Voto:
-"Mamma, babbo, nonna, nonno, cugini, zii, amici! Sapete una cosa? A me mi piace molto il prog!" -"Davvero Karter4? MASTICAZZI"
Voto:
Ancora non l'ho ascoltato cazz, prevedo qualcosa di molto bello. Come te <3
Voto:
Mi toccherà, prima o poi, per forza.
Voto:
Dietro tutto ciò c'è un'estetica che non capisco.
Voto:
Volevo scriverla anch'io: perfettamente d'accordo su tutto. Arrangiamenti semplici ma curatissimi, ispirazione medio - buona (comunque la migliore dai tempi di Daisies, IMHO); Bombs Away è una bomba proprio, bella bella roba. Tra l'altro è un po' che non l'ascolto, e mi rendo conto che mi è rimasto molto di questo disco: più di uno Shootenanny, sicuro. È un po' il Monster degli Eels questo qui, e infatti è pure arancione. Non da 5, ma glielo metto. Viva gli Eels, viva Trattore, viva viva viva.
Voto:
Visti i riferimenti, sembra bella roba per me. Titolo orrendo.
Voto:
Va a finire che lo ascolterò, ma quando si tratta di concept mi sa che sono superesigente: per me pure Tutti morimmo a stento è pretenzioso.
Voto:
Globalmente un buon disco. Fu l’album della rinascita. Tea for One, anche se un’autocitazione di “Since I’ve Been Loving You”, è splendida. Achille’s Last Stand è bella ma dura troppo. “For Your Life”si ascolta bene.
Voto:
Film spettacolare, a prescindere dal contenuto ideologico - che comunque non è univoco, anzi. Aspetto con ansia Extro, che arriverà a dare uno.
Voto:
È un 5, ma non pieno. Capolavori: Losing my religion; Half a world away; Country feedback . Capolavori minori: Radio song; Shiny happy people. Ottime: Near wild heaven; Texarkana; Low. Shiny Happy People l’ho sempre vista come una specie di Hey Jude: un adulto che cerca di confortare un bambino: “There is no time to cry”. Vista così è tutt’altro che irritante e infantile. Peccato che Near wild heaven e Texarkana siano cantate da Mills, che non sa cantare, pur essendo un genio dei controcanti. Come timbra male! Quando interviene Stipe, la canzone si eleva. Il punto più alto del disco non è la splendida Loosing my religion, ma l’incredibile Half a world away, con quell’intro acustico emozionante, e la melodia da toccare anche un cuore di pietra. Canzone da brivido, da urlo, da pelle d'oca e da tutto quello che volete voi. Le altre due sono buone. Potevano essere pubblicate come B-side. In ogni caso, i REM in questo album erano in stato di grazia e non sono riusciti a scrivere brutte canzoni. In ogni caso, due canzoni sottotono in un album gioiello possiamo perdonarle – del resto anche Sgt. Pepper ha due canzoni minori come Help from my friends e Lovely Rita.