March Horses

DeRango : 6,57 • DeEtà™ : 5111 giorni

 "Padri spirituali del metal estremo, capitanati dal mitico Chronos, ovvero l'essenza trash della musica cattiva."

 "A volte non c'è bisogno di musica bella per fare un album bello."

La recensione analizza Fallen Angels di Venom, album del 2011 caratterizzato da un metal grezzo e potente tipico dei padri fondatori del genre. L'autore apprezza la violenza sonora e l'autenticità della band nonostante la qualità di produzione non eccelsa. L'album non cerca la perfezione ma l'effetto 'tamarro' e grezzo, mantenendo lo spirito originale e provocatorio dei primi lavori. Consigliato a chi cerca una vera esperienza metal senza fronzoli. Scopri Fallen Angels, il lato più grezzo e autentico del metal con Venom!

 Finalmente Hammill ha trovato la sua pace dei sensi: un angolo della propria creatività sempre ombroso e riflessivo, ma altresì rilassato e catartico.

 Le composizioni risultano abbastanza simili fra loro quasi fossero una suite divisa in più movimenti, con un risultato coerente nel globale ma privo di picchi emotivi.

Thin Air (2009) rappresenta una fase matura e pacata di Peter Hammill, lontana dai momenti teatrali e anarchici del passato. L'album offre atmosfere eleganti e rilassate, con composizioni simili fra loro e una produzione cristallina. Pur privo di forti picchi emotivi, mantiene dignitosamente il valore artistico di un musicista di lunga carriera. Scopri Thin Air e immergiti nella riflessione sonora di Peter Hammill.

 Un album difficile da giudicare, in continua lotta tra le vecchie reminiscenze prog e le nuove frontiere elettroniche.

 Quando la leggerezza del pianoforte riprende il suo ruolo, Hammill centra il bersaglio (quasi) come qualche anno prima.

The Future Now è un album complesso di Peter Hammill che oscilla tra il prog classico e nuove esplorazioni elettroniche. Alcuni brani eccellono per intensità e arrangiamenti, altri risultano meno efficaci e frammentari. Si percepisce un calo di ispirazione, ma l'opera resta coraggiosa e personale, rappresentando un momento di transizione nella carriera dell'artista. Scopri l’evoluzione prog di Peter Hammill con un ascolto approfondito di The Future Now.

 Un LP da pianto, nel senso più felice e radioso del termine.

 Una preghiera laica dedicata all’Arte, nel suo primario scopo: l’esaltazione dell’interiorità e l’urgenza comunicativa che solo delle grandi personalità possono avere.

La recensione celebra The Silent Corner And The Empty Stage di Peter Hammill come un capolavoro progressivo intramontabile. L'album è definito un collage coerente di stili musicali che esaltano l'interiorità e l'urgenza comunicativa. Hammill è lodato per la sua voce magica, l'abilità polistrumentale e la scrittura intensa. L'opera viene posta come esempio di arte contro la musica commerciale effimera, ancora estremamente attuale nel 2012. Ascolta ora questo capolavoro senza tempo di Peter Hammill e riscopri il vero progressive rock.

 La musica contenuta in questo "Blues Obituary" si presenta come un blues vagamente tinto di hard e dalle pesanti reminiscenze lisergiche.

 Un'opera dove i musicisti valgono più delle canzoni stesse, dove la fantasia è libera di sperimentare senza stravolgere le basi di un genere.

La recensione analizza 'Blues Obituary' dei Groundhogs, un album del 1969 che fonde blues con influenze hard e psichedeliche. Pur non essendo un capolavoro assoluto, l'album si distingue per l'equilibrio e la qualità degli strumentisti, in particolare Tony McPhee. La musica si colloca a metà strada tra blues tradizionale e le nuove tendenze rock dei primi anni '70, rappresentando un'interessante testimonianza del periodo. Scopri l'evoluzione del blues con l'intrigante 'Blues Obituary' dei Groundhogs!

 Il vero punto di forza dell'opera è il senso di claustrofobia all'interno dell'edificio.

 Il contenitore vale ben più del contenuto, ma il prodotto risulta ben più interessante di un'opera stanca come Land Of The Dead.

La Horde (2010) è il primo film zombie francese che segue lo stile classico di Romero. Pur con una sceneggiatura debole e personaggi poco sviluppati, riesce a trasmettere una forte sensazione di claustrofobia in un ambiente urbano degradato. L'atmosfera cupa e la fotografia ben curata supportano la narrazione, evitando eccessi di violenza. Un film interessante e più fruibile rispetto ad altri lavori simili, anche se con limiti evidenti. Scopri l'horror claustrofobico di La Horde, il primo zombie movie francese!

 Il blues è la manifestazione del disagio, della sottile infelicità, senza che questa musica diventi meramente consolatoria.

 'Deuce' è splendida ed egregiamente imperfetto, un calore che solo pochi altri hanno toccato.

La recensione celebra 'Deuce' di Rory Gallagher come un album che fonde il blues più autentico con influenze rock, folk e jazz. Realizzato in modo quasi improvvisato tra il 1970 e il 1971, il disco emana calore e passione, pur mantenendo una produzione volutamente imperfetta. Gallagher resta fedele alla sua anima musicale, offrendo energia e intensità nonostante alcune inesattezze tecniche. 'Deuce' si conferma un lavoro prezioso per gli amanti del blues-rock vintage. Ascolta 'Deuce' e immergiti nell'anima del vero blues-rock!

 Un gruppo thrash estremo che suona punk? Forse, assieme alla migrazione degli uccelli in fuga dall’inverno, è la cosa più logica e naturale a questo mondo.

 L’importante è avere un’Attitudine Indiscutibile.

La recensione esplora 'Undisputed Attitude' dei Slayer, un album del 1996 composto principalmente da cover punk con influenze thrash. L'autore usa un tono ironico per descrivere la fusione di generi e l'attitudine feroce della band. Pur criticando i commenti del booklet, la recensione riconosce la carica e l'energia dell'album, che rimane un ascolto abituale per l'autore. Ascolta ora Undisputed Attitude e scopri il lato punk degli Slayer!

 Bond che con la sua ugola sporca ruggisce in faccia agli spettatori (pochi), Bruce e Baker che picchiano sugli strumenti mentre un Hammond rende il tutto impastato e caldo.

 Un disco che sta all’opposto dei live faraonici dei ’70, dove l’esteriorità abbaglia lo spettatore: questa raccolta è puro istinto, pura passione puramente underground.

Live At Klooks Kleek cattura l'essenza di un blues-jazz sporco e autentico, eseguito nel 1964 da The Graham Bond Organisation. Questa formazione fu il crocevia di futuri grandi nomi della musica inglese e rappresenta un momento storico prima della grande esplosione del blues-rock. Il disco si distingue per la sua spontaneità e passione, lontano dai live sofisticati dei decenni successivi. La recensione evidenzia anche la tragica parabola di Graham Bond, figura chiave ma tormentata. Ascolta ora Live At Klooks Kleek e immergiti nelle radici del blues inglese!

 getto subito la maschera: questa è una (non) recensione di un fanatico dedicata ai fanatici.

 Psycopathy Red e la conclusiva Not Of This God ricordano il motivo per i quali questo gruppo è ricordato: percuotere le corde istintive dell’ascoltatore.

Questa recensione appassionata esplora 'World Painted Blood', l'album thrash metal del 2009 degli Slayer. Evidenzia il ritorno stabile di Lombardo alla batteria e il suono grezzo e aggressivo del disco. Sebbene l'autore esprima qualche delusione sulle mancanze di sperimentazione, riconosce l'efficacia brutale e tormentata delle tracce. Questo lavoro è celebrato come una testimonianza genuina dello spirito duro della band. Scopri l’energia pura di Slayer con World Painted Blood, ascolta ora!