaggio musicale di Skip Spence con 'Oar' e immergiti nella sua solitudine visionaria.

 Questo è il loro disco in cui riesco a riconoscermi di più.

 Un suono continuo, a suo modo magmatico che si stende come un tappeto su cui poggiano i restanti suoni.

La recensione celebra l'album "Amber" degli Autechre come un'opera di elettronica dai suoni magmatici e alieni, ma ancora con una traccia di umanità. Particolarmente affettuoso il richiamo al brano "Foil", che ha segnato profondamente l'autore, diventando un punto di riconoscimento personale. L'album è descritto come un paesaggio sonoro in cui minimalismo e variazioni sottili creano un'esperienza musicale ricca e suggestiva. Un disco chiave nell'evoluzione del duo, amato per la sua capacità di emozionare e riconoscersi. Ascolta Amber per scoprire un classico dell'elettronica che emoziona ancora oggi.

 «Antidepressant è un antidepressivo, una pillola che ti fa sentire meglio, ma la sua stessa esistenza significa l’esistenza d’una depressione in corso.»

 «Un album d’undici pastiglie antidepressive che senza pretese di guarigione, vi aiuteranno a frenare palpitazioni e fitte al cuore.»

Lloyd Cole torna con l'album Antidepressant dopo tre anni, offrendo undici tracce delicate e melodiche che sono una vera cura emotiva. Il disco si distingue per la sua raffinatezza, profondità e strumenti acustici che accompagnano testi introspettivi. Nonostante non abbia avuto grande successo commerciale, l'album è considerato un piccolo capolavoro per un pubblico di intenditori. Le tracce evocano sentimenti di malinconia, solitudine e riflessione, ma offrono anche consolazione e speranza. Scopri l’emozione di Antidepressant, ascolta ora l’album di Lloyd Cole.

 Fabrizio De André è uno di questi rari esempi di poesia applicata alla musica.

 "Le passanti", manifesto poetico della sua personalità artistica, ha uno dei testi che in assoluto più mi hanno commosso.

La recensione esalta la raccolta 'In Direzione Ostinata e Contraria 2' come una testimonianza imprescindibile della poesia e dell'arte di Fabrizio De André. Vengono analizzati i concept album e i testi profondi che coniugano musica, letteratura e sensibilità umana. L'autore sottolinea il valore assoluto della musica di De André, capace di superare la tradizionale canzone d'autore grazie alla sua liricità e intensità emotiva. Scopri il genio poetico di Fabrizio De André con questa imperdibile raccolta.

 "Lo zappatore più che un film è una serie di avvenimenti senza trama né filo conduttore."

 "Insomma un film da dimenticare in fretta."

La recensione condanna 'Lo Zappatore' di Mario Merola come una sceneggiata napoletana povera di trama e coerenza. Rispetto ai grandi del teatro e cinema napoletano come Totò ed Eduardo De Filippo, il film manca di profondità e carattere. Temi forti come onore, amore e paternalismo risultano poco credibili e fuori luogo. Viene descritto come una sequenza confusa di eventi da dimenticare rapidamente. Scopri di più sul cinema napoletano e leggi altre recensioni critiche!

 E mentre te ne torni felice a casa, in metropolitana, i Led giacciono nel sacchetto, tu contempli l'opera di Gisas.

 E se fosse davvero il primo vagito di un genio? e metti che faccia davvero il botto, questo cd è oro.

La recensione racconta l'incontro autentico con Gisas, artista autoprodotto che propone il suo album 'The Fingerstyler'. Attraverso un racconto ironico e sincero, emerge la passione dietro musica fatta con sacrificio, lontana dal mainstream. Il disco, seppur con produzioni essenziali, rivela un talento vero e merita attenzione. Un invito a scoprire il valore nascosto dietro l'indipendenza musicale. Ascolta The Fingerstyler e sostieni la musica indipendente di talento!

 Fatele voi quelle quattro note, così, come le fa Lucille, se ne siete capaci…

 Un disco da avere... suona fresco e nuovo come se ogni brano fosse composto il giorno prima ed eseguito per la prima volta.

La recensione celebra "Live At The Apollo" di B.B. King come uno dei suoi ultimi capolavori, sottolineando la maestria e l’energia emozionante del chitarrista. Nonostante alcune critiche sulla prolificità tecnica rispetto ad altri, l'autore evidenzia come il feeling e la profondità di King siano inarrivabili. Il live cattura la magia dell’esecuzione e la perfetta sintonia con la sua Gibson, Lucille, rinnovando il fascino di brani classici. Un disco imprescindibile per gli amanti del blues e della musica nera. Ascolta ora B.B. King Live At The Apollo e vivi l’emozione del vero blues!

 Ascoltare un disco dei Decemberists è un po' come sfogliare uno di quei libri per l'infanzia, quelle raccolte di novelle zeppe di disegni che hanno il bizzarro destino di imprimersi nella memoria per sempre.

 I Decemberists richiudono gli strumenti in custodie polverose e salpano di nuovo: ma hai la netta impressione, mentre la gente li saluta sventolando i fazzoletti, che da te torneranno presto.

Her Majesty dei Decemberists è un album che evoca immagini fiabesche e nostalgiche come un libro d’infanzia illustrato, con un indie-folk ricco di atmosfere ottocentesche e storie evocative. La voce particolare di Colin Meloy accompagna strumenti acustici in arrangiamenti semplici ma efficaci. Ogni traccia trasporta l’ascoltatore in paesaggi sonori pieni di fascino e avventure, mantenendo un equilibrio tra allegria, malinconia e sospensione. Un disco che invita a riascoltarlo spesso per scoprire nuove sfumature. Scopri l'incanto folk di Her Majesty e lasciati trasportare in un viaggio senza tempo.

 Pochi sono riusciti a compiere questa missione in maniera tanto toccante e ispirata quanto il John Zorn di "Kristallnacht".

 L'ascolto di "Neveragain" è volutamente insostenibile, con scudisciate noise che ricreano l'effetto dei vetri spezzati in quella notte del '38.

Kristallnacht di John Zorn è un album concept che riflette il dramma della Notte dei cristalli, combinando klezmer e avanguardia in un potente atto di memoria storica. L'opera, eseguita da musicisti di origini ebraiche, fonde elementi jazz e improvvisazione per evocare dolore e speranza. La musica oscilla tra intensità disturbante e momenti melodici, offrendo un’esperienza d’ascolto intensa e coinvolgente. Ascolta Kristallnacht per un viaggio emotivo nella storia e nell'arte musicale.

 Un gran compositore, Clint Mansell, dei grandi interpreti, Kronos Quartet e Mogwai, che eseguono dei suoni magici, profondi e inquietanti.

 Quarantasei minuti di dolore atrofizzante e continuo, il motivo base è l'equivalente di una 'marcia funebre interpretativa'.

La colonna sonora di The Fountain, firmata da Kronos Quartet e Mogwai con la composizione di Clint Mansell, esplora il ciclo di vita, morte e rinascita. La musica intensa e struggente accompagna un film profondamente emotivo, evidenziando la lotta dell'uomo per salvare colei che ama. Le sonorità uniche e le melodie ripetute creano un'atmosfera magica e coinvolgente, apprezzabile anche indipendentemente dalla pellicola. Ascolta ora la colonna sonora di The Fountain e immergiti in un viaggio emotivo unico.

 Ascoltare un disco come "The Troubled Sleep Of Piano Magic" significa esattamente questo nel linguaggio di cui è fatto il mio vocabolario emozionale.

 Mi viene in mente il titolo di un romanzo di Kawabata Yasunari "Bellezza e tristezza". Forse nel titolo di questo romanzo ci sono le chiavi per entrare nel mondo del piano e coglierne la magia.

La recensione celebra l'album 'The Troubled Sleep Of Piano Magic' come un viaggio emotivo e onirico. L'autore apprezza l'atmosfera malinconica e le influenze delle band come 4AD, The Cure e My Bloody Valentine. La musica è descritta come delicata e romantica, con un uso raffinato di synth che arricchiscono le composizioni. La band londinese, guidata da Glen Johnson, esprime un romanticismo unico e un fascino etereo. Ascolta l'album e scopri la magia onirica di Piano Magic!

 Chiunque avrebbe potuto fare la stessa cosa, ma poi in realtà non è neanche vero: chi avrebbe mai le palle di suonare così in uno studio di registrazione?

 'Contact High' è la quintessenza del primitivismo, e questo basta per annoverarlo tra gli album più influenti per le generazioni future.

Il primo album dei The Godz, 'Contact High', nasce dal primitivismo e dalla grinta di musicisti alle prime armi nel 1966 a New York. Nonostante la critica lo abbia definito la 'peggior band della storia', l'opera si rivela un caposaldo del garage rock per la sua autenticità e forza grezza. La band si distingue per un approccio minimale e impulsivo che ha anticipato molte tendenze future, incarnando un coraggio e una personalità fuori dagli schemi tradizionali. Ascolta 'Contact High' e scopri il coraggio del primitivismo musicale!

 "Nel mio corpo ci son delle fognature/tutti quanti le chiamano vene/ma dentro ci sono dei topi che corrono"

 "uno dei viaggi più coraggiosi nei meandri della psiche umana mai tentati in musica"

‘La Finestra Dentro’ di Juri Camisasca del 1974 è un album di difficile classificazione, con atmosfere inquietanti e testi visionari che esplorano il disagio esistenziale. Prodotto da Franco Battiato, si distingue per le sonorità prog e sperimentali, alternando momenti di follia e lucidità poetica. L’album è un viaggio affascinante e coraggioso nella psiche umana, che sorprende ad ogni ascolto. Scopri il capolavoro prog di Juri Camisasca e lasciati trasportare in un viaggio unico nella mente.

 Una calma placida e perfetta, che maschera un implosione di profonda tristezza.

 Anche qualcosa di semplice può essere infinitamente bello.

Il secondo album degli australiani Art Of Fighting riprende e sviluppa il loro sound lo-fi con atmosfere pop malinconiche e intime. Dieci tracce ricche di emozioni delicate, tra chitarre acustiche e voci calde. Un disco che evoca nostalgia e amarezza, ma con una bellezza semplice e coinvolgente. Nonostante non sia un capolavoro innovativo, si ascolta come un flusso di emozioni autentiche, perfetto per chi ama la musica introspettiva e raffinata. Ascolta 'Second Storey' e lasciati trasportare dalle sue emozioni intense.