telespallabob

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La scienza non ha l'obiettivo di diventare una religione, l'obiettivo della scienza è farci comprendere la realtà nei suoi numerosissimi ambiti e di permetterci di vivere nel modo migliore, sfruttando le sue leggi e l'inventiva della mente umana. Non ha delle pretese di far credere ed allineare ad ogni costo le persone verso un'idea. Ritengo che il problema non sono le religioni in sé, in fondo ognuno può credere a qualsiasi cosa (paradossalmente può sembrare più irrazionale credere in un utopia piuttosto che in una religione), il problema nasce nell'uso perverso che si è fatto nei secoli e si continua a fare ancora oggi (gli esempi sono infiniti, ne cito uno agghiacciante e dimenticato: il massacro degli Albigesi che in TV ho visto citare solo una volta durante la Telecronaca del Tour de France in una tappa che passava da Alby, luogo di tale episodio). Sinceramente ritengo che l'uomo non si deve far ossessioni particolari sulle religioni, deve ragionare e vivere come meglio ritiene opportuno. Nel caso in cui ci sarà un "dio" che giudicherà l'umanità alla fine del mondo si farà "processare". Sono agnostico e difendo la mia scelta, in fondo non è importante se esista o meno un'entità superiore. E' importante se qualcuno cerca di ostacolare la tua libertà in favore di altri ("la tua libertà finisce dove comincia la mia", niente di più sbagliato) o in favore di un pensiero, giusto o sbagliato che sia. L'uomo nasce libero e dovrebbe morire libero dopo una vita in cui è stato capace di autoregolarsi e ragionare con la propria testa. A volte accade il contrario e per ragioni che non provengono dagli atei, questo va detto. Purtroppo accade che le religioni sono temute e rispettate, a tal punto da negare la libertà di alcuni. Anche qui, facile ricordare quando lo fanno a favore dell'Islam (vedasi "seguaci" di Oriana Fallaci) e dimenticarsi quando lo si fa per Santa Romana Chiesa. Sul libro, Odifreddi è un personaggio arguto e molto simpatico. Questo libro non è uno dei miei preferiti, per determinate "dimostrazioni" preferisco, e di parecchio, Richard Dawkins.
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Benvenuto su Debaser. Ora ti spiego il perché di questo delirio comico: renditi conto che con la tua siamo arrivati a 16 (e dico 16!) recensioni di questo disco (senza tenere in conto le due sui singoli). In breve ne abbiamo fin sopra i capelli. La prossima volta punta su qualcosa d'inedito, per cortesia. Passiamo alla recensione, discreta e un attimo piatta. In questo caso (di Band superfamose) non mettere su le note biografiche.
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Il mio intento non era quello di attaccarti. Ho scritto quelle parole perché in fondo certe parole possono avere significati particolari e drammatici. Il popolo armeno ha pagato con il sangue il fatto di ritrovarsi sotto il territorio turco, più e più volte. Inoltre la storiografia ufficiale non si è mai preoccupata di far valere alle vergogne dell'umanità tale massacro, negando ripetutamente il genocidio con l'appoggio della Turchia. In fondo anche i turchi più "aperti" raramente si sono esplicitamente schierati con gli armeni o hanno parlato in termini diretti di tale evento. Solo pochi hanno avuto questo coraggio. Deve resistere la memoria di tali drammi, in fondo è facile ricordarsene alcuni (foibe) e dimenticare i massacri italiani contro gli Albanesi e i Montenegrini durante la Seconda Guerra o l'uso di armi chimiche in Etiopia.
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Bravo, bella proposta molto interessante. Nota a margine: turco di origine armena... 100 anni fa parole del genere valsero un genocidio. Don't forget Armenian People
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Benvenuto su Debaser, questa me l'hai rubata. Film che mi ha impressionato parecchio, merita
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Personalmente pure io sono legato ai vecchi Anthrax, la recensione non è male
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Sei un grande, ti voglio bene. Consigliata!
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Rev, probabilmente sopravvaluta a tutti quanti! :)
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Tra te e Supersoul fate venire i complessi d'inferiorità: non vale!
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Recensione e disco troppo belli per essere votati