Confaloni

DeRango : 12,14 • DeEtà™ : 2122 giorni

 «Laddove finisce la poltrona inizia la vita.»

 «Il viaggio risulterà cruciale per Viviane... per la maturazione interiore che la cambierà.»

La Vallée di Barbet Schroeder è un film del 1972 che racconta un viaggio alla scoperta di sé e di un mondo fuori dalla civiltà, ispirato alla filosofia hippie e alla controcultura degli anni '70. La protagonista Viviane, attraversando la Nuova Guinea con un gruppo di giovani hippie, sperimenta un profondo risveglio interiore. Il film, accompagnato dalla colonna sonora dei Pink Floyd, riflette le tensioni e i sogni di un’epoca ormai lontana ma ancora significativa. Una pellicola di nicchia, riscoperta dopo decenni, che parla al desiderio umano di libertà e contatto autentico con la natura. Scopri ora il viaggio spirituale di La Vallée, un cult da non perdere!

 Il singolo ceda all'Infinito ("surrender" appunto) e si disperda in esso come la singola goccia nel vasto mare.

 Un disco di raffinata fusion fra jazz e rock, come se ne incidevano in quegli anni sulla falsariga del capostipite "Bitches Brew" di Miles Davis.

Love Devotion Surrender rappresenta una raffinata fusione tra jazz e rock nata dalla collaborazione di Carlos Santana e John Mclaughlin, influenzata da profonde ispirazioni spirituali di Sri Chinmoy. L'album, poco apprezzato all'epoca, unisce virtuosismo chitarristico e atmosfere meditative, con brani ispirati a John Coltrane e una sezione ritmica potente guidata da grandi musicisti. Un'opera che premia l'ascolto attento e rivela la bellezza di un incontro artistico unico. Ascolta ora Love Devotion Surrender e lasciati trasportare dalla magica fusione di Santana e Mclaughlin!

 «Avevo immaginato questo viaggio come una ricerca. Avevo finito gli studi di matematica e volevo cominciare a vivere.»

 «Naturalmente, ogni vita è un processo di demolizione.»

More, opera prima di Barbet Schroeder del 1969, racconta il viaggio e la caduta di un giovane tedesco nella spirale della droga e dell'amore distruttivo a Ibiza. Il film, un cult di nicchia con colonna sonora dei Pink Floyd, offre una riflessione intensa sulla libertà, la controcultura e il prezzo delle scelte estreme. Fu censurato in Italia ma rimane una testimonianza vivida del periodo di transizione tra gli anni 60 e 70. Il regista osserva il degrado psicofisico senza moralismo, esplorando sentimenti e tossicodipendenza con realismo crudo e poetico. Scopri ora il cult psichedelico di Barbet Schroeder con la sua indimenticabile colonna sonora!

 Chi si mette alla prova alla regia non sempre riesce a creare un'opera convincente, ma almeno l'intento va apprezzato.

 Yellow 33 appare come uno specchio caotico di quegli anni difficili vissuti dai giovani già schierati politicamente.

Yellow 33 (Drive, He Said) è il debutto alla regia di Jack Nicholson, ambientato in un campus universitario degli anni '70 in Ohio. Il film esplora le tensioni socio-politiche e la confusione esistenziale di due studenti molto diversi, Hector e Gabriel. Nonostante l'accurato ritratto psicologico, il film è criticato per la sua struttura caotica e l'accoglienza negativa all'epoca. Oggi rimane un documento interessante sui turbolenti anni di contestazione giovanile negli Stati Uniti. Scopri l'esordio registico di Jack Nicholson con Yellow 33, un film che racconta i tumulti degli anni '70.

 «Cosa resta dei nostri amori? Cosa resta di queste belle giornate? Una foto, una vecchia foto della mia giovinezza.»

 «Baci rubati è un’opera che segna un addio sia a una stagione storica particolare, sia all’irripetibile età della giovinezza spensierata.»

La recensione riscopre Baci rubati, film di François Truffaut spesso sottovalutato, evidenziandone l'intensa rappresentazione del passaggio dalla giovinezza alla vita adulta. Attraverso il personaggio di Antoine Doinel, il film riflette sul conflitto generazionale e sulle difficoltà di inserirsi nel mondo sociale e lavorativo degli anni '60. Ambientato in una Parigi segnata da tensioni politiche e culturali, il film si conferma un saldo ritratto malinconico e umano di un'epoca e dei suoi ideali. Scopri il fascino nascosto di Baci rubati, un classico senza tempo da riscoprire!

 "Godard riesce a rappresentare il divario incolmabile fra due persone che, per quanto innamorate, sono condannate all’incomunicabilità."

 "Il cinema come un campo di battaglia: amore, odio, azione, violenza, morte. In una parola: emozione."

La recensione celebra 'Pierrot le fou' di Jean-Luc Godard come un'opera simbolo di anarchia e amore tragico nel cinema degli anni Sessanta. Attraverso la storia di Ferdinand e Marianne, il film esplora l'incomunicabilità e la ribellione contro il conformismo borghese. Vengono sottolineati gli elementi visivi saturi, le citazioni artistiche e il clima di cambiamento sociale dell'epoca. Considerato ancora oggi un classico innovativo, il film emerge per la sua forza emozionale e filosofica. Scopri il fascino rivoluzionario di Pierrot le fou, un classico senza tempo da non perdere!

 Il film rende molto bene una società talmente ferina da svalutare certi valori di riferimento.

 Rivedere La decima vittima di Petri fa un certo effetto, anticipando l’invadenza dei media e dei reality show odierni.

La recensione celebra La decima vittima di Elio Petri, film di fantascienza italiano del 1965 che anticipa temi di consumismo, violenza televisiva e degrado dei valori umani. Pur criticando l'happy ending imposto dai produttori, si sottolinea la modernità della pellicola e la sua rilevanza nel contesto contemporaneo di media invasivi e show violenti, paragonabili a fenomeni odierni come Squid Game. Il film viene riscoperto come un’opera significativa anche se meno nota del regista. Scopri il lato profetico di un classico cult di Elio Petri, perfetto per gli amanti della fantascienza e critica sociale.

 "Letto attentamente questo volume 'Get back' mi è sorta spontanea la domanda: ma cosa c'è di nuovo rispetto a quanto già si sapeva di quel frangente della storia dei Beatles? Praticamente nulla."

 "Il libro 'Get back' (graficamente impeccabile) è solo un esempio paradigmatico di come il business del rock riesca sempre a raschiare il fondo del barile quando un gruppo o un solista non hanno più all’attivo qualcosa di realmente nuovo."

La recensione analizza il libro 'Get Back', versione cartacea del documentario di Peter Jackson sui Beatles nel 1969. Pur lodando l'aspetto grafico e fotografico, il testo è visto come una riproposizione senza novità di informazioni già note sul gruppo, segnato da tensioni e dalla fine prossima della band. L'autore sottolinea come l'opera rappresenti più un'operazione commerciale che un contributo originale alla conoscenza della storia dei Beatles. Scopri tutti i retroscena del mito Beatles con la nostra recensione dettagliata.

 È come un apolide che guarda perplesso i meccanismi iper cinetici del consorzio cosiddetto civile.

 Il suo stile cinematografico è stato influente non solo su autori contemporanei come Jerry Lewis e Blake Edwards, ma anche su altri successivi come Lynch, Kaurismaki, Anderson.

La recensione celebra Playtime di Jacques Tati come un capolavoro cinematografico che, con ironia e osservazione minimale, ritrae la società moderna e l’alienazione nell’era tecnologica. Tati viene riconosciuto come un autore influente e troppo spesso dimenticato, il cui lavoro anticipa riflessioni ancora attuali. L’opera è apprezzata per la sua meticolosa realizzazione, l’ambientazione di Tativille e il sottile humor che emerge nel confronto tra l’uomo e la modernità. Un invito a riscoprire un classico intramontabile del cinema europeo. Riscopri il capolavoro di Jacques Tati e immergiti in una satira senza tempo sulla modernità!

 Forse non è un caso che in No Time to Die si respiri un'aria proustiana, malinconica, da ricerca del tempo perduto.

 Ma il mondo ha ancora bisogno di James Bond?

La recensione analizza No Time to Die, il venticinquesimo film della saga di James Bond, evidenziandone sia gli elementi classici che le novità narrative. Bond come personaggio è in pensione e padre, in un mondo spionistico mutato, caratterizzato da azione e un’atmosfera malinconica. Il film mantiene la formula collaudata, ma introduce un’aria di cambiamento e riflessione sul futuro della saga. Scopri come l’ultima avventura di Bond ridefinisce il mito dell’agente 007!

Utenti simili
flagelloalieno

DeRango: 1,07

cece65

DeRango: 1,58

madcat

DeRango: 9,07

Geo@Geo

DeRango: 9,10

Jack Donney

DeRango: 0,11

aries

DeRango: 1,18

ilterribile82

DeRango: 0,96

TheJargonKing

DeRango: 16,68

macaco

DeRango: 15,36

teenagelobotomy

DeRango: 5,19