Voto:
L'unico album del primo periodo (lo facciamo finire con "Phaedra") che non mi emoziona. Qui c'è il concetto di texture, come nella titletrack, ovvero un blocco sonoro equivalente ad un ambiente, ad un'immagine. Però, "Birth of liquid pljeades" ha variazioni, luce ed oscurità, "Atem" titletrack è un soffio di vento, una poesia minimalista, con suoni che si scorgono appena e pochi effetti sonori spettacolari (tipo del moog).
Voto:
"King Kong" non è solo di Steiner, è anche di Frank!
Voto:
Conosco "Seven ate sweet", bel lavoro comunque!
Voto:
Ben vengano realtà del genere!
DNA DNA on DNA
25 giu 17
Voto:
Mi rammarico di non aver ancora commentato e votato, ero sicurissimo di averlo già fatto, visto che la lessi appena mi imbattei nella no wave. Comunque "The ascension" è l'apice, poi tutto il resto. Branca è il guru di tutti.
Voto:
Assurdo vedere gente che invece di vivere, alle sei del pomeriggio di giugno, scrive fiumi di righe sul...nulla. Bella l'Italia. :)
Voto:
Esattamente quello che faccio io.
Voto:
Album memorabile. Slits e Raincots a vita. Giusto un gradino sotto gli Au Pairs.
Voto:
Modifica alla recensione: «*modifica». Vedi la vecchia versione link rotto
Voto:
Le cose belle. Non conoscevo la band. Qui sentono gli echi dei Massacre (Laswell, Frith...) e "My life in the bush of ghosts", il tutto con la classica tensione oscura dell'experimental degli Ottanta.