Quando cinque artificieri così bravi da costruire un tale congegno riescono a fare un tale sfacelo nelle mie sinapsi è sempre un piacere!

 Inutile dire che vada ascoltata a volume dannatamente elevato, per la gioia dei vicini di casa e della vostra testa che non smetterà di oscillare a tempo.

Il secondo album del quintetto di Vancouver, uscito nel 2003, è considerato il migliore della band. 'Life Through One Speaker' combina melodie pop d'autore con accenni post-rock, valorizzato dagli intrecci vocali di Paul Pittman e Lucy Brain. I brani sono arricchiti da arrangiamenti variegati e da un'intensa attitudine indie che regala un ascolto piacevole ed emozionante. Tra i momenti più riusciti si segnalano 'In This Atmosphere', 'One False Move' e la struggente title track. Ascolta ora Life Through One Speaker e lascia che la musica ti coinvolga!

 Un nuovo album di canzoni - c a n z o n i - dei Melvins.

 Nettamente, e ripeto nettamente superiore al precedente. Tecnicamente eccelso, prodotto magistralmente, e senza esagerare in malattia.

La recensione evidenzia l'evoluzione artistica dei Melvins, partendo da lavori sperimentali fino ad arrivare a (A) Senile Animal, album tecnicamente eccelso e ben prodotto. Il disco segna un ritorno a canzoni più strutturate con un suono rinnovato e collaborazioni importanti. Definito un capolavoro moderno del rock alternativo, supera nettamente il predecessore in qualità e impatto. Scopri il nuovo capolavoro dei Melvins, un must per gli amanti del rock sperimentale!

 Fra avanguardia, classicismo, accenni progressivi e tanta fantasia, nonché grande classe, gli Opus Avantra hanno consegnato all’Italia e al Mondo quest’opera, a mio avviso fenomenale.

 Siamo venuti al mondo solo per cazzeggiare, non fatevi convincere del contrario.

La recensione elogia l'album 'Lord Cromwell Plays Suite For Seven Vices' degli Opus Avantra, una composizione che trasforma i sette vizi capitali in un viaggio sonoro ricco di emozioni e contrasti. L'autore apprezza l'equilibrio tra avanguardia e classicismo, sottolineando l'originalità e la raffinatezza dell'opera. La suite è descritta come elegante, intensa e memorabile, con riferimenti a influenze progressive e melodie commoventi. Ascolta ora la suite e immergiti nei suoni unici dei sette vizi!

 Perché ho lasciato che Billie Holiday imbracciasse una chitarra acustica e la accarezzasse così delicatamente, dolcemente.

 Quello che per altri scorre come l’acqua di una pioggia di fine estate, in te fa l’effetto di una pioggia monsonica, torrenziale, uno tsunami che tutto travolge e stravolge.

La recensione riflette un forte coinvolgimento emotivo legato all'ascolto dell'album 'It's So Hard to Tell Who's Going to Love You the Best' di Karen Dalton. La musica folk e blues dell'artista viene descritta come profondamente malinconica, dolce e capace di evocare sensazioni intense, simili a una pioggia torrenziale che travolge. L'autore descrive una connessione personale e quasi autolesionista con le atmosfere del disco, paragonando la voce di Dalton a quella di Billie Holiday in versione acustica. Scopri l'intensità emotiva del folk di Karen Dalton, ascolta ora l'album.

 Desire è a tutti gli effetti la più radicale incarnazione della depressione umana.

 La febbrile apertura affidata a Hurricane si protende in un'accusa disperata e rabbiosa.

Desire di Bob Dylan è un album che rappresenta profondamente la sofferenza e la solitudine umana, in cui la voce magnetica dell'artista e un violino lacerante accompagnano testi intensi. Dalla rabbia di Hurricane alla tristezza struggente di Sara, l'album è un viaggio doloroso tra critica sociale e sentimenti personali, ancora oggi estremamente potente. Le melodie e le parole riescono a evocare emozioni autentiche e durature. Ascolta Desire e lasciati emozionare dalla profondità di Bob Dylan.

 Viaggiamo in compagnia di questo grande illustratore che fissa immagini indelebili tra passato e presente.

 La suite 'Ma mère l'Oye' incatena l'ascoltatore, lasciandolo ad occhi spalancati come un bambino a cui si racconti una favola.

La recensione esplora la musica orchestrale di Maurice Ravel, privilegiando l'interpretazione di Pierre Boulez con la New York Philharmonic. Viene messo in luce il bilanciamento tra tradizione musicale e innovazione impressionista, l'eccellenza nell'orchestrazione e la capacità descrittiva delle sue composizioni. Si sottolinea il fascino delle opere meno famose come 'Ma mère l'Oye' e 'Rhapsodie espagnole', ricche di colori e atmosfere evocative. L'autore invita anche chi non è appassionato di musica classica a scoprire queste pagine sonore ricche di emozioni. Immergiti nell’universo orchestrale di Ravel e lasciati trasportare dalle sue evocative melodie.

 Vuole davvero dimostrare a tutti di sapere cantare e suonare, con l’anima.

 Le sue note, formano la colonna sonore della nostra vita.

La recensione celebra il successo solista di Lee Ryan, ex membro dei Blue, evidenziando il talento e la capacità di emozionare il pubblico. Il cantante ha consolidato la sua carriera con un album di successo e un concerto coinvolgente. Nonostante alcune critiche, la passione di Lee e la sua vicinanza ai fan italiani sono evidenziate come elementi chiave del suo percorso artistico. Ascolta Lee Ryan e scopri la magia della sua musica dal vivo!

 Se i Neurosis erano i bardi dell’apocalisse, gli Swarm of the Lotus sono i cantori dei quattro cavalieri.

 Un silenzio marchiato dall’orrore, dall’angoscia e dalla rabbia atavica e primordiale, ma anche dalla bellezza.

Questa recensione celebra l'album 'The Sirens Of Silence' degli Swarm Of The Lotus come un lavoro sludge potente e oscuro, caratterizzato da atmosfere angoscianti e voci rabbiose. Pur rifacendosi ai Neurosis, il disco si distingue per la sua unicità emotiva e la densità sonora. La complessità dell'album è ben equilibrata, rendendo l'ascolto coinvolgente e accessibile. Viene suggerito a chi ha amato il metal apocalittico e sperimentale. Ascolta ora 'The Sirens Of Silence' e immergiti nel potere oscuro dello sludge!

 Il gruppo americano prende atto della nostra decaduta modernità e, come giullari impazziti, balla sopra le sue macerie.

 "Ask Questions Later" è cupo, angosciante, grottesco, violento, inquietante ma anche ironico, ipnotico e irriverente.

La recensione dipinge un quadro desolante e post-apocalittico che si intreccia perfettamente con il sound unico dei Cop Shoot Cop in Ask Questions Later. L'album, figlio della scena no wave e industrial anni '80, si distingue per melodie tribali e distorte, ironia tagliente e atmosfere ipnotiche. Considerato un cult degli anni '90, il disco rinnova il genere portando una prospettiva originale e un linguaggio sonoro innovativo. Un'opera oscura ma affascinante, spesso sottovalutata. Ascolta ora "Ask Questions Later" e scopri un capolavoro industrial degli anni '90!

 Il gruppo americano prende atto della nostra decaduta modernità e, come giullari impazziti, balla sopra le sue macerie.

 "Ask Questions Later" è cupo, angosciante, grottesco, violento, inquietante ma anche ironico, ipnotico e irriverente.

La recensione dipinge un quadro desolante e post-apocalittico che si intreccia perfettamente con il sound unico dei Cop Shoot Cop in Ask Questions Later. L'album, figlio della scena no wave e industrial anni '80, si distingue per melodie tribali e distorte, ironia tagliente e atmosfere ipnotiche. Considerato un cult degli anni '90, il disco rinnova il genere portando una prospettiva originale e un linguaggio sonoro innovativo. Un'opera oscura ma affascinante, spesso sottovalutata. Ascolta ora "Ask Questions Later" e scopri un capolavoro industrial degli anni '90!

 L’idea viene a Wahrer, quando decide di combinare assieme (mash-up ante-litteram) due brani dei The Rivingtones, esasperandone la frenetica ritmica e istupidendone il cantato, tanto da rendere il brano un pezzo di schizofrenia-freak tuttora ineguagliato.

 Nessuno era ancora pronto alla furia demente del quartetto di Minneapolis, le classifiche erano invase dalle onde più morbide e sicure dei Beach Boys o di Jean & Dean.

La recensione celebra The Trashmen e il loro celebre brano "Surfin' Bird", hit esplosiva che ha segnato la scena surf rock degli anni '60 con un sound unico e frenetico. Dalla loro città natale, Minneapolis, il quartetto ha portato una ventata di energia garage, combinando abilmente brani dei Rivingtones e creando un pezzo memorabile e rivoluzionario. L'album omonimo, pur non replicando il successo del singolo, contiene perle come "Misirlou" e rivisitazioni interessanti. Il fascino di Surfin' Bird resta intatto nel tempo, sinonimo di uno spirito musicale esuberante e originale. Ascolta ora Surfin' Bird e scopri il surf rock originale dei Trashmen!

 Una delle più indecifrabili sequenze di canzoni mai ascoltate in precedenza.

 Il viaggio che attende l'ascoltatore nella mezzora finale dell'album ... può essere assimilato, si parva licet, alla mezz’ora finale di 2001 Odissea nello spazio di Kubrick.

La recensione analizza l'album doppio del 1971 dei Chilliwack, evidenziandone la varietà di stili dal blues al rock progressivo fino a sperimentazioni psichedeliche e minimaliste. Pur non essendo un capolavoro definitivo, l'album offre una fascia finale sorprendente e originale che rende il viaggio d'ascolto stimolante e consigliabile a tutti gli amanti della musica d'avanguardia. Ascolta Chilliwack e immergiti in un viaggio sonoro unico e intrigante.

 La tromba di Blanchard mostra di “trovare” il proprio suono in ognuno dei contesti, contribuendo alla cangiante fisionomia del flusso.

 Un disco ricco, nella varietà di soluzioni e suggestioni, e fresco, moderno, molto godibile ma affatto scontato.

Flow di Terence Blanchard rappresenta un album di jazz fresco e variegato, dove la tromba dialoga tra influenze hard bop e ritmi africani. Con la produzione di Herbie Hancock e la partecipazione di musicisti di talento, l'album unisce improvvisazione, elettronica e tradizione in un flusso musicale continuo e coinvolgente. Un lavoro che segna una svolta nel percorso artistico di Blanchard, offrendo spunti interessanti per il futuro. Ascolta Flow e lasciati trasportare dal flusso jazz di Terence Blanchard!

 Mai la vita e la morte hanno danzato cosi bene assieme, ansiose di scambiarsi le proprie impressioni.

 Un disco lungo solo 34 minuti, ma capace di farci immaginare un percorso di redenzione.

L'album Axis of Evol di Pink Mountaintops, progetto solista di Stephen McBean, alterna canzoni acustiche delicate a tracce rock più sporche e psichedeliche. In soli 34 minuti l'ascoltatore vive un percorso intenso tra morte e vita, inferno e redenzione. Il disco spicca per la varietà di influenze e la profondità emotiva, offrendo un'esperienza sonora unica e coinvolgente. Ascolta ora Axis of Evol e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 Una melodia morbida e malinconica, perfetta nella sua semplicità.

 Ad ogni ascolto mi ha preso per mano nel raccontare luoghi e sensazioni con melodie che mi sono entrate nel cuore.

L'album "Trufò" di Sandro Gibellini rende omaggio al cinema poetico di François Truffaut attraverso una musica raffinata e coinvolgente. Le composizioni del chitarrista bresciano, arricchite dal pianoforte di Roberto Soggetti, creano paesaggi sonori delicati e melodici, spaziando tra ballads, blues e bossanova. Grazie a un tocco emotivo e una narrativa musicale intensa, il disco accompagna l'ascoltatore in un viaggio sensoriale fatto di poesia e leggerezza. Ascolta "Trufò" e immergiti nella poesia musicale di Gibellini.

 Un album che unisce la complessità del rock progressivo con l'estremismo della musica d'avanguardia.

 La collaborazione tra Henry Cow e Slapp Happy genera fusioni musicali affascinanti ma non prive di momenti di sfida per l'ascoltatore.

La recensione analizza l'album 'In Praise Of Learning', risultato della collaborazione tra Henry Cow e Slapp Happy. L'opera si caratterizza per una complessa fusione di stili tra rock progressivo e sperimentazione. Pur riconoscendo l'intensità creativa, la valutazione è moderata, indicando una riuscita a metà tra innovazione e difficoltà di ascolto. Scopri l'innovazione musicale di Henry Cow e Slapp Happy con questa recensione.

 ‘‘I remember Richard Nixon back in ’74, and the final scene at the White House door... tiny tear in his shifty little eye.’’

 ‘‘I passed on the cocaine, said bye-bye to my methadone, put down the bottle for one more day and backing off of my Tobacco Jones.’’

Hourglass (1997) rappresenta un ulteriore capolavoro nella carriera di James Taylor, con melodie raffinate e testi profondi. L’album, premiato con un Grammy, contiene collaborazioni illustri come quelle con Stevie Wonder e Sting. I brani riflettono sia esperienze personali sia tematiche sociali, il tutto eseguito con sensibilità e maestria. Un’opera consigliata agli amanti della musica d’autore e delle ballate emotive. Ascolta Hourglass e immergiti nel mondo emotivo di James Taylor.

 "Synchronicity è una inconfutabile prova vincente di chi ha saputo rischiare la propria maturità artistica sulla propria pelle oltreché l’epitaffio di una band senza tempo."

 "Every Breath You Take è un vero e sublime concentrato di tutte quelle positive qualità che vorremmo poter trovare in tutti i brani pop."

La recensione analizza 'Synchronicity', ultimo album studio dei Police, sottolineando la maturità artistica e i cambiamenti musicali e tematici rispetto alle uscite precedenti. Viene valorizzata la ricerca sonora, l’influenza psicologica e l’abilità compositiva di Sting, con contributi musicali di Summers e Copeland. Brani come 'Every Breath You Take' e 'King Of Pain' emergono come pietre miliari. L’album è definito un successo completo, epitaffio di una band senza tempo. Scopri l’ultimo capolavoro dei Police e immergiti nella loro musica senza tempo!

 Mittoo e il suo organo tra gli anni '60 e '70 furono il vero prezzemolo di tutte le più importanti e incisive uscite discografiche giamaicane.

 Sir Jackie Mittoo ti riconcilia con il mondo.

La recensione celebra Jackie Mittoo come una leggenda della musica giamaicana e uno dei pionieri dello ska e reggae. 'The Keyboard King at Studio One' raccoglie i migliori brani della sua carriera solista, mostrando un mix di generi che vanno dal jazz al funk al r'n'b, passando per il dub. L'album rappresenta un must anche per chi non è fan del reggae, grazie al tocco unico e magnetico di Mittoo all'organo Hammond. Un disco fondamentale per comprendere l'evoluzione della musica giamaicana. Ascolta ora l'album e scopri il leggendario groove di Jackie Mittoo.

 Il pubblico dapprima ammutolisce et a fine brano-esecuzione scoppia in generosi e fragorosi quanto appropriati plausi.

 Una libera performazione fatta di stellari solos a josa, strumental peripezie d’insieme a sazietà e surtout scevra da vincoli di alcuna sorta ovvero con gli assoluti controfiocchi se non di insperata perfezione.

La recensione narra di una performance live del World Saxophone Quartet a Monte Sirai, dove la band ha omaggiato Jimi Hendrix con un'interpretazione energica, libera e sorprendente. Nonostante un ritardo iniziale e una certa tensione del pubblico, l'esibizione ha conquistato applausi calorosi grazie a improvvisazioni brillanti e una formazione ampliata a sette elementi. Il repertorio ha incluso classici di Hendrix rivisitati in chiave jazz e free-form, dimostrando grande talento e carisma sul palco. Scopri l'energia unica del World Saxophone Quartet e il loro tributo a Hendrix dal vivo!