telespallabob

DeRango : 11,31 • DeEtà™ : 6313 giorni

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Bella pagina, non lo conosco il signore in questione.
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L'ultima recensione sul gruppo (prima di questa) me li ha fatto conoscere e mi sono informato un pochetto, il disco non è male ma non entra nelle mie vene non essendo amante del genere
Voto:
Benvenuto su Debaser. Bravissimo, una splendida analisi sulla quale concordo. Il mio voto è lo stesso tuo (3,5) ma arrotondo a 3 proprio in relazione ai dischi precedenti, cioé ad ascoltarlo resta un po' di amaro in bocca guardandosi indietro a ciò che hanno lasciato
Voto:
Conosco quello del '96 e non è male, questo vedo di procurarmelo
Voto:
Macaco per certi versi porta avanti il discorso intrapreso da Muito nei mesi precedenti ed è una buonissima cosa, così da migliorare ancora di più il database del sito a disposizione. Tra l'altro ci porta proposte direttamente da oltre oceano
Voto:
Concordo con Blecht, le proposte saranno anche buone ma ti perdi in lungaggini e discorsi inutili. Una cosa che alla distanza scoccia chi legge e non invoglia il lettore a cercare il disco e ad approfondire. P.S. Un attimo di umiltà quando scrivi non guasta
Voto:
Zarrillo prog? Sì. Spieghiamo. Zarrillo fece parte, insieme al fratello, di un gruppo progressive romano chiamato Semiramis. L'unico disco che hanno realizzato s'intitola "Dedicato a Frazz" (trattato anche qua dentro). Personalmente non lo ritengo malaccio. Zarrillo si faceva notare per la notevole abilità alla chitarra (si raccontava che era dotatissimo e aveva 16 anni!). Frithurik ha parlato giustamente di Aria di Alan Sorrenti (dove non ha suonato solo Ponty, il violinista di Frank Zappa, ma anche altri grandissimi musicisti). Rimanendo su Zarrillo non è l'unico esempio che si può fare. Ne faccio un altro: i Matia Bazar, il batterista Golzi proveniva dal Museo Rosenbach (dove si faceva notare per alcune parti di batteria strepitose) mentre gli altri componenti provenivano dal gruppo J.E.T. (autore di un disco intitolato "Fede, Speranza, Carità")
Voto:
Benvenuto su Debaser e Buon Natale. Partiamo da un presupposto: entri in una posizione scomoda, non è il massimo partire dicendo che sei Fan dei Dream Theater (non è il massimo non per averlo detto ma per il gruppo in questione, qua dentro siamo leggermente saturi). La recensione non è malaccio, attento un attimo a qualche errore ingenuo ed informati sempre sull'album in questione. E' decisivo avere una recensione dove le informazioni essenziali sono sempre presenti e puntuali, cerca di non strafare a riguardo
Voto:
Benvenuto su Debaser. Buon Natale anche a te. Bella recensione (P.S. Secondo!)
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Benvenuto su Debaser. Recensione particolare, mi ha lasciato un pochino perplesso. Il giudizio non lo do, una stroncatura parziale di esordio non sarebbe giusto. Un disco immortale, magico, come il precedente (che preferisco, non tanto musicalmente perché è quasi impossibile dirlo da quel punto di vista, ma per le sensazioni che mi crea). Il suicidio non è né da eroicizzare, né da condannare. E' un gesto estremo e molto triste, segno della debolezza intrinseca e drammatica che è propria dell'essere umano. Secondo me l'esperienza dei New Order è potuta esistere ed è stato giusto che sia esistita proprio perché è partita con un nuovo nome e alla ricerca di lidi musicali differenti. A parte le primissime cose i New Order hanno cercato un distacco dai Joy Division, almeno teorico e stilistico, che gli permettesse di reggersi con le sue gambe (come poi è stato).