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 Vision Quest è un trip lisergico con LSD tagliata male, l'affresco in musica di un baccanale a Malebolge.

 Pensate che Gemini Enjoy My Life non sia poi così aggressiva? Aspettate di sentire Travel Sex: vi grattugerà le orecchie a colpi di lamiere.

Vision Quest di Maria & The Mirrors è un album potente e disturbante che sovverte la concezione tradizionale del metal come musica più pesante. Il terzetto londinese crea un mix di sludge, hardcore techno e industrial, dando vita a un viaggio sonoro lisergico e feroce. Pur riconoscendo un calo nella seconda metà, l'album rimane un'esperienza imprescindibile per gli amanti della musica estrema. Scoprite Vision Quest per un'esperienza musicale oltre i limiti, se avete fegato!

 Quattro lunghe suites in continua evoluzione e involuzione.

 E allora lacerazioni industrial distorcono i droni psichedelici, glitch purulenti impiastrano i puntinismi elettronici.

La recensione descrive 'Theory of Machines' di Ben Frost come un album sperimentale e oscuro, caratterizzato da quattro lunghe suites ricche di droni psichedelici, techno sincopata e contaminazioni industrial. L'atmosfera è intrisa di tensione, disagio e ferite emotive, ma alternata a momenti di elegante musica da camera malinconica. Il disco rappresenta un equilibrio precario tra calma apparente e distorsioni future, confermando la capacità artistica di Frost nell'esplorare stati emotivi profondi. Ascolta ora 'Theory of Machines' e immergiti nel viaggio sonoro di Ben Frost.

 Se esistesse la rappresentazione musicale del principio di indeterminazione di Heisenberg questa sarebbe efficacemente tratteggiata dai Tètèma.

 Disco dell’anno, poche storie... DEAD STILL...

Necroscape, il secondo album di Tètèma, è un'esplosione sonora che miscela PostMetal, grindcore e sperimentazioni avant-garde. Con la produzione di Ipecac Records e la partecipazione di nomi come Mike Patton, Guthrie e Veltheim, l'album propone un magma musicale enigmatico e imprevedibile. Le atmosfere claustrofobiche e le variazioni vocali di Patton caratterizzano un'opera intensa e affascinante, definita come disco dell'anno dal recensore. Scopri Necroscape, l’album che ridefinisce i confini del postmetal!

 In trance è un pezzo che parte piano poi esplode poi si rispegne e poi sul finale accade non so cosa.

 50 minuti di pura sperimentazioni e poi nel finale trovi 'La mer' che pare quasi ti prenda per il culo.

La recensione esplora 'Campi magnetici' di Franco Battiato, un album di forte sperimentazione e caos sonoro che si allontana dai suoi lavori più accessibili. Il disco presenta brani dalla struttura irregolare e testi criptici, richiedendo un ascolto paziente e attento. Nonostante la complessità, emergono momenti più calmi che bilanciano l'opera, chiudendo con un pezzo in francese dal sapore quasi ironico. L'autore consiglia di provare l'ascolto per cercare di comprenderne l'essenza. Scopri 'Campi magnetici', un viaggio unico nel mondo sperimentale di Battiato.

 De Andrè non canta, ma serve umilmente e in modo rinunciatario la parola.

 Fabrizzzioneeèè invece canta con la gengiva alzata verso sinistra perché boh, forse fa chic, però 'sti cazzi anche.

La recensione valuta con severità l'album 'Storia di un impiegato' di Fabrizio De Andrè, criticando la voce debole che non rende giustizia alle parole. L'autore sottolinea la mancanza di personalità e passione nell'interpretazione, confrontando De Andrè in modo sfavorevole con altri cantautori come De Gregori e Venditti. Il giudizio complessivo è negativo, evidenziando una mancanza di forza espressiva e una retorica ritenuta superficiale. Scopri un punto di vista alternativo su De Andrè leggendo questa recensione!

 I Prodigy ritornano... E COME TORNANO!

 Se dopo anni tornano con un disco del genere significa che hanno ancora tanto da dire.

L'album 'The Day Is My Enemy' dei The Prodigy rappresenta un ritorno energico della band, con tracce potenti e collaborazioni interessanti. Non tutte le canzoni convincono appieno, ma pezzi come la title track, 'Wall Of Death' e 'Rok Weiler' spiccano per intensità e stile punk. Pur non raggiungendo la perfezione dei loro capolavori passati, il disco conferma che il gruppo ha ancora molto da dire. Scopri l'energia travolgente di The Prodigy con questo nuovo album!

 Una Botta Stooges in 3d, versione post Smile.

 Transistor da fumare come una boccata di una virtuale realtà.

La recensione descrive l'album di Gnod come un'esplosione sonora energica e coinvolgente, con contaminazioni di jazz tribale, techno e psichedelia. L'opera viene percepita come una sfida musicale che invita a ballare e a lasciarsi trasportare da ritmi intricati e messaggi programmatici. Nonostante la complessità, trasmette un senso di potenza e libertà creativa. Scopri l'energia unica di Gnod e lasciati trascinare dal ritmo!

 Affermare che sia semplicemente musica Elettronica sarebbe troppo riduttivo, significa tutto e significa niente.

 Le lacrime scorrono come fiumi. Spiazzato di fronte alla fragilità dell'essere umano.

La recensione celebra 'Everything Is Wrong' di Moby come un disco poliedrico e profondo, che trascende il genere elettronico. Attraverso un itinerario narrativo, vengono evidenziati brani chiave che spaziano dall'ambient all'electro-punk, passando per atmosfere malinconiche e riflessive. Un viaggio sonoro che mette a nudo la fragilità umana con intensità e poesia. Ascolta 'Everything Is Wrong' e lasciati trasportare da un viaggio musicale indimenticabile.

 un remix supersonico che modifica significativamente l’originale, estremizzando l’uso della distorsione e dei noise aggiunti

 l’obelisco del singolo è la sconosciuta e sottovalutata 'Weather Experience' con i suoi 8 minuti: dinamica fin da subito ma non eccessivamente

La recensione celebra il remix 'Wind It Up (Rewound)' di The Prodigy, che rielabora in modo audace l'originale con distorsioni e noise mantenendo il riff di pianoforte energico. Evidenzia anche i brani meno conosciuti come 'We Are The Ruffest' e 'Weather Experience', sottolineando la loro originalità e la potente atmosfera trance. L'opera è descritta come un'esplosione di energia e divertimento, ideale per gli amanti della musica rave e dance degli anni '90. Ascolta ora 'Wind It Up (Rewound)' e lasciati travolgere dall'energia unica di The Prodigy!

 "Sfido chiunque a restare fermo immobile."

 "Andrebbero ascoltati di più i singoli, vista la quasi costante presenza di gemme non indifferenti."

La recensione celebra "Voodoo People" dei The Prodigy, traccia iconica del 1994 caratterizzata da un mix di Big Beat, Rave e Jungle. Il brano è apprezzato per il suo ritmo coinvolgente e i campionamenti originali, e ha ispirato remix e reinterpretazioni di artisti famosi come Chemical Brothers e Pendulum. Il disco contiene anche una traccia Acid Goa Trance, rivelata come una gemma nascosta. Una lettura consigliata per chi ama la musica elettronica degli anni '90. Ascolta ora 'Voodoo People' e lasciati travolgere dall’energia dei Prodigy!

 "Born in the Echoes è il disco più drogato dei Chemical Brothers."

 "Sono ancora fratelli e compagnoni, e suonano ancora musica per tossicodipendenti e sballomani assortiti."

Born in the Echoes segna un ritorno ai suoni pesanti e psichedelici tipici dei Chemical Brothers, con un mix di elettronica e rock che si distacca dalla loro produzione precedente. L'album propone sperimentazioni imprevedibili e jammate, ma non sempre convincenti. L'ascolto richiede attenzione, idealmente in uno stato rilassato, per apprezzarne l'impatto. Nonostante qualche imperfezione, i fratelli elettronici confermano la loro identità e capacità di sorprendere. Ascolta Born in the Echoes e scopri il lato più psichedelico dei Chemical Brothers!

 Un vomito buono, come quello degli alieni in "Bad Taste".

 Questi pazzi sono riusciti a stendermi in modo quasi irreversibile.

La recensione celebra l'EP del 1998 degli Agoraphobic Nosebleed come un pezzo di grindcore feroce e innovativo. L'edizione del 2006 introduce remix sorprendenti di artisti di rilievo come Vidna Obmana e Merzbow, ampliando potenzialmente l'esperienza sonora. L'autore si lascia coinvolgere dall'estrema violenza sonora, riconoscendone la sfida e il fascino non convenzionale. Scopri il caos sonoro degli Agoraphobic Nosebleed, una sfida per gli amanti del grindcore!