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DeRango : 0,19 • DeEtà™ : 8000 giorni

 Molte seghe mentali e molto arrosto.

 È con questo PATAI che si raggiunge la perfezione, formale, a livello di songwriting.

La recensione analizza l'album 'Pills Against The Ageless Ills' dei Solefald, un concept album originale e autoironico che mischia black metal con vari generi come jazz, punk e dark-wave. L'opera si distingue per il songwriting raffinato e l'abilità dei due musicisti norvegesi Cornelius e Lazarre Nedland. Pur essendo sperimentale e complesso, il disco si rivolge soprattutto agli appassionati di metal e black metal. Si apprezzano il carattere innovativo e l'ironia sottile verso i dogmi della scena metal norvegese. Scopri il lato ironico e sperimentale del black metal con Solefald!

 Ottime capacità tecniche, esecuzione dei pezzi fedelissima (anche troppo) alle versioni su cd e suoni molto buoni a parte il fatto che in alcuni momenti si tende un po’ ad esagerare con le distorsioni ed effetti vari e il casino chitarristico diventa irritante.

 L’attacco è micidiale con Panzer Division Marduk corredato da un propizio “***** *io Estragon”.

La recensione racconta l'esperienza di un concerto a Bologna con protagonisti Marduk e Verdena. Nonostante alcune riserve iniziali sui nuovi membri della band svedese, lo show si è rivelato tecnicamente impeccabile e coinvolgente. La narrazione ironica e vivace descrive anche momenti divertenti dell'attesa e l'interazione tra fan e musicisti. La performance è stata apprezzata soprattutto per l’intensità sonora e la maestria tecnica. Scopri l'intensità dei live di Marduk e Verdena: non perderti il prossimo concerto!

 Mother North resta là, sul piedistallo, ineguagliabile… poco più sotto Forhekset.

 Satyr e Frost riescono a creare due assoluti capolavori che valgono da soli il prezzo del disco.

La recensione celebra Nemesis Divina dei Satyricon come uno dei migliori album del true black metal norvegese anni '90. Pur non essendo perfette tutte le tracce, i due brani principali, Forhekset e Mother North, si distinguono come capolavori indiscussi. L'uso innovativo delle tastiere e la violenza del drumming sono elementi chiave che elevano l'album. Il disco rappresenta un perfetto mix di intensità e atmosfera, anche se qualche traccia risulta meno originale. Ascolta Nemesis Divina e immergiti nell'essenza del true black metal norvegese!

 I Labyrinth hanno fatto davvero una cosa eccelsa, certo non si discosta più di tanto da Sons Of Thunder ma questo non è un grosso problema.

 Le linee vocali sono tutte azzeccatissime (anche se dopo un po’ fiaccano) e ci sono dei bridge che fanno davvero venire i brividi come in Synthetic Paradise.

La band italiana Labyrinth ha affrontato un importante cambio di formazione e ha confermato il proprio stile power metal nel quarto album omonimo. Nonostante critiche passate sulla produzione, il disco mostra ottime prestazioni tecniche e linee vocali azzeccate. L'album bilancia moderata innovazione con elementi tradizionali, risultando in un lavoro di qualità che rafforza lo status della band. Scopri il nuovo volto dei Labyrinth e immergiti nel power metal made in Italy!

 Garm è un genio e questo non si discute.

 Il basso è spesso il vero protagonista della scena, mai troppo invadente ma neanche nascosto.

La recensione celebra Bergtatt, debutto del 1994 degli Ulver, come uno tra i migliori album della scena black-folk norvegese. L'autore sottolinea l'abilità di Garm nel cantato pulito e l'equilibrio tra violenza e melodia nelle composizioni. Viene evidenziato il ruolo fondamentale del basso, raro protagonista nel black metal, e la capacità dell'album di risultare ancora oggi innovativo e coinvolgente. Ascolta Bergtatt e scopri un capolavoro del black-folk norvegese!

 I venti secondi all'interno di 'Spegelspaeren' valgono più di tutti gli altri 46 minuti e 40 secondi del cd.

 Vintersorg riesce a portare una ventata di fresco in un ambiente in cui lo stagnante fetore di anni di appiattimento stilistico iniziava a mietere sempre più vittime.

L'album di Vintersorg è un innovativo capolavoro black metal di 47 minuti che fonde sonorità old style con contaminazioni psichedeliche e vintage. L'apporto di Steve Di Giorgio al basso e l'uso raro dell'organo hammond donano un respiro fresco a un genere spesso stagnante. Le diverse anime musicali si intrecciano e sono sostenute da una prova vocale versatile e tecnica di Vintersorg. Un concept album originale che esplora forme e simmetrie naturali, consigliato agli amanti del metal evoluto. Scopri l'innovativo mondo musicale di Vintersorg, un classico moderno del metal psichedelico!

 Noioso, tremendamente manieristico, scontato e saldamente ancorato agli stilemi del genere.

 Per fare un disco nuovo non basta inserire due o tre campionamenti "industrial" né tantomeno mettere un cazzo di ritornello con voce pulita in ogni cazzo di traccia.

La recensione definisce 'Reroute to Remain' degli In Flames un album noioso e manieristico, troppo legato ai cliché del metal svedese. Nonostante alcuni momenti interessanti come le tracce 'Trigger' e 'Transparent', il disco manca di vera innovazione musicale. L'autore suggerisce che le modifiche apportate risultano superficiali e inefficaci. Nel complesso, un lavoro deludente che non riesce a rivitalizzare la band. Scopri se Reroute to Remain è davvero all'altezza degli In Flames con la nostra recensione!

 Incredibile la capacità degli In The Woods di fondere elementi diversissimi tra loro come possono essere delle parti vocali in puro Burzum’s style.

 La miscela di doom/black metal e ambient non cade mai nel semplice esercizio scolastico o nel copia incolla tipico di tanti gruppi del genere.

La recensione evidenzia come 'Heart Of The Ages' degli In The Woods... sfidi le aspettative presentando un doom metal lento e stratificato, arricchito da influenze black metal e atmosfere gotiche. L'album si distingue per la capacità del gruppo di combinare elementi disparati, evitando ripetizioni noiose e mantenendo l'ascoltatore coinvolto tramite variazioni e sperimentazioni. Consigliato agli amanti del metal oscuro e sperimentale. Scopri l'unione unica di doom e black metal con Heart Of The Ages!

 Qui regna la totale irrazionalità, il disinteressamento verso l’ascoltatore raggiunge picchi elevatissimi.

 Riff dissonanti, raffinata follia compositiva e un continuo contraddirsi, passando da tempi più propri al jazz a semplici muri sonori di chitarre ribassate.

Exploiting Dysfunction dei Cephalic Carnage è un mix unico e caotico di grindcore, death metal e jazz dissonante. La musica si caratterizza per bruschi cambi di ritmo e passaggi imprevedibili che sfidano l'ascoltatore. Il gruppo porta avanti un'esplorazione musicale estrema, rivolta a un pubblico molto specifico. La recensione ne celebra l'originalità ma ne sconsiglia l'acquisto a chi non ama questi generi. Scopri l'estremo caos musicale di Cephalic Carnage, apri la mente a Exploiting Dysfunction!

 ‘Peccato perchè avevo proprio voglia di distruggere questo gruppo e presentarlo come un bel combo di perdenti… davvero peccato.’

 ‘Gli Anathema e i Paradise Lost non arrecano uno stato di così profonda catatonia.’

La recensione analizza il secondo album 'Of Empires Forlorn' degli americani While Heaven Wept, un disco doom metal meno oscuro e con tocchi epici. La prima traccia viene lodata per la voce e il riffing equilibrato, ma le successive risultano monotone e meno coinvolgenti. Il lavoro è discreto ma manca di originalità e varietà, con rimandi stilistici a band come Queen, Anathema e Paradise Lost. Nel complesso una proposta mediocre nel panorama doom alternativo. Scopri il disco e valuta tu stesso il doom alternativo di While Heaven Wept!

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