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 Il nuovo corpo ha preso coscienza di sé, il progetto intrapreso di auto-iniziazione mira da subito ad una determinata distruzione della stessa.

 Un ritorno che senza proclami di sorta pare iniettare in modus operandi al limite del subliminale nuova linfa al corpo sonico Sandwell.

La recensione celebra il ritorno dei Sandwell District con 'End Beginnings', sottolineandone la capacità di rinnovare la scena techno sotterranea. L'album trasforma il misticismo grigio delle vecchie produzioni in un nuovo corpo sonoro, carico di horror vacui e psichedelia. Ogni traccia rivela profondità emotiva e innovazione ritmica, con un omaggio sentito a Juan Mendez (The Silent Servant). Un'opera che pone le basi per una nuova era del collettivo. Scopri come Sandwell District ridefinisce la techno con questo ritorno sorprendente!

 Il Duo Bucolico è matti come cavalli e la scena è subito loro.

 Dietro (e dentro) a testi che raccontano storie assurde in totale libertà e bizzarria, ci sono tutti i temi e le verità di questo mondo raccontate con un sorriso.

Il concerto del Duo Bucolico al Bloom di Mezzago è stato un'esperienza energica e coinvolgente, capace di unire famiglie e pubblico eterogeneo. La loro musica mescola libertà, ironia e un mix di generi creando un'atmosfera magica e gioiosa. Le storie raccontate nei testi, a volte assurde ma mai banali, colpiscono con leggerezza e profondità. Un live che lascia il sorriso e la voglia di cantare con loro. Non perdere il prossimo concerto del Duo Bucolico: vieni a divertirti con loro!

 "Un rituale, anzi, più che un ascolto nel senso canonico del termine."

 "La musica scuote, vibrando forte."

L'album 'V' dei Föllakzoid è un esempio unico di fusione tra techno minimalista e krautrock psichedelico, con lunghe tracce ipnotiche e ripetitive. Il lavoro, prodotto da Atom TM, offre un rituale sonoro avvolgente e coerente. Il progetto cileno si distingue per una raffinata sperimentazione e loop che sfidano l'ascolto tradizionale. Le quattro tracce lunghe variano tra atmosfere intense, ballabili e ostili, mantenendo sempre una forte identità trance. Scopri il viaggio sonoro ipnotico di Föllakzoid in 'V', ascolta ora!

 La musica scorre fluida e in divenire, perdendo e acquistando continuamente ritmo, obbedendo ai necessari crismi della trance danzereccia.

 Mi intriga in particolare tutto ciò che coinvolge l’elaborazione di uno dei brani più storici del gruppo, quel “The Pilgrim”, capolavoro del secondo album di carriera.

L'album 'Trance Visionary' dei Wishbone Ash rappresenta un esperimento unico, combinando il rock melodico con elementi techno e trance. Andy Powell ha guidato la svolta artistica collaborando con il producer Mike Bennett, realizzando un disco che, seppur sorprendente per i fan tradizionali, mostra intriganti rielaborazioni di classici del gruppo. Il risultato è una musica fluida e dinamica, ideale sia per il ballo sia come sottofondo. Un capitolo insolito ma affascinante nella carriera della band. Ascolta Trance Visionary e scopri il lato elettronico dei Wishbone Ash!

 La semplificazione è lo spirito guida di Dan Deacon, con un'ora di geniale compendio di musica contemporanea che sposa avanguardia e cartoon.

 Scegliete Dan e le canzoncine dei cartoon anni '80. Scegliete le lallazioni, scegliete i vibrafoni e le filastrocche minimaliste.

La recensione loda 'Bromst' di Dan Deacon come un'opera matura e geniale che fonde minimalismo, avanguardia e atmosfere da cartoon anni '80. Brani come 'Build Voice' e 'Paddling Ghost' incarnano un gioco sonoro irripetibile tra percussioni, vibrafoni e falsetti infantili. L'album è uno sguardo festoso e riflessivo sul mondo dei sogni e delle creature fantastiche, invitando a scegliere la semplicità e l'originalità rispetto alla complessità sterile. Ascolta Bromst e lasciati trasportare dalla magia sonora di Dan Deacon!

 La musica continuerà. Zong zong. Buonanotte. Dos svidan'ya, Moskva.

 Sono uomo e macchina. Sono artificiale. Il mondo è un computer. Io sono un numero.

La recensione di 'Electric Cafe' dei Kraftwerk descrive un album minimalista e futurista, ricco di suoni elettronici e ritmi techno che riflettono l'era digitale e l'alienazione dell'individuo tecnologico. Il testo enfatizza la continuità musicale e l'interazione tra uomo e macchina, con richiami esistenzialisti e culturali che definiscono l'opera come un flusso sonoro ipnotico e politico. Scopri il suono futurista di Kraftwerk e immergiti in Electric Cafe!

 "O forse solo merda funk sparata in orbita, il soul spirituale ad alta tecnologia made in Drexciya lanciato verso l'ignoto."

 "Usa la mappa stellare per fissare il punto di navigazione celeste. Da lì dovresti essere in grado di tracciare il tuo percorso verso la terra."

La recensione celebra 'Grava 4' di Drexciya come un viaggio sonoro unico, definito da un funk oscuro e soul tecnologico. L'opera trascende i confini musicali con un'atmosfera spaziale e un sound innovativo, che unisce tecnologia e spiritualità. La musica si presenta come un'esperienza raffinata e profonda, capace di evocare paesaggi sonori misteriosi e futuristici, punti di riferimento per gli amanti dell'elettronica d'avanguardia. Scopri il viaggio sonoro unico di Drexciya con Grava 4: ascolta ora!

 Questo album è molto orecchiabile e ritmato, con delle bellissime melodie emozionanti.

 Album consigliato e approvo anche le pietanze proposte!

Bimbincucina è il nuovo album di Valeria Rossi, che torna dopo 10 anni con brani ritmati e melodie emozionanti. L'album combina musica e cucina, accompagnato da un libro di ricette chiare. Note speciali vanno alla traccia dance 'Turbo Fiore'. Consigliato agli amanti di musica divertente e cucina creativa. Ascolta ora Bimbincucina e scopri la musica che nutre l’anima!

 Ora questo Nada-Ized! mette la pietra tombale sul buon nome della Morte in Giugno.

 Posso capire che Douglas P. abbia esaurito l'ispirazione e ormai vive di rendita ma a tutto c'è un limite.

La recensione esprime delusione per l'album Nada-Ized! dei Death In June, definito un disco techno di scarsa qualità che reinterpreta in modo negativo brani vecchi e recenti. Viene ricordato il passato epico della band, le collaborazioni significative e le controversie legali, sottolineando un declino artistico e la percezione negativa condivisa dall'autore. Critica anche alcune recensioni positive di fonti autorevoli, giudicate eccessivamente indulgenti. Scopri perché Nada-Ized! delude i fan storici dei Death In June.

 Il suono Downwards non si espone a desuete dicotomie uomo-macchina futuriste Kraftwerkiane o ad asettici intellettualismi Autechriani.

 Ti prende per il collo e di forza ti mette con le spalle a quei fatiscenti muri, sta a te lasciarti cadere in mano sua.

La recensione esalta The Supreme Negative di Portion Reform come un album oscuro e potente, che rappresenta appieno il suono Downwards con ritmi ripetitivi e incisivi. L'atmosfera è asfissiante e malinconica, con un’ambientazione industriale che riflette il grigio opprimente di Birmingham. L’opera sfida le tendenze elettroniche contemporanee proponendo un minimalismo che colpisce con groove e beat forti. L'ascolto è descritto come un’esperienza intensa, quasi fisica. Ascolta ora 'The Supreme Negative' per un'immersione totale nel suono industriale e oscuro.

 «Bisogna lasciarsi risucchiare dentro da un disco come questo, farsi trascinare dalle calde tempeste di sabbia al suo interno.»

 «La musica di Muslimgauze esala fragranze mistiche e sacrali come pregiate resine Omanite, suadente, sensuale e minaccioso.»

Mullah Said di Muslimgauze è una pietra miliare della musica elettronica degli anni '80 e '90, ricca di influenze arabe e mediorientali. L'album unisce ritmi techno e dub in atmosfere mistiche e sensuali, con un profondo impatto emotivo. Le tracce emergono come frammenti sonori ipnotici, capaci di trasportare chi ascolta dentro paesaggi sonori evocativi e intensi. Un lavoro carico di passione e vibrazioni esotiche, che celebra l'eredità artistica di Bryn Jones con energia e originalità. Ascolta ora Mullah Said e immergiti in un'esperienza sonora unica.

 E' una celebrazione distorta che induce alla possessione di corpo e mente.

 Si continua a danzare, spiritati, attorno al fuoco... ma con impianto audio e computer nei boschi.

Festival of the Dead di Cut Hands, progetto di William Bennett, mescola techno industriale con percussioni ispirate al voodoo haitiano. Un'esperienza musicale intensa che unisce atmosfere rituali a sonorità ipnotiche e provocatorie. L'album invita a un viaggio profondo nell'inconscio, moderno e tribale al tempo stesso. Ascolta Festival of the Dead e immergiti nel rito sonoro di Cut Hands.

 Dovete partire dalla Serie B, dal mucchio selvaggio per un posto per i play-off.

 Questo disco suona proprio come quelle domeniche pomeriggio un po’ sbiadite al ritorno dalla gita fuori porta, con l’autoradio che gracchia in mezzo alle gallerie.

La recensione invita a rivalutare Play: The B Sides, raccolta di tracce strumentali meno commerciali di Moby, paragonandola a una sfida onesta e appassionata tipica della Serie B calcistica. L'album si presenta come un lavoro sincero, meno artefatto e più introspettivo rispetto ai suoi predecessori, con momenti di ottima elettronica da camera e qualche passaggio meno riuscito. È la colonna sonora adatta a momenti di relax e riflessione, lontana dai riflettori della popolarità. Ascolta Play: The B Sides e riscopri l’eleganza nascosta di Moby.

 Questa è una di quelle volte che leggendo i nomi non ci si può sbagliare, nomi-leggenda della techno più underground e violenta.

 Father Loves Us è uno dei loro manifesti più annichilenti, un assalto techno industriale grigio canna di fucile da perderci i neuroni.

La recensione celebra il nuovo lavoro 'Father Loves Us' degli British Murder Boys, costituito da due tracce di techno industriale intensa e precisa. Regis e Surgeon confermano la loro leggenda musicale con un suono spietato e chirurgico, che evoca atmosfere cupe e urbane tipiche di Birmingham. L'EP è descritto come un manifesto potente e annichilente della scena underground, capace di catturare l'ascoltatore con la sua brutalità controllata e la sua eccellente produzione. Ascolta ora Father Loves Us: un tuffo nel cuore oscuro della techno industriale.

 Human After All sembra portare avanti un vero e proprio concept di disumanizzazione della musica.

 Nessuno dei dieci brani può essere definito brutto, anche oggi, e lo sceglierei al posto di tutto Random Access Memory.

Human After All di Daft Punk, al suo debutto percepito come un esperimento monotono e ripetitivo, viene rivalutato dopo 17 anni. Il disco si basa su loop prolungati e un concept di disumanizzazione musicale, risultando alienante ma con un fascino particolare. Alcuni brani mantengono interesse, in particolare la title track e The Brainwasher, mentre l'intero album sembra un esperimento provocatorio che divide ancora oggi. Nonostante limiti evidenti, l'album ha un suo valore originale e rimane superiore ad opere successive del duo. Scopri la controversa essenza di Human After All, il disco che sfida le regole della musica elettronica.

 Due adorabili signori con le lucine sugli occhiali fanno saltare la gente in tutto il mondo, e vanno avanti così ormai da trenta anni abbondanti.

 Decisamente migliore di un greatest hits, Thirty-Something aggiunge un bell'inedito del duo, rivisitazioni apprezzabili e un quartetto di stand outs da non sottovalutare.

Thirty-Something celebra i 30 anni di carriera degli Orbital con un doppio album che unisce inediti, rivisitazioni di classici e remix di giovani produttori. L'album mostra sia momenti nostalgici del periodo rave sia innovazioni sonore, con omaggi intensi e interpretazioni apprezzabili. Non mancano remix meno riusciti, ma spiccano alcune eccellenze che arricchiscono la raccolta. Un progetto coinvolgente, più interessante di un semplice greatest hits. Scopri l'evoluzione degli Orbital con Thirty-Something, un viaggio tra passato e futuro della musica elettronica!

 Herzeleid suona come una macchina inarrestabile, con chitarre dai riff ripetitivi e asettici.

 Ai Rammstein piace mettere in mostra fino a che punto può arrivare la depravazione umana, senza alcun filtro o giri di parole.

Herzeleid, primo album dei Rammstein, si distingue per la sua atmosfera fredda, robotica e marziale. L'album è un concentrato di influenze elettroniche e industriali, con testi provocatori che affrontano temi estremi senza filtri. La musica riflette una forte identità tedesca e una potenza sonora imponente. Questo esordio ha posto le basi per il successo internazionale della band. Scopri il primo capitolo di Rammstein, un'esperienza sonora unica e potente!

 È possibile mescolare il calore del dub giamaicano con la freddezza della techno di Detroit? A quanto pare sì e Nomad di Headhunter ne è la prova tangibile.

 Questo è Nomad, prendere o lasciare. Una musica futuribile, per molti astratta e inumana, e che, però, è già realtà.

Nomad di Headhunter è un album che fonde magistralmente le atmosfere calde del dub giamaicano con la techno fredda di Detroit, creando un ponte sonoro tra UK e USA. Produttore britannico Antony Williams firma un lavoro originale, caratterizzato da bassi potenti e soundscape alieni. L'album spazia tra pezzi ipnotici e ritmi sincopati, offrendo un'esperienza futuristica. Nonostante la mancanza di un seguito, Nomad resta un classico di riferimento nella scena dubstep e techno. Ascolta Nomad di Headhunter e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico tra dub e techno.

 Lussureggianti betulle cullate dalla loquela di circuiti integrati.

 Glitch amorali che si riflettono nelle pupille dilatate di una ranocchia mentre scruta con voracità il volo di una libellula.

La recensione descrive 'Transform' di Alva Noto come un viaggio sensoriale che mescola suoni naturali e glitch elettronici. L'autore esprime un apprezzamento per la capacità dell'album di creare un'atmosfera immersiva, fatta di contrasti tra artificiale e naturale. La musica è rappresentata come un dialogo tra betulle, animali e circuiti integrati, con una techno minimale carica di dettagli microscopici. La recensione è poetica e celebra l'album come un’esperienza di trasformazione e riflessione. Ascolta 'Transform' di Alva Noto e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Sono innamorato di questo disco, intendo proprio cotto come una pera.

 Always Inside your Head è il culmine di tutto questo, sublimato da tanti anni di altrettante valide uscite.

La recensione celebra l'album 'Always Inside Your Head' di Lone come un perfetto mix di nostalgia anni '90 e innovazione sonora. L'autore, innamorato dell'opera, evidenzia la maturità musicale di Marc Cutler e la capacità di fondere suoni analogici con elementi nuovi. L'album è un viaggio sonoro estivo, caratterizzato da melodie ipnotiche e una voce filtrata che si integra perfettamente. Un must per gli amanti della musica elettronica vintage con un tocco fresco. Ascolta ora l'album e lasciati trasportare dalle atmosfere anni '90 di Lone!