Ed ecco il suono Tractor: melodie semplici ma vestite e manipolate in un modo così capriccioso che lascia stupefatti.

 Alla fine ti rigiri tra le mani un grande disco di varia ispirazione immerso tra effluvi di canapa mescolati a quelli di incenso.

La recensione celebra Tractor, il duo inglese formato da Jim Milne e Steve Clayton, noti per un folk psichedelico sperimentale realizzato con mezzi casalinghi. L'album omonimo è un viaggio sonoro eclettico, che spazia dal folk lisergico all'heavy rock, passando per blues e psichedelia, evocando atmosfere anni '70. Viene sottolineata l'unicità del progetto e la sua influenza sotterranea nel tempo. Il testo si chiude con un invito a riscoprire queste sonorità oggi rare e preziose. Ascolta Tractor e immergiti nell'autentica sperimentazione psichedelica d'altri tempi!

 La musica corre come un corpo nudo senza inibizioni sulla spiaggia in perfetta simbiosi con la natura.

 Se non impareranno a vivere insieme, finiranno per morire soli.

La recensione celebra Terry Brooks come un guitar hero dimenticato, capace di mescolare virtuosismi ad alta velocità con atmosfere psichedeliche e soul. Si evidenziano influenze di Hendrix e un viaggio musicale libero e intenso. L'album 'Translucent World' mostra un rock spaziale e variegato, tra assoli infuocati e passaggi sognanti. Il testo riflette anche una critica al mancato riconoscimento del chitarrista. Esplora l'universo musicale di Terry Brooks e lasciati trasportare dal suo rock psichedelico!

 Il disordine della voce sommessa serpeggia nei nove minuti di 'Grey/Afro'

 'Little Hands', un capolavoro folksy da ascoltare seduti attorno al fuoco che tiene lontani i coyote nella notte stellata.

La recensione racconta l'affascinante e tormentato viaggio musicale di Alexander "Skip" Spence nel suo album solista 'Oar'. Registrato poco dopo un periodo di crisi mentale, il disco fonde atmosfere visionarie, folk e psichedelia con testi e melodie intense. La voce fragile e gli arrangiamenti minimalisti creano un'esperienza intensa e inquietante, capace di ammaliare nonostante la sua natura disordinata. 'Oar' è un capolavoro di introspezione e sperimentazione, che rimane ancora oggi un classico cult. Ascolta 'Oar' e immergiti nell'anima tormentata di Skip Spence.

 Per degli svalvolati simili ci vorrebbe uno strizzacervelli alla Sigmund Freud e non un fesso qualunque.

 Sono i Surfisti del Buco del Culo e non c'è dubbio che stanno tentando di riscrivere alla loro puzzolente maniera la psichedelia degli anni novanta.

La recensione celebra l'album Hairway to Steven dei Butthole Surfers come un’esperienza sonora anarchica e provocatoria, tra punk, psichedelia e noise. Il gruppo texano mantiene la sua fama di eccentrici e sperimentatori, con composizioni che mischiano elementi hard rock e brani più accessibili. L'autore apprezza la capacità della band di sorprendere e divertire, nonostante l'estetica estrema e i riferimenti volutamente scioccanti. Un disco che rimane tra i più digeribili della loro produzione. Ascolta Hairway to Steven e immergiti nel caos musicale dei Butthole Surfers!

 Quando la musica era libera e il mondo non strisciava come un verme su carcasse imputridite.

 Se siete tra quelli che amano le divagazioni a ruota libera sullo stile dei tedeschi Can di "Tago Mago", allora fate un ascolto a "H-O-P-P-Why?".

La recensione celebra l'album del 1967 di Hapshash and the Coloured Coat come un manifesto della psichedelia libera e sperimentale. Oltre alla musica, si valorizza l'importanza artistica di Michael English e Nigel Weymouth, pionieri dell'arte visuale psichedelica. I brani sono descritti come jam free-form, ricchi di atmosfere lisergiche e suggestioni folk. Nonostante la musica possa risultare oggi datata, sopravvive il valore culturale e la freschezza di un'epoca senza compromessi. Ascolta ora questo album iconico per rivivere la vera psichedelia anni '60!

 L’intro di chitarra di ‘Mr Cool’ è da brivido sporco e incerto, la voce da disperato cronico di Blackie Lawless è capace di sciogliere il più roccioso dei cuori.

 Che come tutti i losers ha avuto una vita da romanzo.

La recensione traccia il destino amaro ma affascinante di Arthur 'Killer' Kane, bassista dei New York Dolls, e del loro EP Mr. Cool. Viene descritta la musica ruvida e sincera, simbolo di un'epoca di decadenza e magia punk, accompagnata da aneddoti sulla vita travagliata del musicista. L'autore esprime gratitudine per l'opera, che rappresenta un punto di svolta personale e un inno al rock vero. Immergiti nell’energia ribelle di Killer Kane e riscopri il rock autentico!

 La suite in quattro parti 'Hall of Bright Carvings' è tra i migliori 12 minuti di questi geni incompresi all'epoca!

 Il lato A ospitava una indefinibile 'It’s wasn’t for you' che sembra un hit fiatistico r&b al quale manca solo l’entrata vocale di Wilson Pickett o Marvin Gaye.

La recensione celebra l'album 'Titus Groan Plus' come un raro esempio di prog rock tardo psichedelico arricchito da influenze folk, r&b e pop. Particolarmente apprezzata è la suite in quattro parti 'Hall of Bright Carvings' per la sua atmosfera medievale e complessità musicale. Nonostante la band sia rimasta poco nota, il disco si distingue per l'originalità e la qualità delle composizioni. L'album rappresenta un gioiello di un'epoca prolificamente sperimentale, ora riscoperto grazie alla ristampa del 1989 con brani extra. Ascolta Titus Groan Plus e immergiti nei suoni unici del prog psichedelico anni '70!

 Siete minacciosi con quelle camicie bianche e cravatta nera, fate paura come un mostro di cinquanta metri che improvvisamente appare per le strade del centro a seminare l'angoscia.

 Keichi Nagase è davvero bravo (manco fosse Bill Bruford!) e il suo drumming scatena il mostro: riffoni metallari ed effetti spaziali tra Gong e Hawkwind.

La recensione esalta l'album 'Toscco' degli Happy Family per la sua fusione di zeuhl, prog, jazz metal e avanguardia. Le intense performance musicali, le influenze da Magma e King Crimson e le atmosfere complesse sono descritte con entusiasmo. Si evidenzia la tecnica notevole dei musicisti, soprattutto del batterista Keichi Nagase. Le tracce strumentali si presentano come viaggi sonori ricchi di mood e riff aggressivi. "Toscco" si conferma un album impressionante e coinvolgente. Ascolta 'Toscco' degli Happy Family e scopri il potere del prog più innovativo!

 "Nessuno ci crederà, il bello è che sei stato raggirato come un pollo ma ormai non credo che a te possa più importare."

 "L’inganno è la forza di un film che Pakula dirige con mano sicura dopo il cult riflessivo di 'Una squillo per l’ispettore Klute' e prima del grande successo documentaristico di 'Tutti gli uomini del Presidente'."

The Parallax View di Alan J. Pakula è un thriller politico degli anni '70 che esplora il clima di paranoia post-Watergate attraverso l'indagine di un giornalista su un’organizzazione oscura. Il film si distingue per la sua tensione crescente, sequenze memorabili e un forte senso di fatalismo. Pakula dirige con maestria, avvalorato da una convincente interpretazione di Warren Beatty, dando vita a un’opera ancora oggi rilevante e sottovalutata. Scopri il thriller cult che svela la paranoia dietro il potere, guarda The Parallax View!

 I Kak gridano vendetta, è una formazione che parrebbe un vaso di coccio "derivativo" tra i giganti del periodo, ma che invece ha una solidità impressionante.

 L'ultimo brano, "Lemonade Kid", rolla su un tappeto acido di tabla e sitar mentre la chitarra di Yoder ha la stessa liquida calma di mastro Garcia, entrando nelle vene come un calmante iniettato da una mano fatata.

Kak-Ola è un raro e prezioso album di blues rock psichedelico californiano del 1969, capitanato dal chitarrista Gary Yoder. L'album mescola momenti elettrici intensi a passaggi più acustici e atmosfere ipnotiche che ne affermano la solidità e originalità, nonostante alcune influenze derivano dai colossi del periodo. La riedizione del 1999 aggiunge demo e brani extra che arricchiscono questa gemma cult. Ascolta Kak-Ola e immergiti nella psichedelia californiana degli anni '60!