noveccentrico

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 Potrebbe bastare questo, senza addentrarsi troppo su processi generativi, sperimentalismi, avanguardie, per spiegare la grandezza di Cage.

 Anche quando i nostri percorsi sembrano in salita, ma crediamo in ciò che vogliamo comunicare, impariamo ad andare incontro ai fischi e allo scherno che la vita ci riserverà con il più sereno dei sorrisi.

La recensione esplora l'insolita partecipazione di John Cage al celebre quiz televisivo italiano Lascia o Raddoppia, condotto da Mike Bongiorno. L'autore sottolinea il contrasto tra l'arte sperimentale e la cultura pop, riflettendo sull'importanza storica dell'evento e sul ruolo della memoria. Cage, un innovatore musicale controcorrente, emerge con il suo sorriso nonostante lo scetticismo e lo scherno del pubblico, rappresentando un ponte verso un dialogo culturale più profondo. La recensione celebra questo episodio unico come testimonianza di un confronto fra mondi e mentalità differenti. Scopri di più su questo incontro iconico tra arte e televisione del passato!

 Metal Machine Music è dedicato a La Monte Young, perché questo album, un significato estetico ce l’ha pure: è un bordone di feedback che ha stravolto il nuovo corso della musica.

 Se Lou Reed ha creato un progetto dove il virtuoso che senza fatica giunge alla fine è chi ascolta e non chi esegue, cosa potrei rimproverare?

La recensione esplora Metal Machine Music di Lou Reed come un'opera di avanguardia che stravolge la sintassi musicale tradizionale attraverso l'uso di feedback e rumore. L'album è visto come un'importante pietra miliare che ha influenzato il rock e le pratiche esecutive, sfidando convenzioni e divisive opinioni. L'autore riconosce il valore estetico e il coraggio di Reed, confermando la sua eredità musicale. Scopri l'album che ha rivoluzionato il rock tradizionale, ascolta Metal Machine Music di Lou Reed.

 L’album va via piacevole e un po’ ripetitivo (che poi è un tratto estetico del 99% degli album indipendenti).

 Almeno ci si canta sopra. E non è poco.

La recensione analizza il debutto discografico di Calcutta, Mainstream, evidenziando il suo stile indie-pop fresco e leggibile. Con ironia, si riflette sul mutamento della scena indie italiana, ora meno 'sofferente' e più accessibile. L'album non rivoluziona il mondo ma conquista con melodie facili da ricordare e testi che raccontano le inquietudini di una generazione. Consigliato a chi cerca musica indie leggera e popolare. Ascolta Mainstream di Calcutta e scopri il nuovo volto dell'indie italiano!

 Il commento sonoro di Philip Glass, mi accolse come un amico che conosci da sempre ma che non hai mai incontrato.

 Quello scherzo dei Qatsi era una sorta di messaggio profetico: i nativi americani, Glass, Reggio, aspettavano (anche) me, per rendermi una persona migliore.

La recensione racconta l'incontro personale con Philip Glass e la colonna sonora di Koyaanisqatsi, un'opera che unisce musica e immagini in un messaggio profetico. La musica minimale e ripetitiva di Glass accompagna e potenzia il potente documentario di Godfrey Reggio, stimolando una riflessione profonda sulla vita moderna e l'identità personale. L'opera ha segnato una svolta nella percezione dell'autore e continua a essere fonte di ispirazione e cambiamento. Ascolta Koyaanisqatsi e scopri come la musica di Glass può trasformare la tua percezione.

 Discreet Music si muove su una soluzione discretamente pentatonica accennata in una versione ridotta all’interno di “Evening Star” di Eno & Fripp.

 Ah, quando vi dicono che è musica new age, randellate con poca discrezione.

La recensione celebra Discreet Music di Brian Eno come un classico dell'ambient, sottolineandone la struttura unica e l'atmosfera discreta. L'autore mescola un tono ironico con osservazioni personali, analizzando elementi come la dedica dell'album e le influenze musicali. L'opera viene paragonata a capolavori come Music for Airports e alle Gnossiennes di Satie, evidenziandone l'importanza nel panorama musicale. Scopri il fascino senza tempo di Discreet Music, ascolta il capolavoro di Brian Eno oggi stesso!

 Malcom McLaren era un trend setter (oggi diremmo influencer) che ha messo la firma... su quasi tutti i movimenti musicali più importanti di quegli anni lì.

 Quel disco lì è gli anni Ottanta. Al netto di alcuni generi altrettanto significativi ma con diverse narrative, per il resto lì dentro c’è davvero tutto ciò che ha caratterizzato quel decennio.

Duck Rock di Malcolm McLaren è un album unico che miscela punk, rap e world music, catturando lo spirito multiculturale degli anni Ottanta. L'opera, arricchita dalla produzione di Trevor Horn e dalla grafica di Keith Haring, rappresenta un lavoro innovativo e influente ma poco conosciuto al grande pubblico. McLaren, figura chiave e provocatoria della scena punk, lascia un'eredità musicale e culturale significativa attraverso questo progetto. Ascolta Duck Rock e immergiti nel mosaico sonoro degli anni '80!

 EZ listening Muzak è un best of dei Devo pubblicato quando la band si consegnava inerme a quel ricambio generazionale.

 I Devo sembrarono voler trovare la degna colonna sonora che raccontasse l'ormai inarrestabile processo devolutivo.

La recensione analizza EZ Listening Muzak, una raccolta dei Devo che reinterpreta i loro successi in chiave Muzak, unendo avanguardia e ironia. Pubblicato originariamente nel 1987 e recentemente riedito, il box set riflette un momento di stagnazione creativa ma con un forte messaggio filosofico sul declino culturale. I Devo sono celebrati per la loro influenza e per l'originalità che ha definito le loro prime produzioni. Scopri l'innovazione di Devo con EZ Listening Muzak, un classico intramontabile per gli amanti della musica alternativa!

 "È un album che ha delle atmosfere clamorose; raccontano di una fusione tra due mondi lontani spesso non riuscita, sovrapposta, forzata, poco fluida."

 "Ceremony è un album che ha un qualcosa che altri lavori di genere non hanno: l'acre sapore del tentativo."

La recensione analizza 'Ceremony', lavoro sperimentale di Pierre Henry e Spooky Tooth, che mescola elettronica e prog con temi religiosi. Pur segnando la fine della carriera del gruppo, è un album dal carattere forzato e particolare, capace di creare atmosfere uniche e conflittuali. L'autore mantiene un tono ironico e distaccato, riconoscendo il valore artistico ma sottolineandone le difficoltà di fruizione e reception negativa. Un esperimento audace che divide. Scopri l'audace fusione di elettronica e prog in Ceremony, un album che sfida ogni previsione.

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