mementomori

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 I Cult of Luna oggi sono quelli che lo fanno meglio, se pensate al post-hardcore.

 La perfezione è forse l'unico difetto di questo possente mastodonte sonico.

Vertikal conferma il ruolo di Cult of Luna come protagonista assoluto del post-hardcore moderno. L'album miscela post-metal, post-rock e attitudine progressiva, con atmosfere ispirate al film Metropolis di Fritz Lang. Le composizioni sono complesse e curate, con momenti di grande impatto emotivo e tecnica impeccabile. Nonostante la perfezione sonora, il disco intrattiene e sorprende, proponendo brani epici come 'Vicarious Redemption' e 'In Awe of'. Scopri il capolavoro post-hardcore Vertikal, un'esperienza sonora unica da non perdere.

 Hystero Demonopathy non sarà amore a prima vista, ma sarà un'opera soggetta a crescere con gli ascolti.

 Che Dio abbia pietà di noi.

Hystero Demonopathy, album del 2012 degli Antonius Rex, conferma la loro poetica horror-prog con atmosfere oscure e un concept legato a patologie psichiche e demonologia. Nonostante un sound meno compatto e un ritmo a tratti sghembo, l’opera mostra un fascino crescente all’ascolto, grazie a composizioni lunghe, contaminazioni gotiche e progressive. La mancanza di Doris Norton si fa sentire, ma il contributo del figlio Rexanthony rianima l’energia del trio. Un disco che divide ma seduce gli amanti del prog oscuro più estremo. Scopri l'oscuro fascino di Antonius Rex con Hystero Demonopathy, un viaggio fra horror e prog da non perdere.

 Con mosse aggraziate gli inglesi Esben and the Witch si posano sulla nostra esistenza, e non importa se sarà solo questione di un attimo.

 E’ un sogno che si racconta, la musica degli Esben and the Witch, e poco importa se non vengono cambiate le carte in tavola.

La recensione celebra 'Wash The Sins Not Only The Face' degli Esben And The Witch come un'opera equilibrata e raffinata, capace di evocare atmosfere gotiche e paesaggi sonori suggestivi. Non rivoluzionario, ma emotivamente coinvolgente, l'album fonde dark-wave, post-rock ed elettronica con una produzione curata. La voce di Rachel Davies si distingue per naturalezza, e i brani mostrano una grande attenzione ai dettagli e ai cambi d'atmosfera, regalando un'esperienza intensa e affascinante. Ascolta 'Wash The Sins Not Only The Face' per un viaggio musicale unico.

 È il genio artistico di Van Zandt ad emergere prepotentemente fra i solchi di queste nove ballate.

 Un tuffo nella nostra interiorità, l'invito a cavalcare su cavalli immaginari, sellati di malinconia e disincanto.

Il tributo "Songs of Townes Van Zandt" riunisce Scott Kelly, Steve Von Till e Wino in un album acustico e sentito che onora il cantautore cult Townes Van Zandt. Le interpretazioni sono cariche di sentimento, con Von Till che si distingue per profondità espressiva. Pur con qualche limite nelle esecuzioni di Kelly e Wino, il lavoro brilla grazie alla scrittura di Van Zandt, riscoperta con rispetto e passione. Scopri l'intensità delle canzoni di Townes Van Zandt reinterpretate da tre grandi artisti.

 Fango e insetti, alcool e sangue. Fumo, ruggine e Black Sabbath.

 I Bachi sono pietra, alzano il tiro e ci piace riscoprirli così irruenti nella loro poetica sgraziata.

La recensione analizza il quinto album dei Bachi da Pietra, 'Quintale', evidenziando un rock sporco e potente guidato da distorsioni e ritmi incalzanti. L'album presenta momenti molto forti e una visione irriverente ma soffre di testi meno convincenti e qualche incoerenza lirica. La produzione è curata e l'energia della band si percepisce con chiarezza, anche se l'approccio dispersivo non sempre convince appieno. Il disco è consigliato soprattutto ai fan del rock alternativo e chi ama sonorità crude e visceralmente intense. Scopri l'energia irruenta di Quintale, un viaggio nel rock più crudo e autentico!

 Le canzoni di Nightglory sono potenziali hit da classifica che, se non fossero targate Kirlian Camera, mi intristirebbero alquanto.

 Nightglory trasuda sensualità, eleganza e classe, ma ci priva del lato più sperimentale e minaccioso della formazione emiliana.

Nightglory dei Kirlian Camera mostra un lato più melodico e accessibile della band, con una forte presenza vocale di Elena Fossi e arrangiamenti sintetici eleganti. Tuttavia, questa svolta verso un synth-pop più facile e meno sperimentale non convince pienamente, lasciando un senso di incompletezza rispetto alla carriera più innovativa del gruppo. L'album si distingue per professionalità e qualità sonora, ma manca di grinta e profondità industrial. Ascolta Nightglory per scoprire il synth-pop elegante dei Kirlian Camera.

 La musica degli Unto Ashes si fa limpida e scorrevole, i suoni carezzevoli, le atmosfere cangianti e crepuscolari.

 "Burials Foretold" ha il pregio di accantonare definitivamente la componente sintetica, optando per l’adozione di soli strumenti acustici.

Burials Foretold celebra i 15 anni degli Unto Ashes con un album equilibrato e ricco di atmosfere evocative. Michael Laird guida una formazione maturata, abbandonando sintetizzatori a favore di strumenti acustici. Le melodie si ispirano al folk ancestrale unito a sfumature dark-wave, con influenze di Fire + Ice e Dead Can Dance. Le cover di Van Halen e Apoptygma Berzerk sono reintepretate in chiave suggestiva. L'album scorre fluido e delicato, offrendo un ascolto piacevole e raffinato. Ascolta Burials Foretold e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Ma chi diavolo è Rover?!? E' il nuovo Napoleone del pop.

 Non ce la facciamo a stroncarlo in modo categorico.

Il debutto di Rover, alias Timothée Regnier, sorprende per la sua capacità di superare le premesse poco promettenti con un album ricco di riferimenti a icone come Beatles, Bowie e Muse. Nonostante uno stile anacronistico e un'immagine poco credibile, la musica convince per voce, composizione e arrangiamenti, rendendo l'ascolto coinvolgente e frequente. L'album unisce pop melodico, new wave e rock teatrale in un equilibrio affascinante. Ascolta Rover e scopri il nuovo volto del pop retrò francese!

 «Rose Rovine e Amanti combina del “neofolk” italiano con un tocco di neoclassicismo sacrale, il tutto mischiato a del buon vecchio fumoso cabaret europeo.»

 «I testi offrono slogan e luoghi comuni, immagini abusate e retorica anti-sistema mischiata ad invettive da parrocchia irridente.»

Demian è il terzo album di Rose Rovine e Amanti, progetto di Damiano Mercuri che fonde neo-folk con influenze cabarettistiche e neoclassiche. La musica è varia e ben suonata, ma la commistione linguistica e i testi poco ispirati ne limitano l'efficacia. L'album propone temi religiosi e culturali popolari, ma il messaggio perde intensità per una resa artistica non sempre convincente. Un lavoro onesto, interessante ma non esente da difetti. Scopri l'originale proposta folk italiana di Rose Rovine e Amanti con Demian.

 L’arte assemblatoria di Konofal si basa su accostamenti di elementi dissonanti, eppure l’orecchio non viene mai ferito.

 Questo lavoro raggiunge la perfezione formale: difficile fare meglio del maestro, che conserva l’onestà di non cedere al manierismo.

Les Joyaux de la Princesse rappresenta un punto di riferimento nel genere industrial martial, grazie al lavoro di Erik Konofal. 'Aux Volontaires Croix de Sang' è un album evocativo e formale che mescola elettronica, musica classica, voci e campionamenti storici, offrendo una narrazione sonora profonda e coerente. L'opera, pur lunga e complessa, supera la difficoltà d'ascolto grazie alla sua eleganza e pathos. Un'esperienza musicale immersiva, che ricostruisce la memoria storica francese tra le due guerre. Ascolta ora 'Aux Volontaires Croix de Sang' e immergiti in un viaggio sonoro unico.