M.Poletti

DeRango : 2,68 • DeEtà™ : 6744 giorni

 Lean trasporta su pellicola il "Dottor Zivago" con una magniloquenza quasi spropositata.

 La sceneggiatura non funziona mai, con dialoghi ridicoli e un finale che butta alle ortiche la scena chiave del film.

Doctor Zhivago di David Lean è un film visivamente magnifico con una regia elegante e una colonna sonora eccezionale di Maurice Jarre. Tuttavia, la sceneggiatura scritta da Robert Bolt appare debole e poco convincente, con dialoghi spesso inefficaci e un finale frettoloso. Omar Sharif offre una performance dignitosa, mentre Julie Christie è una scelta perfetta e intensa. Nonostante i suoi difetti, resta un classico interessante e da vedere per la sua fama e il contesto storico-polico letterario. Scopri perché Doctor Zhivago resta un classico imperfetto ma affascinante!

 «Quando sei piccolo di quei cartoni vedi solo l’aspetto superficiale, ma crescendo dovresti accorgerti che contengono significati non banali.»

 «Crudelia De Mon è una delle cattive più riuscite e una delle autoparodie disneyane più memorabili.»

La recensione celebra 'La carica dei 101' come uno dei migliori film Disney, capace di conquistare sia il pubblico infantile che adulto grazie a una trama avvincente e innovazioni tecniche notevoli. Viene sottolineata la figura iconica di Crudelia De Mon e l’importante introduzione della tecnica xerox, che ha rivoluzionato l’animazione. Il testo invita a riscoprire il valore artistico e simbolico di questo classico senza tempo, sottolineando la complessità e profondità dei cartoni Disney oltre la loro apparenza superficiale. Riscopri il fascino senza tempo de La carica dei 101, un classico Disney da vedere e rivedere!

 Più che la guerra il film si concentra sul rapporto di amicizia dei due giovani, belli atletici, sorridenti.

 Solo la sequenza finale basterebbe per tessere le lodi dell'intero film.

La recensione evidenzia come "Gallipoli" di Peter Weir sia un film di guerra che va oltre la battaglia, concentrandosi sull'amicizia e la crescita personale. Pur con qualche limite nella sceneggiatura, la pellicola è lodata per la regia pulita e l'interpretazione espressiva di Mel Gibson. Il film offre una prospettiva unica sulla Prima Guerra Mondiale attraverso occhi australiani, culminando in una sequenza finale memorabile. Considerato un cult poco noto, è consigliato per la sua profondità emotiva e visiva. Scopri questo cult di Peter Weir e vivi la potente amicizia e tragedia di Gallipoli.

 "Una vita difficile, come tutti i film della commedia all'italiana, non è un film sul futuro, ma sul passato e sul presente."

 La dignità del lavoratore e la coerenza politica sono i veri protagonisti di questa pellicola, senza alcuna concessione alla retorica.

Una vita difficile di Dino Risi è una commedia storica e politica ambientata nell'Italia degli anni '60, che racconta le sfide di Silvio Magnozzi, interpretato magistralmente da Alberto Sordi. Il film esplora la lotta tra dignità personale e compromessi sociali, offrendo un ritratto sincero e appassionato di un'Italia in trasformazione. La regia di Risi, supportata dalla sceneggiatura di Rodolfo Sonego, fonde passione e tecnica senza scadere nella retorica. Con pochi momenti umoristici, il film si distingue per la sua profondità e coerenza politica. Guarda ora 'Una vita difficile' e scopri il cinema italiano che racconta la storia con passione.

 Il vero punto di forza del film è la sorprendente interpretazione di Julia Roberts, protagonista assoluta della pellicola.

 Mary Reilly è la grande occasione persa per smarcarsi un po' dalle solite tematiche del buono e del cattivo, della bella e della bestia.

Mary Reilly di Stephen Frears tenta di rinverdire il genere horror-gotico basato sull’omonimo romanzo di Valerie Martin. Il film presenta un’atmosfera cupa ma stereotipata, con una regia poco incisiva. Spicca la performance intensa di Julia Roberts, mentre John Malkovich risulta poco caratterizzato. Il film è stato un flop al botteghino e una grande occasione mancata per rinnovare il genere. Scopri la recensione completa e valuta tu il film Mary Reilly!

 «Finalmente si pagava il biglietto sapendo che non si sarebbe maledetto cast e produzione all’uscita dalla sala.»

 «’Tre uomini e una gamba’ pur nella sua semplicità e nel suo non essere eccezionale, resta un film burlescamente eccezionale.»

‘Tre uomini e una gamba’ segna il riuscito debutto cinematografico di Aldo, Giovanni e Giacomo. Con un road movie semplice ma brillante, il film evita le volgarità tipiche dell’epoca e offre gag intelligenti e personaggi memorabili. Pur non essendo perfetto, con difetti di regia e sceneggiatura, resta un cult della comicità italiana. Il successo commerciale fu elevato e la pellicola continua a suscitare affetto nel pubblico. Guarda 'Tre uomini e una gamba' e riscopri la comicità italiana autentica!

 Questo è un ricatto belle e buono.

 Star Wars banalizza l'intero genere fantascientifico, portandolo alla piú melensa dimensione bambinesca.

La recensione analizza Star Wars evidenziando l'eccellenza tecnica e l'impatto scenico del film, ma critica fortemente la sua superficialità narrativa e la banalizzazione della fantascienza. L'autore rimprovera George Lucas per aver trasformato il genere in un prodotto commerciale, perdendo profondità e significato. Il film viene quindi definito un kolossal sopravvalutato che ha stabilizzato il modello blockbuster. Scopri la recensione più critica e approfondita su Star Wars, leggi ora!

 Bastava scrivere sotto il titolo la parola 'epico'. Bastava ed avanzava.

 Ancora una volta abbiamo perso... i veri vincitori sono loro.

La recensione celebra 'I sette samurai' come un capolavoro senza tempo, capace di coniugare storia, cultura e tecniche cinematografiche innovative. Kurosawa riesce a fondere tradizione e modernità, offrendo un film epico e avvincente, con personaggi profondi e un messaggio potente di libertà e lotta. La pellicola ha influenzato profondamente il cinema mondiale, rimanendo ancora oggi fonte di ispirazione. Guarda 'I sette samurai' e immergiti nell'epopea leggendaria di Kurosawa.

 Elwood e Jake, i fratelli Blues sono ormai solo un ricordo, uno di quei ricordi destinati a durare nel tempo.

 "The Blues Brothers" è il classico film che si riempie d’orgoglio da sé ma che non si intoppa mai, proseguendo dall’inizio alla fine senza nemmeno aggrovigliarsi o disperdersi.

La recensione celebra The Blues Brothers come un film cult del 1980, capace di mescolare musica blues, ironia e anarchia in un road movie energetico. Protagonisti indimenticabili sono John Belushi e Dan Aykroyd, sotto la regia di John Landis che crea un'opera coinvolgente nonostante una trama semplice. Il film è arricchito da memorabili sequenze e da una serie di cameo leggendari, rimanendo ancora oggi un punto di riferimento per il cinema e la musica. Scopri o rivedi il mito di The Blues Brothers, un viaggio musicale e comico indimenticabile!

 La faccia sformata di quel gigante di Marlon Brando è l'icona dell'intera pellicola.

 Il secondo The Godfather è un raro caso di film che fa soldi senza stuprare la propria arte.

La recensione esamina la trilogia The Godfather di Francis Ford Coppola, evidenziando i suoi temi universali come famiglia, onore e tradimento. Vengono lodate le interpretazioni di Marlon Brando e Al Pacino e la regia ispirata, con un particolare apprezzamento per il secondo capitolo, considerato superiore al primo. La terza parte è vista come inferiore ma comunque valida. Nel complesso, una saga epocale che ha segnato la storia del cinema. Scopri perché The Godfather è eterna leggenda del cinema, guarda la saga ora!

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