Lo spettacolo nel complesso è breve, ma il suo impatto rimanda ad uno stato di trance, di dissociazione, che lo rende ipnotico tanto da paragonarlo ad una droga.

 L’eleganza nella figura e nel suono del Sax che viene violentata durante una tempesta di sabbia è impagabile.

La recensione racconta l'emozionante esperienza di assistere al concerto di Lightning Bolt e Zu a Villa Ada, Roma. Il live è descritto come breve ma ipnotico e intenso, capace di trasportare in uno stato di trance grazie alla potenza e originalità dei due gruppi. L'autore apprezza particolarmente la combinazione di caos sonoro ed eleganza, sottolineando la vibrazione unica della serata nonostante il desiderio di un'esperienza più intima in un club. Un evento memorabile per gli amanti della musica sperimentale. Scopri l'intensità dei live di Lightning Bolt e Zu, un'esperienza da non perdere!

 È direttamente il cinema a chiedermi Lasciami entrare, ed io a consegnargli piena fiducia.

 Sicuramente la scena in piscina l’avrò impressa per sempre più della copertina di nevermind o del canestro che forse non ho mai fatto.

La recensione esprime un profondo legame emotivo con il cinema, collegandolo al film 'Lasciami Entrare' di Tomas Alfredson. Si evidenzia la capacità del film di raccontare una storia d'amore fuori dagli schemi e la sua impronta indelebile nella memoria. L'autore riflette anche sul rapporto personale con il cinema e la sua importanza nella vita. La recensione è più una dichiarazione d'amore che un'analisi tecnica. Lasciati coinvolgere dall'emozione di Lasciami Entrare, scopri il film ora!

 Bellissimo questo disco sai.

 No, ce lo evito. Dai seriamente, cosa ti aspetti? Dai vai per punti.

La recensione di Starfire dei Jaga Jazzist adotta un tono ironico e schietto, evitando classifiche e analisi convenzionali. L'autore esprime un apprezzamento sincero per l'album, anche se con poche parole, preferendo lasciare spazio all'ascoltatore più che a lunghe spiegazioni dettagliate. Un invito a gustarsi la musica senza prendersi troppo sul serio. Ascolta Starfire e scopri il suo sound unico oggi stesso!

 Debbo ammettere di essere rimasto ammaliato da subito, dopo una manciata di secondi.

 Si stanno scopando gli strumenti in una semi-presa diretta bomba.

La recensione celebra l’album Cloak di Jordan Rakei per la sua capacità di catturare l’ascoltatore fin dai primi secondi con un mix di soul, R’n’B e contaminazioni acid jazz. L’ingegneria sonora e il groove richiamano atmosfere anni ’90, regalando un’esperienza musicale autentica e coinvolgente. L’autore esprime forte empatia e apprezzamento per il disco e il suo stile. Scopri l’intensità soul di Cloak, ascolta ora Jordan Rakei!

 Il re assoluto del disco è un plurale: gli ottavi. Ottavi per sempre, ottavi sulle corde, ottavi sul ride.

 Se c'è una canna da pesca in una melma stagnante che tira su un vecchio barattolo di Sonic Youth... questa è la canna da pesca dei Madensuyu.

La recensione descrive 'A Field Between' di Madensuyu come un album caratterizzato da ritmi incalzanti e tensione nervosa. Il duo belga utilizza una costante presenza degli ottavi per mantenere alta l'intensità, richiamando influenze di Sonic Youth e altri artisti alternativi. Lo stile è rapido e privo di pause, con un approccio che non lascia spazio alla sorpresa ma conquista per la sua energia. L'autore assume un tono ironico e personale, mescolando riflessioni e aneddoti legati alla musica. Ascolta 'A Field Between' e immergiti nei ritmi incalzanti di Madensuyu!

 The Tribe non è né noia, né furbìa.

 È impossibile comprendere interamente i dialoghi, ma non c'è un solo punto della sceneggiatura che riesca a sfuggire.

The Tribe è un film ucraino innovativo e coinvolgente che racconta la vita di una gang di ragazzi sordomuti attraverso la sola lingua dei segni, senza sottotitoli né parole udibili. La pellicola, interpretata da attori non professionisti sordomuti, usa il linguaggio del corpo per trasmettere intensamente emozioni, violenza e rapporti umani. Nonostante l'assenza di dialoghi comprensibili, la narrazione è limpida e coinvolgente, alternando smarrimento e empatia. Un'esperienza cinematografica unica e potente che sconvolge senza furbizie. Scopri il sorprendente mondo di The Tribe: un film da vivere con gli occhi e il cuore.

 Ottanta minuti di film che volano via tanto da farlo sembrare un corto psicanalitico.

 La regia com'è in pancia? È buio. È difficile combatterci, conoscerci, accettarci.

La recensione esalta Enemy, film di Denis Villeneuve con Jake Gyllenhaal, come un thriller psicologico denso e oscuro. Il film, basato su un romanzo, si presta a molteplici visioni e interpretazioni grazie alla sua atmosfera tetral e complessità tematica. La regia e la colonna sonora contribuiscono a creare un'esperienza intensa e suggestiva, che invita a riflessioni profonde sull'identità e la mente umana. Un'opera non facile ma appassionante, da rivedere e discutere. Scopri il mistero di Enemy e immergiti nel thriller psicologico di Villeneuve.

 «Il protagonista ha l’anima acerba di un samurai, in un duello finale che omaggia La Dolce Vita.»

 «Non un oggetto fuori posto, nessuna inquadratura lasciata a sé, la regia comunica con empatia e stile.»

Bittersweet Life di Kim Ji-woon è un noir coreano che unisce estetica elevata e un racconto di vendetta incisivo. Il protagonista Sun-woo incarna un samurai moderno, fragile e complesso, e la regia si distingue per preziosismi visivi e un ritmo coinvolgente. Il film conquista per la sua maestria nello stile e la potenza emotiva, offrendo un'esperienza intensa e ben calibrata. Guarda Bittersweet Life per un viaggio intenso tra vendetta e bellezza visiva.

 Il gioco della roulette russa, scontro perfetto tra la vita ed il caso.

 13 - Tzameti è il perfetto caso capace di trascinarti dentro, invece che nausearti.

13 - Tzameti di Gela Babluani è un thriller in bianco e nero che esplora la fragile linea tra vita ed esistenza tramite il gioco della roulette russa. Il film coinvolge grazie a un realismo intenso e una regia ispirata al noir francese, creando un'atmosfera di ansia e tensione che cattura lo spettatore senza risultare ripetitiva. La pellicola si distingue per il suo sguardo crudo e concentrico, offrendo un'esperienza cinematografica profonda e coinvolgente. Guarda 13 - Tzameti per un tuffo intenso tra vita, morte e destino.

 Da quando sono nato penso di non aver mai visto un film fantasy italiano come questo.

 Garrone me l'ha proprio sistemata ben bene nel culo: ha radunato un bel po' di nomi [...] e poi si è seduto alla regia e ha fatto il miracolo.

La recensione celebra 'Il racconto dei racconti' di Matteo Garrone come un film fantasy italiano unico nel suo genere. Basato su tre fiabe di Giambattista Basile, il film si distingue per una regia magistrale, un cast internazionale e uno stile narrativo insolito e coinvolgente. L'autore lo definisce un'esperienza rara e memorabile, questione di coraggio e fortuna nel scegliere di vederlo. Consigliato per gli amanti del cinema e del fantasy. Non perdere questo sorprendente fantasy italiano, guardalo subito!