Voto:
Bella recensione, peccato qualche ingenuitá di sintassi.
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Rieccomi come promesso. Ho trovato questo disco particolarmente originale soprattutto nelle ritmiche e negli arrangiamenti, peró mi risulta sfuggevole. Se dovessi usare un´immagine potrei usare quella di un anguilla che per sua natura non si lascia afferrare da mani umane. Magari é proprio questo il suo fascino. Vedró comunque di procurarmi altro seguendo le tue istruzioni, meritano sicuramente un´approfondimento.
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Fik!
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Mi sto perdendo qualcosa di grosso o sono deliri di fan?
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Da Dio ai Taproban ce n´é di strada, e una parte di questa strada é questo decennio, che in campo progressive e derivati sta offrendo proposte di ottimo livello. Se sono i dischi che ci scelgono, allora io sono decisamente piú fortunato di te. Uaz!
Hurtmold Mestro
26 giu 11
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Dei perfetti sconosciuti, come quasi la scena post-rock insomma... e sono pure brasiliani. Caralho!
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Sicuramente una mia grande lacuna. Recensione da manuale.
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ZOT!
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Ciao Progrock, poteva sicuramente essere esclusa l´etichetta prog-metal, ma lo scopo della rece era proprio vedere se riuscivo ad incuriosire qualche fan del genere a ascoltare qualcosa di diverso dal solito. Il blog é fenomenale poi hanno appena postato la scena del Quebec, cosí mi son pure ascoltato i Conventum che era una vita che li cercavo. Grazie del commento.
Ohuzaru Ohuzaru
23 giu 11
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Mota: la rinascita del ZOT!