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 Dude Incredible è precisione matematica, 9 composizioni gelide, perfettamente costruite da un trio che con gli anni ha raffinato uno stile fatto di stop and go, ritmi sincopati, beat storti e suoni distruttivi.

 Un trio di stronzi in grado di crocifiggere almeno il 90% delle attuali band.

Dopo sette anni di attesa, Shellac con Dude Incredible presenta un'esperienza musicale precisa e potente. Il trio di Steve Albini offre nove tracce costruite con ritmi sincopati, stop and go, e un suono sporco e intenso. L'album consolida uno stile affilato e coerente senza novità ma con una forza ineguagliata, consigliato agli amanti del punk e della musica alternativa. Ascolta Dude Incredible ora e scopri la potenza degli Shellac!

 "I'll Take Care of You è stata in maniera maggiore rispetto agli altri cd la nostra colonna sonora per quasi ogni massaggio quotidiano nel quale abbiamo discusso di tutto."

 "Ogni traccia è una stazione di un calvario che vi auguro di non dover mai provare."

La recensione descrive come l'album 'I'll Take Care of You' di Mark Lanegan sia diventato una colonna sonora essenziale per un difficile percorso di malattia e perdita familiare. Attraverso una narrazione personale e intensa, l'autore racconta la cura e l'amore verso un padre malato, con la musica di Lanegan che accompagna momenti di dolore e conforto. Un album che trasmette un lamento dolce e struggente, perfetto per chi affronta prove simili. Ascolta 'I'll Take Care of You' e scopri la forza della musica nel dolore.

 Sadistik è IL rapper: flow micidiale, tecnica spropositata e testi profondissimi.

 Mille aspettative e poi tutto crolla. Tutto va in vacca e non ci puoi fare niente.

La recensione evidenzia il grande talento lirico e tecnico di Sadistik in "Ultraviolet", ma critica le produzioni musicali spesso scialbe e un sound che a lungo andare risulta monotono. L'album, nonostante alcune tracce di spessore e collaborazioni importanti come quella con Eyedea, non riesce a mantenere le alte aspettative generate da precedenti lavori. Un disco compatto ma non un capolavoro, che rispecchia le difficoltà e contraddizioni personali dell'artista. Ascolta Ultraviolet e scopri il mondo emotivo di Sadistik.

 "Gal Costa è fra le cose più importanti che siano successe alla Musica Brasiliana di oggi."

 "'Meu Nome É Gal' riassume alla perfezione... il percorso stilistico del Tropicalismo... è una Furia dalla chioma scura, capace di sedurre ma anche di turbare."

L'album 'Gal' di Gal Costa è un punto di svolta nel Tropicalismo brasiliano, unendo bossa nova e psichedelia in un'esplosione sonora che riflette un periodo di repressione politica. Gal si trasforma in una voce femminile di rivendicazione identitaria e culturale, sostenuta da arrangiamenti geniali e influenze dei grandi artisti dell'epoca. L'album è un manifesto musicale e sociale, ancora oggi di grande impatto e innovazione. Ascolta ora 'Gal' e scopri il cuore pulsante del Tropicalismo brasiliano.

 Questa band è mia, le poche regole le detto solo io, e siccome mi sono stufato del metallo nero... ho voglia di sdraiarmi in un bel bosco, fumare un po’ di erba cazzeggiando con gli amici e boh, fare quel che mi viene di fare.

 Solo questo brano basterebbe a zittire tutti gli scettici convinti che la musica, per emozionare, debba essere per forza di cose originale.

Melting Sun segna una svolta definitiva per Lantlôs, guidata da Markus Siegenhort, che abbandona il metal estremo per un sound più melodico e stratificato. L'album combina elementi di post-black, post-metal e shoegaze, risultando in un'opera ricca di dettagli e atmosfera. Brani come 'Melting Sun I: Azure Chimes' e 'Melting Sun VI: Golden Mind' sono lodati per la loro capacità di emozionare e trasportare l'ascoltatore. La recensione evidenzia la maturità artistica e la coerenza stilistica, proponendo Melting Sun come un capolavoro del genere. Ascolta Melting Sun e immergiti nel viaggio sonoro unico di Lantlôs.

 Bob Mould getta definitivamente la maschera, ed altro che hardcore, altro che punk, qui c'è solo la voglia fremente di comporre canzoni e melodie destinate a durare.

 Beauty & Ruin pone un solo interrogativo, quello della scelta di campo. Voi da che parte state?

Beauty & Ruin di Bob Mould è un album dinamico e coinvolgente che supera il precedente Silver Age. Con passione e autenticità, Mould rifiuta le nostalgie, realizzando un rock puro e moderno. Le canzoni sprigionano energia e melodie destinate a durare, firmando un disco straordinario e sincero. Ascolta Beauty & Ruin e scopri il rock autentico di Bob Mould!

 Two è un parto sofferto tredici anni, un'impresa, ma la coesione in perfetta euritmia delle travagliatissime quattro parti in causa qui funziona come raramente.

 Two indica una nuova via, un disco scheletrico, diretto, pochissimo condito, ostinatamente alternativo e radicale.

Owls - Two è un album complesso e originale, frutto di un lavoro indipendente e creativo di quattro musicisti eccentrici. L'opera spazia tra emo, math rock e post-hardcore, offrendo un songwriting emotivo, cinico e orecchiabile. Il disco, dopo tredici anni di gestazione, mostra coesione e innovazione, proponendo un suono radicale che rompe con le aspettative dei generi affini. Ascolta Owls - Two e scopri un album indie emotivo e sperimentale senza compromessi.

 Il vostro Elfo Cattivone vi dedica una recensione, che in realtà non è una recensione, ma in fondo a ben pensarci è una recensione.

 Poveri sciocchi, non vi resta che tornarvene tristemente in home page oppure insultare il bellissimo recensore negli appositi commenti.

La recensione celebra con ironia il ritorno dei Sonata Arctica e il loro album 'Pariah's Child', mettendo in luce il gusto per il power metal e le poesie profonde di Tony Kakko. L'autore invita il lettore a scoprire quanto è affiatato con la band attraverso un percorso interattivo e divertente. Non mancano spunti critici ma sempre con leggerezza e simpatia. Ascolta Pariah's Child e scopri se la magia dei Sonata Arctica ti conquista!

 "È il suono del mio silenzio, del buio di questa sera dove neanche le zanzare mi fanno compagnia."

 "La polvere non ha affossato la mia voglia di riscoprire certe piccole emozioni."

La recensione esplora l'ascolto intimo e personale dell'album Hisser di Howe Gelb, evidenziandone la natura folk e blues in una chiave molto introspettiva. L'autore si confronta con il silenzio e la solitudine attraverso suoni essenziali e crudi, riconoscendo una musica dalla produzione semplice ma profondamente emotiva. Pur non essendo immediatamente accessibile, l'album diventa una colonna sonora delle emozioni notturne e del vuoto personale. Ascolta Hisser per un viaggio musicale intimo e riflessivo.

 J è un ragazzone mai cresciuto del tutto, l’amico nerd che si fa amare da tutti.

 Tra chitarra elettrica e folk acustico, Tied To A Star è quaranta minuti di rock semplice e onesto.

Tied To A Star segna il ritorno di J Mascis con un album delicato e autentico, dominato dall'acustica e da atmosfere nostalgiche. La critica sottolinea la capacità dell'artista di emozionare con semplicità e onestà, mantenendo vivo lo spirito rock anche in età matura. Le collaborazioni e i brani più intensi confermano la grandezza di Mascis, qui più riflessivo e personale che mai. Scopri ora Tied To A Star, l'album che emoziona tra rock e nostalgia.

 Robert Christgau non ne ha capito un cazzo. Questo album è semplicemente una bombarda, come doveva essere.

 Vuoi mettere la soddisfazione di vedere gli amici che si guardano negli occhi scaturiti mentre pompi nei loro timpani malaticci 'Get on the Snake'? Hungry and mean!!!

Louder Than Love è un album fondamentale per Soundgarden, che segna il passaggio da un sound ruvido a una maggiore dimensione melodica. La recensione celebra la potenza e l'energia del disco, sottolineando la crescita del gruppo e la qualità delle performance. L'autore esprime pieno entusiasmo anche contro critiche esterne e valorizza ogni componente della band. Un ritratto appassionato che riconosce l'album come capolavoro e pietra miliare del grunge. Scopri il potere rivoluzionario di Louder Than Love e immergiti nel vero grunge di Soundgarden!

 La rivincita dei depravati sugli impegnati e gli intellettuali depressi, delle quindicenni nude sui ventenni vestiti di nero.

 See Jungle! è una scarica di spensieratezza, colore e primitiva vitalità che ha pochi eguali nella sua epoca.

Questa recensione esalta l’album "See Jungle! See Jungle! Go Join Your Gang Yeah! City All Over, Go Ape Crazy" dei Bow Wow Wow, un progetto peculiare di Malcolm McLaren. L’energia tribale e l’irriverenza di una band che fonde new wave, punk e ritmi africani emergono come tratti distintivi. Malgrado l’ambiguità e le controversie attorno alla band, il disco è un’esplosione di vitalità e spensieratezza, capace di divertire e provocare con un sound unico e coinvolgente. Ascolta ora l’energia primitiva di Bow Wow Wow e immergiti nella giungla sonora degli anni ’80!

 Un Album TERRIFICANTE nel senso più alto del termine.

 Un’ossessiva cappa di negatività totale.

Lydia Lunch con '13.13' propone un album inquietante e disturbante, un viaggio nichilista nel buio della no wave anni '80. Tra atmosfere disumane e suoni deformi, l'artista esprime un dolore totale e una crudele indifferenza difficile da dimenticare. Un disco che provoca nausea, soffocamento e sofferenza, ma che rappresenta un capolavoro oscuro e autentico. Ascolta '13.13' di Lydia Lunch e lasciati trasportare nell'abisso sonoro della no wave.

 Un album che tira fuori quelle emozioni che ci fanno sentire vivi e potenti.

 Ogni brano potrebbe essere il capitolo di un romanzo, protagonista il trentenne Aaron West, mai uscito del tutto dall'adolescenza ma con momenti di disperazione e riscatto.

L'album d'esordio di Aaron West And The Roaring Twenties si distingue per la sua intensa carica emotiva e l'abilità narrativa. Dan Campbell, noto frontman dei The Wonder Years, dà vita a un personaggio fittizio, Aaron West, che racconta storie di dolore, speranza e riscatto attraverso un mix di folk, punk e sonorità acustiche. Un disco autentico, capace di coinvolgere profondamente l'ascoltatore con testi sentiti e atmosfere varie. Un must per chi cerca musica vera senza fronzoli tecnici. Ascolta ora l'album di Aaron West per un viaggio emozionale unico.

 Metal Machine Music rappresenta il test di Rorschach della musica moderna: ognuno ci vede quello che ci vuole vedere.

 Adoro quest'album e lo ascolto con la stessa attenzione che riservo al Wozzeck di Berg.

Metal Machine Music di Lou Reed è un album provocatorio e pionieristico del 1975 che ha sfidato i limiti della musica tradizionale con 64 minuti di rumore estremo. Considerato da alcuni uno scherzo feroce contro la sua etichetta, rimane un'opera d'arte sonora di grande valore e influenza nella musica sperimentale e nel punk. La recensione sottolinea la complessità artistica e il coraggio di Reed nel creare un lavoro incomparabile e ancora oggi discusso e amato. Ascolta Metal Machine Music e scopri un classico estremo della musica sperimentale.

 Affinché gli uomini per male abbiano in mano le sorti del pianeta è sufficiente che gli uomini per bene rimangano a guardare.

 Örebro è una certezza. E se per te Örebro non vuol dire nulla è il caso che molli il tuo revival anni 90 fatto di Seattle.

La recensione di Step Inside dei Troubled Horse è un mix di ironia e passione per il rock autentico. Il disco viene lodato per la sua energia e radici profonde nella scena di Örebro, con un richiamo ai grandi del prog e del rock revival anni ’90. L’autore invita a riscoprire la forza immediata e genuina della musica del gruppo, criticando la tendenza contemporanea ad ascoltare musica più debole e banale. Scopri l’energia autentica di Troubled Horse e lascia che Step Inside ti conquisti!

 Disco cazzutissimo. Pur in rotazione da soli dieci giorni, lo annovero già tra le cose migliori del 2014.

 Nessuna ballad, nessuna indulgenza agli squarci lirici, soltanto qualche residua concessione alle venature più americane del genere.

Once More Round The Sun segna il ritorno di Mastodon alle radici prog-metal con riff potenti e ritmi serrati, distanziandosi dalle divagazioni dell’album precedente. Il disco è compatto, senza ballad o concessioni eclettiche, e mostra una coerenza sonora apprezzata dai fan più puristi. Sebbene il singolo High Road sia considerato il meno riuscito, l’album nel complesso si posiziona tra i migliori del 2014. La copertina, colorata e fumettistica, si discosta dalle simbologie passate ma riflette il magma sonoro del disco. Scopri l’energia di Mastodon con Once More Round The Sun, un must per gli amanti del prog-metal!

 "La splendida 'Jaime Bravo' è probabilmente la più bella chiusura di un album che i Pixies abbiano mai partorito."

 "Ascoltatevi questi nuovi Folletti, senza troppe paranoie nella testa; [...] qualsiasi possa essere la vostra opinione, ne varrà comunque la pena."

La recensione celebra 'Indie Cindy' dei Pixies come un album energico e vario, con brani che spaziano dal ferocemente rock al pop più cristallino. Viene evidenziato un songwriting ancora eccellente e una creatività mantenuta nel tempo. L'autore consiglia di ascoltare l'album senza pregiudizi, riconoscendo la qualità e il valore nostalgico della band nell’alternative rock. Un disco definito dall'autore come il miglior lavoro dell'anno. Ascolta subito Indie Cindy e scopri il nuovo capitolo dei Pixies!

 "25 or 6 to 4... due minuti di epocale qualità, grinta, fluidità ed istinto."

 Jimi Hendrix a Terry Kath: "Tu lo sai che sei più bravo di me, vero?"

Chicago II, pubblicato nel 1970, conferma la varietà e l'originalità del gruppo con brani che spaziano dal rock progressivo al jazz e all'hard rock. Il disco doppio presenta capolavori come "25 or 6 to 4", con assoli spettacolari e arrangiamenti sofisticati. La presenza di diverse suite musicali e il confronto tra i membri compositori rendono l'album un'opera ricca e variegata, destinata a sorprendere anche i fan più superficiali della band. Esplora il capolavoro variegato dei Chicago e lasciati sorprendere dalla loro maestria musicale!

 "Un tour di force di immane ma controllata potenza."

 "La voce di Scott Riegel è un growl primitivo bestiale, capace di accentuare un alone di nera malvagità."

La recensione di 'In Mourning', l'ultimo album dei Brutality del 1996, descrive un lavoro potente e tecnicamente valido che mantiene vivo lo spirito del death metal anni '90. Nonostante problemi interni e vendite modeste, il disco si distingue per l'abilità del batterista Jim Coker e la combinazione di riff heavy-doom e accelerazioni brutali. L'album è un tour de force senza pause, capace di evocare atmosfere oscure e opprimenti. Sebbene non raggiunga i picchi del capolavoro precedente, resta un ascolto imprescindibile per gli appassionati del genere. Scopri l'ultima potente prova dei Brutality nel death metal anni '90!