March Horses

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 Le puttane dei Motörhead. Nessuna definizione può essere più calzante.

 Buttate su il disco e muovete il deretano con la birra in mano, i Tangerine Dream li si ascolta domani.

Demolition, il debutto delle Girlschool del 1980, è un album hard rock e heavy metal che sprigiona energia e spirito ribelle. Definito 'le puttane dei Motörhead', il gruppo femminile offre una festa sonora con brani come 'Race With The Devil'. Un classico per chi ama il metal inglese e la passione del rock grezzo e sincero. Ascolta Demolition e scatenati con le Girlschool, icone dell’hard rock!

 Se la mia mente in principio aveva fantasticato con audace immaginazione, la realtà è che i tre quarti d’ora si trascinano tra chitarre (semi)acustiche, cori orientali, suoni di vento che soffia e percussioni forse campionate, forse no.

 Ogni volta devo infilare nel lettore cd questo viaggio spiritualcosmico, altrimenti non reggo la lettura, sempre a tarda sera e con un carico di lavoro non indifferente sulle spalle.

La recensione esplora 'Legno' di Fabio Pianigiani, un album new age caratterizzato da chitarre acustiche, cori orientali e suoni naturali. Con tono ironico, l'autore descrive un ascolto meditativo e distensivo, ideale come sottofondo durante la lettura o momenti di relax. Anche se musicalmente tradizionale nel genere, il disco riesce a creare un'atmosfera armoniosa e coinvolgente. La recensione evidenzia l'importanza del concetto dietro l'opera più che la sola musica. Ascolta 'Legno' di Fabio Pianigiani per un'esperienza new age unica e meditativa!

 Distorsioni grumose, ronzii valvolari, erba, occultismo da filmaccio di serie C. C'è bisogno di altro?

 La qualità dei pezzi oscilla tra il dignitoso ed il buono, ed è crescente con l'avanzare del minutaggio.

Down IV - The Purple EP segna il ritorno di Down con sei tracce di doom e sludge ispirato ai Saint Vitus. Pur con qualche riserva iniziale, la qualità cresce con il procedere dell'EP, con brani come 'Open Coffins' e 'Misfortune Teller' in evidenza. Phil Anselmo si conferma funzionale al sound ruvido e autentico, nonostante i limiti vocali dovuti all'età e ai vizi. Il basso vede una novità, con un nuovo musicista più valido del precedente Rex Brown. Scopri l'intensità doom di Down IV - The Purple EP e lasciati avvolgere dal suo sound crudo.

 Survival Of The Dead non è solo il peggior film di George A. Romero, è uno dei film horror più terrificanti degli ultimi anni.

 La trama sembra più appartenere a un western che a un film di morti camminanti.

Survival Of The Dead è considerato il peggior film di George A. Romero, privo di tensione e con una trama debole e confusa. L'aspetto tecnico e gli effetti speciali sono sotto la media, e i personaggi appaiono bidimensionali e poco riusciti. Nonostante la presentazione al Festival di Venezia, l'opera non riesce a recuperare dal netto calo qualitativo della saga. L'autore della recensione esprime la sua delusione profonda come fan storico del regista. Scopri perché Survival Of The Dead è una delusione per i fan di Romero!

 «Forever Changes, dei californiani Love, è uno dei più grandi album della Storia della musica.»

 «Arthur Lee pensava era convinto di morire ... questo doveva essere il suo personale requiem.»

La recensione ripercorre la nascita e la riscoperta dell'album 'Forever Changes' dei Love. Inizialmente percepito come pretenzioso, l'album si rivela con ascolti ripetuti come un capolavoro della psichedelia e un simbolo di intimità sonora. Il lavoro di Arthur Lee e la sua atmosfera drammatica emergono in un'opera che si distacca dalle tendenze elettriche dell'epoca, con arrangiamenti ricchi di archi e fiati. Brani chiave come "Alone Again Or" e "The House Is Not A Motel" definiscono un disco immortale. Ascolta 'Forever Changes' e immergiti nel capolavoro psichedelico di Love.

 I Testament sono uno di quei gruppi che continui a seguire, sia per affetto, sia per effettiva qualità della musica che resiste alla prova tempo.

 È il disco che il fan affezionato può consumare senza complimenti, mentre il quindicenne, abituato a growl incomprensibili e Bibbia in fiamme, potrebbe rimanere alquanto indifferente.

La recensione analizza il decimo album dei Testament, 'Dark Roots Of Earth', riconoscendone la qualità e la maturità musicale. Pur non raggiungendo il picco del classico 'The Gathering', l'album conquista per la cura nelle melodie e il contributo solista di Alex Skolnik. Consigliato ai fan della band e agli appassionati di metal classico, è un lavoro solido con ritmi meno violenti ma ben strutturati. Scopri l'evoluzione dei Testament con 'Dark Roots Of Earth' e rivivi l'anima del metal classico!

 "Gli Animals ripresero la vecchia tradizione nera, e ci diedero un sonoro ceffone per liberarla dall'austerità e dalle formalità accademiche."

 "Basterebbe la già citata 'We've Gotta Get Out Of This Place' per giustificare la devozione incondizionata al gruppo."

La recensione celebra la raccolta 'The Complete Animals' come un monumento al beat inglese e al blues classico, sottolineando il ruolo fondamentale del gruppo nella storia della musica. Vengono evidenziati i classici immortali e l'approccio passionale degli Animals che hanno saputo portare l'anima nera americana nel Regno Unito. Nonostante il tempo passato, la loro musica rimane autentica e influente. Scopri l’eredità blues degli Animals con questa imperdibile raccolta.

 La chitarra ha ancora grande personalità ed il songwriting è più che dignitoso, senza troppe pretese.

 Quando il passato ritorna con classe e grinta: 'Fresh Evidence' è un'opera da accostare al potente 'Let Me In' di Johnny Winter.

Nel suo album 'Fresh Evidence', Rory Gallagher torna alle radici blues rock con un lavoro solido e personale. Pur senza innovazioni rivoluzionarie, l'esecuzione impeccabile e la presenza di brani come 'King Of Zydeco' e 'Heaven's Gate' confermano la forza della sua musica. Questo disco è un'opera da riscoprire e apprezzare, anche in confronto con contemporanei come Johnny Winter. Ascolta 'Fresh Evidence' e riscopri il blues rock autentico di Rory Gallagher!

 Il rock acido e tagliente, polveroso, con ricordi di Dylan rivisitato da un gruppo punk in crisi esistenziale.

 La solita voce bassa ma non disperata di Guy Kyser, personaggio di confine per eccellenza.

La recensione celebra The Ruby Sea di Thin White Rope, un album rock del 1991 caratterizzato da atmosfere cupe e un suono polveroso. La voce di Guy Kyser, il mix di distorsioni e country e il songwriting evocativo creano un viaggio emozionale intenso. Nonostante non sia il lavoro più ispirato del gruppo, l'album resta una pietra miliare nel panorama alternativo. Scopri l'intensità di The Ruby Sea, ascolta Thin White Rope oggi stesso!

 Una chitarra stridente, una voce sfiatata e le classiche dodici battute possono scuotere l'anima.

 Il rocker dei live ad alto volume è morto ed è risorto in vesti classiche.

Roots di Johnny Winter è un album dedicato ai classici del blues rivisitati con passione e sincerità. Il musicista texano si presenta in una veste più matura, mantenendo viva la tradizione con produzioni limpide e collaborazioni, tra cui quelle col fratello Edgar. L'album anima la nostalgia e conferma l'artista come punto fermo del blues americano. Le tracce come 'T-Bone Shuffle' e 'Got My Mojo Workin'' evidenziano l'anima vibrante della sua interpretazione. Ascolta Roots e riscopri il blues autentico di Johnny Winter!