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già, tanto più che qui il succo dei ragionamenti pare indicare che dato che gli italiani nella loro media sono simili a Silvietto allora non si meritano qualcuno che li governi senza pensare al suo tornaconto personale o senza manie dittatoriali. Personalmente credo di meritare ben altro, se voi vi ritenete a posto così, che vi devo dire...auguri e tanti bei figli che andranno ad ingrossare la media. Ora possiamo pure parlare dela musica di Keith Jarret per pochi eletti che andranno a piangere verso il mare incredulo di tanta umanità.
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e diciamo pure certo che questo è davvero il sito di chi vede la pagliuzza nell'occhio del fratello e non la trave nel proprio. Chi ha parlato per prima di retorica è stato il post 14.
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caro capitano è Lei (ricambio la cortesia che mi adopera tutto ad un tratto) ad essere retorico e pleonastico nei ragionamenti, non ci volevo incappare di nuovo a discutere con Lei ma tant'è...E' piuttosto Lei che mi fa sorridere se pensa che il sottoscritto ad una certa età sia convinto che lo schifo venga da una parte sola. Qui mi faceva cagare questa immagine del pubblico incravattato del San Carlo "incamminato lentamente verso il mare. E negli occhi di tutti scendesse una lacrima. Ma io quella lacrima l'ho vista scivolare su un sorriso, e il mare sembrava incredulo davanti a tanta umanità." Me li immagino i soliti arraffatori Mastella e signora Lonato e compagnia bella incamminarsi verso il mare con umanità dopo aver preso il caffè sotto il gazebo (abusivo) del gran bar Gambrinus a piazza Trieste e Trento proprio di fronte al San Carlo. Il male come dice lei non è sempre così inquadrabile, ma forse è più giustificato ne " il nostro vicino di casa che ricco non è, l'operaio che fa il krumiro, la casalinga che si accontenta di Centovetrine" che però si incarogniscono arrabbattandosi a sopravvivere a fine mese, piuttosto che in gente che non ha nessunissimo problema a spendere 180 euro per un concerto, fermo restando che con i loro soldi (come dice bene lei) possono fare tutto quello che vogliono... Tutto qui.
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capitano per caso sei andato a scuola da caso Massimo Catalano?sai era uno della truppa di Arbore ai tempi di "Quelli della Notte", quello che parlava con massime illuminanti del tipo "È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze"oppure "È meglio essere sani e ricchi piuttosto che essere poveri e malati."
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Mi immagino quella gente incravattata con le lacrime agli occhi scendere verso il mare incredulo davanti a tanta umanità, è la stessa gente che manda affanculo i disoccupati di Napoli e provincia che intasano il traffico per sfilare nel solito, costante, interminabile corteo giornaliero fuori al San Carlo fino alla prefettura. 180 euro per un biglietto al teatro più famoso e i supermercati alimentari di Napoli e provincia sono vuoti, qualcosa non mi quadra, ma è una storia vecchia e pallosa ;-)
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dici produzione da dimenticare? mah, forse per l'anno 2009, all'epoca era abbastanza sporca da funzionare, ricordo che se ne incaricò Peter Way quando lasciò gli UFO
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D'accordo, ma il successo e le migliori storie di Matheson non sono quelle di fantascienza ma direi quelle legate al fantastico, che sappiamo che storicamente nasce come genere di intrattenimento (basti pensare alle Weird tales e a Lovecraft. Questo libro,"I am a legend", "A stir of Echoes", "Duel" non sono opere di fantascienza ma ripropongono la situazione dell'uomo comune dinanzi a qualcosa che sfugge dalla sua quotidianità, come reagisce di fronte ad un avvenimento ignoto( il fantasma di una donna, il rimpicciolimento del corpo, un camion "bestiale")che lo porta a rivedere la sua esistenza basata su certezze che vengono minate. Non per niente un autore mainstream come Stephen King dice di essere stato influenzato parecchio da Richard Matheson.
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caspita, una delle rare volte in cui sono d'accordo con il giustiziere...sarà grave?
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Matheson è un grande, "Tre millimetri al giorno" forse è il suo racconto più profondo, ancora più dei bellissimi "Io sono leggenda" e "Io sono Helen Driscoll". Ma date un'occhiata al bel film di Jack Arnold, anche se ha quel brutto titolo in italiano, alla fine il protagonista riesce a vincere la lotta con il ragno gigante (per lui) che gli impediva la fuga dalle grate della cantina poste in alto, vede il cielo stellato e inizia un monologo che fa venire la pelle d'oca: "Guardai in alto come per cercare di aggrapparmi al cielo: l’Universo, mondi da non finir mai, l’arazzo argenteo di Dio sul cielo notturno. E in quel momento trovai la soluzione all’enigma dell’infinito. Avevo sempre pensato nei limiti della mente umana, avevo ragionato sulla natura. L’esistenza ha principio e fine nel pensiero umano, non nella natura. Sciogliersi, diventare il nulla, le mie paure svanivano, e venivano a sostituirle l’accettazione. La vasta maestà del creato doveva avere un significato, un significato che io dovevo darle. Sì. Più piccolo del più piccolo avevo un significato anch’io. Giunti a Dio non vi è il nulla: io esisto ancora."
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ma vedi pistolpete, questo sito è bello ma ci sta troppa de-gente impegnata a guardare la pagliuzza nell'occhio del de-fratello e non si accorge della trave che ha nel proprio occhio. Così passa per spocchia il minimizzare i solenni scopiazzamenti dei soggetti e la non eccelsa qualità figurativa di giornaletti come Dylan Dog e Nathan Never per invece esaltare il genio (che è veramente puro genio) di Magnus/Bunker. E così passa per grande sfaccimmeria (che sarebbe in italiano figata, in inglese cool)commenti come quello che hai postato nella mia recensione di John Fahe esaltando l'opera di questo artista di culto per pochi mentre hai gettato nel cesso le lagne sbrodo-esistenziali di James Taylor o Paul Simon. Magari qualche estimatore dei due potrebbe ritenere spocchioso quel tuo commento. Non credi, fratello de-baseriano?