«il cervello della band resta Hagerty. 'Bad Blood' si regge tutto sul fraseggio assurdo della sua chitarra, così sfrontata da rivaleggiare con qualsiasi Jad Fair»

 «è come se i Royal Trux ci guidassero in un'affascinante ispezione della musica rock, facendocela ammirare dai punti di vista più inediti»

La recensione analizza il debut album 'Royal Trux' del 1988, segnalando un approccio più eclettico e surreale rispetto ai lavori precedenti del duo. Il disco reinterpreta il blues con influenze no-wave e un sound lo-fi, mescolando sperimentazioni sonore e ironia. L'autore mette in luce la figura creativa di Neil Hagerty e il contributo di Jennifer Herrema, evidenziando brani caratterizzati da caos controllato e innovazione. Il lavoro è visto come una rifondazione dotta e ricercata del blues tradizionale. Scopri il viaggio sonoro unico di Royal Trux, un classico imperdibile per chi ama il blues alternativo.

 Burdon ne diventa il portavoce ed il megafono rivolto al mondo.

 La title-track è un manifesto lisergico ipnotico, simbolo dei nuovi venti di cambiamento.

La recensione esalta Winds Of Change, album psichedelico del 1967 di Eric Burdon & The Animals, manifesto della Love Generation e simbolo dei cambiamenti culturali di San Francisco. L'opera mescola blues, rock e folk con atmosfere lisergiche e testi visionari. Pur con qualche punto meno incisivo, il disco resta una pietra miliare della musica psichedelica e un tributo alle trasformazioni sociali dell'epoca. Ascolta Winds Of Change per immergerti nei veri suoni della psichedelia anni '60.

 I Tangent possono essere considerati con serenità i nuovi alfieri del progressive, inteso nel suo significato più puro e tradizionale.

 La prima suite ha il pregio di non far pesare i suoi 20 minuti, scorrendo liscia e maestosa.

Il terzo album dei The Tangent, uscito nel 2006, è una monumentale opera prog fedele agli anni '70, con un uso ricco di Hammond, Moog e fiati. Le suite che aprono e chiudono l'album riflettono complessità e libertà espressiva. Grazie a musicisti esperti come Andy Tillison e Theo Travis, il sound è fresco e nostalgico. Un disco impegnativo ma appagante per gli amanti del genere, che potrebbe essere considerato un capolavoro se fosse uscito negli anni d'oro del prog. Ascolta ora l'album e immergiti nell'essenza del prog classico!

 I Necrodeath sono stati più di una "semplice" cult band per il nostro paese.

 Un ottimo prodotto e un eccellente debutto, certo non privo di difetti, ma meritevole di aver dato lustro internazionale al nostro paese.

Into the Macabre è il debutto storico dei Necrodeath, band cult del metal italiano anni '80, capace di sintetizzare influenze thrash, black e death in un'opera grezza ma ispirata. La recensione sottolinea il valore culturale e musicale del disco, pur evidenziandone difetti produttivi e qualche limatura nel songwriting. Un album fondamentale per la scena estrema italiana, che ha regolarmente sfidato i grandi bacini internazionali. Scopri il leggendario debutto di Necrodeath e immergiti nelle radici del metal estremo italiano!

 I take “magical weapons” (pen, ink and paper), I write “incantations” (compositions) in the magical “language” (music)… I initiate “rituals” (recordings, performances)…

 In ogni uomo c’è un blasfemo e in ogni blasfemo un giardino incantato.

Il quarto volume della serie "Music Romance" di John Zorn, IAO, è un viaggio musicale che mescola ambient, percussioni rituali e death metal. L'album esplora temi di magia, misticismo e alchimia, creando un'atmosfera ipnotica e sacra. Con la partecipazione di Mike Patton e Cyro Baptista, Zorn offre un'opera unica, intensa e affascinante, perfetta anche per momenti suggestivi e dal sapore esoterico. Scopri l'affascinante fusione di magia e musica con John Zorn IAO!

 Questo disco è un Capolavoro, con la "C" maiuscola, senza mezzi termini, e potete/dovete procurarvelo a occhi chiusi.

 L'incastro è perfetto, il cd ricomincia da capo più e più volte, senza mai stancare, sempre con un frammento nuovo da cantare.

La recensione esalta l'album del 1968 di Eddy Louiss Trio con Renè Thomas e Kenny Clarke, definendolo un capolavoro del jazz europeo. Il disco è caratterizzato da un interplay perfetto tra i musicisti, musiche ispirate e coinvolgenti che spaziano dai tempi veloci alle ballad struggenti. L'autore esprime particolare ammirazione per la resa espressiva di Thomas e l'energia di Clarke, consigliando di procurarsi l'album senza esitazione. Ascolta subito questo capolavoro jazz e lasciati conquistare dalla magia del Trio!

 Il risultato è a dir poco strabilante anzichenò.

 Uno Zorn di ascolto facile, leggero e tranquillo, praticamente una brezza.

Filmworks XIV di John Zorn è una colonna sonora dal carattere etereo e leggero, ispirata alla tradizione ebraica e all'Exotica di Martin Denny. Con musicisti come Trevor Dunn e Cyro Baptista, il disco emerge come un'opera raffinata e accessibile, capace di accompagnare momenti di relax. Interessante anche la presenza vocale di Ganda Suthivarakom, non presente nel mix del film per ragioni religiose, ma valorizzata nel CD. Il lavoro è apprezzato per la sua freschezza e spontaneità. Ascolta Filmworks XIV per un viaggio sonoro unico tra fede e musica contemporanea.

 «Mai, prima di quell'uomo con la barba, avevo provato quel senso di instabilità, quella sensazione di catastrofe imminente.»

 «La musica di Brotzmann si presenta come un enorme scarabocchio, un groviglio di segmenti che si attorcigliano senza alcun senso apparente, ma che nasconde piccoli arabeschi e significati sorprendenti.»

La recensione esplora l'album "Balls" (1970) di Peter Brotzmann, Fred Van Hove e Han Bennink, descrivendolo come un'esperienza sonora intensa e destabilizzante di free jazz d’avanguardia. L’autore evidenzia l’impatto tumultuoso e il carattere anarchico della musica, che si articola in lunghi frammenti imperfetti ma ricchi di significati nascosti. Consigliato a chi ama la sperimentazione musicale e vuole affrontare nuove sfide d’ascolto, "Balls" è presentato come un viaggio emozionante nel caos sonoro e nella creatività estrema. Scopri ora l’intensità di “Balls” e immergiti nel free jazz più estremo!

 "Fanny Adams è il disco più duro e caratteristico dei Sweet, con una precocità sonora sorprendente."

 "Set Me Free è uno di quei pezzi che si avvicina al prototipo di canzone perfetta."

Sweet Fanny Adams rappresenta la svolta più dura e caratteristica dei Sweet, combinando heavy metal con innovative sonorità glam. L'album offre pezzi potenziati da chitarre distorte, sintetizzatori pionieristici e interpretazioni vocali intense. Nonostante un finale meno ispirato, il disco si conferma una pietra miliare spesso dimenticata del glam rock anni '70. Ascolta Sweet Fanny Adams e riscopri un capolavoro glam senza tempo!

 il disco fa schifo ed è musica classica e PUZZA!!!

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo sull'album Phobia di Breaking Benjamin, definendolo musica classica ma in modo sarcastico e con espressioni dure. L'autore manifesta un totale disappunto verso l'opera. Scopri perché questo album non ha convinto con la nostra recensione!

 Ci vuole coraggio (ed anche una bella faccia tosta) a fare un album del genere.

 Frank Zappa, che ama i suoi figli (io sono solo un loro cultore, di solito), approva dal Cielo.

La recensione esalta il coraggio e l'originalità dei Flaming Lips in "Hit to Death in the Future Head", evidenziandone la natura psichedelica e gli arrangiamenti musicali sofisticati. Vengono analizzate diverse tracce, con apprezzamenti per le sperimentazioni sonore e il mix di emozioni, dal malinconico al punk. Il testo sottolinea l'impatto artistico dell'album, citando influenze e collaborazioni rilevanti. Scopri l'universo psichedelico e coraggioso dei Flaming Lips con questa recensione esclusiva!

 Il grido di dolore di milioni di persone, che alla brutale aggressione industriale gridano "perché?".

 "To wash your hands of the conflict, between the powerful and the powerless, means you are taking sides with the oppressors."

«For How Much Longer Do We Tolerate Mass Murder?» dei Pop Group è un album di protesta feroce e innovazione musicale, figlio di un contesto socio-politico teso e repressione sociale in Inghilterra. Mark Stewart e la band fondono funk, noise e tribalismo in un potente grido contro l'oppressione e l'ingiustizia globale. L'opera è celebrata come uno dei picchi più alti del rock politico e sperimentale, con una carica anarchica ancora attuale e visionaria. Ascolta l'album che ha rivoluzionato la musica di protesta e vivi la potenza del Pop Group.

 Il lavoro certosino di Cecil e Margouleff sarà la coscienza musicale della grande maggioranza degli autori di musica elettroacustica passata e odierna.

 Zero Time è un piccolo gioiellino di glitch primordiale, un esempio mirabile di elettronica prima dell’elettronica.

La recensione celebra TONTO’s Expanding Head Band Orchestra come pionieri della musica elettronica moderna. Grazie al lavoro di Malcolm Cecil e Robert Margouleff con i sintetizzatori Moog, l'album "Zero Time" del 1971 ha aperto la strada a nuove sonorità e influenzato generazioni di artisti. La musica presenta elementi sperimentali e un sound innovativo, anticipando movimenti come il Kraut-Rock e l'elettronica glitch. Pur non avendo avuto subito il riconoscimento internazionale dovuto, la band è oggi considerata una pietra miliare del genere. Esplora oggi le radici della musica elettronica con TONTO’s Expanding Head Band!

 Noblesse oblige, ed ecco recensito l'universalmente riconosciuto nadir artistico di Neil Young.

 La classe non è acqua, e almeno un asso è tirato fuori pure in questa partita: parliamo di "Payola blues".

Everybody's Rocking è considerato il punto più basso della carriera di Neil Young, con un approccio ironico e volutamente demenziale al rockabilly. L'album, registrato in un solo giorno, ha ricevuto critiche negative per il suo stile antiquato e poco ispirato. Nonostante ciò, si evidenzia una traccia di pregio in "Payola Blues", omaggio al DJ Alan Freed. Un lavoro atipico e controverso, ma dispensabile nel panorama artistico di Young. Scopri l'album che ha diviso i fan di Neil Young con questa recensione approfondita.

 Con gli Avion Travel si entra a spintoni nell’attualità di una metropoli dall’anima partenopea.

 Gli Avion Travel pedalano, sudano, prendono fiato, s’inventano varianti memorabili e giungono alla vetta con un’opera da ascoltare e amare senza riserve.

Gli Avion Travel affrontano con coraggio la difficile missione di reinterpretare le canzoni meno note di Paolo Conte, riuscendo a far brillare nuove versioni ricche di atmosfere mediterranee e arrangiamenti tradizionali. L'album è un'opera poetica e raffinata, grazie anche al contributo diretto di Conte e del suo team. L'interpretazione vocale di Peppe Servillo e le scelte produttive elevano il disco a un livello memorabile, nonostante un eccesso di perfezionismo nella produzione. Scopri e ascolta l’album che reinventa Paolo Conte con passione e talento.

 due bassi dal suono più flat che esista, niente effetti stranianti, delay o cose da chitarristi mancati.

 È un po’ come leggere la sceneggiatura di un film senza guardarlo… ma i Dianogah sono degli ottimi sceneggiatori.

L'esordio del 1997 di Dianogah si distingue per un sound post-rock unico senza chitarre, con due bassi e batteria. L'album punta su composizioni raffinate e strutturate, lontane da esplosioni sonore, offrendo un ascolto intellettuale e privo di emotività marcata. Sebbene la voce sia poco incisiva, il disco si apprezza per le trame sonore intricate e la perizia tecnica della band. Un lavoro che si rivela più e più volte con nuovi dettagli. Scopri l'unicità post-rock di Dianogah, ascolta l'album ora!

 La semplicità è un pregio.

 James Russell Mercer, deus ex machina degli Shins, è un genietto della melodia.

La recensione sottolinea la forza della semplicità e della melodia nel secondo album dei The Shins, Wincing The Night Away. Con sonorità più cupe rispetto al predecessore, James Mercer conferma il proprio talento nella costruzione di canzoni pop d'autore. L'album è un mix di riferimenti ai Beatles, XTC e Modest Mouse, risultando maturo e ambizioso senza rinunciare a un'artigianalità pop preziosa e autentica. Ascolta Wincing The Night Away e riscopri il valore della melodia indie.

 "Un disco ogni due anni per gli Elbow e diciamoci la verità: un po' si assomigliano tutti."

 "'Leaders Of The Free World' è il loro disco più rock... una cavalcata di 6 minuti ai confini Robert Smith-Depeche Mode."

La recensione analizza 'Leaders Of The Free World', il terzo album degli Elbow, sottolineando una crescita artistica con arrangiamenti complessi e atmosfere struggenti. Viene evidenziato l'aspetto rock del disco e il paragone con band come Radiohead e Tindersticks. L'autore esprime ammirazione per la voce di Guy Garvey e la capacità del gruppo di creare un disco denso e coinvolgente, pur ammettendo un mistero su cosa manchi per raggiungere la perfezione. Scopri il lato più rock e intenso degli Elbow con 'Leaders Of The Free World'.

 Quando entra quel flauto vengono i brividi di nostalgia.

 Se quando il disco finisce distinguete ancora i serramenti di casa vostra, poco male: gli Okkervil non fanno per voi.

Il disco "Don't Fall In Love With Everyone You See" degli Okkervil River è un'intensa e intima raccolta di canzoni folk-rock che unisce poesia e realtà. Le nove tracce narrano storie malinconiche e autentiche, arricchite da arrangiamenti che evocano l'America rurale. La voce di Will Sheff e le atmosfere musicali trasportano l'ascoltatore in un viaggio emotivo tra sensazioni di libertà e dolore. Un lavoro raffinato e sincero, considerato probabilmente il meglio della band texana. Ascolta ora il folk poetico e sincero degli Okkervil River!

 Endless Summer scalda il cuore almeno quanto un disco rock.

 Un viaggio poetico e dai forti contenuti emozionali, che riscopre le melodie in un contesto di rumori e dissonanze.

La recensione descrive Endless Summer di Fennesz come un album capolavoro che unisce elettronica e rock in un viaggio ovattato di emozioni e poesia sonora. Il disco si distingue per una produzione curata e un equilibrio unico tra sonorità analogiche e digitali. Pur non essendo un album facile, risulta affascinante e umano, capace di toccare sentimenti profondi attraverso melodie e texture coinvolgenti. L’opera è un inno alla vita, alla memoria e all’intimità condivisa attraverso la musica. Ascolta ora Endless Summer e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico.