MosMaiorum84

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 "La copertina non lascia spazio a fraintendimenti: tirapugni, coltelli, manganelli, giornali che parlano di sicoperi e barricate, ACAB, antifascista..."

 "I Brigada Flores Magon sono portavoce della Parigi dei reietti, delle stradine losche e si sente bene le atmosfere che creano."

La recensione esalta l'EP 'Anges Gardiens' dei Brigada Flores Magon: un esempio brillante di Oi! francese, tra atmosfere di ribellione, cori energici e un’identità antifascista ben marcata. L'album si distingue per il suo stile grezzo ma melodicamente efficace, mostrando una Parigi ribelle e fuori dai circuiti mainstream. Non il capolavoro assoluto, ma un ottimo lavoro che spicca nella scena punk europea. Se ami il punk autentico e ribelle, non perderti quest’EP francese carico di energia!

 Il disco dunque è molto acerbo e grezzo ma la vena che renderà grandi questi musicisti si sente.

 La storia della Banda è come una stella fissa per ogni skinhead che si rispetti.

La recensione celebra i Banda del Rione come pilastro del punk italiano, sottolineando l'unione tra strada e introspezione nei loro brani. Il debutto è acerbo ma già caratterizzato da melodie memorabili e una forte identità cittadina, con Torino protagonista. Il disco affronta senza esitazioni tematiche sociali, distinguendo il gruppo nella scena. Si riflette anche sull'impatto della prematura fine del gruppo e sul loro significato per la cultura skinhead. Scopri la storia e il sound dietro un album che ha segnato il punk italiano.

 La voglia di Paul di cantare il rock duro si sente e mi dispiace, ma che lo abbia fatto solo per soldi mi sembra una stronzata.

 Certo non porta novità nella scena, ma che si stampa in testa e all'ascolto corre che è un piacere.

La recensione analizza l’EP 'Stop The War' di Paul Di' Anno’s Warhorse, considerato il testamento musicale dell’ex voce degli Iron Maiden. Pur non raggiungendo i picchi dei lavori storici, i tre brani propongono un heavy metal diretto e godibile, impreziosito dalla grinta vocale di Di' Anno. L’opera viene vista con affetto e rispetto per l’attitudine da 'vecchio incazzato' che non rinuncia al rock duro, restituendo un addio sentito e onesto. Scopri come suona l’ultimo ruggito heavy metal di Paul Di' Anno!

 I Nabat scriveranno alcuni dei manifesti dell’unione tra i due gruppi.

 Questo EP è quindi uno dei punti zero dell’Oi! italiano e non.

La recensione esamina Laida Bologna dei Nabat come manifesto principale della scena Oi! italiana. Il disco viene collocato nel contesto sociale degli anni '80, tra ribellione, disagio operaio e la crescita della sottocultura skinhead. Nonostante alcune debolezze nella produzione, la forza dei testi e la carica energetica dell'EP risultano memorabili. Un'opera di riferimento per la storia del punk italiano. Scopri come Laida Bologna ha cambiato la scena punk italiana: ascolta e leggi la recensione completa!

 Questi ragazzi normali però hanno un’intuizione. Qualcuno storcerà il naso: quest’intuizione era geniale.

 Un sigaro è solo un sigaro mi dirà qualcuno: ma cazzo, questo è il miglior sigaro che ci si possa fumare.

La recensione celebra la freschezza e l’autenticità di 'Hanno ucciso l'Uomo Ragno', esordio degli 883, sottolineando il valore dei testi e la capacità di rappresentare la normalità adolescenziale con energia e intuizione. Pur riconoscendo alcune ripetitività e limiti nei testi più ancorati al gergo dell’epoca, il disco viene lodato per stile, arrangiamenti e impatto generazionale. Lasciati conquistare dalla genuina energia degli 883: ascolta (o riscopri) 'Hanno ucciso l'Uomo Ragno' senza pregiudizi!

 Ronnie James Dio non è un cantante metal a caso, è il cantante metal.

 Un disco che raggiunge intensità e profondità che raramente saranno eguagliate.

La recensione celebra Holy Diver come una pietra miliare dell’heavy metal, esaltando la voce unica di Ronnie James Dio e l’eccellenza della band. L’album è presentato come punto di svolta per il genere, con arrangiamenti potenti, epicità e brani diventati culto. L’entusiasmo dell’autore traspare nell’analisi dei singoli pezzi e nel giudizio finale, che consacra il disco tra i migliori di sempre. Scopri perché Holy Diver è un capolavoro assoluto: ascoltalo subito!

 Ascoltare questo disco, in base alla canzone, vi condurrà a comprare un poster di Lenin o ritrovarvi con un vago senso di inadeguatezza a guardare nel vuoto fuori dalla finestra.

 Siete stanchi del solito Oi! grezzo e cialtrone ma le menate emo non vi attirano? Questo è il disco per voi.

La recensione celebra 'Tempo che non ritorna' degli Erode, album di punta della scena punk italiana anni '90. Elogia la profondità dei testi, l'approccio politico non scontato e le scelte musicali innovative rispetto al panorama Oi! dell'epoca. Vengono citati i momenti salienti della tracklist e riconosciuta l'autenticità e l'influenza dell'opera su generi e band successivi. Un disco imperfetto, ma fondamentale. Scopri perché 'Tempo che non ritorna' degli Erode è un classico imperdibile del punk.

 Un nome, un logo, una leggenda: Strana Officina.

 In altre parole, il formidabile apice di uno degli apici del rock italiano.

La recensione celebra 'Rock & Roll Prisoners' della Strana Officina come uno degli apici del rock italiano. Simbolo della scena heavy metal degli anni '80, l'album fonde blues, hard rock e metal con una forte carica emotiva. Pur penalizzato da una produzione non perfetta e da un sound fuori tempo massimo, rimane un disco privo di filler e ricco di ispirazione, rafforzato dal carisma e tecnica della band. Un tributo sentito all'autenticità della Strana Officina. Scopri perché Rock & Roll Prisoners è considerato un capolavoro del rock italiano: ascoltalo ora!

 Se fosse uscito nel 1995 sarebbe considerato una pietra miliare, ovviamente nel 1995 non è uscito e quindi non è una pietra miliare.

 La sezione melodica è infatti la vera forza del disco: la voce, sgraziata, si sposa perfettamente con il resto.

La recensione elogia 'Ancora noi... ancora oi!' degli Automatica Aggregazione come un esempio fresco e ben prodotto di punk Oi!, tra riff robusti e cori memorabili. Pur non innovando il genere e arrivando in ritardo rispetto agli anni d’oro, l’album offre brani efficaci come 'Infame', 'Radici' e la title track. Ottimo per chi cerca melodie coinvolgenti e un sound autentico, il disco si impone come punto di riferimento attuale nel panorama Oi! italiano. Scopri il nuovo volto del punk Oi! italiano: ascolta ora 'Ancora noi... ancora oi!'

 "Youth is gone, crew is dead... Ma ancora qualcosa da offrire c'era."

 "Non ascoltate questo disco sperando di ricavarne grandi ispirazioni, perché questo disco fa quello che vuole fare: riempire la serata in un live club di qualche periferia piena di skinhead che non aspettano altro che una rissa."

La recensione analizza 'Solo Per Noi' dei Duap, disco Oi! del 2001. Si evidenziano influenze di Colonna Infame Skinhead e riferimenti testuali a vari gruppi storici. Il sound è ritmico e diretto, pensato per la dimensione live, ma con qualche episodio ripetitivo. Non esente da testi discutibili, l'album è comunque consigliato agli appassionati del genere. Scopri anche tu il sound di 'Solo Per Noi' e lasciati travolgere dall'energia dei Duap!

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