«The ultimate measure of success in this music lies in the ability of these people to give their manifold talents over to one single co-operative effort: the realisation of a dream about music which we continue to have and cherish»

 «Il canto di Glen Hansard può passare dal sussurro più rassicurante all’urlo che chiama a raccolta tutta l’aria che passa dai polmoni»

For The Birds dei The Frames rappresenta la consacrazione del gruppo irlandese guidato da Glen Hansard. L'album fonde folk tradizionale con elementi elettronici e rock in modo coinvolgente, grazie anche a collaborazioni di rilievo come Steve Albini. La varietà dei brani e l'intensità emotiva del cantante sono i punti di forza del disco. Un lavoro che unisce tecnica e passione, capace di superare la nicchia originale per raggiungere un pubblico più ampio. Scopri l'intensità di For The Birds, un album che emoziona e conquista.

 Questo album è la conferma che il nostro stimato Trent Reznor in realtà è sempre stato uno scrittore di pop music mascherato.

 Il singolo "Survivalism" è un pezzone innocuo che vorrebbe trasudare energia e "angst" ma lascia abbastanza indifferenti già al secondo ascolto.

La recensione analizza Year Zero di Nine Inch Nails evidenziando la deriva verso un sound più radio friendly e meno innovativo rispetto ai lavori passati. Pur riconoscendo la qualità tecnica di Trent Reznor, l’autore sottolinea la minor capacità dell’album di lasciare un segno emozionale duraturo. Alcuni brani sorprendono per l’uso creativo dei suoni, ma nel complesso il disco risulta debole rispetto alle aspettative. Scopri se Year Zero conferma o delude le aspettative di Nine Inch Nails!

 Forse dopo questo album non si parlerà più di Bright Eyes come di un talento che deve dare conferme, ma come un artista che a soli 27 anni ha già detto molto.

 Questo ragazzo non finirà mai di stupirmi, amato visceralmente o odiato con altrettanta enfasi, ma sempre presente e costante.

La recensione esplora Cassadaga, il disco maturo e coerente di Conor Oberst alias Bright Eyes, che segna una consacrazione artistica nel panorama folk americano. Viene evidenziata la ricchezza melodica, la versatilità stilistica e la forte espressività dei testi, con richiami a icone come Dylan e Leonard Cohen. Nonostante alcune critiche su parti troppo elaborate, l'album viene apprezzato come passo fondamentale nella carriera del giovane artista. La recensione è un omaggio alla crescita e al talento di Oberst. Scopri Cassadaga, l’album che conferma il talento di Bright Eyes!

 Inutile giudicare il canto, ci si deve soltanto lasciarsi smembrare.

 La forma della litania, ripetitiva, è un rituale per sondare la dimora oscura dell’uomo.

La recensione esalta 'Litanies of Satan' di Diamanda Galás come un'opera rivoluzionaria che amplia la nozione di canto integrandovi elementi fisiologici, psicologici e tecnologici. Il disco è descritto come un viaggio sonoro intenso e rituale, dove urla e sperimentazioni vocali si uniscono a testi poetici, in particolare di Baudelaire. È un lavoro che sfida le convenzioni musicali e coinvolge profondamente l'ascoltatore, con un impatto emotivo potente e sconvolgente. Ascolta 'Litanies of Satan' per un'esperienza vocale unica e sconvolgente.

 "Sette solchi taglienti come rasoi e soffocanti come catacombe, il cui filo conduttore lirico è la morte."

 "Siouxsie consacrata ad indiscussa sacerdotessa dell’oltretomba."

Join Hands rappresenta una tappa fondamentale e controversa nella carriera di Siouxsie and the Banshees, mescolando l'urgenza punk a sonorità dark e simboliche. L'album oscilla tra momenti teatrali e crudezza sonora, esplorando temi legati alla morte e al potere. Un album che anticipa il filone gothic con intensità e originalità, pur con qualche scelta musicale incerta come la conclusione live. Resta una prova autentica e coraggiosa, capace di lasciare un segno profondo nel panorama musicale. Scopri l'album culto che ha segnato l'origine del gothic rock!

 Nessuno di questi artisti è su questo tributo tanto per fare presenza, ma solo per fare un bello e sentito omaggio a un musicista che tutti loro rispettano e amano.

 Quello che si ascolta in questo doppio CD è una piacevole sorpresa, pur con qualche piccolo sbalzo di qualità.

La raccolta tributo 'ConGarbo' riunisce ventuno artisti underground italiani in un doppio CD che omaggia Garbo, uno degli artisti più interessanti degli ultimi 25 anni. La qualità varia, ma molte reinterpretazioni risultano sorprendenti e sentite, valorizzando le atmosfere originarie. Garbo stesso contribuisce con tre brani che arricchiscono l'opera. Un omaggio sincero e ben fatto da parte di artisti che rispettano profondamente il musicista. Scopri il tributo originale a Garbo e lasciati sorprendere dalle reinterpretazioni!

 Il lavoro scorre vieppiù allegramente dalla prima alla conchiusiva traccia, senza alcuna tentazione skip-estrapolatorea.

 Non v’è alcunché da obiettare sulla godibilità e sulla effettiva piacevolezza d’insieme.

La recensione analizza l'esordio di Mario Biondi con l'album Handful of Soul, un lavoro equilibrato e piacevole che manifesta un notevole talento vocale. Nonostante la qualità e la godibilità del disco, manca una reale innovazione strumentale, risultando a tratti prevedibile. La produzione di Schema Records propone un jazz-soul classico e raffinato, con alcuni brani di rilievo e una performance vocale intrigante. Il giudizio è complessivamente positivo ma invita a una maggiore sperimentazione nelle future produzioni. Scopri l'elegante jazz-soul di Mario Biondi con questo raffinato debutto!

 Le ballate dei Crippled Black Phoenix sono nuvolose, da coste a picco su un mare color malta, col vento che ti dà schiaffi per farti muovere il culo.

 Saràeo iu queo dei moguei?... No, è il pelato laggiù.

La recensione racconta l'esperienza del concerto live dei Crippled Black Phoenix a Montebelluna, in una location rustica e intima. La band, composta da otto membri, offre un sound potente e nostalgico, con influenze grunge e britrock. Nonostante ritardi e qualche imperfezione tecnica, l'evento viene apprezzato dal pubblico indie locale. Il clima tra musica, vino e momenti di umorismo rende la serata memorabile. Scopri l’atmosfera unica del live dei Crippled Black Phoenix, un’esperienza indie da non perdere!

 Tchaikovsky è praticamente da sempre una fonte sicura e inesauribile di melodie fantasiose e ispirate.

 Il vero motore della Sinfonia è proprio la lotta tra l’uomo e il fato, una contorta e discontinua lotta di un uomo fragile contro le avversità della vita.

La recensione esplora la Quinta Sinfonia di Tchaikovsky come un'opera intensa e tormentata, espressione della fragilità e delle contraddizioni interiori del compositore. Viene evidenziata la varietà emotiva e la brillantezza orchestrale. La musica si distingue per il suo contrasto tra malinconia e impeti di forza, culminando in un finale incerto ma coinvolgente. Consigliata l'interpretazione della Philadelphia Orchestra diretta da Riccardo Muti. Scopri la profondità emotiva della Sinfonia n.5 di Tchaikovsky con un'ascolto appassionato.

 Questo è un film fatto di immagini, giocato costantemente sull’alternarsi di frammenti scoloriti; quindi un film non da vedere, ma da vivere.

 Sono semplicemente persone-zombie che decidono di andare a Non-Vivere da un’altra parte.

Still Life di Jia Zhang-Ke rappresenta la Cina in un momento di grande trasformazione sociale ed economica, immersa in un paesaggio surreale tra antichità e modernità. Il film segue due personaggi alla ricerca di affetti perduti in un villaggio minacciato da una diga. La pellicola è caratterizzata da immagini potenti, tempi rallentati e un’atmosfera sospesa, offrendo una riflessione intensa e toccante sulla vita e sulla speranza. Un’opera da vivere più che da vedere, consigliata agli amanti del cinema orientale e dell’arte visiva. Guarda Still Life per un viaggio visivo profondo nella Cina contemporanea.

 La voce pare navigare a vista sulle note di sei corde di nylon e metallo pizzicate ora dolcemente, ora freneticamente, all'inseguimento della melodia.

 Da ascoltare pigramente, come sottofondo di una serata di chiacchiere, accompagnate da diverse pinte di birra, proprio come se fossimo seduti ad un tavolo di un affollato Brazen Head, a Dublino.

La recensione presenta Albert Niland come un cantautore discreto e appassionato, con un album d'esordio intimo e raffinato, dove la chitarra acustica e le tecniche di fingerpicking conducono l'ascoltatore in un viaggio sonoro delicato. Dirty Day si rivela un lavoro semplice ma molto curato, ideale come sottofondo per momenti di relax o di riflessione. L'autore invita a scoprire questo piccolo gioiello per apprezzarne la sincera bellezza fuori dal tempo. Scopri la musica delicata di Albert Niland e lasciati trasportare dalle sue storie acustiche.

 Io e Me è un bellissimo film che parla di me!

 Andatelo a vedere, è uscito nel 1985 ed ha sfracellato i botteghini!

‘Io e Me’ è un cortometraggio di 7 minuti che racconta un intenso dialogo tra due amici, Tommy e Jhonny, sul mondo della droga e della mafia. Il film, uscito nel 1985, è stato molto apprezzato dal pubblico, diventando un cult di quel periodo. La recensione mette in luce la potenza narrativa nonostante la brevità dell’opera, esaltando la regia e il coinvolgimento emotivo. Guarda 'Io e Me', un cult breve e potente da non perdere!

 4 canzoni che sfondano come un cazzo lungo nell’ano!

 La prima canzone è un loro classico, la gente vomita sempre quando la suonano per quanto è potente.

La recensione affronta il demo di quattro canzoni dei Cretons, band locale che mescola Nu Metal, industrial e rap. L'autore celebra l'energia delle tracce, citando influenze come Limp Bizkit e sottolinea l'impatto potente e ironico del gruppo. Nonostante i limiti tecnici del demo, il giudizio è complessivamente entusiasta e divertito. Scopri il demo energico e irriverente dei Cretons, un pezzo unico di Nu Metal italiano!

 Un album che sfida le convenzioni del rock tradizionale con audacia e intelligenza.

 Un lavoro che richiede attenzione e apertura mentale per apprezzarne pienamente le sfumature.

La recensione esamina 'Hopes and Fears' degli Art Bears, album di rock sperimentale del 1978. Viene riconosciuto il valore artistico e l'approccio innovativo, sebbene con qualche riserva sul risultato finale. L'autore valuta la produzione e le performance vocali con un'analisi equilibrata. Scopri l'arte sperimentale di Art Bears con questa recensione approfondita.

 "Una vita difficile, come tutti i film della commedia all'italiana, non è un film sul futuro, ma sul passato e sul presente."

 La dignità del lavoratore e la coerenza politica sono i veri protagonisti di questa pellicola, senza alcuna concessione alla retorica.

Una vita difficile di Dino Risi è una commedia storica e politica ambientata nell'Italia degli anni '60, che racconta le sfide di Silvio Magnozzi, interpretato magistralmente da Alberto Sordi. Il film esplora la lotta tra dignità personale e compromessi sociali, offrendo un ritratto sincero e appassionato di un'Italia in trasformazione. La regia di Risi, supportata dalla sceneggiatura di Rodolfo Sonego, fonde passione e tecnica senza scadere nella retorica. Con pochi momenti umoristici, il film si distingue per la sua profondità e coerenza politica. Guarda ora 'Una vita difficile' e scopri il cinema italiano che racconta la storia con passione.

 Il disco è un magico caleidoscopio di emozioni e generi musicali, tenuti insieme da un approccio anticonvenzionale e free.

 Altamente consigliato a chi saprebbe accettare/apprezzare una canzone che inizi con un rutto.

Danny Cohen, musicista eclettico e outsider, torna con l'album 'Museum of Dannys', una raccolta di brani che mescolano pop, folk, jazz e blues in modo anticonvenzionale. sostenuto da John Zorn, Cohen sfoggia una voce versatile e un approccio libero, richiamando influenze da Tom Waits a Captain Beefheart. L'opera è un viaggio emozionale, ricco di atmosfere dal sapore sia naïf che colto, consigliato a chi ama l'originalità e l'inaspettato. Ascolta 'Museum of Dannys' e scopri il fascino dell'outsider musicale!

 "Il soliloquio artistico di Pearce è orientato verso lidi inquietanti di una musica colma di pathos e passione, ma vuota di speranza."

 "L'apice dell'opera è il devastante 'Death of a Man', un rituale noise di caos e misantropia che riflette la storia umana e la fine della bellezza."

La recensione analizza 'The World That Summer' (1986) come un importante passo nell'evoluzione dei Death In June verso un folk apocalittico più raffinato. La collaborazione con David Tibet arricchisce l'opera di sonorità esoteriche e atmosfere cupe. L'album fonde industrial, ballate scarne e ritualismi marziali creando un viaggio sonoro claustrofobico e introspettivo. Pur non essendo un capolavoro assoluto, esprime profondità emotiva e artistica notevoli, incarnando le ossessioni di Douglas Pearce. Scopri l'oscura potenza di Death In June con questa recensione esclusiva!

 Il suo ascolto è un'esperienza che definirei "sciamanica", capace di farci vagare come barche sul mare e attraccare su isole misteriose.

 Il pianoforte di Tristano è talmente misterioso, gelido, forsennatamente impetuoso e ruotante che quel racconto te lo fa sentire fin sotto la pelle.

La recensione celebra la complessità e la profondità della musica di Lennie Tristano, descrivendola come un viaggio sciamanico tra oscurità e mistero. La traccia omonima, esempio di free jazz ante litteram, viene descritta come un'esperienza musicale unica. Il disco, composto da registrazioni dal 1951 al 1965, combina jazz classico e innovazioni sperimentali. La qualità vintage delle registrazioni contribuisce a un'atmosfera noir affascinante. Tristano è presentato come un artista tecnico ma anche profondamente espressivo e camaleontico. Ascolta ora 'Descent Into the Maelström' e immergiti nel jazz più profondo di Lennie Tristano.

 “The Cycle is Complete ancora oggi suona come una delle cose più aliene mai pubblicate da un musicista di estrazione 'rock'.”

 “Un rito pagano dell’America primordiale oltre la stessa psichedelia, in cui la coscienza deflagra in una galoppata foriera di vertigini e catarsi liberatorie.”

La recensione esplora l'unico album solista di Bruce Palmer, bassista dei Buffalo Springfield, definito un capolavoro psichedelico e sperimentale. L'opera è descritta come un viaggio sonoro complesso, che mescola jazz, folk, blues e strumenti insoliti, offrendo un’esperienza musicale intensa e visionaria. Nonostante il poco successo commerciale, l'album rivela una forte carica creativa e un profondo significato esistenziale. Un lavoro di culto che celebra l’emancipazione artistica di un musicista spesso trascurato. Ascolta ora 'The Cycle is Complete' e scopri l'arte psichedelica di Bruce Palmer!

 “L’inquietudine e la fonte principale della tensione drammatica e lirica è la consapevolezza della morte che attraversa la vita.”

 “‘Tutti morimmo a stento’ è in assoluto il primo concept-album prodotto in Italia, in cui tutti i brani sono uniti da intermezzi sinfonici e trattano lo stesso argomento.”

La recensione approfondisce 'Tutti morimmo a stento', primo concept album italiano di Fabrizio De André, sottolineandone la novità musicale e poetica. L'opera esplora intense tematiche esistenziali tra vita e morte, unendo arpeggio acustico e orchestrazione barocca. Tra riferimenti letterari e atmosfere cinematiche, il disco si rivela un capolavoro drammatico e innovativo. La critica lo colloca accanto a grandi lavori internazionali per intensità e valore poetico. Ascolta ora il capolavoro di De André e scopri il primo concept album italiano!