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 Coffin of the Corrupted Dead è un pugno nello stomaco dato con classe.

 Qui sopravvive l’adrenalina, la spontaneità della forma canzone e il feeling ancestrale.

Podridão, band brasiliana, riafferma la vitalità del death metal più ruvido con 'Coffin of the Corrupted Dead'. Sound grezzo e impatto diretto sono il punto di forza di un album che omaggia la vecchia scuola senza perdere fresco entusiasmo. Lavoro consigliato ai cultori del genere. Scopri la furia di Podridão: ascolta 'Coffin of the Corrupted Dead' ora!

 37 minuti catartici e ottenebranti.

 ION è il disco che nessuno avrebbe mai voluto concepire e per questo suona dannatamente Portal.

ION dei Portal è una prosecuzione feroce e originale dell'universo sonoro creato con Swarth. L'album, ricco di blast beat e riff maligni, immerge l'ascoltatore in un rito sonoro feroce e claustrofobico. Le tracce si susseguono come incubi violenti e coinvolgenti, caratterizzati da una brutalità unica. Un disco di death metal oscura e sacrilega che conferma la band australiana come pioniera del genere. Scopri ora l'abisso sonoro di Portal con ION, un capolavoro oscuro!

 Il pezzo d’apertura 'Zombie Inferno' è da manuale del Death Metal con un growl sempre minaccioso.

 'Carved! Carved! You Are Carved!' è un ritornello che ti fa picchiare la testa contro un muro.

I Bloodbath tornano con 'Survival Of The Sickest', un album death metal coinvolgente e potente, caratterizzato da riff thrash, growl aggressivo e assoli melodici. Ogni traccia spicca per energia e tecnica, con una produzione chiara che valorizza ogni strumento. L'album unisce velocità e atmosfera cupa, offrendo un'esperienza sonora irresistibile per i fan del metal estremo. Ascolta subito Survival Of The Sickest e lasciati travolgere dalla potenza dei Bloodbath!

 The Dying Truth pugnala, deprime, ogni volta che ti riprendi arriva un fottuto colpo di snare che ti ricaccia al tappeto.

 The Dying Truth non è un album qualunque, da sottofondo: è death metal bestiale, crudele, musica estrema che non cerca compromessi.

The Dying Truth dei Cianide emerge come un album death metal brutale e senza compromessi, capace di entrare dentro e non lasciare. Con atmosfere cupe e riff pieni di veleno, l'opera colpisce per intensità e oscurità. Canzoni come Scourging at the Pillar e Funeral sono i momenti più vividi di questo viaggio angosciante e senza luce. Un album che si distingue nel panorama estremo, destinato agli amanti del genere più autentico e crudele. Scopri l’oscurità di The Dying Truth, il capolavoro death metal di Cianide!

 Una certa aura maledetta si sprigioni dai solchi dell'opera.

 Fa un certo effetto riascoltare un lp edito nel lontano 1970, dotato di un sottile fascino e di una certa importanza storica.

La recensione racconta un approccio personale all'album d'esordio dei Black Sabbath, accettando un ascolto dopo un iniziale pregiudizio. Anche se non definito un capolavoro assoluto, il disco viene apprezzato per il suo fascino oscuro e l'importanza storica nel panorama hard rock e metal. L'attenzione si concentra soprattutto sui riff di Tony Iommi e sull'atmosfera creata da Ozzy Osbourne. L'autore riconosce l'impatto emotivo dell'opera più che un'analisi tecnica. Scopri il fascino oscuro del debutto dei Black Sabbath, un classico imperdibile del rock e metal.

 Il suono è duro, ma spesso fluido e arioso, ben amalgamato tra una solida base alla Death post “Human” e incursioni fusion degne dei Cynic d’annata.

 La pecca che si presenta è il troppo manierismo e la mancanza di quel guizzo di genialità o di innovazione, oppure semplicemente l’assenza di pezzi dal tiro irresistibile.

La recensione di The Enduring Spirit dei Tomb Mold evidenzia un album di death metal tecnico, ben suonato e fluido, con influenze provenienti dai Cynic e dalla scena post-human. Nonostante l'esecuzione solida, manca un vero guizzo d'innovazione o pezzi memorabili. I Tomb Mold si posizionano come una realtà valida ma non rivoluzionaria nel panorama metal odierno. Ascolta The Enduring Spirit per scoprire il death metal tecnico e raffinato dei Tomb Mold.

 Perché ascoltando il lavoro ne esce fuori un disprezzo labirintico deturpante.

 La disunione, i tempi di scansione troppo latenti, fanno sentire la mano della produzione che probabilmente è mirabile nel creare lunghi moduli sonori diversi.

Foreverglade dei Worm è un album che fonde black e doom metal con accenti heavy e atmosfere funeree. L’ascolto si presenta pesante, oscuro e disturbante, con riff affilati e voci graffianti che creano un effetto labirintico. Nonostante la produzione crei lunghe strutture diverse, l’album risulta disomogeneo ma affascinante, perfetto per chi apprezza sonorità macabre e impegnative. Il lavoro strumentale, soprattutto chitarra e batteria, emerge come punto di forza insieme alla copertina psichedelica. Ascolta Foreverglade per un viaggio oscuro e unico nel metal estremamente atmosferico.

 Produzione troppo precisa, 'pulita' nonostante le sonorità... per me non va bene.

 Solo il brano d'apertura Barely Alive mi è rimasto impresso nella mente: tre minuti arrembanti, suonati ad una velocità spaventosa.

La recensione analizza Dying of Everything, l'undicesimo album degli Obituary, sottolineando la tecnica impeccabile ma la mancanza di energia e novità. L'autore apprezza solo il brano d'apertura e la copertina, trovando per il resto l'album prevedibile e poco coinvolgente. Nonostante questo, il legame affettivo con la band porta a una sufficienza risicata. Scopri se Dying of Everything degli Obituary fa per te con la nostra recensione!

 Un genio della Musica estrema; il genio assoluto del Death Metal.

 La perfezione, la quadratura del cerchio.

La recensione è un sentito omaggio a Chuck Schuldiner, genio del Death Metal, con un focus sull’album Human, considerato un vertice dell’estremismo musicale e del tecnicismo assoluto. Viene ricordato il tour mondiale del 1991 con una line-up d’eccezione e la qualità altalenante delle registrazioni live, che non scalfiscono però la potenza e unicità dell'esecuzione. Un documento sonoro indispensabile per gli appassionati del genere. Scopri l'intensità del Death Metal con l'album Human e onora il mito Chuck Schuldiner.

 Papangu fortunatamente non sono progressive metal, ma un rock progressivo magmatico.

 Sabem por que? Porque Papangu é foda!

La recensione analizza l'album Holoceno di Papangu, sottolineando la distinzione dai cliché del progressive metal. Il gruppo brasiliano propone un rock progressivo energico, con influssi stoner, doom e sludge, caratterizzato da un flusso sonoro continuo e potente. Nonostante una produzione non eccellente, soprattutto considerando le limitate risorse, l'album sorprende per la sua forza e coerenza. La recensione esprime apprezzamento per l'approccio fresco e magmatico della band. Ascolta Holoceno per un’esperienza rock progressive unica e potente!

 Dove c'è death metal c'è casa, magari non per tutti, ma per Elfo Cattivone sì.

 La tensione non cala mai, c’è giusto un breve assolo melodico, non al fulmicotone in questa caso, ma per il resto l’assalto è totale, implacabile.

La recensione celebra Diabolical Summoning dei Sinister come un classico death metal old school, denso e potente nonostante la sua breve durata. Viene analizzato lo stile personale della band e il paragone con altri gruppi del genere. L'album è descritto come implacabile e carico di energia. Pur essendo un disco leggermente trascurato, è assolutamente consigliato agli appassionati del metal classico. Scopri subito la potenza old school di Diabolical Summoning dei Sinister!

 Un album death/grind in piena regola, costruito secondo gli stilemi classici del genere.

 Se volete passare una mezz'ora tonda di sano grind/death ignorante e da battaglia, questo disco saprà accontentarvi.

Being and Nothing segna un cambio di rotta per gli Extreme Noise Terror, che abbracciano sonorità death/grind più dure e grognanti. L'album è veloce, aggressivo e diretto con alcune variazioni sporadiche nel ritmo. Sebbene la produzione sia buona e i riff validi, la ripetitività può risultare un limite per alcuni ascoltatori. Consigliato agli appassionati del genere in cerca di puro impatto sonoro. Scopri ora Being and Nothing per un assalto sonoro senza compromessi!

 Una velocità esecutiva con pochi paragoni.

 Come ricevere lo stesso pugno centinaia di volta nel ristretto giro di una manciata di secondi!

La recensione esprime entusiasmo per Archspire e il loro album 'Relentless Mutation', sottolineando la velocità tecnica e la complessità esecutiva. La voce di Oli Peters sorprende per aggressività e rapidità, mentre l'intero lavoro viene definito diabolico e altamente innovativo nel panorama Technical Death Metal. Un disco che si distingue anche per i momenti più quieti che non interrompono la tensione generale. Ascolta subito Archspire e lasciati travolgere dalla loro rivoluzione tecnica!

 Disco che venderà a palate ne sono convinto. Ma per me i Carcass sono, anzi sono stati, ben altro.

 Sono rimasti Jeff Walker e Bill Steer; navigati cinquantenni che vogliono ancora stupire, senza riuscirci per quanto mi riguarda.

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo sul nuovo album dei Carcass, Torn Arteries. L'autore, fan storico della band, critica la produzione troppo pulita, una copertina poco significativa e brani giudicati noiosi e banali. Pur avendo ascoltato solo cinque tracce, ritiene il disco distante dalla violenza e originalità del passato della band. Scopri cosa ne pensa un fan storico dei Carcass e ascolta Torn Arteries con giudizio critico.

 Immaginate come se un'enorme zanzara spazial-preistorica vi si posasse sul deltoide e pungendovi vi succhiasse via l'anima.

 Non si tratta più di sparare urla in sumero per farci sapere quanto ti stanno a cuore gli Anunnaki, ma proprio di tributare il caos.

La recensione celebra l'album Sulfuric Disintegration degli Of Feather and Bone come un viaggio lisergico di distorsioni claustrofobiche e atmosfere oppressive. Viene evidenziata l'influenza dei Morbid Angel e Portal, con un sound che evoca caos cosmico e oppressione. L'album viene descritto come un tributare musicale all'entropia e all'annichilazione, con sonorità aggressive e ritualistiche. Scopri l'oscurità lisergica di Sulfuric Disintegration, ascolta ora!

 Clangori infernali, assalto e tempesta, una tachicardia sconquassa l’anima.

 Sinfonie dell’inferno come miele per il cuore strangolato da tentacoli di spine.

La recensione descrive Vivus! di Death come un'esperienza sonora intensa e travolgente, capace di trasmettere dolore e bellezza attraverso una musica feroce. L'album live è celebrato per la sua profondità emotiva e la capacità di esorcizzare le sensazioni più dure della vita quotidiana con un assalto sonoro massimalista. È un'opera che sia consola sia tempra chi la ascolta, trasformando il dolore in forza artistica. Scopri l'intensità travolgente di Vivus! e vivi l'arte estrema di Death.

 I Necrolust ci hanno forse abituati a sonorità spesso sporche e taglienti, in questo EP invece trovo dei suoni più compatti e cupi.

 Redemption è una canzone molto cattiva, mi ricorda un pò i vecchi Sodom e il Thrash Metal di vecchia fattura.

L'EP 'Abraxas' dei Necrolust presenta due tracce veloci e potenti che si distinguono per sonorità più compatte e cupe rispetto al passato. I testi esplorano tematiche misantropiche, esoteriche e occulte, accompagnati da riff aggressivi che richiamano il metal anni '90. Richiamando band come Deicide e Mayhem, questo lavoro è dedicato ai fan del metal estremo. La qualità della registrazione potrebbe essere migliorata, ma l'EP mantiene un fascino cult. Scopri l'intensità dark di Necrolust con l'EP Abraxas, un must per gli amanti del metal estremo!

 Formulas è un macigno, un treno sferragliante sparato a mille all’ora.

 Le canzoni si elevano a vere e proprie preghiere, che spalancano le porte verso mondi altri.

Formulas Fatal to the Flesh è il quarto album dei Morbid Angel, caratterizzato dall'ingresso di Steve Tucker alla voce e basso. L'album mostra una sonorità più aggressiva e lo-fi rispetto ai precedenti, con influenze mitologiche e liriche in sumero che lo rendono unico. Pur non raggiungendo la storicità di Altars of Madness, è un disco apprezzato e rivalutato nel tempo per la sua personalità e complessità. Scopri la potenza e l'oscurità di Formulas Fatal to the Flesh, un capolavoro death metal da riscoprire!

 Inferno è un disco cupo e grezzo, martellante dall'inizio alla fine dell'ascolto.

 Il trio, formato da veri occultisti, opta per temi quali la morte e il disprezzo per i costumi attuali della società.

Necrolust ritorna con Inferno, un album black metal underground dal sound grezzo e potente, caratterizzato da riff aggressivi e testi oscuri. La qualità di registrazione è volutamente sporca, evocando atmosfere grim. Il disco si differenzia per la violenza esecutiva e il cambiamento tematico verso la morte e il disprezzo sociale. Consigliato soprattutto ai fan del black raw e ai cultori del genere estremo underground. Scopri le sonorità raw di Necrolust e immergiti nell'oscurità di Inferno.

 Dopo qualche ascolto di troppo, il tutto si fonde in una avvincente opera di bestemmia, sangue e allusioni sessuali esplicite.

 Francamente, non ascoltare questo CD sarebbe una bestemmia a un livello peggiore di quello che la band potrebbe mai sperare di ottenere.

Gli Archgoat tornano con 'The Apocalyptic Triumphator', il loro terzo album in studio che rappresenta il culmine della loro carriera. Diviso in due parti tematiche di magia nera e bianca, l'album è potente e coeso, con sonorità estreme e coinvolgenti. La critica lo considera la consacrazione definitiva della band finlandese, esaltando la loro musica sacrilega e intensa. Un lavoro imprescindibile per gli amanti del black metal più feroce. Ascolta ora 'The Apocalyptic Triumphator' e immergiti nell'oscurità sonora degli Archgoat.