Milva E Dintorni è un disco che non può mancare in una collezione fatta con criterio e attenzione alla varietà.

 "Alexander Platz" è un brano intenso con un momento di assoluta drammaticità interpretativa da parte di Milva.

L'album "Milva e dintorni" del 1982 rappresenta una collaborazione eccezionale tra Milva, Franco Battiato e Giusto Pio. Il disco, caratterizzato da atmosfere rarefatte e testi intensi, è un must per chi ama la musica italiana di qualità. Brani come "Alexander Platz" e "L'Aeroplano" evidenziano l'originalità musicale e la vocalità unica di Milva. Un lavoro apprezzato in Europa, uscito anche in tedesco e francese, che conferma la grandezza artistica della "pantera di Goro". Ascolta ora 'Milva e Dintorni' e scopri un capolavoro della musica italiana.

 "Chuck E. Weiss potrebbe benissimo essere lo zio sporcaccione che tutti abbiamo sempre sognato e mai osato chiedere."

 "Un personaggio straordinario, di quelli che esistono solo nei film come 'The Big Lebowski' dei fratelli Coen."

La recensione celebra Chuck E. Weiss come personaggio unico e outsider della musica americana, capace di miscelare blues, jazz e rock con un tocco surreale. L'album '23rd and Stout' è descritto come un viaggio sonoro notturno, impregnato di atmosfere vissute e racconti ironici. Le collaborazioni di Weiss con icone come Tom Waits e Rickie Lee Jones ne sottolineano l'importanza culturale e artistica. Nonostante un percorso discografico discontinuo, Weiss emerge come un fine intrattenitore e voce autentica della musica underground. Ascolta ora l'album 23rd and Stout e lasciati trasportare nel mondo unico di Chuck E. Weiss!

 "Pop smielato ed evidentemente costruito a tavolino allo scopo di dominare le fragili e stupide menti dei teen-agers di oggi."

 "Qui mi metto a piangere."

La recensione esprime un giudizio fortemente critico sull'album 'The Best Damn Thing' di Avril Lavigne, definendolo un prodotto pop commerciale e costruito appositamente per attrarre un pubblico adolescente superficiale. Viene sottolineata con sarcasmo la quantità di copie vendute e la natura prevedibile e poco originale della musica. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l'album!

 I Lush Rimbaud ben rappresentano le nuove leve della musica italiana: radicati nel territorio, ma con occhi e orecchie ben spalancate su quanto accade a livello mondiale.

 La finale 'Flashing Elevator', lungo excursus strumentale, condotto da un cavernoso basso Joy Division, puntellato da sferraglianti chitarre Fugazi e ipnotizzato da un synth malato.

La recensione celebra la capacità dei Lush Rimbaud di coniugare radici italiane e sonorità internazionali, offrendo un album ricco di influenze post-punk e synth. L'autore riconosce l'evoluzione del gruppo e consiglia di ascoltare l'album, sottolineando la qualità e l'originalità di brani come 'Flashing Elevator'. Il disco rappresenta un esempio di come la musica italiana possa competere sul fronte globale senza perdere identità. Scopri ora Lush Rimbaud e immergiti nel loro sound internazionale made in Italy!

 La Sardegna non è un'isola, è un continente.

 Il sassofonista Enzo Favata riesce a fondere le mille anime della sua peculiare cultura musicale.

Enzo Favata in 'Made In Sardinia' fonde jazz e musica tradizionale sarda, valorizzando strumenti unici e il canto a Tenores. Il disco, ricco di ritmi coinvolgenti e atmosfere liriche, racconta un viaggio sonoro tra storia, cultura e innovazione musicale. Ascolta ora 'Made In Sardinia' e scopri l'anima musicale della Sardegna con un tocco jazz unico!

 La sua voce è capace di entrarti dentro e spiazzarti: è struggente, ma anche arrabbiata.

 "This Fool Can Die Now" è un disco molto bello, potente, essenziale; basta lasciarla scorrere dentro, intraprendendo un viaggio.

La recensione celebra l'album 'This Fool Can Die Now' di Scout Niblett come un lavoro potente e minimale, dominato da voce e chitarra. I brani alternano atmosfere cupe e momenti più rilassati, con influenze grunge evidenti. La produzione di Steve Albini contribuisce a un suono cristallino ma deciso. L'ascolto è descritto come un viaggio coinvolgente e talvolta stravolgente. Ascolta ora This Fool Can Die Now e lasciati coinvolgere dall'essenza intensa di Scout Niblett!

 Shelter From The Ash si pone come compendio per la comprensione della sua parabola artistica.

 La titletrack, episodio quasi pop nella sua fruibilità, ma pregno di una peculiare visionarietà desertica e allucinata.

Shelter From The Ash conferma la versatilità di Ben Chasny, fondendo folk tradizionale e psichedelia con atmosfere intense e visionarie. Pur mancando di spigoli e momenti sorprendenti, l'album mostra qualità compositive solide e un pathos emotivo profondo. I brani come Strangled Road e Coming To Get You emergono per la loro intensità, mentre la titletrack mescola sonorità pop a un immaginario desertico. Un lavoro da apprezzare nel presente, in attesa delle future evoluzioni dell'artista. Scopri Shelter From The Ash e immergiti nel folk psichedelico di Ben Chasny!

 "Wolf Pact è un album simpatico e scanzonato che fra eccessi ed ironia ci consegna quanto ci possiamo aspettare dai personaggi coinvolti."

 "Boyd Rice e Douglas P. rimangono dei personaggi controversi ma sempre e comunque loro stessi: uomini prima ancora che artisti."

Wolf Pact di Boyd Rice and Friends è un album che miscela industrial, noise e folk apocalittico, con un approccio ironico e disinvolto. Pur non raggiungendo la profondità o la compattezza del predecessore, offre momenti di suggestione sonora e lirica densa di simbolismi storici ed esoterici. La recensione evidenzia una produzione meno curata ma comunque interessante per gli appassionati della scena. Consigliato a chi conosce e ama il progetto e la sua controversa schiera di artisti. Scopri l'oscura ironia di Wolf Pact, per veri appassionati della musica sperimentale.

 Ho appena spilato sei euro nel casso per vedere un film dove i personaggi si vergognano dei loro nomi anagrafici...

 Personaggi senza spessore ritagliati dalle fiction più stupide a appiccicati sullo schermo, manca assolutamente un supporto ai dialoghi dato che usano il linguaggio dei giovani analfabeti.

La recensione offre una critica tagliente e ironica al film 'Tre Metri Sopra Il Cielo' di Luca Lucini, evidenziando la banalità della trama e l'uso superficiale di stereotipi giovanili. Pur riconoscendo l'intento filosofico, il recensore ritiene i personaggi poco credibili e la rappresentazione della gioventù povera di spessore. La pellicola viene considerata un riflesso superficiale e pretenzioso della società attuale. Scopri la verità dietro il mito di 'Tre Metri Sopra Il Cielo', leggi la nostra recensione!

 Più che identificarli col collasso della Musica preferirei identificarli col collasso stesso.

 La registrazione è di eccellente qualità e ci permette di seguire lo sviluppo di ogni singolo suono distintamente, al pari di un prisma.

Hijokaidan rappresenta il caos sonoro nell'album Last Recording Album, con un noise estremo che sovverte il concetto di rock. La band giapponese, attiva dagli anni '70, unisce chitarra distorta, urla acutissime e assalti elettronici. Il lavoro si distingue per la qualità della registrazione che mette in risalto ogni dettaglio sonoro. Un'opera difficile ma poetica nella sua violenza sonora. Scopri l’estremo mondo sonoro di Hijokaidan, ascolta Last Recording Album ora!

 "Purgatory Afterglow brilla per un talento melodico ed una freschezza tipici delle band svedesi di quegli anni."

 "Cinque elementi che troveremo ben miscelati lungo l'intera durata dell'album: velocità, potenza, dinamismo, melodia, creatività."

La recensione mette in luce l'importanza storica di "Purgatory Afterglow" degli Edge of Sanity, album cardine del death metal svedese anni '90. L'opera evidenzia un mix efficace di melodia, aggressività ed innovazione, anticipando sonorità progressive che influenzeranno il metal estremo futuro. L'album si presenta come un punto di accesso ideale per avvicinarsi alla band e al genere. Sebbene non privo di qualche difetto, rimane un lavoro tecnicamente valido e ricco di spunti creativi. Ascolta Purgatory Afterglow per scoprire un caposaldo del death metal svedese!

 Le canzoni di "Frozen" sono come sono in virtù del processo compositivo che le ha generate.

 Il silenzio denso e nervoso che aleggia tra tre musicisti in dialogo telepatico.

La recensione evidenzia l'unicità di Frozen dei Souled American, un album costruito in solitudine da musicisti che stratificano e sottraggono suoni per creare un dialogo musicale profondo. Il disco esplora la lentezza con ricchezza timbrica e varietà stilistica, spaziando dal country al gospel. L'opera viene celebrata per la sua atmosfera rarefatta e per l'influenza che ebbe su artisti come Jim O'Rourke. Frozen rappresenta un'esperienza sonora ricercata e intensa, capace di trasformare l'ostacolo creativo in virtù artistica. Ascolta Frozen e lasciati avvolgere da questo capolavoro di lentezza sonora.

 La voce è aperta, potente, viva. Ed entra immediatamente in circolo, prende possesso dello spazio interiore, armata del disarmante potere della semplicità.

 Un incontro perfetto... Lo stesso che auguro a te.

La recensione descrive un'esperienza di ascolto profonda e rigenerante con l'album di Charlie Patton, considerato il fondatore del Delta Blues. L'autore racconta di come la voce potente e semplice di Patton rompa le barriere del tempo e della saturazione sonora contemporanea, offrendo un contatto diretto con l'origine e l'anima del blues. Viene sottolineata l'importanza storica e artistica di Patton, con riferimenti alle sue collaborazioni e alla vitalità espressiva della sua musica. Ascolta Charlie Patton e vivi l'essenza del Delta Blues oggi stesso!

 Una chitarra classica e un microfono. Un'accordatura aperta per trasmettere calore.

 Il fulcro della musica di José González è questo: trasmettere sensazioni, battiti, fiabe tradotte in linee e punti secondo un alfabeto Morse plasmato sulla/dalla sua chitarra.

In Our Nature conferma il talento di José González nel creare atmosfere intime e coinvolgenti con una semplice chitarra classica e una voce vibrante. L’album riprende temi e ritmi folk-latino già visti in Veneer, proponendo una versione raffinata e sentita, con una cover toccante di Teardrop. Le tracce trasmettono sensazioni profonde, evocando malinconia e calore. Ascolta In Our Nature per immergerti nelle atmosfere intime di José González.

 Questo gruppo tedesco per quanto venda un prodotto decisamente scadente si è imposto sul mercato con una velocità ed una facilità a dir poco incredibili.

 Non ci resta che aspettare che una nuova droga si faccia largo cambiando il modo di sentire tra i giovani o che qualcuno cominci a camminare con le proprie gambe, saltando dietro a questo muro invisibile che è la banalità.

La recensione non si focalizza sull'album "Moonsoon" dei Tokio Hotel, ma sul fenomeno che la band rappresenta nel panorama musicale pop degli anni 2000. Viene criticata la superficialità della loro musica e la strategia commerciale che li ha portati al successo tra gli adolescenti. L'autore riflette sull'assenza di movimenti culturali giovanili innovativi oggi e su come la musica pop moderna sia spesso priva di autenticità e profondità. Scopri il dietro le quinte del fenomeno Tokio Hotel e riflettiamo insieme sul futuro della musica pop!

 «Come nelle migliori intenzioni di Bloomfield, prende vita un perfetto tappeto sonoro per lo svolgimento del plot cinematografico.»

 «Da molte parti viene anche indicato come il primo disco rock ad avere utilizzato il Moog.»

La colonna sonora di The Trip, firmata dagli Electric Flag, fonde blues, funk e psichedelia in un viaggio sonoro perfetto per la pellicola. Con Mike Bloomfield alla guida, il disco sperimenta anche con il sintetizzatore Moog, anticipando tendenze future. Il soundtrack accompagna magistralmente le visioni e le emozioni del film diretto da Roger Corman e scritto da Jack Nicholson. Un disco che cattura l'essenza della West Coast e dell'epoca psichedelica. Ascolta ora la colonna sonora cult di The Trip e immergiti nel sound psichedelico degli anni '60!

 La voce è proprio di quella di una Waits al femminile, ancora più scura che in passato, arrochita da una vita tormentata, in una sola parola: affascinante.

 Se mai la tristezza e la bellezza avessero un suono in comune sarebbe certamente quello di Strange Weather.

La recensione esplora l'album Strange Weather di Marianne Faithfull, evidenziando la sua voce rauca e affascinante frutto di una vita tormentata. L'opera, prodotta da Hal Willner, affonda le radici nel blues, jazz e cabaret, con interpretazioni che spaziano da classici dimenticati degli anni '30 a brani di Tom Waits e Bob Dylan. Un lavoro intenso, che unisce tristezza e bellezza in una combinazione sonora unica. Ascolta Strange Weather e lasciati conquistare dall'affascinante voce di Marianne Faithfull.

 Sono strani, però, gli anni '80: non fai in tempo a creare un genere musicale, a lanciare una moda che quel genere è già passato, o quasi.

 Il problema è senz'altro (e sempre) la prolificità esasperata: in una produzione non dico parsimoniosa ma perlomeno attenta, almeno sei di queste undici canzoni sarebbero state considerate delle scartine.

La recensione analizza 'Pov' degli Utopia, album del 1985 che miscela arena rock e new wave con risultati altalenanti. Nonostante nodi interessanti, il disco risulta prevedibile e privo di una forte identità, segno di una crisi creativa. Solo pochi brani emergono con un tocco distintivo, mentre la prolificità della band appare troppo esasperata. La recensione riflette sul contesto musicale e sulle scelte di Rundgren, sottolineando l'impatto della rapidità dei cambiamenti negli anni '80. Scopri la recensione completa di 'Pov' e valuta tu stesso l'evoluzione degli Utopia.

 Finalmente dopo due delusioni Kai Hansen e i suoi Gamma Ray mi offrono un cd dotato della giusta carica positiva.

 Qui non è plagio, ma SPUDORATA citazione o, ancora meglio, finissimo e minuzioso lavoro di bricolage.

La recensione evidenzia il momento difficile dei Gamma Ray, superato con Land Of The Free Part II, un album che recupera il meglio del passato e sono evidenti influenze da Iron Maiden. Pur senza innovazioni, il disco è potente, melodico e ricco di citazioni riuscite, rappresentando un buon ritorno per la band e un’offerta gradita per i fan storici. Ascolta Land Of The Free II e riscopri il potere dei Gamma Ray!

 "Looking Forward è un perfetto testamento di suoni, idee e sogni di un gruppo irripetibile."

 "Quando non duella con Stephen in compressi intrecci con la sei corde, Neil infila le consuete ballate spezza-cuore."

La recensione analizza 'Looking Forward', l'ultimo album del supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young, evidenziando le armonie vocali uniche e la maturità sonora raggiunta nel 1999. Il disco rappresenta un bilancio emotivo e musicale dopo decenni di storia, con contributi distinti di ciascun membro e un mix di riflessioni personali e sociali. Sebbene privo dell'urgenza giovanile, il lavoro si dimostra un omaggio sincero e vivido alla loro eredità. Scopri il viaggio musicale di CSNY con Looking Forward, un classico senza tempo!