Black Holes In The Sand racconta un'emozione. Lo fa sussurrandola dolcemente.

 Colonna sonora perfetta per fare l'amore davanti ad un fuoco acceso.

La recensione celebra 'Black Holes In The Sand' di Gravenhurst come un album intimista, minimalista e carico di emozioni contrastanti. La musica, fatta di chitarra e voce, crea un'atmosfera perfetta per momenti di riflessione, dolore e speranza. Il disco è descritto come una colonna sonora ideale per istanti intimi e silenziosi, capace di evocare un dolce retrogusto agrodolce. Scopri l'eleganza minimalista di Gravenhurst e lasciati emozionare.

 Il disco è tutt’altro che un capolavoro.

 C’è una certa vena romantica (e psichedelica) in brani come Plans che aggiunge qualcosa di bello alle cose fin’ora proposte.

La recensione delinea il debutto dei Bloc Party con l'album Silent Alarm, una proposta fresca e dinamica nel panorama rock britannico del 2005. Pur non essendo un capolavoro, l'album risulta piacevole e vario, con influenze che spaziano da Franz Ferdinand ai Pixies, arricchito da ballate romantiche. Il disco è un interessante diversivo e una piccola scoperta per gli appassionati di new rock. Scopri il sound fresco dei Bloc Party con Silent Alarm, ascolta ora!

 Un sound sanguigno, potente quando serve, distorsioni e ballate che suonano come delle ninne-nanne malefiche.

 ‘Howling Self’ è semplicemente una delle migliori canzoni indie rock che il sottoscritto ha fischiettato ultimamente.

L'EP 'Roll Spirit Roll' dei Duke Spirit cattura l'attenzione con un rock psichedelico ispirato agli anni '70. La voce di Leila è irresistibile e le sonorità distorte creano un'atmosfera potente e affascinante. Pur non essendo originalissimi, la band mostra grande promessa e potenziale nel panorama indie rock britannico. Una buona anteprima in attesa dell'album di debutto. Ascolta l’EP Roll Spirit Roll e immergiti nel rock psichedelico anni '70!

 Questo non è pogo... è una rissa cazzo!

 Dal vivo i tre rockers rendono che è una meraviglia: voce sensuale, basso potentissimo e riff penetranti fino alle ossa.

La recensione racconta con passione il concerto dei Black Rebel Motorcycle Club a Roma nel 2004. L'autore descrive l'atmosfera intensa e l'energia esplosiva della band in scena, esaltando la performance convincente e il coinvolgimento del pubblico. Nonostante alcuni disagi fisici, l'esperienza è definita unica e indimenticabile, con momenti di violenza controllata e un sound potente e psichedelico. Il racconto si chiude con la soddisfazione di aver visto un vero concerto rock dalla forte carica emotiva. Scopri l’energia travolgente dei Black Rebel Motorcycle Club dal vivo!

 "This solo-album from Millencolin’s vocalist NIKOLA SARCEVIC is a fine piece of intimate rock with influences that range from classic American roots to the timeless craft of the perfect pop song."

 L’album si situa tra il pop acustico, il folk allegrotto, la malinconia dell’armonica e qualche scheggia di impostazione musicale balcanica.

Lock Sport Krock è il primo album solista di Nikola Sarcevic, voce dei Millencolin, che si discosta dal punk rock per offrire un progetto intimo e acustico. L'album miscela pop, folk e melodie malinconiche con influenze americane e qualche eco balcanica. Pur con testi semplici, la voce di Sarcevic e le atmosfere creano un prodotto vario e interessante, ideale per gli amanti delle canzoni d'amore leggere e sincere. Brani come Lovetrap e Viola si distinguono per la loro immediatezza emotiva. Scopri l'intimità e la freschezza di Lock Sport Krock, l'album solista di Nikola Sarcevic.

 Per la prima volta nella discografia dei R.E.M. appaiono nero su bianco, schiacciate dentro un libretto, le parole che forgiano le canzoni di Micheal Stipe.

 Da quello che era un nucleo sull’orlo della fine più malinconica nasce un piccolo capolavoro che fa riscoprire alle riviste di musica di tutto il mondo che c’è un gruppo che, quando vuole veramente, sa prendere il centro della scena come pochi altri al mondo.

La recensione esalta "Up", l’album più sperimentale e carico di elettronica dei R.E.M., nato dopo l’addio del batterista Bill Berry. Un disco metropolitano e introspettivo, pieno di solitudine e poesia, che si distingue come un piccolo capolavoro di transizione e rinnovamento per la band di Athens. Ascolta "Up" per scoprire il lato più innovativo e profondo dei R.E.M.

 Una produzione italiana perfetta, con nulla da invidiare a quelle più originali e moderne che spiccano nel panorama della musica alternativa “estera” di oggi.

 Qui dentro c’è tutto: jazz, ballate acustiche, rock, folk, canzoni da circo, poesie, beat elettronici e musica etnica… praticamente non c’è un genere preciso che possa catalogare il tutto.

Pai Nai di Methel & Lord è un album italiano unico che fonde jazz, folk, elettronica e poesia in un viaggio sonoro ricco di sperimentazione. La produzione è impeccabile e travalica i confini dei generi convenzionali, offrendo un'esperienza musicale originale e coinvolgente. Il disco si distingue per la varietà di suoni e ingredienti sonori, risultando un must per gli amanti della musica alternativa. Ascolta Pai Nai e immergiti in un viaggio di musica alternativa italiana senza precedenti!

 I 15 secondi iniziali della prima traccia del disco sono più che sufficienti a radicare nell’ascoltatore la convinzione che vale la pena rinunciare a qualche pacchetto di sigarette e tenere da conto questo piccolo gioiello.

 Xo rimane comunque un ottima prova di come, basandosi su vecchie idee, si possano tirar fuori belle canzoni, pur non facendo la pubblicità per le compagnie telefoniche e non distruggendo le stanze degli alberghi.

Xo di Elliott Smith è un album che fonde sapientemente sonorità anni '60 con influenze di grandi cantautori come John Lennon e Bob Dylan. Pur soffrendo della lunghezza e di qualche ripetitività, rimane un'opera di grande valore e intensità emotiva. La recensione ne sottolinea la capacità di rinnovare idee classiche con un sound fresco e originale. Ascolta Xo e riscopri il fascino senza tempo della musica d'autore.

 "Un concentrato di ruberie ai danni di Cobain e soci, "Ride" è impoppito dagli applausi a tempo e infarcito dal riff già presente nel primo disco."

 "La produzione di ogni singolo brano è deficitaria in qualcosa e... sono venute a mancare la rabbia, la potenza, l’esplosività che avevano trainato l’album d’esordio."

La recensione valuta negativamente Winning Days, il secondo album dei The Vines, definito privo di idee originali e appesantito da clichè. L'aggiunta di un chitarrista ritmico non riesce a compensare carenze artistiche. Solo alcune tracce più lente emergono leggermente, ma la produzione complessiva è debole e lontana dall'energia del debutto. Scopri perché Winning Days non soddisfa le aspettative e leggi la recensione completa!

 Musica per cadere nel più dolce dei sogni.

 Non si tratta di distacco ma di lenta ipnosi.

La recensione descrive 'Scary World Theory' di Lali Puna come un album di elettronica raffinata e ipnotica, caratterizzato da atmosfere rilassanti e suoni low-fi. L'influenza dei Notwist emerge in modo chiaro, soprattutto in brani come 'Nin-Com-Pop' e 'Middle Curse'. Il disco si delinea come un viaggio sonoro che necessita di tempo per essere apprezzato appieno, rivelando una complessità nascosta e un fascino crescente ad ogni ascolto. Ascolta Scary World Theory e lasciati avvolgere da atmosfere elettroniche uniche.

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