"Il ragazzo d'oro è un'opera che sa ancora mettere i brividi."

 "Se hai un minimo di cuore e non sei abbagliato dalla retorica della Musica Vera, sai empatizzare con il dolore di un neotrentenne oppresso da inquietudine e sensi di colpa."

La recensione riscopre Il Ragazzo d'Oro, album d'esordio di Guè Pequeno, inizialmente sottovalutato. Viene evidenziata la profondità dei testi e le vette emozionali presenti nonostante alcune tracce meno riuscite. L'opera è descritta come autentica e capace di colpire nell'animo, invitando a rivalutare l'album nel panorama rap italiano. Ascolta Il Ragazzo d'Oro di Guè Pequeno e riscopri un classico nascosto del rap italiano.

 quando ascolto "Ok Computer" mi si focalizza davanti solo un immenso pannello color grigio-merda.

 una recensione pop del 2018 deve essere un racconto del disco in chiave soggettiva e gradevole da leggersi

La recensione offre una visione personale e critica di OK Computer, evidenziando una percezione negativa e un senso di frustrazione verso l'album. L'autore difende l'importanza della soggettività nelle recensioni musicali e racconta il suo punto di vista senza filtri, rifiutando un'interpretazione univoca del disco. Scopri se OK Computer è davvero il capolavoro che tutti dicono, leggendo questa recensione schietta!

 "Kid A resta un caso a parte nella storia dell'arte e dell'uomo, l'opera precaria e definitiva."

 "Everything In Its Right Place ridefiniva il concetto di umanità, prendendola di collo e ribaltandole la pelle e la carne."

La recensione celebra Kid A come un capolavoro assoluto e radicale dei Radiohead, superiore a Ok Computer per originalità e profondità. Si esaltano le sonorità innovative e le atmosfere di alienazione e precarietà umana. L'autore critica alcune idealizzazioni di dischi precedenti ma riconosce in Kid A un’opera definitiva e rivoluzionaria, capace di spiazzare sia le menti deboli che quelle illuminate. Scopri il capolavoro unico di Kid A e lasciati sorprendere dalla rivoluzione sonora dei Radiohead!

 Il suo strumento, come lo tocca lui, nessuno.

 Sta roba fa cagare sangue.

La recensione evidenzia il grande talento e il carisma di Miles Kane, celebrandone la creatività e la capacità espressiva. Tuttavia, il giudizio sull'album 'Coup De Grace' è contrastato, con critiche verso alcune scelte sonore e arrangiamenti giudicati poco riusciti. L'autore esprime delusione soprattutto rispetto alla psichedelia proposta, pur riconoscendo la qualità complessiva dell'artista. Ascolta l'album e scopri tu stesso le sfumature di Miles Kane!

 Il cantante George Clarke continua a fare il suo dovere, impersonificando per bene l'aquila con la laringite che ogni giorno squarciava il ventre di Prometeo.

 Questo disco così imponente e magnificente suona molto più figo se filtrato e compresso dalle casse di merda del portatile.

La recensione analizza l'album Ordinary Corrupt Human Love dei Deafheaven, evidenziandone la fusione tra black metal e post-rock con inserti hard rock. Pur notando alcune tracce lunghe e complesse, il disco viene apprezzato per l'atmosfera immersiva e la capacità di mescolare generi. L'album rappresenta un'evoluzione rispetto ai lavori precedenti, con un tocco più vario e accessibile, pur mantenendo un'identità forte. Scopri l'album che fonde metal e post-rock con passione e sperimentazione!

 I Planet Funk sono la pizza all’ananas più stomachevole tra quelle assaggiate.

 Questa è veramente musica brutta, ma non di quel brutto guilty pleasure: si tratta di quel brutto vero, autentico, pieno, senza soluzione di miglioramento.

La recensione boccia l'album Non Zero Sumness dei Planet Funk, definendolo un mix infelice di rock ed elettronica, mediocre e sgraziato. L'autore critica profondamente la qualità musicale e la posizione della band nella scena italiana, accusando una superficialità diffusa del pubblico e dei media. L'album non convince per melodia, arrangiamenti e voce, e provoca una sensazione di disagio nell'ascolto. Nel complesso, un prodotto poco riuscito e privo di vera qualità artistica. Scopri la recensione completa e scegli con attenzione la tua musica!

 A me non piace, gli piazzerei tranquillamente una bèla stèla, ma ne metterò 3 così da non scandalizzare il pubblico pagante.

 Non è con la musica piatta che si combatte la rivoluzione.

Questa recensione di La voce del padrone di Franco Battiato rompe gli stereotipi elogiativi dell'album, evidenziandone la natura commerciale e il carattere piatto e radiofonico. L'autore mette in luce come l'album si adatti al gusto del pubblico italiano senza proporre una vera rivoluzione musicale. Nonostante il successo commerciale, oggi l'opera appare datata e meno incisiva rispetto alla musica synth europea contemporanea. Scopri se La voce del padrone è davvero all'altezza delle aspettative!

 Questo "Tranquility Base Hotel & Casino" fa anche abbastanza cagare.

 Se un disco ha bisogno di 20 ascolti per "entare in circolo", allora vuol dire che non è poi sto granché.

La recensione esprime delusione per l'album 'Tranquility Base Hotel & Casino', definito un allontanamento poco riuscito dal rock diretto degli Arctic Monkeys. Il disco viene visto come un'estensione dell'ego di Alex Turner, con composizioni complesse ma senza sostanza e poco coinvolgenti. Viene messo in dubbio il valore del cambio di stile e criticata la necessità di tanti ascolti per apprezzarlo. Scopri se 'Tranquility Base Hotel & Casino' fa per te, leggi la recensione completa!

 Davide Toffolo può anche vestirsi come gli pare, ma la 'teatralità' non rende accattivante il loro pop piatto e stereotipato.

 Il pollice opponibile resta un sogno.

La recensione critica l'album 'La testa indipendente' dei Tre Allegri Ragazzi Morti, definendolo privo di originalità e ricco di stereotipi pop. L'autore sottolinea la distanza tra l'immagine provocatoria della band e la superficialità musicale, evidenziando un ritorno a una retorica sentita e poco convincente. L'album viene visto come un passo indietro rispetto a lavori precedenti e una conferma della mediocrità creativa del gruppo. Scopri la recensione completa e decidi se ascoltare l'album!

 La trap di Sick Luke è vibrante come la notte, oscura come il non-detto, alienante come il lato più ambiguo della nostra mente.

 Questi tre dischi spaccano, e spaccheranno almeno finché non ci priveranno del diritto di pompare la musica negli stereo e nelle cuffie.

La recensione difende con passione la Dark Polo Gang e il loro progetto Trilogy, sottolineando l'innovazione nel rap italiano offerta dai loro mixtape. Pur riconoscendo la volgarità e i limiti lirici, ne apprezza le produzioni di Sick Luke e la capacità di rompere con il passato del rap impegnato. Trilogy è celebrato come una raccolta di classici trap capaci di coinvolgere con energia e originalità, segnando una nuova avanguardia nel genere. Ascolta Trilogy e scopri l’avanguardia autentica del rap italiano oggi!

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