Le melodie tradizionali svedesi ispirano secondo me un sentimento di sottile malinconia, quasi un rimpianto.

 Un paesaggio vario, a tratti crudele a tratti gioioso, ma pure le gioie proiettano un'ombra lunga.

Jan Johansson, poco conosciuto fuori dalla Svezia, ha creato due album fondamentali che fondono folk tradizionale svedese e russo con jazz swing e bebop. Le sue melodie evocano atmosfere malinconiche e riflessive, supportate da un pianoforte con forte influenza classica e contrabbasso. Questo doppio album è un viaggio sonoro fra gioie con ombre e paesaggi musicali intensi, consigliato a chi cerca jazz europeo autentico e delicato. Scopri la magia del jazz folk di Jan Johansson, un tesoro nascosto da non perdere!

 "Melodie dolci e soffici, a volte burrose, ma mai smielate, la voce di Lalli potente ma delicata e soprattutto elegante e originale."

 "Ogni pezzo è un piccolo diamante con mille riflessi da scoprire ad ogni ascolto, nei testi si sviluppano storie, ricordi o appunti di vita vissuta."

L'album 'Elia' di Marinella Ollino (alias Lalli) e Pietro Salizzoni è un raffinato viaggio musicale e poetico, caratterizzato da ballate pop-folk con influenze jazz e testi profondi. L'interpretazione vocale di Lalli è potente ma elegante, accompagnata da strumenti scelti con cura. I brani evocano memorie e emozioni, regalando un'esperienza d'ascolto ricca di poesia e sensibilità italiana. Ascolta ora l'album di Elia per un viaggio musicale e poetico indimenticabile.

 Lo struggimento e la malinconia che si insinuano nell’orecchio dell’ascoltatore dal tema iniziale degli Studi Sinfonici e lo accompagnano fino alla conclusione della composizione.

 Un autentico poeta del pianoforte che mette sempre i brividi ogni volta lo si ascolti con attenzione.

La recensione esalta la straordinaria interpretazione di Sviatoslav Richter delle opere pianistiche di Robert Schumann, sottolineandone il profondo lirismo, la malinconia romantica e l'intensità espressiva. Richter riesce a rendere palpabile la tensione emotiva e la complessità dell'animo schumanniano, trasformando il disco in una delle realizzazioni più significative del pianismo ottocentesco. Ascolta ora la magistrale interpretazione di Richter per vivere il cuore del romanticismo pianistico!

 Il disco potrebbe essere la colonna sonora perfetta di un b-movie di quelli neri, anni '70, alla Shaft o Superfly.

 La sua voce mi ricorda a fasi alterne Bill Withers, Al Green, Curtis Mayfield, Marvin Gaye, Bobby Womack, James Brown e addirittura Nina Simone.

Darondo, cantante soul-funk degli anni '70 poco conosciuto, offre con 'Let My People Go' una raccolta di singoli unica e intensa. L'album richiama leggende come Curtis Mayfield, Marvin Gaye e James Brown, proponendo un sound tipico della West Coast con una voce ricca di personalità. C'è un richiamo a film neri d'epoca e a stili soul e funk classici, nonostante la durata ridotta di 36 minuti. Un disco da ascoltare per gli appassionati del genere. Ascolta 'Let My People Go' e immergiti nel soul-funk degli anni '70!

 Negrophilia, cioè amore, passione, ritrovato interesse per i neri, direi per l’Africa nera, per tutto quello che ci riporta alle nostre origini.

 Davvero un ottimo disco di genere e impedibile per quanti vogliano sentire qualcosa di diverso nell’intasato mondo dell’hip hop-jazz.

Mike Ladd con Negrophilia offre un concept album che esplora la fascinazione europea per la cultura africana di inizio Novecento. Il disco mescola free jazz, funk, hip hop e musica elettronica sperimentale, accompagnato da celebri collaboratori come Vijay Iyer e Guillermo E. Brown. Un'opera di grande impatto per chi cerca un'alternativa nell'hip hop-jazz. Scopri l'album di Mike Ladd e vivi un'esperienza musicale unica.

 Un album da brivido, notturno e intimista come pochi.

 "The Blue Moods of Spain" è un disco sull’amore e sui suoi tormenti, su notti insonni passate ad aspettare un passo di una “Belle Dame Sans Merci”.

The Blue Moods of Spain è il debutto cult degli Spain, capitanati da Josh Haden, che propone atmosfere notturne e ballate intimiste. Il disco, in bilico tra jazz easy listening e rimandi a Lou Reed e Velvet Underground, racconta amori infelici con lirismo autentico. La traccia finale Spiritual, reinterpretata da artisti famosi, è l'apice emozionale del lavoro. Consigliato come ascolto per serate struggenti alternative a Portishead o Mark Lanegan. Scopri ora l’atmosfera unica di The Blue Moods of Spain e lasciati avvolgere dalle sue emozioni.

 Troppo vivida e pura! Dopo aver premuto 'repeat' per tre o quattro volte, il mio cervello affanna per staccarsi dalla 'colla del mondo'.

 Un album carico di atmosfere pure, estatiche, capaci di mettere d’accordo cuore e mente.

La recensione esalta 'Pause' di Four Tet come un album profondo e coinvolgente, capace di coniugare ritmi techno e post-rock con atmosfere pure ed estatiche. L'autore sottolinea la capacità compositiva di Kieran Hebden e l'assenza di testi che lascia spazio a emozioni intense. Tra tracce memorabili come 'Glue of the World' e un finale inaspettato, l'album risulta un must per gli appassionati del genere. Scopri l’atmosfera unica di Four Tet con 'Pause', un viaggio musicale da non perdere!

 Questo disco lo metterei nei venti da salvare in caso di fuga immediata dalla nave.

 La soddisfazione maialesca che può provare il vero jazz addicted mettendo questo prodotto nel lettore.

La recensione celebra l'album 'Dedication' di Eddie Gomez come uno dei migliori dischi jazz posseduti dall'autore, grazie all'eleganza, la competenza strumentale e l'originalità degli arrangiamenti. Vengono sottolineate le performance eccellenti di tutti i musicisti coinvolti, tra cui Stefan Karlsson e Jeremy Steig, e la capacità di Gomez di far emergere il contrabbasso come strumento solista. L'album è definito un must per gli appassionati di jazz, ricco di energia, feeling e qualità artistica. Ascolta 'Dedication' di Eddie Gomez e lasciati avvolgere dal jazz più raffinato!

 Theli è opera (d’arte, perché no?), nel senso più teatrale del termine.

 Il trionfo dell’anima a discapito delle etichette, contro chi dice che musicisti coraggiosi come i nostri meritano il pollice verso.

Theli di Therion è un album del 1997 che trascende i confini del metal tradizionale per abbracciare emozioni intense ed orchestrazioni sinfoniche. Caratterizzato da cori maestosi e atmosfere teatrali, l’album offre tracce memorabili come "The siren of the woods". Nonostante qualche critica alle influenze e copertina, rimane un punto di svolta nella carriera della band e una tappa fondamentale per gli appassionati di musica coraggiosa e innovativa. Ascolta Theli e scopri il metal che parla all’anima.

 "Questo album ne è la prova lampante della vastità dell'elettronica giapponese."

 "È strano come una voce dia speranza."

Quantum, quarto album di Aoki Takamasa, è un'esplorazione profonda dell'elettronica d'avanguardia giapponese. L'artista crea atmosfere astratte e futuristiche, mescolando suoni originali e sperimentali. Le tracce si articolano tra vibrazioni elettriche e momenti melodici, offrendo un viaggio sonoro emotivamente coinvolgente. Non adatto agli amanti dell'elettronica più tradizionale o commerciale. Ascolta Quantum di Aoki Takamasa e immergiti in un universo elettronico unico!

 "La musica di '7 e mezzo' ha un impatto molto forte, suoni pieni e melodie sinuose; ora vivaci, ora più liriche, o 'romantiche', come gli piace definirle."

 "La metafora del gioco è una vita frenetica dove non si apprezza il viaggio, ma solo il punto finale: il 7 e mezzo."

L'album '7 e mezzo' di Marco Zurzolo Band è un progetto musicale che unisce jazz tradizionale e innovazione stilistica. La formazione ricca di strumenti come oud e violoncello crea atmosfere vibranti e melodie imprevedibili. Il disco si distingue per la sua energia e originalità, ispirandosi alla cultura napoletana e a concetti di vita vissuta. Un lavoro apprezzato per la sua capacità di coinvolgere e sorprendere l'ascoltatore. Ascolta ora '7 e mezzo' di Marco Zurzolo Band e lasciati trasportare dal jazz napoletano più originale!

 Virtuosismo incredibile e per niente fine a se stesso, questo è musica capace di addentarti le viscere.

 Masada è probabilmente la cosa più bella che è successa al jazz dagli anni '70 ai giorni nostri.

La recensione esalta "Masada Vol. 3: Gimel" di John Zorn come uno degli album più riusciti della serie Masada, sottolineandone il virtuosismo e la fusione naturale tra jazz, klezmer e blues. Con un sound accessibile e arrangiamenti sofisticati, l'album risulta un ottimo punto di partenza per esplorare questa prolificissima opera. La serie è considerata un pilastro del jazz contemporaneo dagli anni '70 a oggi. Immergiti nel magico universo di Masada e scopri il jazz come non l'hai mai ascoltato!

 Deja Voodoo è un disco eccezionale; il sound è compatto, potente, e molto scuro se paragonato con le altre prove del gruppo.

 Proprio nella floydiana “Silent Scream” si trova un po’ tutta la musica dei Gov’t Mule, andando però oltre nell’indicare nuovi orizzonti.

Deja Voodoo rappresenta la migliore incarnazione di Gov't Mule dopo un periodo di trasformazioni. L'album unisce potenza e compattezza, arricchito dall'ingresso di nuovi membri e di sonorità rinnovate senza perdere l'identità originale. Le composizioni, alcune lunghe e coinvolgenti, richiedono più ascolti per essere apprezzate appieno. Un lavoro maturo e di spessore che sottolinea l'abilità strumentale e compositiva del power trio. Scopri il power trio rinnovato di Gov't Mule con Deja Voodoo, un viaggio potente nel southern rock.

 Un sisma musicale, tanto lieve ed inoffensivo quanto penetrante ed inarrestabile, che ci scuote e ci ricorda da dove tutto è partito.

 Una musica potente ed ambiziosa, funzione antica di comunicazione con gli spiriti della Natura e silenzioso grido alla madre-Africa.

La recensione esalta l'album 'In The Heart Of The Moon' di Ali Farka Touré e Toumani Diabaté come un capolavoro di musica tradizionale africana. Attraverso un dialogo magico tra chitarra e kora, i due maestri evocano radici ancestrali e la spiritualità del continente nero. L'opera emerge come ponte tra culture e un richiamo alla memoria e all'origine della civiltà musicale. L'album, supportato da contributi discreti di Ry e Joachim Cooder, colpisce per la sua potenza evocativa e la bellezza cristallina delle melodie. Ascolta l'album e lasciati trasportare dal cuore pulsante dell'Africa.

 Manu Katché è un professionista della batteria che colora la musica mettendosi a suo esclusivo servizio.

 Un bellissimo disco che non mancherà di ricambiare la fiducia accordata.

L'album Neighbourhood di Manu Katché si distingue per la sua raffinata e sobria interpretazione del jazz europeo, con una forte attenzione al colore e all'intimismo. La collaborazione con grandi musicisti polacchi e Jan Garbarek arricchisce il disco, che offre una serie di canzoni acustiche di alta qualità esecutiva. Non un capolavoro assoluto, ma un ottimo jazz, ideale per gli amanti del genere che apprezzano la sobrietà e la classe. Il disco resta un ascolto piacevole e duraturo, da ritornare nel tempo come un buon vino. Ascolta Neighbourhood di Manu Katché e immergiti nel raffinato jazz europeo.

 Il suono potente del soprano di Jan Garbarek trascina la band come solo il pifferaio di Hamelin.

 L’Europa ti parla e ti ricarica anche con questo disco.

La recensione approfondisce l'album 'Twelve Moons' di Jan Garbarek Group evidenziandone la raffinata fusione tra jazz e melodie europee antiche. Il disco si distingue per un sound intimo e coinvolgente, con performance strumentali di alta tecnica e un forte richiamo alle radici culturali nord-europee. Lo stile è riflessivo e evocativo, consigliato a chi apprezza un jazz meno convenzionale e più meditativo. L'opera viene celebrata come un capolavoro nella discoteca degli appassionati di musica eterea e moderna. Scopri l'atmosfera unica di 'Twelve Moons' e lasciati trasportare dal jazz europeo di Garbarek.

 Questo percorso teleguidato nell’inconscio della dolce ed enigmatica Julie è, per farla semplice, il suo capolavoro.

 Mentre lei stringe tra le mani un cofanetto magico ed il suo tesoro, illuminato ed illuminante, troppo prezioso per soffocare di nuovo sotto ad un metro di terra.

La recensione esplora 'After Dark, My Sweet' di Julie’s Haircut come un viaggio introspettivo e sensoriale, ricco di suggestioni psichedeliche e sonorità delicate. L'autore mette in luce la maturità e il cambiamento artistico del gruppo, sottolineando atmosfere evocative che trascendono la semplice musica. Numerosi riferimenti culturali e musicali arricchiscono l’analisi, confermando l’album come un capolavoro del genere. Scopri il viaggio psichedelico di Julie’s Haircut e lasciati avvolgere dalle loro atmosfere uniche.

 La duplice voce di Elizabeth Fraser, come una scia di luce si leva, all'inizio fluorescente e cristallina...

 In ognuno dei 4 splendidi cd di "Lullabies To Violaine" sfido io a trovare una canzone che non sia una perla.

La recensione celebra il box-set 'Lullabies To Violaine' dei Cocteau Twins come un'opera d'arte imperdibile nel genere dream-pop. Si sottolinea la straordinaria voce di Elizabeth Fraser e l'importanza del cofanetto per recuperare tracce rare e preziose. Un invito a immergersi nelle atmosfere uniche della band scozzese nonostante la lunga attesa e le difficoltà vissute. Un tributo nostalgico e affettuoso al loro contributo musicale. Scopri ora la magia dei Cocteau Twins con questo box-set imperdibile!

 Ascoltatevi la title track "Song for my father", a mio parere uno dei pezzi jazz più incantevoli mai scritti.

 Il pericolo del jazz è notoriamente di finire nell'assolo auto-compiaciuto... Pericolo completamente schivato in questo piccolo capolavoro.

La recensione celebra 'Song For My Father' di Horace Silver come un piccolo capolavoro jazz dagli anni 50-60, capace di combinare melodie fresche con una spiccata vena funky. L'album evita l'autoindulgenza tipica del jazz e propone un bilanciamento perfetto tra composizione e improvvisazione. Un disco rilassante, ricco di contaminazioni latin e bossa, che merita di essere riscoperto e apprezzato. Ascolta subito 'Song For My Father' e lasciati trasportare dal jazz di Horace Silver!

 Uno Schubert dei giorni nostri questo chitarrista di Beth Orton alla sua seconda prova solista.

 Un disco da relax, magari su un'amaca, non consigliato in momenti particolarmente tristi.

Underbelly, seconda prova solista di Ted Barnes, è un album struggente e rilassante che unisce chitarre delicate a elementi elettronici e archi. L'atmosfera evocativa trasporta l'ascoltatore in spazi aperti e primaverili, regalando momenti di tranquillità. L'assenza quasi totale di batteria e l'uso creativo di violino ed elettronica creano un viaggio sonoro intimo e carezzevole, consigliato per momenti di relax. Ascolta Underbelly di Ted Barnes e lasciati avvolgere dalle sue melodie carezzevoli.