sono molto corali, suonano armonicamente insieme, sembrano divertiti.

 Jimi Chamberlin è un mito, forse il più grande di sempre.

La recensione racconta il concerto dei Zwan all’Alcatraz di Milano nel 2003, descrivendo le impressioni dei fan tra aspettative, sorprese e atmosfere coinvolgenti. Il gruppo si dimostra affiatato, energico e capace di improvvisare, regalando due ore indimenticabili tra nuovi brani, cover e qualche riferimento agli Smashing Pumpkins. Scopri la magia di Zwan dal vivo e condividi la tua esperienza!

 Immaginate il profumo di spezie quali cannella, cumino, curry, peperoncino, paprika.

 Se fosse cibo sarebbe pollo tandory con carote al curry. Speziato, insaporito

La recensione esalta l'album Enemy of the Enemy come un miscuglio riuscito di generi, strumenti e culture. Il disco, pur ricordando i lavori precedenti, convince per la sua energia e la forte impronta etnica. Si segnalano le collaborazioni (Sinead O’Connor), i richiami a gruppi come i Beastie Boys e l'atmosfera speziata delle tracce. Nel complesso, un ascolto piacevole e ricco di contaminazioni. Scopri i sapori e i suoni di Enemy of the Enemy: ascolta l’album ora!

 Chi non ha mai dimenticato gli SP e ancora non si capacitava del loro scioglimento troverà conforto in questa ottima realizzazione.

 Il suono, nel suo presentarsi grezzo, è una macchina sonora magistralmente assemblata.

La recensione celebra 'Mary Star Of The Sea' degli Zwan come un caloroso ritorno allo stile degli Smashing Pumpkins, grazie alla presenza di Corgan e Chamberlin. Il disco viene apprezzato per la coesione sonora e per la capacità di risvegliare emozioni nei fan nostalgici. Chi si aspetta innovazione potrebbe restare deluso, ma chi cerca il sound classico ne sarà soddisfatto. Scopri se anche tu ritrovi negli Zwan la magia degli Smashing Pumpkins!

 Quel suono così old school, così New York ma non Fifth Avenue bensì Soho, Tribeca, Village...

 Un disco che ti rimane scolpito nella memoria, puoi recensirlo anche se lo hai scordato in garage.

La recensione racconta in modo personale e coinvolgente l’esperienza nell’ascoltare Black Cherry degli Organic Grooves, album capace di evocare atmosfere urbane di New York e sensazioni profonde. Le tracce si imprimono nella memoria grazie a un perfetto mix tra suoni old school ed elettronica sofisticata. Nonostante le difficoltà pratiche, l’effetto del disco resta vivo e vibrante nell’animo dell’ascoltatore. Immergiti nelle sonorità di Black Cherry e lasciati trasportare dalle sue vibrazioni urbane.

 Il risultato del connubio è al limite dell'ascoltabilità.

 Come nell'esperimento di fisica i due fluidi non si amalgamano e si continuerà a preferire olio e aceto gustati separatamente.

La recensione analizza l'album d'esordio degli Audioslave, descrivendo la mancata sinergia tra l'eredità grunge di Cornell e i Rage Against The Machine. Il risultato viene giudicato debole, scontato e colmo di cliché, con pochi brani degni di nota. Neanche la produzione di Rick Rubin e la copertina di Strom Thorgerson riescono a risollevare l'opera, che viene definita un esperimento mal riuscito. Scopri perché Audioslave non ha convinto: leggi la recensione completa!

 "Time changes everything / Why did we have to say goodbye / I know why the caged bird sings / Time changes everything"

 "Il deus ex machina torna in tutto il suo splendore. Con la sua arroganza, con la sua poesia, con i suoi dipinti stile Pollok e con la sua Gibson Les Paul!"

John Squire torna sulle scene con Time Changes Everything, disco raffinato tra richiami ai giganti del rock e lirismo personale. Accompagnato da musicisti d'eccezione, Squire mostra una vena poetica e introspettiva, con momenti chitarristici virtuosistici e qualche riferimento nostalgico al passato. Un lavoro meritevole, adatto agli amanti della scena britrock anni '90. Scopri come John Squire reinventa il brit rock con poesia e stile.

 DOVETE FARE LA FATICA DI COMPRARVI TUTTI I DISCHI, DATO CHE SONO SOLO 2!!!!!!

 Fanculo i greatest hits!

La recensione critica duramente la pubblicazione dell'ennesimo greatest hits degli Stone Roses, sottolineando come il gruppo abbia inciso solo due album veri e propri, già eccellenti. L'autore incoraggia i lettori ad ascoltare gli album originali invece di affidarsi a raccolte ridondanti e poco ispirate. Viene rimarcata l'inutilità di questa uscita e la nostalgia verso l'impatto storico del gruppo. Scopri la vera essenza degli Stone Roses: ascolta i loro due album autentici!

 "Complessivamente però il disco piace ma non esalta, incuriosisce ma non rapisce."

 "A suo tempo per togliere 'Versus' dal lettore CD c'è voluto il cacciavite; questa volta basterà premere 'eject'."

La recensione di Riot Act riflette su luci e ombre del settimo album dei Pearl Jam. Pur apprezzando la voce di Eddie Vedder e alcuni spunti musicali, l'autore lamenta una certa ripetitività e una mancanza di vera emozione. L'album intriga ma non lascia il segno come i classici del gruppo. Scopri cosa rende Riot Act un album controverso! Leggi e condividi la tua opinione.

 Un ritmo che si attorciglia su se stesso come stretto da una tenaglia, condito con un loop di basso fanno da base a delle belle schitarrate che rimangono sospese nel vuoto, quasi senza tempo.

 Sicuramente qualcosa di nuovo che incuriosice anche in chiave futura.

La recensione celebra Funkymetal dei Futurizer come un progetto originale con uno stile musicale ricercato e dettagli interessanti. Il nome del gruppo riflette la spinta verso l'innovazione. Alcuni piccoli aspetti sono da migliorare, ma l'ascolto incuriosisce e lascia ben sperare per il futuro dell'artista. Scopri il sound innovativo dei Futurizer e lasciati sorprendere dal loro Funkymetal!

 Questi gli ingredienti (leggiamo dalla copertina) per gustare questa compilation, nata dall’inesauribile vena di LTJ Bukem, nella variante Cookin’ Records.

 Aumentare il volume constantemente, fino a fare bollire il mixer. Ripetere se necessario. Un saluto ai miei vicini di casa. ...e anche ai vostri!

La recensione esalta Ingredients 3, compilation elettronica firmata da LTJ Bukem e Cookin’ Records, evidenziando l’atmosfera retrò e la qualità groove. Vengono citati brani di artisti emergenti e consigli di ascolto ironici, con particolare menzione per 'Liquid Sky' di Nebo. Il tono fresco e amichevole rende la recensione coinvolgente e invita all’ascolto condiviso. Accendi lo stereo, alza il volume e lasciati trasportare dal groove di Ingredients 3!