Questa estrazionedentalesenzanestesia di film è violenza punk drogata di noise in bianco e nero.

 La pellicola ha affilato la lama, pronta a trafiggere gli occhi in maniera asciutta, senza una goccia di sangue, ma con un’altissima magnitudo.

The Bunny Game è un film claustrofobico e graffiante, che con immagini in bianco e nero e un sound disturbante racconta la disperazione di una donna vittima di violenza. La pellicola, disturbante e intensa, appassiona per la sua forza espressiva e per le diverse chiavi di lettura che offre, oltre la superficie di shock gratuito. La recensione ne evidenzia la complessità e l’impatto emotivo, pur segnalando possibili controversie. Scopri l'impatto potente di The Bunny Game, un film che scuote e fa riflettere.

 Nightcrawler è un film sul personaggio, prima di tutto.

 Una miscela di colori scurissimi e melmosi, una vagonata di scene che mi hanno gasato, e una regia della mezza madonna.

Nightcrawler è un thriller intenso incentrato su un personaggio ambizioso e un giornalismo sensazionalistico. Jake Gyllenhaal offre un'interpretazione solida, mentre la regia crea una tensione costante senza cali di ritmo. Le dinamiche tra i personaggi aggiungono valore e profondità. Un film coinvolgente con atmosfere cupe e ben calibrate. Guarda Nightcrawler per scoprire il lato oscuro del giornalismo d'assalto!

 Inizia il gioco preferito dei film che mi stanno sui coglioni: chi è cattivo? Chi è bravo? Chi è cosa chi cosa è chi cosa chi CHI!?!?

 Finale scoppiettante con colpo di scena che mi sarei perso volentieri in favore di un sonnellino.

La recensione critica e ironica di Simon Brand - Identità Sospette sottolinea una trama poco credibile e confusionaria, con flashback inutili e un finale deludente. Il recensore esprime frustrazione per la qualità generale del film, trovando solo pochi aspetti degni di nota. Scopri perché 'Identità Sospette' non convince e leggi la recensione completa!

 Questo film ha l’enorme pecca di fare un viaggio dentro di te utile come un discorso che ti entra in un orecchio e dall’altro ti esce.

 La figura maschile che esce fuori è un bel ritratto generalista della generazione ’76-81.

La recensione analizza 'Forza Maggiore' di Ruben Östlund come un film che mostra le fragilità emotive di una famiglia in vacanza sulle montagne. Nonostante la buona recitazione e alcune scene ben realizzate, il film appare freddo e poco coinvolgente, con una sceneggiatura che tende al chiacchiericcio e pochi spunti illuminanti. La riflessione principale è sulla figura maschile e i ruoli di genere, offerti con uno sguardo femminista. La pellicola è definita più un'esperienza visiva e concettuale che un racconto avvincente. Scopri la complessità delle dinamiche familiari con Forza Maggiore.

 Il miscuglio è sicuramente dedicato all’atmosfera, alla ricerca di suoni accoglienti e caldi.

 Questo disco è un taschino. A volte è utile, a volte se c’è o non c’è fa niente.

Minor Alps nasce come collaborazione tra due musicisti poco noti, esordendo con l'album Get There. Il disco si caratterizza per atmosfere calde e suoni minimali che funzionano a tratti, creando un ascolto discreto ma non memorabile. Alcuni brani risultano scollegati o retorici, rendendo l'album una sorta di 'disco taschino' utile ma a tratti superfluo. Ascolta Minor Alps - Get There e scopri un indie folk minimalista e caldo.

 Mi trovavo in questo posto rettangolare in cui la gente parlava giapponese, ma delle scritte in inglese in basso mi aiutavano a capire.

 Sono finito nell'abisso del non-sense onirico, dove dovevo seguire scrupolosamente tutti i dettagli delle vicende.

La recensione dipinge Funky Forest come un’esperienza cinematografica surreale e disorientante, un viaggio fra sogni e nonsense che sfida ogni logica tradizionale. L’autore si abbandona all’onirico e all’assurdo, apprezzando l’umorismo nero e le immagini strambe tipiche del film. Un’opera dove il pubblico deve seguire dettagli e stranezze senza certezze, lasciandosi trasportare dalla creatività visiva e sonora. Il film è un caleidoscopio di situazioni e personaggi grotteschi in un’atmosfera unica e originale. Scopri l'incredibile surrealismo di Funky Forest, un film unico e imprevedibile!

 Questa perla che, mannaggia a voi, qui mancava, si fa spazio nella fantascienza a colpi asettici e minimali di riflessioni esistenziali.

 Il film è tutto un assolo di Sam Rockwell, qui nelle vesti di un astronauta in missione sul suolo Lunare.

Moon, il film d'esordio di Duncan Jones, si distingue per la sua semplicità e profondità. La pellicola combina una sceneggiatura impeccabile e un'ambientazione minimalista, esplorando temi esistenziali attraverso la solitudine di un astronauta interpretato da Sam Rockwell. Atmosfere pulite e riflessioni intense rendono questo film un caro gioiello della fantascienza contemporanea. Scopri il capolavoro minimalista di Duncan Jones, guarda Moon ora!

 Lei, da solo, con un morto, inscena lo stupore. Ma mi prendi per il culo?

 Brutta merda? Mi state prendendo per il culo? Cos'è che volete? La mia merda? Volete la mia merda voi?

La recensione esprime un giudizio molto critico e sarcastico sul film 'The Loft' di Erik Van Looy, evidenziando la poca credibilità della sceneggiatura e una trama artificiosa. L'autore si mostra infastidito da incoerenze e dall'apparente mancanza di verosimiglianza in alcune scene chiave. Il tono è sprezzante e non risparmia feroci battute sul film. Scopri perché questo thriller non convince, leggi la recensione completa!

 i temi in questo film sono trattati in maniera così mongoloide e superficiale

 i clichè, i personaggi stereotipo basilari, la noia, i cattivi che si alleano coi buoni

La recensione critica l’ultimo film di Evan Goldberg e Seth Rogen, sottolineandone un uso superficiale dei temi trattati e una narrazione piena di clichè e noia. L’autore ammette una certa apertura iniziale ma rimane deluso dalla realizzazione complessiva, avvertendo chi fosse attratto dall’hype a guardarlo con cautela. Leggi la recensione completa e scopri se The Interview fa per te!

 Posso capire l'animo cazzaro, grezzo, il pogo nei ritornelli, insomma capita.

 Avevo completamente dimenticato le liriche, uno dei punti più deboli del disco.

La recensione analizza l'album 'Medusa' di Miglior attore non protagonista con uno sguardo critico, evidenziando una produzione grezza e liriche deboli. L'autore riconosce alcune influenze stilistiche interessanti e richiami alla scena torinese e grunge ma valuta nel complesso il disco come poco riuscito. Il tono è ironico e distaccato, con sprazzi di nostalgia per certi aspetti culturali dell'epoca. Scopri con noi i dettagli di un album tra punk e grunge da non dimenticare.