«Uno grande come Jannacci in Italia (forse) non ce lo meritavamo.»

 «Un capolavoro. Saranno anche solo dei 45 giri messi insieme a formare un album, ma vabbè, avercene.»

La recensione celebra l'album 'Vengo anch'io no tu no' di Enzo Jannacci, evidenziando la sua importanza come raccolta di singoli di grande valore artistico. Tra canzoni satiriche, come 'Ho visto un re', e brani intensi come 'Il giorno che partì mio padre', l'album si rivela un capolavoro seminale. La recensione sottolinea l'impatto sociale e poetico di Jannacci e il suo talento nel coniugare musica e impegno civile. Pur con qualche brano meno convincente, il disco è considerato tra i migliori dell'artista. Ascolta ora l'album e scopri il genio di Enzo Jannacci!

 "È un gioiellino, di quelli che capitano poche volte nella vita."

 "Suonate quasi come se si fosse ad una festa e si fosse bevuto quel bicchiere di troppo."

L'Ostaria delle Dame è una preziosa raccolta live di Francesco Guccini risalente agli anni '80, con registrazioni genuine e spassose dall'osteria bolognese. L'album offre un'esperienza intima e autentica, impreziosita dal restauro di audio di alta qualità. Tra classici e rarità, Guccini domina con il suo carisma e i suoi aneddoti, regalando momenti unici ai fan. Ascolta L'Ostaria delle Dame e vivi l'intimità dei live anni '80 di Guccini!

 Non si può, nemmeno nel 2008, dare in pasto al pubblico un'antologia non opportunamente rimasterizzata.

 Sono sempre all'autogrill e sto spendendo 10 euro. Costano più il panino e la Coca, diciamocelo.

La recensione valuta l'antologia "Tutto Modugno: Mr Volare 1956-1964" con un giudizio critico. Pur apprezzando la selezione dei brani originali del periodo migliore di Modugno, l'autore critica fortemente la scarsa qualità audio e la mancanza di rimasterizzazione. L'album è considerato un prodotto commerciale e anonimo, adatto solo a un pubblico non esigente. L'amore per il cantautore resta intatto, ma il cofanetto non convince pienamente. Scopri le vere gemme di Modugno con le antologie di qualità superiore!

 L'album in questione, da jannacciano doc, lo considero uno dei suoi 5 migliori.

 La clamorosa 'Silvano' è un capolavoro lessicale, oltre che musicale.

La recensione celebra 'Ci vuole orecchio' come uno dei 5 migliori album di Enzo Jannacci, sottolineando una ritrovata energia e qualità musicale dopo un periodo di lavori inferiori. Vengono evidenziati brani memorabili come la title-track e 'Silvano', insieme all'attenzione alle tematiche sociali e poetiche della periferia milanese. L'autore evidenzia inoltre l'originalità e la profondità del disco, con grande apprezzamento per l'evoluzione artistica di Jannacci nel 1980. Ascolta 'Ci vuole orecchio' e riscopri un classico di Enzo Jannacci!

 Un cofanetto elegante, ma il terzo CD live non contiene un solo cacchio di inedito.

 Sono queste antologie fatte coi piedi a scoraggiare il compratore medio e a far precipitare in uno stato comatoso il mercato discografico italiano.

La recensione analizza il cofanetto '35… e un minuto' della Premiata Forneria Marconi, definendolo un best of corposo ma deludente per la mancanza di contenuti inediti. I due CD tradizionali raccolgono i classici essenziali, mentre il terzo disco live non offre nulla di nuovo, risultando ripetitivo. L'album è ritenuto utile solo ai neofiti, mentre scoraggia gli ascoltatori più esperti e riflette le difficoltà del mercato musicale italiano del 2007. Scopri se questo cofanetto PFM fa per te, leggi la recensione completa!

 I Pogues sono stati una delle più belle realtà degli anni '80, tra poesia e serate storte al pub.

 Questa antologia mette i Pogues al loro posto, là dove meritano, cioè in Paradiso. O in un pub a sbronzarsi.

La recensione celebra l'antologia "The Very Best Of... Pogues" che raccoglie 21 brani fondamentali della band. Viene sottolineata la capacità dei Pogues di mescolare folk, punk e ballate di grande classe. L'autore esalta l'emozione trasmessa dai pezzi come "Fairytale of New York" e "A rainy night in Soho", invitando sia neofiti sia fan a scoprire o riscoprire la ricchezza di questa raccolta. Ascolta ora l'antologia e lasciati trasportare dal folk unico dei Pogues!

 La raccolta, che ascolto sempre volentieri, è onesta e corretta, contiene il giusto, 19 canzoni, e non manca nulla.

 Un’ora e venti circa di anni ’80, di edonismo reaganiano, di “Drive In” all’italiana, di spalline e paninari.

La raccolta Greatest Hits dei Duran Duran è un viaggio nostalgico negli anni '80, con le tracce più famose e rappresentative del gruppo. Nonostante il declino dopo gli anni '80, questa compilation rimane un ottimo insieme di hit essenziali che celebrano il loro talento e l'epoca che hanno segnato. Un riferimento obbligato per chi ama la musica pop di quegli anni. Riscopri i successi immortali dei Duran Duran con questa raccolta imprescindibile!

 Per loro il mondo è corsa, moto, vento, ribellione (vera o presunta), alternativismo a piccole dosi, rock di provincia.

 Il solito disco a metà, come tutti gli album dei Negrita, con belle cose a corredo di cose un po' meno riuscite e tanti, troppi riempitivi.

Il nono album dei Negrita, '9', è un lavoro ben suonato che rimanda a un rock di provincia con atmosfere vissute ai margini delle metropoli. Le prime tracce si distinguono per qualità e ritmo, ma il resto dell'album risente di testi poco incisivi e troppi brani di riempimento. Brani come 'Il gioco' e 'L'eutanasia del fine settimana' si salvano, mentre la collaborazione con Shel Shapiro chiude un disco a metà. Scopri le sfumature del nuovo album dei Negrita, ascolta '9' ora!

 I voti sono dati a capocchia.

 È curioso come i Creedence Clearwater Revival non abbiano nemmeno un 5 stelle, stessa sorte per i Grateful Dead.

La recensione analizza il Dizionario del Pop-Rock 2016 di Gentile e Tonti evidenziando il problema principale: voti spesso assegnati senza criterio. L'autore rimarca valutazioni discutibili soprattutto su artisti italiani come Jovanotti, Ligabue e Battisti, e su grandi nomi internazionali come Beatles, Dylan e Black Sabbath. Un'opera molto corposa ma con mancanze di professionalità che ne compromettono la validità complessiva. Scopri perché questo dizionario divide gli appassionati di musica.

 "Le dimensioni del mio caos è un gran bel lavoro... Musicalmente parlando, la varietà di generi è notevole."

 "'Pimpami la storia' mette i brividi per quanto, ahimè, vera; 'La grande opera' è un pezzo monumentale."

La recensione evidenzia come 'Le dimensioni del mio caos' rappresenti un ritorno in grande forma per Caparezza dopo un periodo di calo creativo. L'album, un concept complesso e variegato, combina rap, rock e cantautorato con testi ironici e profondi. Non mancano momenti di demagogia, ma prevale la qualità musicale e la forza comunicativa. Tra i brani più memorabili spiccano 'La grande opera' e 'Bonobo Power', mentre 'Vieni a ballare in Puglia' affronta temi seri nascosti sotto un ritmo coinvolgente. Scopri ora il viaggio musicale e poetico di Caparezza in 'Le dimensioni del mio caos'.

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