I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 I due responsabili dell’aborto in questione avrebbero dovuto essere relegati in un manicomio criminale.

 La pietra miliare sarebbe una pietra che avrebbe dovuto essere messa al collo dei due oligofrenici autori.

La recensione liquida l'album 'Suicide' come un'opera abominevole della scena No Wave anni '70, criticando l'improvvisazione e la qualità sonora mediocre. L'autore usa toni ironici e taglienti per descrivere gli autori e le loro performance live ritenute fastidiose. Il disco, pur considerato pietra miliare da molti, viene qui smascherato come un accumulo di rumori senza senso e tentativi fallimentari di innovazione. Scopri perché questo album divide critici e appassionati, leggi la recensione completa!

 Se aspiri alla gentrificazione, io aspiro all’abbattimento.

 Vieni qui e leggi i titoli e leggi i testi, pure se non fai in tempo a starci dietro, tornaci su e riprenditi in faccia il rutto o il grido e tutto il casino che c’è dentro.

La recensione mette in luce l'energia travolgente e la carica politica del disco 'That Makes Me Smart!' di Anal Trump. Attraverso un linguaggio diretto e metaforico, si riflette sulle barriere sociali e culturali, esprimendo un forte desiderio di rottura e abbattimento dei sistemi oppressivi. Il testo invita a un ascolto attento e ripetuto, per cogliere tutta la potenza espressiva dell'album. Ascolta 'That Makes Me Smart!' di Anal Trump e scopri un punk senza compromessi.

 Scemi scemi, gli Anal Trump sanno fare tante cose.

 Manco il tempo di una pisciata oh, manco il tempo di una pisciata.

La recensione evidenzia l'energia sarcastica e violenta degli Anal Trump nel loro album di grindcore 'To All the Broads I've Nailed Before'. Con testi provocatori e brevi pezzi, la band utilizza la musica come strumento di critica politica e sociale, specialmente contro la presidenza Trump. Il giudizio è positivo, sottolineando la capacità del gruppo di rinnovare il genere e di offrire un'aggressiva satira musicale. Ascolta ora l’album e scopri il grindcore sarcastico degli Anal Trump!

 Questo platter è diventato uno dei dischi simbolo degli anni '90 e c'è un motivo.

 Lasciatevi trasportare dalle emozioni che questo disco vi tirerà fuori.

L'album 'Korn' è un capolavoro seminale del Nu Metal, contraddistinto da un sound oscuro e aggressivo. La sezione ritmica è monumentale, con batteria fantasiosa e basso distorto. Le chitarre creano un'atmosfera unica, mentre la voce di Davis esprime rabbia e sofferenza. Un disco irrinunciabile che esplora il lato oscuro delle emozioni. Ascolta subito 'Korn' e immergiti nelle emozioni del Nu Metal.

 Acidissimo “progressive-jazz” che scioglie il geroglifico finale di una stele egizia;

 Scrittura automatica surrealista che si fa suono, che compone schizzi pasticciati su tele malconce;

La recensione descrive 'Unrest' di Henry Cow come un album di progressive jazz acido, caratterizzato da improvvisazioni complesse e atmosfere enigmatiche. Le sonorità ricordano mosaici incompleti e pitture surrealiste, con una strumentazione densa e intricata. L'opera emerge per la sua materia sonora densa e la capacità di evocare sensazioni contrastanti, risultando affascinante e innovativa. Scopri l'intricata magia di Unrest, un classico del progressive jazz sperimentale.

 Acidissimo “progressive-jazz” che scioglie il geroglifico finale di una stele egizia;

 Scrittura automatica surrealista che si fa suono, che compone schizzi pasticciati su tele malconce;

La recensione descrive 'Unrest' di Henry Cow come un album di progressive jazz acido, caratterizzato da improvvisazioni complesse e atmosfere enigmatiche. Le sonorità ricordano mosaici incompleti e pitture surrealiste, con una strumentazione densa e intricata. L'opera emerge per la sua materia sonora densa e la capacità di evocare sensazioni contrastanti, risultando affascinante e innovativa. Scopri l'intricata magia di Unrest, un classico del progressive jazz sperimentale.

 Sono ritornati a suonare nella Vecchia Fattoria, che tutti noi frequentiamo anche se il tempo passa.

 Un corto circuito melodico che sale lentamente come l'amore per la madre del tuo miglior amico.

La recensione celebra il ritorno di Grandaddy con 'Last Place', un album che evoca atmosfere nostalgiche e lo-fi. L’opera si distingue per le sue melodie lente e una cifra stilistica che richiama influenze come Neil Young e Electric Light Orchestra. Perfetto per gli amanti della musica indie degli anni '90. Ascolta 'Last Place' di Grandaddy e rivivi le atmosfere indie degli anni '90!

 I droni estenuanti di Rosenthal culleranno il nostro riposo.

 Alla fine dei tempi, un violino elettrico modulerà fasci di una purissima luce bianca.

La recensione di The Passage di Sam Rosenthal descrive un album ambient che accompagna l'ascoltatore in un viaggio introspettivo e meditativo sul tema della morte e della trasformazione. I suoni dronici e le atmosfere dense creano un'esperienza sonora avvolgente che riflette sul tempo, la memoria e il silenzio dell'eternità. Un'opera che invita a un'intensa riflessione emotiva con toni suggestivi e malinconici. Ascolta The Passage e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Parklife oggi può essere il vero emblema del Britpop con Different Class e Morning Glory.

 Mi fa piacere ricordare questa pietra miliare degli anni '90 ed una band con i controcoglioni.

La recensione celebra Parklife dei Blur come un vero emblema del Britpop anni '90, sottolineandone il sound maturo, le influenze musicali e l'ironia verso la middle class. Viene evidenziata la rivalutazione della band rispetto agli Oasis, il successo delle carriere soliste, e la qualità duratura dell'album con tracce come 'Girls and Boys'. Un omaggio a un classico che ha segnato un'intera generazione. Riscopri Parklife, un classico intramontabile del Britpop!

 “Venghino, siori, venghino... l’incredibile spetaculo de la vida, l’incredibile spetaculo de la morte”

 “Non mi manca niente offre una massima di vita in grado di scardinare alle radici il consumismo che infesta la nostra società.”

Mostri e Normali, secondo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti del 1999, si distingue per una chiara divisione tra due anime sonore e tematiche. La prima metà presenta arrangiamenti puliti e testi più leggeri, mentre la seconda offre sonorità più graffianti e critiche sociali, in linea con lo stile grunge originario del gruppo. Nonostante alcune scelte di produzione discutibili e l'inserimento distante della cover 'Dimmi', l'album offre brani memorabili e rappresenta un importante capitolo della carriera della band friulana. La chiusura atmosferica con 'Non mi manca niente' suggella l'eredità del disco. Ascolta Mostri e Normali per scoprire le sfumature del rock italiano anni '90!

 Gerry Rafferty nel 1978 scrisse una canzone, l’immortale Baker Street, che parla di come per tutta la vita un uomo cerchi di sconfiggere una bestia che rode e scava dentro la sua testa.

 La musica, benedetta musica, può sostituire l’urlo della voce che sarebbe solo patetico pathos da tragedia greca.

La recensione esplora il legame tra l'autrice e la Scozia, teatro spirituale e mitico che si riflette nella musica di Gerry Rafferty. Baker Street è descritta come un inno toccante alla lotta contro la malinconia e l'alcolismo, con un sax malinconico e parole dolci che consolano il dolore. La musica diventa veicolo di comprensione e condivisione del tormento interiore. Ascolta Baker Street e scopri la potenza della musica contro la malinconia.

 Calling Elvis, come un buon Barolo. Più invecchia, più si lascia amare.

 La purezza della chitarra, quella compensa (quasi tutto).

On Every Street segna la conclusione della carriera dei Dire Straits con un album eterogeneo ma cristallino. Mark Knopfler esplora nuove sonorità attingendo a r&b, country e folk, mettendo in mostra una chitarra pura e coinvolgente. Brani come You and Your Friend e la title track si distinguono per calore e profondità. Ascolta On Every Street per scoprire l'ultima magia dei Dire Straits.

 Piove dentro casa, è ora di accendere il sole.

 Fuori piove, ma a chi importa.

The Explorers Club con l'album Together offre un viaggio nel sunshine pop anni '70, caratterizzato da arrangiamenti leggeri e orchestrali. Il sound ricorda i Beach Boys e i High Llamas, portando un'atmosfera calda e solare anche nelle giornate piovose. Una colonna sonora perfetta per momenti rilassati e nostalgici. Scopri il sole dell'american pop anni '70 con Together!

 Il sordo crepitio di fiamme elettroniche maltratta violini che danzano su umidi disegni sonori.

 Al diavolo! Maledico Beatrice e sputo in faccia a Virgilio! Gli occhi fiammeggianti di Caronte saranno le mie stelle polari in questo viaggio.

La recensione descrive Mundus Subterraneus di Lightwave come un viaggio sonoro immersivo e oscuro, ricco di atmosfere sospese e sonorità droniche. L'album evoca paesaggi psichedelici e sensazioni ancestrali, rendendolo un'esperienza musicale intensa e ipnotica. L'autore attribuisce al disco un valore emotivo importante, paragonandolo a quadri sonori rupestri e a echi di Tangerine Dream. Scopri il viaggio oscuro e avvolgente di Lightwave in Mundus Subterraneus!

 La radio, spesso si dice, è un amico fedele. E come tutti gli amici fedeli, ha il pregio di non lasciarti mai solo.

 La Voce non ti lascia mai solo, neanche di notte. Finché non spunta il Sole del Mattino, celebrato dall’Inno Nazionale e destinato a risplendere in eterno.

Radio Pyongyang è una raccolta unica che documenta il mix di propaganda, folklore e musica pop presente nella trasmissione ufficiale nordcoreana. Curata da Christiaan Virant, l'album offre un'affascinante immersione nei suoni della Voce di Corea, unendo canzoni agitate, canti corali e pezzi strumentali tipici del regime. Un viaggio sonoro che educa e intrattiene, svelando uno spaccato culturale poco noto e valorizzato da Sublime Frequencies. Ascolta Radio Pyongyang e scopri il suo mondo sonoro unico!

 La radio, spesso si dice, è un amico fedele. E come tutti gli amici fedeli, ha il pregio di non lasciarti mai solo.

 La Voce non ti lascia mai solo, neanche di notte. Finché non spunta il Sole del Mattino, celebrato dall’Inno Nazionale e destinato a risplendere in eterno.

Radio Pyongyang è una raccolta unica che documenta il mix di propaganda, folklore e musica pop presente nella trasmissione ufficiale nordcoreana. Curata da Christiaan Virant, l'album offre un'affascinante immersione nei suoni della Voce di Corea, unendo canzoni agitate, canti corali e pezzi strumentali tipici del regime. Un viaggio sonoro che educa e intrattiene, svelando uno spaccato culturale poco noto e valorizzato da Sublime Frequencies. Ascolta Radio Pyongyang e scopri il suo mondo sonoro unico!

 Grande amore per la musica sghemba, sarebbe potuto essere più grande dei Beatles.

 Poteva essere un grande, ma forse è meglio così.

La recensione celebra l'artista Daniel Tracy, frontman dei Television Personalities, evidenziando la sua musica e l'impatto culturale nonostante le difficoltà personali legate alla droga. Il disco è visto come un documento prezioso per gli amanti della musica alternativa e un tributo a un talento sfortunato. Scopri il mito e la musica outsider di Television Personalities oggi!