Credo che Ian Lowery sia stato una cazzo di leggenda. Una leggenda underground.

 Che gran disco! Ma chi sono ‘sti King Blank?

La recensione celebra l'album 'The Real Dirt' di King Blank come un capolavoro post-punk dell'underground, guidato dal talento di Ian Lowery. Viene descritta la scoperta personale dell'autore, l'atmosfera musicale delle tracce e le influenze artistiche dietro la produzione. L'album viene apprezzato per la sua originalità e intensità emotiva, definito un gioiello dimenticato che merita attenzione. Scopri ora 'The Real Dirt' di King Blank e immergiti nell'underground di Ian Lowery!

 I dieci brani fanno viaggiare l’ascoltatore attraverso una dimensione fatta di emozioni forti.

 Per gli amanti di Chester Bennington è il privilegio di poter salire a bordo di un treno già passato, con la consapevolezza che può esistere davvero un tempo infinito.

The Phoenix è il quarto album dei Grey Daze, band giovanile di Chester Bennington, che rielabora e celebra il passato con sonorità graffianti e un forte impatto emotivo. Il disco, voluto dalla famiglia Bennington, mescola nu metal, rock alternativo e grunge, accompagnato da collaborazioni di rilievo. L'album è un intenso tributo che unisce dolore, gratitudine e rabbia, riscoprendo un tesoro musicale spesso dimenticato. Un lavoro che non apre nuovi orizzonti, ma riafferma la memoria e il valore artistico di Chester. Ascolta The Phoenix e scopri il lascito musicale di Chester Bennington.

 Ardore: è la prima parola che mi viene in mente ascoltando il primo lavoro in studio dei Van Halen.

 Il suono della distorsione arriva potente e affilato come un rasoio, ... sembra di essere travolti da un’infinità di stelle cadenti.

Il primo album dei Van Halen è un'esplosione di ardore e passione, con testi vibranti e una prestazione strumentale e vocale impeccabile. Eddie Van Halen stupisce con tecniche innovative di chitarra, mentre la sezione ritmica crea una base solida e potente. Brani come "Eruption" diventano momenti iconici, capaci di trasportare l'ascoltatore in un viaggio sonoro carico di energia e virtuosismo. Scopri il debutto che ha rivoluzionato il rock con i Van Halen!

 Marcel the shell mi ha ricordato cosa il cinema sia: l'incursione della fantasia nella vita reale.

 È stato come entrare in un'altra dimensione, e quando le luci si sono riaccese... era tutto finito.

Marcel the Shell, opera prima di Dean Fleischer Camp, è un film d'animazione in stop motion che racconta la storia di una piccola conchiglia in un mondo parallelo. Il film usa un mockumentary coinvolgente per esplorare temi come la comunità, la solitudine e il cambiamento. La cura nella realizzazione tecnica e la profonda caratterizzazione dei personaggi rendono il film emozionante e unico. Un film capace di riportare la magia del cinema e coinvolgere lo spettatore in una nuova dimensione. Guarda Marcel the Shell e lasciati coinvolgere dalla sua magia unica.

 Icy Steel è heavy metal compatto, cadenzato sontuoso e solenne.

 È il primigenio vagito del metallo eroico e glaciale.

L'album d'esordio degli Icy Steel è un heavy metal solenne e malinconico, che richiama l'epicità di Bathory. La musica è cadenzata e cresce con ogni ascolto, offrendo un songwriting unico. Un disco compatto e omogeneo che esprime un'eroicità nordica attraverso sonorità midtempo. Una gemma italiana con una produzione di alto livello. Ascolta subito Icy Steel e immergiti nell'epicità del metal italiano!

 "Una sguaiata imitazione di Gianna Nannini caratterizzata da accordi rockblues strasentiti e un testo demenziale ai limiti del nonsense."

 "Maria Grazia Impero sfoggia un repertorio di salti e calci rotanti degni di un personaggio di Street Fighter II, regalando uno dei momenti più ridicoli della storia della Rai."

La recensione ripercorre la partecipazione della sarda Maria Grazia Impero al Festival di Sanremo 1993 con il brano rock 'Tu con la mia amica'. Un'esibizione fuori contesto, caratterizzata da un testo assurdo e una performance imbarazzante, divenuta cult nel panorama trash italiano. La critica sottolinea la difficoltà dell'artista e le dinamiche discutibili dello show business dell'epoca, facendo di questa esperienza un episodio indimenticabile ma fallimentare. Scopri la storia cult di Maria Grazia Impero a Sanremo e lasciati sorprendere dal rock trash italiano!

 Lattuada si allontana da qualsiasi filone o corrente precedente per iniziare a seguire una sua poetica di base.

 Il film scorre veloce nei suoi colpi di scena, peccato solo per i dialoghi, che sono doppiati in una maniera dove salta agli occhi un labiale fuori sincrono.

Il film del 1947 di Alberto Lattuada, tratto dal romanzo di Gabriele D'Annunzio, mostra una regia precisa e uno stile personale che si evolverà nel tempo. Con la partecipazione di giovani promesse come Silvana Mangano e Gina Lollobrigida, la pellicola racconta una storia intensa ambientata tra Otto e Novecento. Nonostante qualche imperfezione nel doppiaggio, il racconto è avvincente e coinvolgente, evidenziando il contrasto tra individuo senza scrupoli e società indifferente. Scopri il fascino del cinema classico italiano con questo capolavoro di Lattuada!

 Meno concept del primo, seppur la parvenza di una struttura narrativa ancora aleggi;

 Man On The Moon II è l'apoteosi della proposta di Cudi: il rap pulito e gutturale che si mescola a un cantato malinconico.

Man on the Moon II di Kid Cudi rappresenta una tappa chiave nell'evoluzione del rap verso forme più introspettive e musicalmente variegate. L'album fonde rap, rock alternativo e elettronica in una sintesi originale, pur soffrendo di una certa dispersione tematica. I drammi esistenziali e le dipendenze sono al centro del racconto sonoro, reso con grande cura produttiva. Un disco fondamentale per comprendere i futuri sviluppi del genere. Scopri l’universo sonoro di Kid Cudi e immergiti in Man on the Moon II!

 Già prima di mettere la puntina sul disco ho capito di essere di fronto ad un disco se non altro di stampo blues, un pò desertico e assolato, ed ovviamente l'ascolto non tradisce quasi nulla.

 Holiday For Hoss rimane quello che ho preferito, a mio parere il momento più alto del disco.

L'album 'That's Cool, That's Trash' dei Big Guitars from Texas è un viaggio strumentale nella musica blues, boogie e country tipica degli anni '60, con atmosfere desertiche e riff coinvolgenti. Pur non innovativo né molto noto, il disco regala momenti interessanti come il brano Holiday For Hoss e mostra la competenza dei musicisti, in particolare del batterista Mike Buck. Un progetto vintage e poco valorizzato che merita attenzione dagli appassionati del genere. Scopri l'atmosfera unica di questo album blues vintage meno conosciuto!

 "Se questa è l'ultima visione di Sanremo, poi la luna esploderà."

 "Sanremo ha anche cose buone a tratti... ma ne vale davvero la pena?"

La recensione offre un racconto ironico e disilluso del Festival di Sanremo 2023, evidenziando momenti di piacevole ascolto come alcune canzoni di Mengoni o Colapesce e Dimartino, ma soprattutto sottolinea numerose criticità dello show, dalla lunghezza eccessiva all'autoreferenzialità dei protagonisti, passando per le scelte di ospiti e la qualità altalenante della musica. Un bilancio tra aspetti positivi e molti difetti, espresso con tono pungente e sincero. Scopri la recensione completa e vivi con ironia il Sanremo 2023!

 Il film mi ha stimolato a considerare quanto il lavoro del direttore d'orchestra sia decisamente pesante.

 Una persona completamente dedita al lavoro può entrare in crisi se nella sfera privata fa del male al prossimo.

La recensione apprezza profondamente la performance di Cate Blanchett in 'Tar', film che esplora la vita complessa di una direttrice d'orchestra alla guida della Filarmonica di Berlino. Nonostante un inizio difficile e alcune lungaggini, il dramma mette in luce la fatica del potere e le conseguenze di scelte personali complicate. La protagonista affronta un declino emotivo e professionale, reso con intensità e realismo. Il film è un invito a riflettere sulla responsabilità morale dietro il successo. Scopri il potere e la fragilità dietro il podio guardando 'Tar' con Cate Blanchett.

 Nessuno sa la vera età di Amanda. È palese che siamo di fronte a un replicante (uno vero)...

 Più che a tarallucci e vino la questione è trans-lata in Blood & Honey.

La recensione analizza 'I Am a Photograph', album di debutto di Amanda Lear, come un'opera densa di mistero e provocazione androgina, simbolo degli anni '70. Tra riferimenti alla cultura popolare, sperimentazioni di genere e ricordi televisivi, emerge un ritratto ambiguo e affascinante dell'artista e del suo impatto culturale. Il testo si sofferma sull'effetto destabilizzante della sua immagine e musica, senza giudizi netti ma con intensa curiosità. Scopri il mondo enigmatico e trasgressivo di Amanda Lear con questo album cult.

 Il trittico iniziale basterebbe e avanzerebbe per la missione “fammi dimenticare un attimo tutto”.

 Il garage è l’unico “genere” che non deve avere novità … sarebbe una completa eresia.

La recensione celebra con passione 'Get Hooked!' dei The Maggots, un album garage rock dal 2001 che spicca per energia e autenticità. Il critico apprezza il sound grezzo e i ritornelli catchy, evidenziando il valore di un esordio spontaneo e vibrante. L'album è descritto come una piacevole fuga dalla realtà e un omaggio alla vitalità del rock di provincia. Nonostante la scarsa notorietà della band, il disco si rivela un ottimo esempio di musica garage con influenze stoner. Scopri l’energia garage di The Maggots con Get Hooked! e lasciati conquistare dal loro sound autentico.

 "Romanworld è un capolavoro perché è concepito per esserlo."

 "La musica house ha tanto a che fare con il Sabato sera, e il Sabato sera ha tanto a che fare con le dicotomie."

Romanworld di Romanthony è descritto come un capolavoro della musica house, capace di trasformare il sottofondo in arte piena di emozione. La recensione esalta il viaggio sonoro dell'ascoltatore, guidato attraverso ritmi, voci calde, elementi blues e soul. L'album è concepito come un'esperienza da vivere dall'inizio alla fine, ideale per le notti estive e le atmosfere di ballo. Una musica intensa che conquista anche chi la considerava solo sottofondo. Immergiti nell’universo house di Romanthony con Romanworld, ascoltalo ora!

 Un album senza tempo, da cui non si esce vivi.

 Gli assoli atonali sono come coltellate senza tregua, ci raggiungono e ci lasciano a terra morenti, in una pozza di sangue.

L'album 'Reign In Blood' di Slayer è un'esperienza sonora intensa e inquietante, che trascina l'ascoltatore in un mondo dominato dal male e dalla paura. La voce di Tom Araya e la tecnica dei chitarristi creano un'atmosfera carica di terrore e nervosismo. La batteria di Dave Lombardo sottolinea la violenza e la velocità complessiva. Un capolavoro thrash metal che lascia un'impronta indelebile. Ascolta 'Reign In Blood' e immergiti in un turbinio di pura potenza thrash metal!

 Al primo ascolto mi ha fatto davvero gridare al miracolo e sperare nel grande album.

 Che capolavoro avremmo avuto se in tutto l’album avessero osato in questa maniera?

La recensione riconosce nei Queensrÿche con Todd La Torre un rinnovato slancio dopo anni di risultati altalenanti. "Digital Noise Alliance" mantiene il classico sound hard'n'heavy della band, ma si distingue per alcune tracce innovative, in particolare "Tormentum" e la ballad "Forest". Pur non essendo un disco rivoluzionario, offre energia, qualche sorpresa prog e un'ottima produzione. La cover di "Rebel Yell" chiude l'album con un elemento inaspettato e vivace. Ascolta Digital Noise Alliance e riscopri l’energia dei Queensrÿche!

 I Fuzztones accantonano il Garage-punk e si mettono al servizio del Blues.

 La teatralità macabra e selvaggia di Hawkins, che portava un teschio soprannominato Henry.

La recensione celebra il breve EP live del 1985 che unisce lo stile teatrale e oscuro di Screamin' Jay Hawkins con l'energia garage dei Fuzztones. Registrato a New York durante un evento benefico, l'album mette in luce l'anima voodoo e blues del cantante con il supporto misurato della band. Il progetto si distingue per la forte carica emotiva e la perfetta fusione di generi. Le performance vocali e la scenografia macabra di Hawkins sono al centro dell'attenzione, rendendo l'ascolto un'esperienza ipnotica e unica. Ascolta ora questo live unico di Screamin' Jay Hawkins insieme ai Fuzztones e immergiti nel voodoo blues più autentico!

 Chromatic Nostalgia ha una potenza emotiva per me non indifferente.

 Ascoltare questo album è come guardare una vecchia foto.

La recensione evidenzia l'impatto emotivo potente dell'album Chromatic Nostalgia di Michael It'z, caratterizzato da atmosfere malinconiche e sound design raffinato. Il disco è un viaggio sonoro che evoca nostalgia e ricordi, consigliato agli amanti della musica sperimentale e ambient. Alcuni brani si distinguono per la loro originalità e intensità, mentre qualche arrangiamento poteva essere migliorato. Nel complesso, un album coraggioso e speciale. Ascolta Chromatic Nostalgia e lasciati trasportare dalle sue emozioni sonore.

 Non ce la faccio più a sopportare il peso della consapevolezza che questo album, e questo artista, non lo conosca nessuno.

 Los Relajos del Arriero contiene tutti i pezzi migliori dell’artista, un ventaglio di cattiveria e volgarità che mette quasi in imbarazzo nella sua potenza lirica.

La recensione celebra Octavio Mesa e il suo album Los Relajos Del Arriero, in cui la musica tradizionale colombiana si intreccia con testi volgari, satira sociale e una forte denuncia della condizione operaia. L'artista emerge come figura originale e autentica, purtroppo ancora poco conosciuta al di fuori del proprio contesto. L’album, raro e introvabile, offre un racconto diretto e crudele della vita e della lotta quotidiana in Antioquia, ricco di passione e forza espressiva. Ascolta Octavio Mesa e scopri la forza della vera musica popolare colombiana!

 Un progetto interessante dentro cui la parola diviene solo corpo narrante e mai (o quasi mai) veicolo di melodia.

 Credo che sia un disco da valutare ed ascoltare, come un lungo viaggio ad occhi chiusi.

Il silenzio delle vergini con 'La chiave di Berenice' propone un album di spoken words pochi melodici, accompagnato da un tappeto sonoro che unisce new wave, elettronica e post rock. Le nove tracce raccontano storie di persone comuni, senza eroi o anti eroi, offrendo un'esperienza d'ascolto simile a un viaggio ad occhi chiusi, da valutare attentamente. Scopri il viaggio sonoro de Il silenzio delle vergini, ascolta ora 'La chiave di Berenice'.