Dalis Car: The Waking Hour
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Disco scomodo nel duplice onere di scrivere la parola fine al cammino di due delle piu' importanti British-Bands degli '80. Lo fa nell'attimo del risveglio, dove i sogni si ammassano prima di svanire come polvere al vento. Rimangono immagini sfuocate di carovane Greco-Cipriote guidate da un gotico sciamano declamatore. MINDBLOWING.
Danny Wilson: Meet Danny Wilson
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Raccogliere l'eredita' di Gaucho e The Nightfly trasportandola ad Aberdeen non e' solo un altro Atlantico: quell'indiscreto fascino del perfezionismo Pop a volte non conosce tempo, ma ne svela il profumo ad ogni ascolto, inebriando i sensi.
David Bowie: Stage
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Il miglior Live del Duca Bianco, e non solo per la presenza di Alomar, Belew, House,etc., quanto per il repertorio che nel '78 svelava ogni sfaccettatura di carriera. Il doppio CD offre inoltre la scaletta originaria dello show, esaltando la gran sequenza di brani. Per me una vera riscoperta.
  • March Horses
    10 dic 12
    ecco, questa segnalazione mi serviva :) l'ho sempre visto in giro, ma temevo si trattasse di un pacco
  • BARRACUDA BLUE
    10 dic 12
    Vai tranquillo, il remastering e' un bel lavoro e ci sono 3 brani in piu'. Preso a 4.99. Abituato al vinile ripartito in varie sezioni, qui c'e' lo show com'era. Apre Warszawa e quando lascia il posto al riff di Heroes e' davvero un'emozione. Come sentire un altro disco.
Demon: The Plague
Vinile Ce l'ho ★★★★★
L'anello di congiunzione tra la NewWaveOfBritishHeavyMetal e il New Prog dei primi '80: dimenticato concept sulle miserie del genere umano in balia di un terribile virus, reso con potenza ritmica e soluzioni ariose e solenni. Raro caso di ibrido per menti aperte,
1980: l'elettronica atmosfera krauta del decennio precedente lascia il posto a nervosi beats grondanti il sudore di una spettrale e provocatoria dancefloor. Qui Mussolini, il comunismo, Adolf Hitler e Gesu' Cristo si son messi in lista per entrare.
  • De...Marga...
    11 nov 14
    Annoto; interessanti davvero appaiono.
  • rolando303
    11 nov 14
    Fotonici. Strippati. Schizzati.
  • Lao Tze
    12 nov 14
    Dusseldorf sugli scudi della Neue Deutsche Welle. Il tedesco poi rende tutto più terribilmente MARZIALE. Prova un po' a pensare un disco del genere in inglese...
  • BARRACUDA BLUE
    12 nov 14
    Dieci anni dopo i Nitzer Ebb erano tra le robe piu' cool in Inghilterra, segno che Delgado e Gorl furono i precursori di quella "marzialita".
Dr. Z: Three Parts to My Soul
Vinile Ce l'ho ★★★★★
L'item piu' raro del catalogo Vertigo, presto ritirato dal mercato e divenuto oggetto di culto. Sound ossessivo e minaccioso come pochi altri, capace di ipnotizzare i sensi. Solo l'essenza del male aleggia incontrastata in questi infami solchi.
  • GIANLUIGI67
    12 ott 13
    ho un lontano ricordo di questo disco....devo ritrovare il cd
  • ranofornace
    12 ott 13
    Ho tentato in passato di comprare questo fottuto lavoro del catalogo vertigo, ma la follia suicida, al momento opportuno lasciò fortunatamente il posto ad un barlume di lucidità autoconservazionista. la cifra era troppo alta al confronto dell'opera e non essendo un collezionista mercante speculatore, non me la sono sentita di compiere il folle gesto a differenza di tantae altre cose che reputo più musicalmente e storicamente molto più importanti (vedi Tomorrow, S:F:Sorrow, Think Pink, ecc. tutti rigorosamente in prima stampa originale inglese). Secondo me Dr Z è semplicemente un buon disco, di prog, le tematiche non le conosco e non mi interessano, ma musicalmente rientra in certa convenzionalità data dagli strumenti in uso specie il piano, stacchi e sviluppi armonici tuttaltro che originali, non per questo godibile.
  • ranofornace
    12 ott 13
    P.S. In ultimo, ritengo che ci sia più verità nei suoni (i suoi effetti) che in tutto quello che si dice.
  • GIANLUIGI67
    12 ott 13
    sentito dopo anni, ottima "riesumazione", disco godibilissimo, solo per cultori sfegatati del prog. Comunque il massimo dei voti mi sembra esagerato
  • BARRACUDA BLUE
    12 ott 13
    Cio' che amo di questo disco e' la produzione, grezza al punto da farlo sembrare ancor piu' datato, il ruolo portante dell'harpsichord, molto sinistro, e la voce, sgraziata come quelle che verranno nel'77 Punk. Troppi punti inconsueti, da rendere la tematica concept non proprio irrilevante, ma neanche l'aspetto primario. La ristampa Akarma in mio possesso riprende esattamente l'artwork a doppia anta dell'originale ed ha anche i due brani del primo e unico 45, roba precedente in chiave Psych-Pop ben diversa dall'album. Fin quando ci sara', a un prezzo accessibilissimo.