Armand Bannato

DeRango : 6,53 • DeEtà™ : 940 giorni

 "Alla fine, dal cielo fattosi scuro, comincia pure a piovere".

 "Solo quando entro nella mia camera sono un po’ pensieroso, però senza che abbia trovato, salendo le scale, qualcosa per cui valga la pena stare a pensare."

La recensione analizza 'Meditazione' di Franz Kafka come un’opera eterna che esplora la solitudine assoluta e l’invisibile che permea l’esistenza. Kafka comunica attraverso una scrittura esoterica e profonda, mettendo in discussione il libero arbitrio e la realtà materiale. L’autore vive nel non-pensiero, regalando ai lettori una visione alienante ma purificante del mondo. La lettura richiede una disponibilità interiore al confronto con la propria solitudine e alla trasformazione personale. Scopri la profondità di Kafka e attraversa la solitudine che apre all’essenza.

 Queste sono le "ninnananne" giuste per destarsi da ipnotizzazioni gaglioffe che ci strappano all’immediato.

 Ricordate, chiunque dica la verità uccide le fantasie, per questo è odiato. Ma per questo è da me senza sosta lodato.

La recensione analizza Lullaby Land dei Vampire Rodents come un album provocatorio e complesso, che mescola techno-metal con atmosfere inquietanti e profonde. L’opera si presenta come una critica tagliente alla superficialità, offrendo una musica fastidiosa ma rivelatrice, capace di scuotere e liberare l’ascoltatore dai propri limiti. La scrittura è ricca di immagini metaforiche e ironia, valorizzando l’audacia artistica del duo canadese. Scopri l’album che sfida i tuoi sensi e risveglia la tua anima musicale.

 È il cesso sporco di merda che rimane sporco anche dopo che hai tirato la catena.

 Fastidioso e rompiscatole Beat Takeshi non ha pietà di niente e incarna la vera Giustizia che randella il quieto vivere truffaldino dell’umanità.

La recensione di 'Getting Any?' di Takeshi Kitano evidenzia un film volutamente caotico e dissacrante, che abbandona le convenzioni per creare un’opera tagliente e irriverente. Con riferimenti alla cultura pop giapponese e una satira feroce, Kitano distrugge ogni estetica tradizionale per mostrare la realtà in modo sguaiato e liberatorio. Nonostante la trama e le situazioni volgari, il film trova forza proprio nel suo nichilismo consapevole e nell'umorismo irriverente. Scopri l’ironica follia di Takeshi Kitano in 'Getting Any?' e lasciati sorprendere da un cinema senza regole!

 "Il Re è nudo e le sue maschere funerarie veridicizzano quanto la musica scoperchia sui sussurratori psichici che ci ingannano."

 "La paralisi di porgere l’altra guancia è l’unico passepartout per aprire a visioni inaccettabili, dove mostri gentili ti fanno venire il mal di stomaco."

La recensione analizza l'album 'The Shroud Of' di Minimal Man, guidato da Patrick Miller nel 1981. Il disco mescola dark industrial ed experimental post-punk, creando atmosfere inquietanti e profonde riflessioni sulle menzogne egoiche e le illusioni nella vita e nell'arte. L'autore apprezza la scelta underground e il suono torbido ma seducente, sottolineando l'impatto emotivo e la complessità del lavoro. Ascolta l'album e scopri il lato oscuro della musica underground!

 La realtà supera sempre l'immaginazione: avranno fatto senz'altro peggio con sfumature assurde che non possono essere riportate.

 Gli angeli (sporchi), Damon Edge & Helios Creed, non cantano né suonano melodie infarcite di falsi racconti di buoni sentimenti.

La recensione descrive 'Half Machine Lip Moves' dei Chrome come un collage sonoro radicale e provocatorio, capace di riflettere la realtà più oscena e assurda. Il disco, con il suo mix di acid rock e industrial punk, mette in discussione le certezze sociali e individuali, attraverso atmosfere dissonanti e testi grotteschi. L'approccio della band, guidata da Damon Edge e Helios Creed, è di una comunicazione cruda e dissacrante, lontana da melodie consolatorie. Una proposta musicale che non cerca redenzione ma piuttosto l'accettazione della verità più scomoda. Scopri l'album più provocatorio e oscuro di Chrome, un viaggio sonoro unico e disturbante.

 Nessuno sa la vera età di Amanda. È palese che siamo di fronte a un replicante (uno vero)...

 Più che a tarallucci e vino la questione è trans-lata in Blood & Honey.

La recensione analizza 'I Am a Photograph', album di debutto di Amanda Lear, come un'opera densa di mistero e provocazione androgina, simbolo degli anni '70. Tra riferimenti alla cultura popolare, sperimentazioni di genere e ricordi televisivi, emerge un ritratto ambiguo e affascinante dell'artista e del suo impatto culturale. Il testo si sofferma sull'effetto destabilizzante della sua immagine e musica, senza giudizi netti ma con intensa curiosità. Scopri il mondo enigmatico e trasgressivo di Amanda Lear con questo album cult.

 Il disco non è un requiem e non è triste, non è lugubre, non è malinconico, non è decadente, non è tragico, semplicemente sta su un altro piano di sensibilità.

 L'unica cosa di cui vale la pena vivere è di farsi fare a pezzi dall'amore. Arrivederci Ian!

La recensione approfondisce Closer, il secondo album di Joy Division, sottolineandone la profondità e la nuova dimensione sensibile rispetto al precedente lavoro. L'autore descrive il disco come un viaggio interiore che sfida interpretazioni superficiali di tristezza, mettendo in luce un rituale musicale carico di spiritualità e armonia, celebrando la trasformazione e l’accettazione. Scopri Closer di Joy Division e immergiti in un'esperienza sonora unica e profonda.

 Il disco è sconcertante, 'na mazzata sui coglioni inverosimile da quanto è logico 'sto lavoro.

 John ci fa anche il favore di farci capire a che punto sta il nostro masochismo, perché a fine ascolto si ha una voglia matta di rimetterla sù sta robaccia.

La recensione analizza l'album 'Naked City' di John Zorn come un’esperienza sonora sconvolgente e innovativa, caratterizzata da violenza musicale controllata e sperimentazione estrema. La presenza di Yamatsuka Eye contribuisce a disintegrare percezioni classiste e a portare l’ascoltatore in territori imprevedibili. L’album è descritto come un’opera brillante e divertente che sfida le sicurezze dell’ascoltatore, proponendo un viaggio dal free jazz a momenti rumoristici intensi. Ascolta Naked City di John Zorn e lasciati sorprendere dalla sua follia sonora!

 È questa la FUNKY CELEBRATION!

 Ci crea un'aggregazione febbrile e felice che fa muovere il culo pure ai sassi.

La recensione celebra l'album di Herbie Hancock come un'esplosione di funk trascendentale, con un uso ipnotico del vocoder e groove irresistibili. Il disco viene descritto come un viaggio sonoro unico, grazie anche alla straordinaria performance dei musicisti coinvolti. Evidenziata è la potenza dei brani Ready Or Not e Tell Everybody, pietre miliari del funk. Un'esperienza musicale che coinvolge e fa ballare anche gli ascoltatori più esigenti. Ascolta ora Feets Don't Fail Me Now e lasciati travolgere dal groove funk di Herbie Hancock!

 chi rompe il cazzo paradisiacamente è sulla strada giusta del Regno dei Cieli.

 Uomo avvisato mezzo SAXvato!

La recensione celebra l'album di Ornette Coleman come un viaggio destrutturato e liberatorio nel free jazz. Con un tono ironico e poetico, l'autore esalta la creatività sovversiva del sassofono e l'imprevedibilità musicale. La musica è vista come una tempesta entusiasmante che dissolve le regole tradizionali, invitando a superare paure e convenzioni. Un elogio alla libertà espressiva e al rischio artistico delle avanguardie musicali. Ascolta Ornette Coleman e immergiti nell’avventura del free jazz!

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