Come trovarsi in un angolo qualsiasi del mondo ad un'ora qualsiasi e avvertire, immancabilmente, una struggente sensazione di malinconia...

 L'unico, invariabile e costante protagonista di queste dilatate atmosfere: il fragoroso silenzio che tutto avvolge...

La recensione esalta il debutto di A Silver Mt. Zion come un viaggio emotivo e malinconico, caratterizzato da atmosfere intime e arrangiamenti orchestrali ridotti. L'album è descritto come capace di trascinare l'ascoltatore tra vorticose altezze e abissi silenziosi, esplorando tematiche di guerra e memoria attraverso musica strumentale intensa e toccante. Ascolta l'album e lasciati avvolgere dalle sue emozioni profonde.

 Un costrutto tanto scontrosamente futuribile e impermeabile quanto solidamente intrigante anche per chi non si cimenti abitualmente in cotante ardite suono-filosofie.

 La sferzante incompromissorietà ultra-robotica inscenata nella sibilante e clangorica 'Axis Of Rotation' oltre a scorbutiche scariche elettrostatiche profuse in 'Chandrasekhars Limitfrattale' riconducono ben aldilà di qualsivoglia artificiale roseo-plumbea previsione.

Arpanet - Inertial Frame è un album che conferma Gerald Donald come un innovatore nell'elettronica futurista. Con texture sonore uniche e profonde esplorazioni elettroniche, l'opera si distingue per la sua complessità e avanguardia, risultando accessibile anche oltre gli appassionati del genere. L'album, prodotto con estremo rigore artistico, rappresenta un punto fermo nella scena techno post-Detroit. Scopri ora l'innovazione sonora di Arpanet con Inertial Frame!

 "'Island' è la fragilità, è l'equilibrio precario degli elementi: acqua, fuoco, terra e aria si scontrano e si combinano in un’armonia universale."

 "Il progetto riluce di una vena cinematografica e paesaggistica non indifferente, evocando i paesaggi unici e allucinati dell'Islanda."

L'album 'Island' di Current 93, frutto della collaborazione con il compositore islandese Hilmar Orn Hilmarsson, è un'opera suggestiva che unisce ambient, new age e folk apocalittico. I tredici brani si snodano in un flusso musicale intenso e visionario, ispirato ai paesaggi e al mistero dell'Islanda. La partecipazione di artisti come Bjork, Rose McDowall e Joolie Wood arricchisce ulteriormente l'atmosfera. Pur con qualche sperimentazione meno riuscita, l'album rappresenta un momento di alta ispirazione per David Tibet e i suoi Current 93. Scopri il magico viaggio sonoro di Current 93 con 'Island', un capolavoro da ascoltare!

 La musica è un perfetto equilibrio tra un’orchestralità razionale e passionale e un minimalismo emotivo e sentito.

 Un album delicato, sottile, che evita eccessi e suoni pomposi pur mantenendo un grande impatto emotivo.

Eluvium, alias Matthew Cooper, presenta Copia, un album ambient che punta su melodie semplici e una strumentazione elettronica raffinata. L'opera offre paesaggi sonori delicati, minimali e profondamente emotivi. L'album evita eccessi e pomposità, privilegiando un minimalismo che trasmette sensibilità e malinconia. È una prova convincente per chi cerca musica ambient sinfonica ma contenuta e sentita. Ascolta Copia di Eluvium e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche.

 Una bestia urlante, padrona di uno sludge perverso eppure festaiolo, rockeggiante ed adrenalinico.

 È un disco sincero, è un disco che diverte, che magari non scava proprio in profondità… e tuttavia provateci lo stesso.

La recensione esalta l'album 'Pink' dei Boris come un'esperienza sonora intensa e autentica, caratterizzata da un mix di sludge, psichedelia e rock. Nonostante alcune critiche al carattere caotico, l'autore lo consiglia come un disco onesto e coinvolgente, capace di lasciare un'impronta nell'ascoltatore. Le tracce evidenziano un'alternanza tra atmosfere sognanti e furiose esplosioni di energia. Scopri l'intensità sonora di Boris - Pink, un viaggio tra sludge e psichedelia!

 "Ephemeral è un piacere effimero che può durare l'attimo di una nota o prolungarsi per tutti i suoi 40:21 minuti, come fosse un fiore che esprime tutta la sua bellezza nell'arco di un giorno."

 "La voce di Naoko galleggia in un mare d'amore e mistero, unendo oriente e occidente in una sintesi perfetta di elettronica e acustica."

L'album "Ephemeral" di Piana, alias Naoko Sasaki, è un'opera delicata che unisce glitch-pop e ambient, evocando atmosfere pacate e sognanti. Con sonorità che ricordano Sigur Rós e Cocteau Twins, il disco trasmette pace e nostalgia, sostenuto da un raffinato arrangiamento e ispirato dai testi di Haruki Murakami. Consigliato a chi cerca musica profondamente emotiva e contemplativa. Ascolta Ephemeral di Piana e lasciati trasportare in un universo sonoro unico e delicato.

 Difficile parlare di «canzoni» o incasellare i Love Substitutes in un qualche stile: qui ci sono semplicemente dei musicisti che hanno deciso di dare alla loro (matta) creatività libero sfogo.

 Ridono tutti, è stata una bella serata, si sono divertiti loro e ci siamo divertiti noi.

La recensione racconta il concerto dei The Love Substitutes a Leuven, in un ambiente piccolo e raccolto. I musicisti esprimono una creatività senza confini, con improvvisazioni e sonorità originali. La performance è stata apprezzata per la sua spontaneità e energia, con un pubblico coinvolto che ha condiviso il divertimento degli artisti. Un'esperienza musicale unica e fuori dagli schemi. Scopri l'energia unica e l'improvvisazione dei The Love Substitutes dal vivo!

 "L'album appare spontaneo, rumoroso, fin troppo fine a se stesso."

 "Gli ultimi colpi di reni della fusion methyniana, che si trascina stancamente verso il collasso di 'Imaginary Day'."

L'album "Quartet" del Pat Metheny Group del 1996 rappresenta una fase di transizione e sperimentazione all'interno della loro carriera. Nonostante la bravura tecnica dei musicisti e alcune tracce interessanti, manca un impulso creativo forte che renda il disco memorabile. L'opera appare infatti spontanea ma frammentata, riflettendo le pressioni esterne e la stanchezza del gruppo. Elementi acustici si mescolano con elettronica e jazz tradizionale, ma senza raggiungere piena coesione. Scopri l'evoluzione del Pat Metheny Group con "Quartet" e immergiti nel jazz contemporaneo.

 La musica parla da sola, con l'immensa tenerezza della dichiarazione d'amore di un timido.

 Queste sue tre raccolte di piccoli pezzi per pianoforte posero, più o meno inconsciamente, le basi per un'abbondante e meravigliosa fioritura del genere.

La recensione esplora le Bagatelle di Beethoven, piccoli pezzi pianisti ricchi di espressività e innovazione stilistica. Analizza il loro ruolo nel catalogo del compositore e il legame con la musica romantica. Particolare attenzione viene data alla celebre "Per Elisa" e alle interpretazioni di Alfred Brendel, che valorizzano queste composizioni con tecnica e profondità emotiva. Ascolta ora le Bagatelle di Beethoven e lasciati sorprendere dalla loro intensa bellezza!

 Meloy divide il pubblico in due schieramenti, costringendolo ad aprire un corridoio nel mezzo, lanciando una competizione di urla che coinvolge tutta la platea.

 Quando usciamo il cielo è ancora arancione... la cosa sorprendente è come i Decemberists siano riusciti per almeno un’ora e mezza a farcelo completamente dimenticare.

La recensione racconta il concerto della band indie folk The Decemberists all'Estragon di Bologna nel 2007. Pur iniziando con un'esecuzione tecnica e precisa, la performance si evolve in un divertente e coinvolgente spettacolo. Colin Meloy e i suoi compagni di band conquistano il pubblico con interazioni giocose e momenti di grande energia. La critica sottolinea la capacità della band di far dimenticare anche gli imprevisti esterni grazie al loro carisma e alla musica perfetta. Non perdere l'occasione di vivere l'energia unica dei Decemberists dal vivo!

 Quel cornuto figlio di puttana di burzum invece di suonare ammazza la gente e si fa incarcerare.

 Tutto questo genere compone nell'insieme 1 montagna di nera merda che è mangiata da coloro che la apprezzano!

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo nei confronti di Burzum e del suo album 'Det Som Engang Var'. L'autore condanna sia l'artista che il genere musicale, definendo l'album un 'rifiuto umano' e la musica stessa come 'merda'. Il tono è aggressivo e polemico, senza apprezzamenti musicali. Scopri altre recensioni e opinioni sul black metal su DeBaser!

 L’umore di questi CD/EPs è quello della svolta post-low-folk.

 David Pajo non è poi così musone e tutt’altro che spocchioso.

La recensione esplora il percorso musicale di David Pajo come Papa M, evidenziando la transizione dal post-rock al folk urbano e l’innovazione sonora presente in 'Audio Tour Diary Vol.1-6'. Vengono analizzate le principali tracce e collaborazioni, suggerendo alcuni volumi particolarmente riusciti. L’album viene consigliato a fan e neofiti, con un occhio alle radici di Pajo nelle band Slint e Zwan. Esplora l’evoluzione sonora di Papa M con Audio Tour Diary, ideale per gli amanti del folk alternativo.

 è 1 semplicissima fottutissima maledettissima merdaccia!

 in culo al black e tutti i coglioni bastardi figli di puttana che lo ascoltano!

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo sull'album Dauði Baldrs di Burzum, senza ascoltarlo direttamente. L'autore utilizza un linguaggio volgare e provocatorio, criticando aspramente sia l'album che il genere black metal in generale. Scopri altre recensioni e opinioni su musica metal e black metal!

 "Un album elegante ed estremamente curato che, pur non trattandosi di un capolavoro, non deluderà i fan più comprensivi."

 "Il vuoto non è solo abisso di senso, ma anche spazio di speranza e rinascita spirituale."

Il Vuoto di Franco Battiato rappresenta un'opera essenziale e personale, segnata da testi semplici e sonorità cristalline. Pur non brillando come capolavoro, contiene gemme come "I giorni della monotonia" e "Stati di gioia". Il disco segna una tappa di quiete dopo l'urgenza di lavori precedenti, riflettendo una fuga dal caos e un ritorno alla natura e alla semplicità. La recensione sottolinea la coerenza stilistica ma evidenzia anche alcuni momenti meno ispirati. Scopri l’universo semplice e profondo di Il Vuoto di Battiato, ascoltalo ora!

 "Lasciatevi cullare, lasciatevi trasportare e lasciatevi turbare."

 "Le attuali Brody Dalle & Co. se le mangia a colazione."

La recensione analizza 'Nessuna Speranza, Nessuna Paura', album del 1989 dei napoletani Contropotere, chicca della scena hardcore italiana. Il disco, caratterizzato da brani lunghi e influenze diversificate, emerge per la produzione curata e i testi poetici declamati dalla voce di Lucia. Un'opera simbolo di un'epoca di ribellione e precarietà culturale, consigliata agli amanti di atmosfere punk industriali e sensazioni forti. Ascolta ora 'Nessuna Speranza, Nessuna Paura' e vivi l'essenza del punk hardcore italiano!

 Un raggio di sole che squarcia l'autunno gelido sul Ku-damm.

 Queste tracce scorrono come una leggera carezza mattutina e promettono semplicemente una giornata buona.

Il terzo album di [re:jazz], Expansion, si distingue per l'assenza quasi totale di ospiti e una formazione più matura. L'album mescola sonorità carioca, riff di basso e potenti fiati, con cover di classici come Herbie Hancock. La voce di Alice Russel in 'Gabrielle' e quella di Inga Luhing che illumina i brani creano momenti particolarmente suggestivi. Un disco elegante che regala atmosfere calde e sofisticate, perfetto per gli amanti del jazz contemporaneo. Ascolta Expansion di [re:jazz] e lasciati avvolgere dal jazz contemporaneo.

 "È fatta esclusivamente per essere ascoltata, sognando ad occhi aperti."

 "L'’Aria sulla quarta corda’ è solo la pietra più preziosa incastonata in un gioiello complesso e affascinante come la Suite Orchestrale n° 3."

La recensione esplora in modo approfondito e appassionato le Suites Orchestrali n.1, 2 e 3 di Johann Sebastian Bach, con particolare attenzione all'interpretazione orchestrale di Yehudi Menuhin del 1961. Viene evidenziato il contesto storico e la struttura musicale, sottolineando la bellezza e la varietà delle danze barocche, nonché il fascino dell'Aria sulla quarta corda. Il disco è considerato una raffinata esperienza che fonde rigore musicale e grazia senza tempo. Ascolta ora le Suites orchestrali di Bach con l'interpretazione di Menuhin e lasciati trasportare dal Barocco!

 La sua voce malinconica e intensa sembrava davvero provenire dalle profondità del suo cuore.

 "West" conferma la verve compositiva della Williams ed è davvero un disco bellissimo, di rara profondità.

La recensione celebra l’ultimo album West di Lucinda Williams come un’opera intensa e profonda, dove la sua voce malinconica e la produzione curata raccontano la vita, i drammi e la passione della cantautrice. La varietà delle canzoni e la magistrale collaborazione con musicisti come Bill Frisell impreziosiscono un disco ricco di sfumature emotive e musicali. Un capolavoro che conferma il valore artistico di Williams. Ascolta West e immergiti nelle emozioni autentiche di Lucinda Williams.

 Ogni millimetro quadro di tappezzeria sonora estroflessa viene vorticosamente risucchiato, scandagliato, tramortito, estrogenato.

 Un beffardo, scellerato, efferato, scardinante assalto alle (semi-infartuate) coronarie oltreché al trasecolato apparato uditivo.

La recensione celebra l'album 'New Rap' di Keiji Haino e Tatsuya Yoshida per la sua audace rottura degli schemi tradizionali del rap. L'opera viene descritta come un complesso e avvincente mix di chitarra aggressiva e batteria potente, che sfida l'ascoltatore con sonorità intense e innovative. Pur essendo difficile da categorizzare come rap tradizionale, l'album si distingue come un esempio di musica progressista e sperimentale. L'autore apprezza la natura iconoclasta e l'impatto emozionale del disco, definendolo un'esperienza coinvolgente e unica. Scopri l'iconoclasta New Rap di Keiji Haino e Tatsuya Yoshida, un'esperienza sonora unica!

 La sua slide guitar scava nell'animo e allo stesso tempo evoca spettri di un battello rimbaudiano alla deriva verso l'infinito.

 Ry Cooder ha fornito il rumore perfetto di quella solitudine: un country-folk futurista, aspro e ardente come le distese sabbiose del Texas.

La colonna sonora di Ry Cooder per Paris, Texas si distingue come opera emotivamente intensa e autoreferenziale. Con sonorità country-folk e slide guitar, l'album evoca la solitudine del deserto e il viaggio interiore del protagonista. Lavoro in sinergia con il film di Wim Wenders, interpretando e amplificando il senso dell'opera cinematografica. Un capolavoro che ha influenzato il 'rock del deserto' e resta una pietra miliare nella musica da film. Ascolta ora la colonna sonora di Paris, Texas e vivi il viaggio nel deserto interiore.