"Quando un musicista ride depone il suo strumento e ride, e non si guarda in giro e non teme, non ha paura della sua semplicità."

 "Sempre allegri bisogna stare!!!"

La recensione omaggia con affetto e ironia l'album 'Quando un musicista ride' di Enzo Jannacci, evidenziando la sua capacità unica di unire semplicità, spessore umano e storie memorabili. Attraverso aneddoti, dialoghi e ricordi, emerge un racconto intimo che celebra la vita, la musica e l'ironia dell'artista milanese. Il testo si immerge nelle contraddizioni e nei momenti di leggerezza, catturando l'essenza di Jannacci come figura artistica e umana. È un tributo sincero e coinvolgente. Scopri la magica ironia e poesia di Enzo Jannacci in questo album indimenticabile!

 «Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» - un richiamo dantesco nell'affascinante 'Itaca'.

 «Lucio come stai? Nemmeno tu sai dirlo ormai, ma vivi, tu vivi, tu vivi.» - simbolo della confusione e fragilità dell'artista.

La recensione evidenzia come l'album del 1971 'Storie di casa mia' segni la transizione di Lucio Dalla verso un pubblico più ampio, con testi fortemente evocativi e temi sociali importanti. Vengono analizzati brani celebri come 'Itaca' e '4/3/1943', sottolineandone i riferimenti storici e autobiografici. Il lavoro è apprezzato per la sua capacità di coniugare musica e profondità narrativa, nonostante qualche brano minore. Un disco che anticipa la maturazione artistica e la fama di Dalla. Scopri l'intensità di Lucio Dalla con 'Storie di casa mia': un viaggio musicale indimenticabile.

 Dio mio no, cosa fai? Che cosa fai?

 Viva il sesso ed al diavolo il politically correct!

L'album "Amore e non amore" di Lucio Battisti e Mogol del 1971 rappresenta un concept audace e sperimentale sul sesso, diviso tra brani cantati e strumentali poetici. La critica mette in luce la forte prova musicale e testuale, in un contesto di censura e rottura con la casa discografica. Un lavoro che ha sfidato il politically correct, fondendo rock, jazz e progressive con liriche intense e provocatorie. Scopri l'album che ha rivoluzionato la musica italiana con audaci tematiche e sperimentazione sonora!

 "Lo stambecco-Riva rappresenterebbe il sistema corrotto ed il bracconiere che lo vuole uccidere rappresenterebbe invece la giustizia."

 "Uno dei più bei brani di sempre, sia per il testo che per la musica, non solo di Venditti ma della musica italiana tutta."

La recensione esplora il brano "Lo stambecco ferito" di Antonello Venditti, ispirato alle vicende di Felice Riva, imprenditore accusato di bancarotta fraudolenta. Il testo utilizza allegorie per raccontare la fuga, la vita lussuosa e le conseguenze sociali. Il pezzo, lungo e strutturato come una suite prog, è apprezzato per la sua profondità musicale e poetica. La recensione sottolinea come questa canzone rimanga una delle opere più significative e meno commerciali di Venditti. Scopri il significato profondo di "Lo stambecco ferito", un capolavoro della musica italiana.

 Un disco atipico, pazzoide, delirante, sarcastico, beffardo, folle, spiazzante, adrenalinico, nervoso, arrabbiato, per certi versi geniale.

 Chissà! Sia come sia, questo lavoro rappresenta sicuramente un unicum nella carriera del cantautore di Bagnoli.

Pubblicato nel 1980 dopo un'attesa di tre anni, 'Uffà! Uffà!' di Edoardo Bennato si presenta come un album atipico e sperimentale, ricco di elementi rock, punk e reggae. La copertina, articolata e simbolica, preannuncia un disco folle e sarcastico. Le tracce riflettono temi di critica sociale e politica, con momenti di ironia e nonsense. Un lavoro che, pur spiazzando, conferma il talento e la genialità dell'artista napoletano. Ascolta 'Uffà! Uffà!' e scopri l'originalità di Edoardo Bennato!

 Li cantanti morti nun so' mmorti veramente, so' nascosti a Roma a fa' la bella vita.

 Magari dove non può San Internet può San DeBaser, chissà!!!

La recensione svela con curiosità e ironia i tanti riferimenti a leggende della musica contenuti in 'Li Immortacci' di Elio e Le Storie Tese. Grazie a un'accurata disamina, l'autore scioglie vari dubbi su nomi e allusioni presenti nel brano, coinvolgendo il lettore in un percorso divertente e informativo. Pur rimanendo qualche incognita, il pezzo viene celebrato come un tributo originale e pieno di significato agli artisti immortali. Scopri tutti i segreti di Li Immortacci e lasciati sorprendere!

 Un viaggio da sogno fra ragtime, swing e chanson alla Jacques Brel.

 Tutto il meglio è già qui. It's wonderful.

La recensione descrive 'Zazzarazàz' di Paolo Conte come un viaggio sonoro ed emotivo, ricco di influenze jazz, swing e atmosfere parigine. L’album è una raffinata miscellanea di stili e narrazioni poetiche che trasportano l’ascoltatore in paesaggi musicali evocativi. L’esperienza è intensa e coinvolgente, capace di offrire un’evasione mentale dalla routine quotidiana. L’autore apprezza la capacità di Conte di fondere musica e racconti in un’opera d’arte varia e affascinante. Scopri l’affascinante mondo musicale di Paolo Conte con 'Zazzarazàz' e lasciati trasportare dal suo jazz poetico.

 Forse non lo sai, ma pure questo è amore.

 La musica è bella anche per questo: ognuno può darne l’interpretazione che vuole, che non necessariamente coincide con quella dell’autore.

La recensione offre un’interpretazione dettagliata e appassionata dell’album 'Calabuig, Stranamore ed altri incidenti' di Roberto Vecchioni, focalizzandosi sul forte legame con la crisi personale e sentimentale dell’artista. Il testo analizza i temi profondi e le metafore contenute nei brani, così come le influenze letterarie e storiche. Musicalmente variegato, l'album conferma un periodo magico nella carriera del cantautore. L’autore sottolinea la ricchezza simbolica e emotiva dell’opera, invitando a diverse chiavi di lettura. Scopri il lato più intimo di Vecchioni ascoltando questo capolavoro unico.

 Roberto "fa le cose per bene": musicisti professionali e nuovi arrangiamenti più rock.

 L’ultimo spettacolo: "E non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è soli se qualcuno non è mai venuto..."

Camper è il primo album live di Roberto Vecchioni, pubblicato nel 1992 dopo oltre vent'anni di carriera. L'album doppio presenta arrangiamenti più rock e professionali, con qualche miglioramento e qualche perdita di "grezzità". Il live copre diversi periodi della carriera di Vecchioni e affronta temi storici, letterari e personali, con collaborazioni di artisti noti. L'album include anche il pezzo inedito "Voglio una donna", vincitore del Festivalbar. Un live apprezzato e rappresentativo della poetica del professore. Ascolta Camper e scopri il live che ha segnato la carriera di Roberto Vecchioni!

 La solitudine artistica si intuisce già dal titolo del disco, che è una specie di concept proprio sulla solitudine in generale.

 «Gesù Caro Fratello, venduto pè ricordino vicino ar Colosseo o dè fianco ar Presidente...», immagini molto belle e suggestive.

L'album Solo (1977) segna un passaggio importante nella carriera di Claudio Baglioni, un lavoro solista in cui egli si occupa interamente di testi, musiche e arrangiamenti. Il disco esplora temi di solitudine e offre un'ampia varietà musicale, dal pop alle ballate, dall'elettronica al funk e al folk. Tra i brani più significativi ci sono Gagarin e Gesù caro fratello, che uniscono riflessioni sociali a canzoni romantiche malinconiche. Un album apprezzato per la sua onestà artistica e la qualità compositiva. Scopri l'intensa e variegata musica di Claudio Baglioni con l'album Solo!