C’è il paradosso dell’Arte, inutilità e salvezza.

 Music, like life itself, is inconceivable without romanticism.

La recensione celebra l’album di Giya Kancheli, 'In l’istesso tempo', descrivendolo come un viaggio emotivo attraverso contrasti e paradossi umani ed artistici. La musica, guidata da piano e archi, evoca un’ampia gamma di sensazioni, oscillando tra calma e intensità, antico e moderno, morte e amore. L’opera viene vista come un esempio di romanticismo vivo e profondo, capace di toccare le corde più intime dell’ascoltatore. Scopri l’intensità emotiva di Giya Kancheli in questo capolavoro musicale.

 Mettiamo che sei musici più o meno famosi del bresciano decidano di unirsi per creare un rock’n’roll che dia qualcosa in più rispetto alle solite cose.

 L’ultimo pezzo è, a mio giudizio, il più bello di un mini-album di qualità musico-letteraria veramente alta.

Joker Johnny.1 degli Spanish Johnny è un mini-album intenso e appassionato, figlio di un supergruppo bresciano che porta avanti un rock'n'roll autentico con influenze di Springsteen e Dylan. Le canzoni raccontano storie di strada con testi potenti e atmosfere coinvolgenti. La collaborazione con i fratelli Severini aggiunge ulteriore valore artistico. Un gioiello breve ma di grande qualità. Ascolta Joker Johnny.1 e immergiti nel vero rock’n’roll italiano.

 Systems/Layers è un album raro e rarefatto, un sogno o un’incubo è quello che suonerebbero Chopin o Mozart oggi.

 La musica diventa la sinfonia della nostra povera realtà, un viaggio emozionale e meditativo senza pari.

Systems/Layers di Rachel's è un album raro che fonde musica classica, elettronica e ambient, creando un viaggio sonoro che riflette la complessità della vita quotidiana. La sua atmosfera intensa e meditativa accompagna l'ascoltatore attraverso emozioni reali e contrastanti, risultando un'opera sincera e ambiziosa. Un disco che si presenta come una colonna sonora da film, capace di trasportare e coinvolgere profondamente. Ascolta Systems/Layers e immergiti in un viaggio sonoro unico e intenso.

 Il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 16 avvolge l’ascoltatore in un’atmosfera sognante, fragile ed eterea.

 L’adagio del concerto sarebbe potuto essere battezzato Norvegia: la più struggente dichiarazione d’amore alla sua terra.

La recensione evidenzia la bellezza e le caratteristiche distintive delle composizioni di Edvard Grieg, in particolare il Concerto per pianoforte e le Suite Peer Gynt. L'esecuzione, affidata a Lilya Zilberstein e al direttore Neeme Jarvi con la Gothenburg Symphony Orchestra, è lodata per la sensibilità e la tecnica. Il disco Deutsche Grammophone offre un repertorio intriso di lirismo, malinconia e vitalità nordica, valorizzando l'influenza popolare e il romanticismo di Grieg. Ascolta questo capolavoro di Grieg interpretato da grandi artisti e immergiti nella magia della musica nordica.

 Una parte da leone qua la fa veramente la fisarmonica di Rob Burger, medium destinata all’evocazione di fantasmi di tanghi e di musette francesi.

 Zorn confessa che è Morricone che gli ha insegnato che per ciascun film basta un tema solo, ma ogni arrangiamento lo trasforma in qualcosa di nuovo.

La colonna sonora Filmworks 13 di John Zorn è un lavoro affascinante e variegato. Con una piccola orchestra e strumenti come fisarmonica e marimba, Zorn costruisce temi ripetuti ma rinnovati continuamente. Le influenze spaziano dal tango al jazz e allo spaghetti western, creando un album musicale complesso ma accessibile, ideale anche per chi non ha visto il film. Ascolta Filmworks 13 e scopri l’anima musicale di John Zorn!

 ‘The K&D Sessions’ è un composto totale di veri remix in un decennio in cui il DJ è l'artista.

 Un alchimia magica suona solida e irripetibile, grazie al mastice manipolato dal duo.

La recensione elogia 'The K&D Sessions' come disco rappresentativo degli anni '90, capace di sintetizzare trip hop, downtempo, drum'n'bass e dub in un prodotto innovativo e raffinato. Il duo Kruder & Dorfmeister viene celebrato per la loro alchimia sonora e la capacità di remixare grandi artisti migliorandoli. L'album è descritto come profondo, magnetico e senza tempo, ideale per svariate ascolti e contesti. Ascolta ora 'The K&D Sessions' e vivi l'eleganza della musica elettronica anni '90.

 È una preghiera in musica, questo album di Alessandra Celletti. Ma è soprattutto la femminilità, con tutto il suo immenso potere salvifico.

 Un disco che ti sorprende, ti stuzzica, ti porge il verdemela del peccato, e che ti salva con il suo sguardo di donna.

L'album di Alessandra Celletti è un'intensa preghiera musicale al pianoforte che esplora la femminilità in tutte le sue sfaccettature. Tra fragilità, desiderio e silenzi, i brani offrono un'esperienza emotiva profonda ancorata ai versetti del Salmo 54. La musica si muove delicata e impalpabile tra dolcezza e un'incandescenza sommessa, trasportando l'ascoltatore in un viaggio sospeso tra anima e spiritualità. Ascolta l'album e lasciati avvolgere dall'intenso potere emotivo di Alessandra Celletti.

 E' come sfogliare un album di foto in bianco e nero incollate su pagine di cartone troppo ingiallito che odora di passato.

 Quel che ne viene fuori è un complesso elaborato di suoni e melodie tradizionali che si accompagnano con ritmo incalzante a quella musicalità dialettale tipica del nord-barese.

L'album d'esordio dei Tavernanova è un omaggio alla tradizione popolare pugliese, capace di evocare emozioni profonde e ricordi di una civiltà contadina ormai lontana. La musica fonde sapientemente elementi classici, jazz ed etnici in un prodotto genuino e ricercato, lontano dai compromessi commerciali. Un viaggio sonoro che unisce passato e presente in un intreccio di suoni e testi dialettali. Consigliato agli appassionati di folk e musica tradizionale italiana. Ascolta Taverna Nova e riscopri le tradizioni del Sud Italia.

 La musica di Jack Johnson è una sorta di involuzione primordiale verso quella semplicità che nel mondo di oggi lascia spazio alla cura estenuante del particolare.

 Il risultato è questo, una musica che ti trasporta direttamente sulla spiaggia, che ti fa sorridere senza volerlo.

La recensione racconta il fascino dell'album 'Sing-A-Longs & Lullabies' di Jack Johnson, evidenziandone la semplicità melodica e la capacità di trasportare l'ascoltatore in atmosfere rilassate e intime. Il suono acustico, le influenze surf e reggae e la dolcezza della voce creano un'esperienza musicale autentica, perfetta per momenti di relax. La collaborazione con Ben Harper viene menzionata come uno degli aspetti più emozionanti dell'album. L'autore esprime un forte legame emotivo con l'opera e spera che Jack Johnson rimanga fedele al suo stile. Ascolta Jack Johnson e lasciati trasportare in atmosfere di pura serenità.

 Un blues alla fine del mondo. Dal cuore della terra.

 Quella strana forma di blues, generato da una improbabile strumentazione acustica.

La recensione celebra "Talking Timbuktu", l'album che unisce il blues americano alle radici musicali del Mali. La collaborazione tra Ali Farka Toure e Ry Cooder crea un equilibrio naturale e atmosferico, immerso in suoni etnici e malinconici. I testi cantati in diverse lingue locali arricchiscono l'opera, premiata con un Grammy nel 1995. Il disco è un viaggio musicale intenso e coinvolgente, lontano da stereotipi e clichè esotici. Ascolta Talking Timbuktu e immergiti nel blues dal cuore del Mali!

 Gershwin fu il primo a "vestire" il jazz attraverso la musica classica.

 Il jazz vive e brilla di luce propria, si alimenta delle tendenze sinfoniche ottocentesche per inserirsi in esse.

La recensione analizza la rivoluzione musicale portata da George Gershwin all'inizio del Novecento, che unì jazz e musica classica creando opere innovative come Rhapsody in Blue e An American in Paris. Il testo contesta il contesto storico e culturale che ha favorito la nascita del jazz sinfonico, sottolineando l'importanza del compositore come ponte tra tradizione e modernità musicale. Immergiti nelle melodie di Gershwin e scopri l'incontro magico tra jazz e sinfonia!

 Dentro le sue canzoncine, dove frulla i pezzettini di cd trovati nelle ceste di offerte ai supermercati, c’è qualcosa che resta sospeso come una promessa che nessuno si sogna di mantenere.

 Come mi piace questo ragazzo.

La recensione di 'Gone Ain't Gone', album d'esordio di Tim Fite, evidenzia una musica ricca di campionamenti e sfumature tra hip hop e folk. L'artista mostra una personalità unica e autentica, evitando omologazioni. Un disco che conquista per le sue atmosfere spontanee e i suoi spunti emotivi, ispirati al Beck dei primi anni. La recensione sottolinea il valore di un lavoro genuino e originale, destinato a essere ascoltato più volte. Scopri l’album di Tim Fite e lasciati sorprendere dalla sua originale fusione di generi!

 I Pink Floyd sono maggiore della sintesi delle parti e “the voice and the guitar” rappresenta soltanto un arto di quella favolosa creatura.

 Un disco autocommemorativo, che mi ha deluso un bel po’, ma che spero (sebbene ne dubito) di rivalutare con il tempo.

La recensione analizza On An Island, il lavoro solista di David Gilmour, evidenziando una forte componente intima e personale che si distanzia dal sound classico dei Pink Floyd. Il progetto è apprezzato per alcune tracce e momenti intensi, ma viene ritenuto nel complesso deludente e poco incisivo rispetto alle aspettative. L'autore sottolinea il confronto inevitabile con la grandezza del passato del gruppo e la difficoltà di replicarne la magia da soli. Nonostante ciò, l’album offre spunti interessanti e una buona qualità tecnica. Scopri se On An Island è l’album solista che cercavi, leggi la recensione completa!

 "David Gilmour confeziona un album sicuramente più convincente rispetto agli ultimi dei Pink Floyd."

 "Con On An Island si torna a sonorità sognanti e malinconiche da ascoltare nel buio e ad occhi chiusi per ottenere sensazioni vere."

David Gilmour torna dopo molti anni con 'On An Island', un album che pur senza grandi innovazioni offre composizioni di altissima qualità. Il disco richiama sonorità classiche dei Pink Floyd e presenta collaborazioni con artisti di rilievo, creando atmosfere sognanti e malinconiche. Non mancano momenti di blues e pezzi più decisi, con il chitarrista protagonista assoluto. Un lavoro convincente che soddisfa sia i fan storici sia gli amanti della musica rock raffinata. Ascolta On An Island e riscopri le atmosfere uniche di David Gilmour.

 "E luxo so ti rende incapace di reagire agli input esterni, ti 'governa' con delicate e crepuscolari melodie."

 "È solamente un unico tappeto sonoro con un disegno lineare, senza ricami, che incanta per la sua grezza semplicità."

L'album 'E Luxo So' dei Labradford, pubblicato nel 1999, rappresenta il loro capolavoro minimale e ipnotico. La voce sparisce, la musica rallenta e diventa un'unica atmosfera sospesa, caratterizzata da melodie crepuscolari e delicati dettagli sonori. I sei brani formano un tappeto sonoro continuo che induce a uno stato di narcolessia e malinconia positiva, esaltando la semplicità e la profondità espressiva del trio. Ascolta ora 'E Luxo So' e lasciati trasportare in un viaggio ipnotico e unico.

 Il tutto è più della somma delle parti.

 "21st Century Pop Song ti resterà in testa meglio di qualsiasi collaborazione Gibbard-Tamborello."

L'album Hymie's Basement unisce i talenti di Yoni Wolf (Why?) e Andrew Broder (Fog) in una collaborazione ricca di beat sperimentali e testi ironici. L'opera mescola rap alternativo e elettronica in modo originale, superando le aspettative grazie a brani memorabili e atmosfere coinvolgenti. Un disco che spicca nel panorama Anticon e Warp con un tocco artigianale e creativo. Ascolta Hymie's Basement e immergiti in un rap alternativo unico e creativo!

 “Ma chi le vuole 5.000 canzoni in tasca? Sono irrimediabilmente vecchio. A me, adesso, ne bastano 15.”

 “Canzoni costruite quasi come haiku, dalla durata media appena sopra i due minuti e mezzo... canzoni minimali, direi.”

La recensione celebra l'unico album dei gallesi Young Marble Giants, 'Colossal Youth', evidenziandone la forza data dalla semplicità e dall'essenzialità sonora. Il suono spartano e la voce delicata di Alison Statton creano un'atmosfera unica, lontana dalle mode dell'epoca. Nonostante la concorrenza degli anni '80, questo disco continua a emozionare, evocando con pochi strumenti uno spazio sonoro carico di silenzio e significato. Un richiamo nostalgico al valore del vinile e alla musica che dura nel tempo. Riscopri il minimalismo sonoro di Colossal Youth: ascolta ora i Young Marble Giants!

 La musica "giocattolo" delle Y Pants si fondava su uno spiccato senso dell’improvvisazione, su melodie stralunate e mai banali.

 Difficile trovare i brani migliori di un disco che non presenta nessuna caduta di tono.

Y Pants è un trio artistico newyorkese formato da tre donne con un approccio naïve e creativo al rock senza chitarre. La loro musica è caratterizzata da improvvisazione, arrangiamenti minimalisti e atmosfera unica, rappresentando un esempio originale del rock femminile e della New Wave. L'album raccolto in questa edizione definitiva, seppur poco conosciuto, è un capolavoro sottovalutato e un must per gli amanti della musica alternativa. Ascolta ora Y Pants e scopri un tassello unico del rock femminile underground!

 "Un deserto enorme, morti dappertutto, sangue e lamenti, i corvi, i fantasmi, l'odio soddisfatto, il sacrificio, fumo e fetore"

 "Non so se Hellequin porterà la nostra anima alla salvezza, ma sicuramente ci farà scorgere una bellezza candida che ci farà stare meglio."

Hellequin Song di Cesare Basile è un album cupo, minimale e intenso, che fonde blues, folk e rock con testi teatrali e introspettivi. La produzione di John Parish e le melodie magnetiche elevano l'opera a un livello maturo nella musica cantautoriale italiana. Gli arrangiamenti scheletrici e le influenze di Nick Cave e Tom Waits rendono il disco affascinante e crudo, capace di evocare atmosfere medievali e riflessioni profonde sul sacrificio e la sofferenza. Ascolta Hellequin Song e lasciati avvolgere dalle atmosfere intense di Cesare Basile.

 I ritmi saltano come patatine nell’olio bollente e le istantanee melodie adescano con la spudoratezza e l’ironia che Anne non ha dimenticato di importare dai non dimenticati Art of Noise.

 Per andare al Cairo non occorre essere ricchi. Lì, la felicità costa la metà: un piccolo backsheesh e ti fai un amico per la vita.

L'album "Songs from the Victorious City" di Anne Dudley e Jaz Coleman è un affascinante viaggio musicale nel cuore vibrante del Cairo. Unisce strumenti tradizionali egiziani con melodie contemporanee, creando un'atmosfera festosa e solare. Le influenze dell'Art of Noise emergono con ironia e gusto, mentre le tracce offrono ritmo e nostalgia equilibrata. Un lavoro che invita a scoprire la ricchezza culturale e sonora del Medio Oriente. Scopri ora l’energia sonora del Cairo con Anne Dudley & Jaz Coleman!