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 Il disco è godibilissimo: inizia e conclude col botto mentre nella parte centrale alterna furore a stati più tranquilli.

 We saved rock 'n' roll. All on our own. Enforced the toll on rock 'n' roll.

Retox di Turbonegro offre un mix coinvolgente di punk e hard rock, con riferimenti e citazioni a band leggende. L'album mantiene la rudezza del passato pur evolvendosi verso sonorità più raffinate. Le performance strumentali e la voce carismatica di Van Helvete rendono il disco imperdibile per i fan del rock. Ascolta Retox e scopri l'energia unica di Turbonegro!

 Questo lavoro [...] ha la capacità incredibile di riportare letteralmente indietro lo scorrere del tempo, per gli Zion affatto inesorabile, di una ventina d’anni: 1987.

 Sarebbe inoltre servito da deterrente per un’eventuale “visita” aliena.

La recensione di Zion - Zion evidenzia un album per nostalgici dell'hard rock anni '80, privo di innovazione e incapace di rispecchiare l'evoluzione musicale degli ultimi 20 anni. Nonostante la buona esecuzione tecnica, manca originalità e modernità nei suoni e nelle composizioni. Il lavoro appare come un tuffo indietro nel tempo senza elementi rilevanti per il pubblico contemporaneo. Sono sottolineate anche alcune velleità di contaminazione elettronica in un solo brano, ma insufficienti a salvarlo dall'oblio. Scopri perché Zion - Zion è un ritorno amaro all'hard rock anni '80.

 Un difetto, per me evidente, è la sufficienza della voce: rispetto alle atmosfere e linee ritmiche e melodiche degli strumenti, il singer è in deciso distacco.

 Questi quattro giovincelli non portano niente di nuovo nel tormentato mondo musicale.

L'album d'esordio degli A Thorn for Every Heart si presenta come un lavoro conforme ai canoni emo, con qualche sfumatura metal e prog. Tuttavia, la voce del cantante appare distante dalla qualità strumentale e l'intero disco risulta prevedibile e destinato a stancare dopo pochi ascolti. Nonostante una buona produzione, il gruppo non offre innovazione nel genere. L'attesa per il secondo album è accompagnata da molte riserve. Scopri se l'emo californiano fa per te, leggi ora la recensione completa!

 "6 bore kids = melody – aggression – emotion – energy – intelligence"

 "L’album sembra dire: 'Noi vorremmo suonare questa roba qua. Che vi piaccia o no. Ma ve la sbattiamo lì tutta subito perché tra un paio d’anni saremo spariti'"

La recensione analizza l'album d'esordio dei Lostprophets, 'The Fake Sound Of Progress', evidenziando un bilanciamento tra melodia, aggressione e emozione. Pur riconoscendo abilità compositive e impulsi innovativi nel nu-metal/crossover, l'autore segnala problemi nel bilanciamento sonoro e una certa mancanza di originalità. Viene valutato come un lavoro onesto e promettente, ma non eccezionale, rappresentando lo spirito di una band alle prime armi con sogni ancora da realizzare. Scopri la recensione completa e ascolta l’album d’esordio dei Lostprophets!

 Immigrant Song con tutto il suo vigore del riff, basato su fondamentale ed ottava, apre l’album per conto mio più sottovalutato della formazione del dirigibile.

 Since I’ve Been Loving You è un pezzo di cui innamorarsi, come invaghirsi di una donna o d’un uomo e restarvi indissolubilmente legati per l’eternità.

La recensione celebra Led Zeppelin III come un album potente e autentico, ricco di atmosfere che spaziano dal rock duro al folk e al blues. Con brani iconici come "Immigrant Song" e "Since I've Been Loving You", l'autore ne sottolinea la profondità emotiva e l'ispirazione, evidenziando anche tracce più acustiche e bucoliche. Un disco troppo avanti per il suo tempo, spesso sottovalutato dalla critica ma imprescindibile per gli amanti del rock. Consigliato per ascolti intensi e variegati. Scopri ora l'autentico spirito di Led Zeppelin III e lasciati coinvolgere dal suo rock senza tempo!